[ColdFlash - 2x10]
Si alzò dal loro tavolo e lo raggiunse, camminando lentamente verso di lui.
Barry sentì il cuore battergli un po' più forte e lo salutò, con un sorriso dolce ed emozionato.
Leonard si fermò di fronte a lui, lanciando un'occhiata all'orologio che aveva al polso. "Sei in ritardo di tre minuti e trentacinque secondi, Barry."
"Sono meglio dei sei minuti e quarantacinque secondi dell'altra volta" rispose subito, guardandolo divertito.
Leonard alzò gli occhi al cielo, incrociando le braccia. "Non ce la farai mai ad essere in orario, vero ragazzino?"
Era una domanda retorica, il ritardo cronico di Barry non sarebbe mai scomparso se non era andato via nemmeno con la super velocità.

{ severus centric; severus/lily | flashfic di 220 parole circa | angst? }
Allora Lily sorride, nel candore di una memoria labile. Sorride perché con Severus si sente al sicuro e Severus lo sa, perché lui era lì e quella era una certezza.

"(...)E noi eravamo il Big Bang, perché avevamo qualcosa, questo scambio di energie potentissime positive e negative che scaraventavano ogni parte di noi in tutte le direzioni, ma adesso... adesso non lo so più. Fa male, tipo un brutto callo. Brucia ancora, sotto tutta quella pietra, ma la superficie è fredda e adesso sono io quello a cui manca un tassello del puzzle."
Preciousmetalshipping | Gold è OOC perché è triste e non ha quindi voglia di combinare i suoi soliti casini. Già.

[ColdFlash - 2x09]
Anche se tutti gli avevano detto di non pensarci, di godersi finalmente le meritate feste dopo essersi liberati di Trickster e Mardon, a Barry era rimasto un piccolo tarlo.
E questo tarlo riguardava un cattivo di sua conoscenza che negli ultimi tempi aveva più che altro fatto finta di essere cattivo, che veramente esserlo.

Dal testo:
"La prima volta che Oliver gli chiede di presentargli i suoi stanno facendo sesso. Connor ha le mani intrecciate fra i suoi capelli, un gemito ancora sulle labbra ed i suoi genitori sono di certo l'ultimo dei suoi pensieri; eppure ecco che Oliver lo coglie alla sprovvista con quella domanda, con quel "Mi presenteresti i tuoi genitori?"."

Dal testo:
""Hai sempre voluto fare l'avvocato, vero o falso?"
"Falso"
Asher si gira a guardarla stupito e Bonnie si limita a fare spallucce.
"Volevo essere una principessa da bambina.""

[ColdFlash, pre-slash - 2x03]
"Vieni con me e non dovremo coinvolgere tua sorella in questa faccenda, concordi?"
Gli occhi azzurri del criminale si abbassarono su Lisa, ancora svenuta sulla strada, dimentico di Mick, della rapina o di qualsiasi altra cosa. Contava solo lei in quel momento. E il fatto che Lewis Snart fosse tornato a farle di nuovo del male, come aveva sempre fatto da quando era nata.

Kenpachi Zaraki arriva sulla terra e si ritrova in una situazione a dir poco terribile... Per lui.
In rima.
"Ce ne fossero di giovani sì gentili ed educati!
Ti ringrazio, bravo uomo dai capelli acuminati!"

Mindfuck totale, con questa shot voglio evidenziare come in un Allenatore i sentimenti di "partenza" ed "arrivo" siano così vicini da poter essere contestualizzati con le stesse parole.
Ho giocato un po' con le parole, con il testo. Spero vi piaccia.

Meritavano, gli umani, quel mondo che stavano distruggendo?
Meritavano quel cielo negato a chi tra loro l'aveva bramato e a cui era stato sottratto?
Stavano uccidendo loro stessi e ciò che li circondava in un'apoteosi di cieco egoismo, inconsapevoli dei loro stessi atti, desiderosi di innalzarsi senza più vedere le conseguenze dei loro gesti, e loro ne erano il risultato.
Hanno creato degli Dei, ma erano solo bambini.
Hanno avuto paura.
Hanno cercato di ucciderli, e questa è la loro storia.

Non basta un'iscrizione al club di basket, per fuggire da Nishinoya.
Non bastano i suoi No, per cancellarne l'insistenza.
Non basterà nulla...
{ pre-asanoya }

BriennexJamie AU in cui Brienne va a fare un colloqui nell'azienda dei Lanniester.
Dal testo:
"Sua sorella avrebbe senza dubbio sfoderato le sue paranoie, definendola una spia, eppure Jaime non ce la vedeva a fare il doppio gioco. Quella donna trasudava orgoglio da tutti i pori, come un cavaliere dei poemi epici. Un cavaliere in tailleur. Un cavaliere donna in tailleur."

Dal testo:
"Laurel sbadigliò, cullata dal battito regolare del cuore di Frank steso sotto di lei. Dalla finestra socchiusa entrò una folata d’aria fredda che la fece rabbrividire.
“Ci pensi mai?” chiese d’improvviso la ragazza, rompendo il soddisfacente silenzio post sesso.
“A cosa?”"

"Tutto è fuoco, e calore, e vita, e fuochi d'artificio,
e stelle cadenti che ardono nel firmamento,
strade infinite, notti calde, sesso e perdizione,
mani che ti accarezzano, mani che ti picchiano,
e il caos e l'accecante dolore al chiaro di luna."