AU|Pirati [solangelo]
"-Come ti chiami?- Gli domandò con voce e ferma, poteva anche sembrare una persona autoritaria e menefreghista, ma quegli occhi l’avrebbero di certo tradito.
Nico aprì la bocca per rispondere, ma non una sillaba gli uscì, semplicemente boccheggiò qualcosa di incomprensibile.
-Bè, non importa- riprese il biondo mantenendo ferma la presa sui suoi capelli –Sai che vuol dire la parola Iskjavi?
Il moro annuì impercettibilmente.
Certo che lo sapeva, era così che nelle isole del sud chiamavano gli schiavi.
-Bene- il ragazzo non fece nulla per diminuire la vicinanza che si era creata tra i loro visi, non gliene fregava niente che tutta la ciurma li stesse fissando in silenzio, anzi, sperò che lo sentissero per bene, perché la frase successiva era più una minaccia rivolta a loro che al diretto interessato.
–Io sono Will e da oggi tu sarai solo il mio Iskjavi."

*AU*
Dal testo:
Quando Will riemerse Nico stava ridendo a crepapelle. Avrebbe voluto che ci fosse il sole per vedere bene una delle sue rare risate.
-Me la paghi, Di Angelo- Will lo prese in braccio e poi lo lanciò di nuovo in acqua. Nico riemerse ridendo.
-Pari?
-Pari- confermò tirandolo a sé e baciandolo ancora.
**
Pochi secondi dopo si ritrovò nella vasca da bagno. L’impatto con l’acqua gelata gli tolse tutto il fiato dai polmoni, riportandolo con i piedi per terra. Aveva intenzione di affogarlo? Si aggrappò ai bordi della vasca, cercando di emergere per respirare.
-Lasciami!
***
Will aveva la glassa azzurra su tutto il viso. Ma specialmente sulle labbra. Sorrise malizioso.
-Sei sporco.
-Chissà di chi è la colpa.
-Non ti dispiace se ti aiuto a pulirti, giusto?
-N-no.
-Ottimo.- l’attimo successivo le labbra di Nico erano sulle sue.
**
-Mi hai salvato quando volevo morire, mamma. Mi hai sempre protetto, a modo tuo. Senza di te sarei… morto.- gli si spezzò la voce, mentre tentava di trattenere le lacrime che gli riempivano gli occhi scuri. –Ti prego…-sussurrò. Un altro passo, un metro e mezzo. Le porse la mano. –Ti prego, scendi.
Maria sorrise.

Percy Jackson, in una giornata di pioggia, vede una stana figura immobile sul muretto della strada.
Ignaro delle conseguenze della sua azione, e attratto da una forza a lui sconosciuta, si avvicina quel tanto che basta per guardarlo bene in volto, trovandosi inavvertitamente a fissare due occhi scuri come i profondi abissi del Tartaro.

AU [Solangelo]
Nico non voleva ritornare in quello squallido ospedale. Non ci volva entrare e ancor meno sedersi per terra insieme ad altre dieci persone che a malapena conosceva e parlare di sé.
Lui non aveva nessun tipo di problema! Stava bene ma quei dannati medici continuavano a considerarlo “instabile”
Lui non era instabile. Era Nico di Angelo.
E, se anche leggermente, c’era differenza.
*dalla storia*
-Ti verrò a prendere Hazel!- gridò il Nico dodicenne mentre poche lacrime gli inumidivano gli occhi neri –Continua a vivere perché ti aspetterò!
(...)
-Nico cosa faccio se si sveglia?
-Lo sbatti fuori di casa.
-Ma se non sta bene?
-Lo sbatti fuori di casa e gli chiami un taxi per l’ospedale.
(...)
-Non fa bene tenersi sempre tutto dentro sai?
E qua Will avrebbe veramente potuto pensare che quello fosse un consiglio, come quello di un amico, se non fosse stato per il ghigno e il tono canzonatorio con cui le parole gli uscirono dalle labbra.
-Parli come se sapessi cosa si prova.
(MOMENTANEAMENTE SOSPESA)

Uno dei grandi punti in sospeso lasciati dallo zio Rick, la Solangelo.
La shippate tanto tanto? Bene, siete nel posto giusto.
Dal testo: "–Ah no? Beh. Allora, se starò qui, potresti dirmi cosa ha fatto precipitare il tuo umore. Prima eri tutto sorridente e, per Ade! Non riuscivo a farti stare zitto! Ora mi tieni il muso. Si può sapere che ho fatto?- Nico era vagamente indispettito. Sapeva di avere un brutto carattere, che infatti lo portava ad avere pochi amici (spesso morti), ma non gli sembrava di aver trattato male il ragazzo, in piedi di fronte a lui –Di solito so quando faccio qualcosa di male. Questa volta mi pare di essere stato abbastanza educato, o ti ho offeso in qualche modo a me igno- -
La bocca di Nico venne chiusa da Will [...]"
Spero di avervi incuriosito, grazie anche solo a chi legge
Il rating cambierà di capitolo in capitolo
//Solangelo #OTP //Jasico #FRIENDSHIP // Jercy #OTPOOC //

Di Angelo continuava a guardarmi,ironico:
"Tu e Will siete davvero stati cacciati da un gruppo di sostegno parrocchiale?"
"Sì,ma solo perchè erano venuti a sapere che eravamo stati arrestati per rapina a mano armata."
***
Will mi fissava,gli occhi chiari colmi di rimprovero,sembrava parecchio corrucciato:
"Perchè non potete darvi pace?"
"perché tu piaci a Di Angelo e io ho il dovere di testare le sue intenzioni"
Will divenne di diverse graduazioni di rosso più acceso e le sue lentiggini sembrarono impallidire
"io non piaccio a Nico..."
" e io non ho appena rubato il portafoglio a quell'idiota palestrato con la faccia da cammello"
***
"se non fosse che la tua sola presenza offende la decenza pubblica potresti essere una fanciulla graziosa"
"se non fosse che la tua sola presenza inquina il mio spazio personale potrei anche pensare di non spaccarti la faccia"

Anche se la strada è dissestata, se è quella giusta non bisogna avere paura di percorrerla.

Will Solace ha una cotta per Nico Di Angelo da un bel po' di tempo. Ma quando, finalemnte, riesce ad invitarlo ad uscire, un evento improvviso manda tutto a rotoli.
cosa succederebbe se i due ragazzi si trasformassero in dei supereroi? Tra squadre speciali, nemici potentissimi e compagni poco affidabili i due impareranno a conoscersi a vicenda, a comprendersi, e, forse, anche ad amarsi.
Una storia che mette in crisi l'idea del fumetto, stravolgendone i contenuti ed alterandone la realtà!
Dal testo: "-Nico andiamo via!- disse Will. -Qualunque cosa sia questa roba non ci riguarda, non voglio che mi impianti strana roba addosso!- Nico annuì, ancora leggermente scosso. I due tentarono di tornare indietro. Purtroppo il meteorite completò la sua “analisi” prima che i due ragazzi avessero avuto il tempo di fare anche solo un passo.
-Attivazione delle modalità di impianto I45, I46, I70, bypassare protocollo di sicurezza 14bis-. Le due pietre iniziarono a risplendere. Will afferrò la mano di Nico ed i due iniziarono a correre.

"Deve esserci qualcosa di strano in me, qualcosa come un gene particolare che attira la sfiga o uno spirito maligno che mi perseguita."
Era questa la conclusione a cui Nico era giunto dopo l'entusiasmante giornata appena trascorsa e, più ci pensava, più si convinceva che la sua diagnosi fosse esatta. Era impossibile un'altra motivazione che giustificasse tutto l'accaduto. [...] Nico si fermò un attimo: ecco, quello era stato il primo errore della sua giornata. Il Grande Manuale di Sopravvivenza della Greek High School (datato 2010, Di Angelo editore) era chiaro su questo punto: se non vuoi essere preso di mira, mai stare da solo.
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Partecipa al contest "Cross the Olympus Guys" indetto da Kirame amvs sul forum di EFP

Uno spiraglio di luce entra dalla finestra colpendo fastidiosamente gli occhi ancora chiusi di Jungkook.
Non vorrebbe aprirli, se lo facesse dovrebbe accettare il fatto che il sole è sorto, che, la notte, unico momento in cui può sentirsi al sicuro, è finita e, senza potersi ribellare, avrebbe dovuto alzarsi ed andare a scuola.
No, lui non è uno di quei ragazzi che odiano svegliarsi presto per dover passare la giornata sui libri e per sentire lezioni noiose.
No, lui è uno di quei ragazzi che odiano svegliarsi per dover andare in un luogo in cui lo considerano alla stregua della spazzatura, un ring in miniatura in cui le botte e gli insulti sono all’ordine del giorno.

“Beh”- disse rassegato il più piccolo- “ecco stavo tentando di suonare il piano, e... non ci riesco. Tutti quei tasti mi confondono. Bianca aveva tentato di insegnarmi, e... io volevo...”- la voce, gradualmente si affievolì, lo sguardo del figlio di Ade che ormai era inesorabilmente puntato verso il basso. Will sorrise, poggiando una mano sulla nuca del più piccolo, stringendolo, delicatamente, in un abbraccio.
“Che ne dici di provarci insieme?”- gli sussurrò all'orecchio- “ sono figlio di Apollo, a qualcosa dovrà pur servire, raggio di sole.”
Nico si irrigidì, e Will se ne accorse. Forse stava correndo un po' troppo... dopotutto, il figlio di Ade non era mai riuscito a suonare con tanta maestria. Così Will prese un decisione. Prese tra le mani quelle del più piccolo e le accompagnò a pigiare i tasti giusti.

Perchè è vero: la vita ci spezza, e gli amici ci tradiscono, ed il cuore si infrange, ed il rancore cresce. Perchè tutto finisce, e l'oscurità vince, ed il dolore ti penetra fin dentro le ossa, e ti dilania, ti annienta, ti svuota. Ma per ogni notte c'è un'alba. E tu non sei solo. Anche dall'Ade, anche se lontana milioni di chilometri da te, io ci sarò. Ci sarà sempre un'ombra, che in silenzio, veglierà su di te.