«La mia prima impressione è che lei sia troppo qualificata per questo lavoro.» Continuò, mentre con gli occhi scansionava il mio curriculum. «Lei è al college, studia antropologia. Ha fatto vari lavori di ufficio. Non c’è nulla che mi suggerisca la sua abilità, figuriamoci l’interesse, a svolgere compiti più umili. Lei è ovviamente una giovane donna intelligente, capace anche di parlare in modo articolato di un quadro che ha appena visto. Quindi mi dica, miss Swan, perché vorrebbe essere la mia governante part-time?»
Strinsi le mani un po’ di più, dibattendo internamente su come rispondere. Ti dicono che nei colloqui di lavoro ti devi vendere bene e lusingare l’intervistatore, ma in qualche modo pensavo che queste tattiche non avessero un grande effetto su mister Cullen. Decisi di andare con la verità.
«Ho bisogno di un introito per l’estate, e non sono una residente. Ho un visto di studio, ma non un permesso di lavoro. Sono stata alla Noble University come studente ospite l’anno scorso, ma i termini scadranno tra tre settimane e a meno che non trovi il modo di mantenermi, dovrò tornare a casa. Preferirei provare a restare qui per l’estate e fare domanda come studente

Accosta le sue labbra alle mie, ma non le unisce. « Posso provare una cosa? »
No. Vorrei gridare di no, che non puo' baciarmi. Che io non bacio nessuno, che odio baciare. Vorrei spostarmi, ma non lo faccio. Resto immobile. Lui lo prende come un sì ed annulla le distanze.
Appoggia la sua bocca sulla mia. Combaciano.
Poi scende, piano, morde l’interno del mio labbro inferiore, ed infine lo succhia. Io sono rimasta immobile.
Inerte.
Si stacca da me. Nei suoi occhi sono riapparsi i colori. Quelli veri.
Giallo ambra. Giallo di Napoli chiaro.
Blu polvere chiarissimo.
Verde menta, verde bambù.
« Avevi ragione anche stavolta. »
« Eh? »
« La panna ci sta decisamente bene con la cioccolata. » E se ne va.

In questa storia, Edward non è affatto il ragazzo dolce e premuroso che siamo abituate a conoscere e con Bella non sarà proprio "amore a prima vista". Lo accompagneremo per un lungo cammino che lo porterà alla scoperta e alla creazione di se stesso. Rideremo con lui. Piangeremo con lui. Guarderemo attraverso i suoi occhi. E chissà se questo viaggio servirà anche a noi a capire molte cose...
NON TEMETE, AGGIORNO SPESSO!!!!

«Che cosa sono io per te?»
Alzo lo sguardo, lasciando andare la bustina di zucchero sul tavolo. Bella tiene la testa bassa e per un attimo penso di essermi immaginato la sua domanda.
Non parlava da ore e mi ero rassegnato all’idea di non sentire la sua voce per tutto il resto del viaggio.
«Perché sono qui con te, in una caffetteria dell’Arizona?» aggiunge, con voce più forte.
«Ti ho promesso che sarei venuto a riprenderti e l’ho fatto.» rispondo sicuro.
«Nessuno te l’ha chiesto, però. Ero riuscita ad andare avanti ma tu hai rovinato tutto, ancora una volta.» afferma sprezzante.
| SOSPESA |

Una Bella Dark.
Una Rosalie reginetta della scuola.
Una Alice emarginata.
...e...
Un Edward capitano della squadra di football.
Un Emmett rozzo e volgare.
Un Jasper secchione e sfigato.
...ma...
Cosa succederebbe se il carattere di questi sei personaggi che fin'ora non si sono nemmeno degnati di uno sguardo si incrociassero? Cosa succederebbe se fossero stati costretti a trascorrere insieme tutti i venerdì in biblioteca dalla mattina alla sera per via di una punizione?
[Ispirato senza dubbio a "breakfast club" con l'aggiunta di un personaggio (Alice)]

Bella ed Edward come non li avete mai immaginato.
Tratto dal primo capitolo:
Tranquilla, Bella. Fai un forte respiro. Mi trovo semplicemente in una camera da letto che non è la mia, non mi ricordo nulla di quello che è successo ieri sera e... ah mi stavo per dimenticare... sono quasi completamente nuda. Dai, non è niente di cosi grave, no?

- Piacere , Edward. - allunga la mano libera.
La osservo. Ha le dita di lunghe , abbronzate e piene di piccoli graffi. Come se avesse fatto a pugni con un arbusto di rose una volta di troppo.
Allungo a mia volta la mia , in confronto bianchissima e piccola. - Monica. -
Edward inarca un sopracciglio , il sorriso sghembo che torna ad incurvargli le labbra. - Bugiarda. -
- Cosa? - aggrotto la fronte.
- Bugiarda. - ripete staccandosi dal muro e liberando la presa calda su di me - Non ti chiami Monica. -
- E tu come lo sai? - commento divertita.
- Beh. - ridacchia - Quel tipo laggiù continua a chiamare una certa Isabella. E sembra proprio guardare te. -
Sussulto. - Cazzo , l’ingegnere! -
- Ingegnere? Neanche il suo nome ti ricordi? - mi prende in giro buttando il mozzicone di sigaretta nell’apposito posacenere.
- Non è esattamente la compagnia che mi aspettavo per stasera. -
- Ho notato. E perché non hai rinunciato semplicemente? -
- È una tradizione che abbiamo io e una mia amica. - faccio spallucce.
- Portarvi a letto ogni cosa che cammini? - inarca un sopracciglio.
- Così ci fai sembrare una poco di buono. - sbuffo - Abbiamo dei bisogni fisiologici anche noi. -
- E quindi che fate? -
- Cerchiamo qualcuno che le soddisfi. -
- E non è una risposta da poco di buono questa? - ride.

Mia sorella si sposa…
Si sposa.
Come può farlo davvero?
Proprio adesso che avevo un mio equilibrio , decide di sganciare la bomba.
Ma ormai siamo qui e sono certa che andrà tutto bene.
Comincio a scorgere le prime figure , saranno i fratelli –non tutti magari- seduti in giardino.
Mi stampo un bel sorriso in faccia e prendo le mani dei miei fratelli e stringo forte la presa. Mio fratello nella destra e mia sorella nella sinistra. "Andrà tutto bene!" sussurro a quest’ultima.
So bene che dovrei prestare attenzione solo alle persone che si trovano nel giardino ma sono attratta da qualcos’altro…
Una ragazza con una bambina e un ragazzo. Come avevo fatto a non notarlo prima?
lui alza lo sguardo e posso osservarlo bene. Ma che sta facendo?
sento una strana rabbia nascermi dentro.
"Che ci fa lui qui con quella?"
Mia sorella mi guarda sconcertata. "Lui chi?"
Apro la bocca per risponderle , ma da questa non usce nulla
Chi sei? Non ti conosco. Eppure so che è il contrario. Lo sento…

Isabella Swan,16 anni,vita perfetta.
Una cena con i suoi cari per festeggiare Capodanno.
Uno sparo.
Paura,tanta paura.
Un incontro.
Riuscira' a scoccare l'amore?
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Dal Capitolo 1:
Succede tutto in un attimo.
Delle voci sconosciute.
Degli spari.
Le urla dei miei genitori.
Bhe..Basta leggere per scoprirlo!
RedPassion_Cullen
SPERO DI AVERVI INCURIOSITO!

Isabella Swan riceve una notizia inaspettata, è stata scelta
per frequentare l'ultimo anno di liceo in Italia.
Tratto dal Capitolo 3:
Sono tesa, - Buongiorno - dico mentre la preside sta leggendo un
fascicolo.
Alza il viso dal foglio sorride e mi stringe la mano invitandomi ad
accomodarmi - Buongiorno signorina Swan, sicuramente si
starà chiedendo il motivo per cui lei è qui -
 
- Beh, in verità si - dico annuendo
Sorride - Ecco, ho una buona notizia per lei, ricorda che ha fatto
domanda per studiare un anno in Italia? Anche se le borse di studio
sono state già assegnate ho ricevuto la risposta di una
famiglia italiana che è disposta ad ospitarla e a farle
frequentare l'ultimo anno li -
Che succederà?? Leggete e lo scoprirete!! 

"-E tu?- attirai l'attenzione del ragazzo dai capelli di bronzo -Come sei diventato un vampiro?-
Un sorriso sinistro si disegnò sul suo viso angelico, mentre si avvicinava a me.
-Secondo te?- chiese chinandosi verso il mio volto.
Automaticamente i miei occhi si fissarono nei suoi. Erano strani, come quelli di Alice...
Deglutii -Non si risponde ad una domanda con una domanda- sbottai, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi dorati.
Lo sentii ridacchiare.
-A diciassette anni- ammise raddrizzandosi -Ho ucciso i miei genitori- disse, come se fosse una cosa da niente.
Lo fissai shoccata.
Lui sorrise -Comunque...sono Edward-
Alice sbuffò -Certo e fra un anno vi sposerete. Andiamo, prima che passi la Ronda!-"
Un mondo diverso dal nostro.
Una ragazza in cerca della sua vera natura.
Avrà anche lei il suo "lieto fine"?

Una sera, nel bar dove i tifosi del Chicago Fire si riuniscono a vedere la partita, dopo che Bella viene appellata per l'ennesima volta fifona, si decide a fare capire ai suoi amici che non è così e premedita il suo riscatto. In televisione stanno passando le immagini di un noto calciatore che a lei piace moltissimo, così decide che sarà proprio lui a riscattarla anche se ancora non lo sa.
Capitolo 2 :
"Chi sei? ", chiesi confusa. Sicuramente il suddetto maniaco aveva sbagliato numero.
"Ma come? Mi sembra che l’altra sera tu sapessi già chi fossi", affermò sicuro e sempre con quel suo tono spavaldo.
"Secondo me, avete preso una sbandata… io non vi conosco", risposi ancora più certa della mia supposizione.
"Mi hai lasciato tu un bigliettino", affermò.

TRATTO DAL 1* CAPITOLO
Devi fare in modo di non avvicinarti troppo a questo Edward..
Mi suggerisce la mia mente..
E’ fidanzato..
E’ arrogante..
E’ bellissimo, non ti guarderebbe mai come qualcuno degno di lui
E stranamente questa volta devo dare ragione ai miei pensieri. Devo togliere dalla mente questo sconosciuto anche se tornerò a fare gli incubi. Non mi importa. Tanto ormai ho imparato a conviverci. Quando voglio dormire bene prendo i calmanti.. stanotte il mio calmante è stato il pensiero di Edward Cullen, ma non dovrà esserlo mai più.
Spero si avervi incuriosito, siate buoni è la mia prima FF.

"Mi chiamo Isabella, ma per gli amici sono semplicemente Bella, quindi potete chiamarmi così anche voi… siamo amici dopotutto, no? Ho 26 anni, e da alcuni anni a questa parte faccio parte di quel grande mondo che viene comunemente chiamato ‘animazione turistica’."
Per Bella sta per cominciare una nuova estate, un estate che si prospetta divertente come tutte le altre. Il suo lavoro di animatrice le permette di fare quel che più le piace senza dover compiere troppi sacrifici... a parte la sveglia che suona presto la mattina.
Con qualche cambiamento e con qualche nuovo collega con cui stringere amicizia, questa vacanza potrebbe diventare la migliore in assoluto... siete pronte a scoprire come?

“Dai esci” disse freddo.
“Esci tu è il bagno delle femmine, scemo.” Lui sorrise e si avvicinò a me che ero seduta appoggiata al muro, si inginocchiò e mi disse.
“Scusa se mi comporto sempre scortese con te, ma da quando hai detto a Jessica quella cosa non ci ho visto più e mi sono arrabbiato, ma poi ho capito che l’hai fatto perché lei ti ha insultata, scusa” in un certo senso mi sentivo sollevata perché mi aveva chiesto scusa, ma nell’altro no perché aveva affermato che teneva alla sua ragazza, ed io come una stupida che credevo di piacergli. Ma poi mi ricordai una cosa.
“Bè non aveva tutti i torti, non sono poi tanto bella come dice Alice” dico abbassando lo sguardo.
“Non sei bella? Ma lo vedi come ti sbavano dietro i ragazzi, scema?” disse dolcemente, troppo dolcemente.
“Non sembravi d’accordo con Alice in mensa.”
Edward e Bella una storia d'amore con gli alti e bassi ... Recensite!!! :)