«Perché me?» Forse era una frase stupida, da bambini e da inutili rassicurazioni, da risposte stupide e scontate e lui voleva sentirle tutte, voleva sentire Tom esprimere i suoi sentimenti, rompere quella muraglia di ghiaccio che si era costruito attorno. Lo deluse «Perché mi appartieni» ma forse, alla fine, Tom era quella muraglia e distruggerla significava distruggere lui.
Si girò nel suo abbraccio.
«Non è una strada a senso unico» rispose riferendosi alla frase detta dall’altro poco prima.

Vi è mai capitato di chiedere qualcosa a qualcuno e sentirsi rispondere: "Quando gli aseni voleranno"?
È una settimana che chiedo un po' in giro, a dei miei amici, cosa potrebbero fare o avere se all'improvviso quelle bestie mettessero le penne e spiccassero il volo, ma nessuno mi ha dato una risposta interessante, tutti tranne uno.
Questa è la storia di Louis, che dopo aver passato l'adolescenza a sentirsi rispondere così, addotta lo stesso metodo.
Non gli è neanche passato per l'anticamera del cervello che gli aseni potrebbero volare, anche perché la Red Bull non mette d'avvero le ali.
Quindi? Risponde così a tutti e dopo un po' smette, perché a vent'anni pensa che sia una cosa stupida.
Invece non è una cosa stupida per Harry, che dopo esser stato respinto da Louis con un "Quando gli aseni voleranno", non fa altro che aspettare che qualcosa accada.

«"Dammi quei cazzo di soldi" disse di nuovo, fermo. Io lo fronteggiai con lo sguardo. "No" replicai per l'ennesima volta. Sapevo che stava per darmi un pugno, me lo sentivo dentro, perciò provai ad anticiparlo. Non avevo mai fatto a botte con nessuno e sapevo di non essere molto coordinato. Louis intercettò immediatamente il mio pugno, mi strinse con forza il polso e in un battito di ciglia mi ritrovai a terra, col culo dolorante - e non per il motivo che volevo io. »
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AU in cui Harry è appena stato espulso da Princeton e decide di andare a trovare sua sorella a Londra e non fa altro che innamorarsi di tutti gli uomini che gli capitano sotto tiro.
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Harry/Louis • side Zayn/Liam • hooligans!AU • multi POV • 63k

[Harry/Louis + accenni Louis/Eleanor e Louis/Hannah (as beard)] [Louis!Singer, Harry!Photographer; Forced Marriage, Marriage Proposal] [Avvertenze: Una quantità esagerata di fluff] [Note: Scena di sesso tra M/M, Louis!Top]
- Hai davvero intenzione di lasciare che Louis sposi quella stronza?
Harry abbassò lo sguardo, intrecciando nervosamente le lunghe dita tra di loro.
- Secondo te cosa dovrei fare?
- Lo ami ancora?
- Non ho mai smesso di farlo.
Quello di Harry fu meno di un mormorio che esalò guardandolo dritto negli occhi. Niall sorrise raggiante, scuotendo appena la testa.
- Siete davvero pessimi. - sussurrò, più a sé stesso che all’amico, scompigliandogli i ricci e battendo le mani entusiasta. - Comunque, alza il culo e va a prepararti, Haz! Abbiamo un matrimonio da novecentomila sterline da dover mandare a puttane!
- La fai sembrare una cosa divertente.
- E lo è, Haz, credimi. E’ dannatamente divertente!

Niall sfoglia l'abum dei suoi 20 anni e in un fondo c'è una sezione di foto hot,
in cui ci sono anche gli altri componenti dei 1D.

La guerra è finita da un anno; Albus Silente è morto da due. La comunità magica celebra la vittoria, ma Draco Malfoy rivive l’orrore della notte in cui è quasi diventato un assassino. L’unica luce, in quella notte da incubo, è Harry Potter, una luce tanto abbagliante da desiderare solo di impadronirsene o di distruggerla.
♣ Questa fanfiction si è classificata quarta al contest "Con Harry fin DOPO la fine" indetto da S.Elric_ sul forum di EFP, aggiudicandosi i premi speciali "best plot" e "best guest" per il personaggio di Draco.

Questa ff è stata scritta per il p0rnfest di fanfic_ita.
- Intro:
Quando Connor fa così e lo porta al limite dell’eccitazione, Oliver potrebbe perdonargli qualunque cosa.

[Scritta per il p0rn fest #8]
Alec socchiuse gli occhi, osservando il suo fidanzato con un'occhiata sospettosa. Restò in silenzio qualche minuto, in attesa di spiegazioni, prima di chiedere. "Dimmi se ho capito bene. Vuoi curarmi le ferite con un metodo alternativo?"
Lo stregone fece un sorriso bianco e luminoso, ricambiando il suo sguardo. "Sì, ti curerò come fanno i gatti."
"Tu passi troppo tempo con il Presidente" borbottò, scuotendo la testa, il cacciatore, troppo stanco per chiedere altre spiegazioni dopo la battuta di caccia.

Doveva toccarlo. Questo pensiero lo colpì come un fulmine e, come se lo avesse detto ad alta voce, Harry alzò gli occhi su di lui. Un sorriso con tanto di fossetta gli spuntò sul volto.
Harry/Louis. Sostanzialmente Smut, con un pancione di mezzo. ♥

Premessa: Questo è un universo parallelo, in cui ne Asgard ne Jotunheim sono mondi stellari, ma terresti. Mondi in cui uomini, dei e mostri convivono, come in un unico pianeta. Asgard è la terra degli immortali, degli dei, Midgard il reame dei mortali che servono Asgard per loro scelta. Mentre Jotunheim è uno dei Regni Nemici che osteggiano la pace di Midgard e la gloria di Asgard.
Dedico questa Fanfiction a Callie_Stephanides, poiché quelle da lei scritte mi hanno spronato a scriverne di mie! Grazie!

"Oh" Louis mormora. Lui.. cosa? Il ragazzo con gli occhi verdi, i pantaloni stretti, le labbra carnose e i capelli ricci ha appena detto questo? "Grazie?"
Il ragazzo aggrotta le ciglia confuso del perché Louis sia confuso. "Me l'hai detto tu."
"Scusa?"
"Di farti un complimento."
"Oh! Oh, giusto. Sei proprio un poeta in questo, amico. Stavo sperando solo in un 'Hei, sei okay oggi' o qualcosa di simile"

“Non temere, piccoletto,” disse Arthur, accarezzando distrattamente l'uovo adagiato sulle sue gambe. “Non permetterò mai che mammina ti metta nome Norberto, fosse anche l'ultima cosa che faccio.”
Merlin alzò un sopracciglio, fulminandolo con un'occhiataccia. “Mammina?”
“Non posso farla mica io la donna, ti pare?” disse il Grifondoro, oltraggiato.
Merlin si strizzò il ponte del naso tra le dita.
E il preside pretendeva anche che lui salvasse l'osso del collo di quell'individuo.
HP!AU in sei capitoli.
[Prima classificata al contest "AU- Wherever we are" indetto da Emmastarr sul forum di EFP.]

Uno Sherlock decisamente intraprendente, un John non così pronto a farsi sorprendere. E un frustino da cavallerizzo.
Scritta per il drabbleweekend del gruppo facebook "We are out for prompt"

Questa storia partecipa al contest "A/B/O - Omega!verse dynamics" indetto da eamesie su Contest Mania (dio-niso sul forum di efp).
Omega!Verse - don't like, don't read
- Intro:
Parecchie ore dopo, a tarda notte, quando ormai si era trattenuto oltre la sociale decenza, si era infilato il cappotto, aveva recuperato l'ombrello e aveva aperto la porta d'ingresso desiderando, come non aveva mai desiderato nulla, di non doverla varcare.
Il tocco leggero dell'Ispettore sul suo avambraccio l'aveva inchiodato.
"Perché non ti fermi un altro po'?" aveva risposto al suo sguardo interrogativo.
"Gregory..." era stato quasi un lamento.
"Lascia perdere, deve essere stato il vino che ho bevuto a cena a parlare per me." scosse le spalle, mal interpretando l'altro.
Mycroft era stato tentato di scappare per un breve istante. Raggiungere un luogo silenzioso dove recuperare sé stesso e la propria sanità mentale. Per un brevissimo istante.