E se Lily Potter avesse avuto un secondo figlio, poi dato in adozione?
Dal capitolo 2:
"Ti lascio queste poche parole, nella speranza che quando le leggerai non mi odierai per essere stata codarda e non aver avuto la forza di tenerti con me. Purtroppo temo che non vivrò comunque abbastanza per vederti raggiungere i tuoi undici anni, il perché forse un giorno lo scoprirai da sola, per ora ti basti sapere che io e tuo padre siamo una strega ed un mago".
Dal capitolo 22:
“Draco... Draco... svegliati”. Le ci vollero diversi minuti per convincere il ragazzo ad aprire gli occhi ed inizialmente lui parve non notarla neanche mentre sbatteva ripetutamente le palpebre nella vana speranza di comprendere cosa fosse successo.
“Nana...”, la ragazza sorrise della sua voce impastata dal sonno. Era quasi dolce in quel momento e sicuramente molto diverso dal solito Malfoy, “è successo qualcos'altro?”. Parve svegliarsi di colpo, al sentore che doveva essere accaduto qualcosa di grave se lei lo svegliava nel pieno della notte.
Dal capitolo 25:
Prima che attraversasse l'uscio per scomparire alla sua vista, udì poche parole, ma sufficienti a gelargli il sangue nelle vene, “lei è un mangiamorte”.

Ben. Era davvero Ben? Dopo pochi secondi era lì, materializzatosi davanti a lei, la Forza stava connettendo i due di nuovo.
"Fuori dalla mia testa Kylo Ren.

Il mio nome era Lily Potter. La mia vita non poteva definirsi noiosa ma di certo non era all'altezza della vita che aveva vissuto la mia famiglia. Spendevo il mio tempo mettendomi nei guai e progettando schemi di Quidditch, attività che adolescenti scalmanati potevano benissimo portare avanti senza finire un giorno sì e uno no in fin di vita.
Ero nata in una generazione che aveva tutto, che non aveva nulla per cui lottare, nulla in cui sperare. Ovviamente, quando dicevo che avrei voluto una vita più movimentata non intendevo vivere una vita in cui la paura di morire da un momento all'altro o di perdere le persone che ami predominava ma mi sentivo alquanto inutile.
« Sei fortunata! » mi rimbeccava continuamente mia madre. « Vuoi davvero che qualche altra minaccia tenti di seminare il caos e distruggere ciò che abbiamo creato? »
« Nessuna strana minaccia attaccherà il nostro mondo, mamma. Questo è assurdo! »
E da quando in qua io avevo ragione su qualcosa?

Questa è la storia di quello che sarebbe successo se Harry e Hermione non fossero stati quei retti e leali eroi che noi conosciamo. Questa è la storia di quello che sarebbe potuto succedere in una tenda nascosta nel nulla inglese, una notte di dicembre, tra due ragazzi soli, spaventati e alla ricerca di un po' di calore. Questa è la storia di un errore.
Chi sei, Chris? Chi sei?
Un’incrinatura sul percorso lineare del destino. Sei un pensiero scritto frettolosamente nella stesura di una lettera altrimenti perfetta, una frase sbagliata che hanno cercato con sollecitudine di cancellare, sistemare, riordinare in qualche modo. E non ci sono riusciti.
Avvertimenti: Questa storia contiene una buona dose di drammaticità postmoderna, qualche triangolo amoroso, diversi cliché, personaggi che potrebbero essere considerati Out of Character e personaggi non presenti nella saga originale.

Tutti conosciamo la storia del famoso Harry Potter e dei suoi migliori amici, Hermione Granger e Ronald Weasley, e di come essi sconfissero il malvagio Lord Voldemort. Ma pochi conoscono quella di tre ragazze speciali, senza le quali forse non avrebbero potuto farcela... Questa storia non l'ho scritta io, ma una dolcissima ragazza con un lieve ritardo mentale ma con una fantasia a dir poco stratosferica che l'ha terminata dopo 5 anni che ci lavorava. Spero che piaccia a voi quanto è piaciuta a me.

“ - Dimmi che è solo me che vuoi. Che è a me che pensi quando è notte e sei nel tuo letto. Che sono le mie braccia che vorresti quando hai freddo e i miei baci quando sei triste. Dimmi che è solo il mio volto che cerchi fra la folla e che sono solo i miei occhi a farti battere il cuore. Dimmi che c’è solo il mio nome inciso nella tua anima e che niente e nessuno può toglierlo da lì. Dimmelo, Hermione! Dimmelo e io troverò la forza di fare quello che sto per fare, perché, anche dopo, io sappia sempre che tu sei stata mia. -
Ma Hermione non riusciva a rispondere. Il suo corpo era scosso dai singulti e il suo volto brillava alla luce della luna come se fosse cosparso da tanti piccoli diamanti.
Con la sua voce flebile riuscì solo a dire tre parole – Ti amo, Draco. –
A lui sembrò bastare, perché chiuse gli occhi e, con infinito dolore, disse la parola che più di ogni altra non voleva far uscire dalle sue labbra.
- Oblivion! –”

Joan Piton non è una ragazza come tutte le altre. Lei non ha mai frequentato Hogwarts e la sua esistenza sembra essere nascosta a tutto il mondo magico.
Ma allora perché ha scelto proprio il sesto anno di scuola di Harry per uscire allo scoperto?
E cosa c'entra Joan con i piani di Silente e con quelli di Voldemort?
Riuscirà a sopravvivere alla Seconda Guerra Magica?

-me lo avevi promesso!-
-lo so ma…ma dovevo tirarlo fuori!-
-madre….siamo stati tutta la vita sotto il suo controllo e per una volta che avevamo la possibilità di liberarcene…tu...tu-
-io lo amo!-
-come fai ad amarlo? Come fai?!-
-lo amo e basta! Anche lui ama me!-
-mamma lui non ti ama! Se ti amasse non sarei costretto a fare quello che faccio per proteggerti!-
-é tuo padre!-
-padre che mi violenta da quando avevo sei anni! Sei anni cazzo!-

NB: 03/04/2018 Ho cominciato a revisionare la storia, anche se per ora non ho postato i capitoli corretti. Prevedo di farlo, una volta terminato. Per cui vi chiedo scusa per eventuali errori e spero che magari la rileggiate una volta revisionata.
*Dramione*
Dal capitolo sei:
«Ti ho lasciata senza parole? Ricordati il nostro patto, Lurida Mezzosangue»
«Se fossi la Preside quanti punti dovrei togliere ai Serpeverde?»
Cambio argomento ma lui mi ignora.
D’un tratto poi, come se fosse dimentico della mia presenza, lo vedo riprendere a sfregare.
«Non se ne andrà, lo sai Mezzosangue? Posso grattare, sfregare, tentare di coprirlo ma rimane sempre qui. A ricordarmi che...»
D’istinto, non so nemmeno perché lo faccia, arrotolo la manica della divisa.
Avvicino la mia cicatrice al suo marchio e sento gli occhi pungere. Lui mi fissa incredulo, probabilmente confuso e, se non fosse che sto parlando di Malfoy, oserei quasi dire dispiaciuto.
«Non sei l’unico a portarne i segni indelebili sulla pelle. E ci sono quelli peggiori, Malfoy, quelli incisi sul cuore.»

-Blaise, per me deve essere vera e sincera. Un sorriso da cui non posso sfuggire. Capelli lunghi, mossi preferibilmente, e occhi grandi. Ma soprattutto, quando passa devo notarla, come se ci fosse solo lei nella stanza. Ah, deve essere pura. –
Avviso: QUESTA STORIA SARA' DIVISA IN DIVERSE PARTI. LA PRIMA PARTE SI INTITOLA "CONFUSION".
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=SbKQhOyBYy8

*Dramione*
Dal testo...
Draco Lucius Malfoy non avrebbe mai scordato il momento in cui aveva posato gli occhi sulla figura fragile e indifesa -o almeno così gli era apparsa- di quella bambina di undici anni.
L’aveva individuata in stazione, l’aveva intravista appena, ma nondimeno il cuore aveva effettuato un tuffo e un vortice colorato si era scatenato nel suo petto, trasformando la grigia esistenza cui era abituato in una confusione di tinte sgargianti.

Momento cruciale del episodio VII, in cui ho compreso totalmente come stavano le cose. Kylo x Ren

Essere madre è una magia e genera magia, la più potente di tutte: l'amore puro.
Cosa potrebbe spingere qualcuno a rinunciarvi?
"Questa storia partecipa al Contest "Viva la mamma!" indetto da Nuel sul Forum di Efp"

E Se....
...Ginny fosse morta nella camera dei Segreti? Se nonostante l'aiuto di Fanny e del Cappello Parlante Harry non fosse riuscito a pugnalare il diario, vincendo di fatto una battaglia, ma perdendo la guerra? Se un Giovane Tom Riddle fosse tornato in vita, pronto a riprendere il cammino verso l'immortalità che tanto tempo addietro aveva lasciato incompiuto? E se da questo tutto fosse cambiato...
Se al terzo anno Harry, preso dai rimorsi di coscienza per la morte della Giovane Weasley, si fosse chiuso in se stesso, rinunciando al Quidditch? Non ci sarebbe stata nessuna partita contro Corvonero da giocare, nessuna giovane cercatrice ad attirare l'attenzione... in compenso avrebbe avuto delle visioni. Con un giovane Tom Riddle nel pieno dei suoi poteri, ciò che avvenne al quinto anno si sarebbe stavolta realizzato al terzo, con il giovane Tom che proietta immagini nella mente di Harry, mentre lui stesso (il giovane Tom) ricerca il frammento d'anima nascosto in Albania. E non saranno immagini normali, perchè Tom non è Voldemort, Tom è un ragazzo in preda agli ormoni, sempre malvagio, sempre crudele, ma pure inevitabilmente attratto dal peccato e dalla lussuria..... [Continua nel testo]

Sequel "Ricominciare"
Sono passati vent'anni da quando Draco l'ha lasciata.
Dal Prologo:
Hermione lancia un'occhiata torva ai tre schierati davanti a lei. L'uomo sofferma il suo sguardo sulla figura della sua stupenda mamma.
-Granger avrei dovuto immaginare che fosse tua figlia- la nota tesa del signor Malfoy è deliberatamente ignorata da Hermione
-Weasley!-sua madre lo occhieggia torva -Il mio cognome è Weasley-ripete solenne davanti agli occhi mercuriali dell'uomo che sembrano non voler abbandanorare la figura adulta di Hermione
Sua madre ora rivolge l'attenzione su di lei. Le racconta del breve diverbio e delle mancate scuse ed Hermione sorride indulgente accarezzandole la testa ricoperta di riccioli castani. -Cosa ti ho insegnato tesoro?-
Dalle narici di Rose ampie volute di rassegnazione,mentre china la testa davanti all'intelligenza di una donna saggia e sempre presente. -Chi ha più intelligenza la usi!-sussurra e annuisce -Hai ragione mamma!-sorride,perchè capisce che la vera saggezza sta nel lasciare agli stolti una ragione che non hanno. Ha undici anni,e l'ingegno che un tempo aveva caratterizzato sua madre,ma l'indole di una vera Weasley!