Dal testo: - “Ahhhh un gigante!!!” strillò la bambina nascondendosi dietro al fratello che sorrise apertamente.
“Tranquilla, Natsu. È solo Aone, il centrale della Date Tech” spiegò facendo un piccolo inchino. -
Racconto che partecipa alla challenge: “Give me 4 ships to make fanfiction of” organizzato dal gruppo su Facebook “Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom”

Dal testo: - “Credevo te ne fossi dimenticato” bisbigliò, sfregando il naso gelido su quello di Kotaro, che sorrise abbracciandolo.
“Ho una memoria da criceto, ma tre date importanti me le ricordo” borbottò sulle sue labbra, fintamente offeso. -

Dal testo: - “È il primo dicembre” sussurrò Tooru sfregando il naso sulla sua spalla, Hajime sorrise “Chi ti dice che ci sia un calendario dell’Avvento” -

Dal testo: - Quindi Akaashi negli anni si era abituato a quei pranzi dove finiva sempre per succedere qualcosa di imbarazzante o inaspettato ai danni di qualcuno di loro. Però non si era aspettato un presente del genere. -

Dal testo: - Cosa si poteva regalare a qualcuno che aveva tutto? Erano settimane che Keiji ci pensava e finalmente aveva trovato il regalo, quello giusto. -

Dal testo: “Fossi matto, non mi perderei mai la festa di Halloween, lo sai. E poi non posso lasciarti fare questa follia da solo”
[Challenge: “Too sick to spook” del gruppo “Facebook Hurt/Comfort Italia, Fanart e Fanfiction Gruppo Nuovo”]

Dal testo: - Il pianoforte a coda faceva bella mostra di sé al centro della grande stanza elegante ed imponente.
“Non sapevo suonassi” gli aveva detto Akaashi la prima volta che era entrato in quell’appartamento.
“Mi ha sempre affascinato come strumento. Ho preso delle lezioni a tempo perso mi rilassa” -

Dal testo: - Atsumu allungò una mano passandogli il pollice sul labbro superiore. Fissandolo negli occhi esattamente come aveva fatto in partita, solo che non c’era la rete a dividerli, Oikawa non si mosse non sembrava turbato, mantenne lo sguardo fermo.
“Avevi un chicco di riso sul labbro” spiegò, la sua mano rimase ferma sulla sua guancia e Oikawa sorrise, forse la giornata si sarebbe conclusa in maniera piacevole. -

Dal testo: - “Tetsuro” ansimò sulla sua bocca e Kuroo non capì più niente lo sollevò posandolo sul ripiano della scrivania, incurante di far cadere fogli, penne e quant’altro -

Dal testo: - Un brivido increspò la sua pelle e posò le mani sui fianchi del suo ragazzo, ma Akaashi lo fermò dolcemente.
“Non erano questi gli accordi” mormorò “Stasera fai tutto quello che dico io, va bene?”

Dal testo: “Non vado mai a letto due volte con la stessa persona. A parte una eccezione”

Dal testo: - “Questa partita non era necessaria” commentò Kenma appollaiato sulla sua poltrona vip del palazzetto dello sport, accanto a quella di Kuroo che osservava il campo sottostante con un sorriso sardonico.
“Oh una amichevole è sempre una bella cosa” rispose l’organizzatore “Argentina-Giappone poi ha i suoi perché. Dopo tutto quello che è stato scritto e postato poi ancora di più” -

Dal testo: - Osamu non amava particolarmente la saga di Harry Potter, aveva visto i film, trascinato al cinema da Atsumu.
“Hanno messo tutti i film on demand facciamo una maratona” gli aveva proposto e lui lo aveva accontentato. -

E si prosegue con i deliri infilando in chat tutti quanti, nessuno escluso!
Dal testo: "Era stata una giornata pesante al lavoro e sperava di tornare a casa e rilassarsi con Bokuto, ma lo aveva trovato seduto sul divano intento a ridacchiare come uno scemo fissando lo schermo del cellulare, credendo, ingenuamente, che stesse guardano qualche stupido video.
“Cosa guardi?” domandò sedendoglisi accanto.
“Shoyo ha creato una chat..."

Oikawa si tirò su all'improvviso come folgorato da un pensiero abbandonando la bocca di Iwaizumi che lo osservò alzarsi in fretta lasciandolo perplesso. Tooru tornò un istante dopo con lo smartphone in mano.