Lestrade arriva da Sherlock con un caso che metterà alla prova il suo recente recupero. John cerca di evitare che l'investigatore crolli completamente e Sherlock insiste sul fatto che in questo caso c'è qualcosa di più di quanto tutti pensino.
Il fantasma della Serbia è in agguato alle sue spalle e lui deve fare i conti con ciò che il suo trauma potrebbe significare per il suo futuro di detective.
(sequel di What Happened in Serbia)

Sherlock è andato in Scozia per risolvere un appassionante caso di omicidio, ma a seguito di una tempesta di neve, che congela momentaneamente sia le comunicazioni che i trasporti, resta bloccato in un paesino sperduto. A ospitarlo per qualche tempo, finché non si risolverà l'emergenza, c'è John Watson, ex medico militare in pensione che si è ritirato in mezzo al nulla dopo la morte della moglie. Tra i due, che si erano conosciuti durante le indagini, scoppia una feroce passione.
[AU, Virgin!Sherlock, First!kiss, First!time, Beard!John]

Mycroft non salva Sherlock dalla Serbia così in fretta come nella serie.
Oltre tre mesi in mano agli uomini di Moriarty lasciano Sherlock completamente distrutto. Mycroft lo riporta a casa e sta a John restare al suo fianco e aiutarlo nella sua lunga e dolorosa guarigione.

«Ginny» iniziò tormentandosi le mani e senza avere il coraggio di guardare l’amica «non metterò quell’abito, è troppo piccolo».
«Ma che dici, Hermione? Abbiamo la stessa taglia» Ginny la guardava con le sopracciglia corrugate, uno strano presentimento aveva iniziato a farsi strada nella sua mente.
«C’è un motivo se ho scelto di non frequentare Hogwarts il prossimo anno e dare soltanto gli esami».
«Lo so. Non mi hai ancora voluto dire di cosa si tratta, ma so che c’è un motivo» sussurrò Ginny. All’improvviso sostenere quella conversazione ad alta voce era diventato troppo difficile.
«A villa Malfoy, dopo che Bellatrix aveva finito con me, mi ha dato in mano a Greyback » disse Hermione con tono incolore.
«Sì» rispose Ginny con la bocca asciutta. Incrociò lo sguardo dell’amica e sentì gli occhi riempirsi di lacrime: non aveva finito, ma già aveva capito.

Sherlock pensa di conoscere il mondo, ma il viaggio è lungo, gli anni passano e John Watson sarà sempre un enigma.

TRATTO DAL PRIMO CAPITOLO:
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La scena si ripete, la stessa scena da giorni, settimane ormai. Io solo in casa, seduto sulla mia poltrona, che tossisco, tossisco e mi fiondo in bagno a vomitare sangue e quei dannatissimi petali viola che amo ed odio allo stesso tempo.
Quei petali che mi fanno pensare a John...
L'uomo che amo.
Quegli stessi petali che saranno la causa della mia fine, la fine di tutti quei momenti che ho vissuto e sto vivendo con il mio coinquilino...
La fine della mia vita...

Si scopre che Sherlock ha dimenticato come ci si masturba e che non è mai stato in grado di raggiungere l’orgasmo da solo. Ha bisogno di assistenza, e a chi ci si può rivolgere se non al bravo Dottor Watson?
Dal primo capitolo:
"Non sei duro,” affermò Sherlock, cercando di non sembrare deluso ma fallendo.
John ridacchiò nervosamente, "Sì, be’, non è esattamente una situazione sexy,” si scusò quasi.
"Vuoi che ti aiuti a eccitarti?" chiese innocentemente lui.
E dannazione se John non era curioso riguardo a che modo Sherlock avesse in mente di farlo, "... come?” chiese timidamente, onestamente spaventato dalla risposta.
Sherlock gli lanciò una delle sue occhiate da oh, per favore, con una sfumatura di delusione per la sua stupidità, "Come se non sapessi cosa ti eccita," lo derise.
"Come diavolo..." iniziò lui con rabbia, ma fu interrotto da Sherlock che gli si avvicinava e gli sussurrava all'orecchio.

Dopo l'esperimento di "Deduzione al buio", Sherlock decide che è arrivato il momento di parlare di quello che è successo. Anche John ha una sua lista di cose da dire.

A causa di un incidente durante un inseguimento, Sherlock perde temporaneamente l'uso degli occhi e decide di specializzarsi in nuovi metodi di deduzione non basati sulla vista. John lo aiuterà a farlo.

Una "diagnosi differenziale" è un termine medico per una disamina articolata del medico, una sorta di brainstorming ad eliminazione su condizioni patologiche che potrebbero adattarsi ai sintomi del paziente.
Sequel n° 2 di Getting The Message (e so che dalla sinossi non si direbbe, ma fidatevi, è divertente 😏)

John aggiunge una nuova variabile all'esperimento di chimica del mattino. Sherlock fornisce gli strumenti di controllo. Le osservazioni sulla reazione indicano una conclusione inedita. (Sottinteso: Sì, è una metafora 😏)
Sequel n° 1 di Getting The Message.

Sherlock arriva al 221B come richiesto da John, pronto a scusarsi o a supplicare. (Serie Dear John, missing moment 2/2)

Tratto dal Cap. 1 : Frammenti
Un dolore lancinante alla cicatrice e al petto, a dividerlo in due, come un pezzo di carne marcio e gettato via.
Il ragazzo avrebbe voluto strapparsi il cuore dal petto, ma non riusciva a muovere le mani, come in un incubo in cui vorresti scappare dal buio che ti insegue, ma le gambe non reagiscono agli stimoli del cervello e rimangono impalate lì, senza aver la possibilità di fare nulla.
Quella sensazione non l'aveva mai provata in vita sua.
Sentire il proprio cuore sgretolarsi, come quando prendi coscienza di qualcosa a cui non puoi e non vuoi credere possibile, la perdita di una parte di se stesso, che forse non avrebbe più ritrovato.
Il ragazzo provò a urlare con tutte le sue forze quando sentì la stretta dell'uomo farsi più leggera, la mano scivolare via dal suo braccio e poi....
Poi più nulla.