"Un matrimonio politico tra due principi è reso più difficile dalla barriera languistica e dai due testardi idioti. Ma anche se saranno capaci di superare le difficoltà, ci sono altri che non sono contenti del loro matrimonio..."
Una drabble diventata long dell'autrice New Neon (FanFiction.net), originariamente in inglese, che mi ha rapito il cuore, tanto da indurmi a cominciare a tradurla ancor prima che l'autrice mi desse l'ok per postarla. Spero che l'amiate come la sto amando io.

''Verrà la morte e avrà i tuoi occhi''
Carol sa quali occhi vedrà quando il suo cuore cesserà di battere?

[Dal Capitolo 1] "Sulla parte destra della sua schiena vedo dei segni che prima mi erano sfuggiti. Conosco bene quei segni e so anche cosa potrebbe averli provocati. Il cuoio di una cintura usata come una frusta sulla pelle umana può lasciare dei segni così netti, così marcati, che anche a distanza di molti anni, riguardandoli, potrai sentire il dolore perpetrarsi su ogni centimetro del corpo. Ora riesco davvero ad immaginare che razza di figlio di puttana fosse suo marito. Lo stesso genere di figlio di puttana che era mio padre"
(IL CAPITOLO 6 PROBABILMENTE NON VEDRA' MAI LA LUCE, PERDONATEMI.)

Dall'arrivo ad Alexandria le cose erano cambiate. Carol non è la stessa: si è spezzata sotto il peso delle proprie azioni e del senso di colpa. Daryl ora lo sa e cerca il confronto con lei dopo gli avvenimenti di "The Same Boat" e la liberazione di Carol e Maggie.
Dal Testo:
«Sei arrabbiato.»
Non era una domanda. Era una constatazione.
«No.» Rispose lui con voce roca, fermandosi a un passo da lei. «Sono frustrato.»
Che, nel caso di Daryl, era la stessa cosa.
«Perché?»
«Perché non so cosa senti. Perché non so aiutarti.»
«Non puoi salvare tutti, Daryl. Non possiamo salvare nessuno. Per ogni persona che decidi di salvare, un’altra muore.»
(NB: spoiler per l’episodio 13 e un po’ anche per l’episodio 14).

-Oltre a fare i dolci più buoni della città, scrivi?- domandò sorridendo, prendendo un altro sorso dal suo bicchiere di whiskey.
-No, no, sono solo stupidaggini.- fece spallucce e sorrise leggermente, nascondendosi dietro ai suoi capelli castani.
-Vuoi tornare a casa? È tardi.- Rick guardò l’orologio al polso e si grattò il retro della testa.
-Se vuoi andare, vai pure. Posso sempre tornare con Merle.- finì il suo quinto bicchiere di whiskey, versandosene un altro e bevendolo tutto d’un sorso. Non sentiva più niente, era completamente assuefatto dal liquore che gli stava riscaldando anche le dita.
Rick lo guardò piegando appena la testa di lato, si massaggiò il collo e notò Daryl giocherellare con il ghiaccio nel bicchiere. Sospirò e osservò Daryl, chiedendosi dove avesse trovato il coraggio per chiedergli di andare a bere insieme.

Sei mesi erano trascorsi dall'ultimo caso zombie, nessuno da allora si era più risvegliato. L'umanità era uscita da un lungo incubo e pian piano aveva ripreso in mano la situazione. Rick Grimes era tornato alla sua città, alla sua stella e al suo cappello. La stazione di polizia c'era ancora, ma non la sua casa, bruciata, e la via che le collegava recava ancora le scritte di Morgan.
Adesso ciò che preoccupava lo sceriffo era se stesso. Si ribellava a questa idea di Daryl lontano dal proprio fianco e non era solo una questione di abitudine: non metti la tua vita nelle mani di qualcuno solo perchè sei abituato ad averlo vicino. L'abitudine comunque c'era, a tal punto che l'aveva dato per scontato. Non si era mai minimamente posto il pensiero che Daryl Dixon potesse volere una vita diversa, lontano da lui.

Come si sarà evoluto il rapporto tra Daryl e Carol dal loro arrivo ad Alexandria?
Tutto questo ha un poco fatto crescere anche loro due?

piccola storia che si svolge dopo che Rick ha ucciso la banda di Joe e quindi ha ritrovato Daryl.

MajorCharacter!Death | Conteggio: ~3.5k
Carl adagia il capo sulla sua spalla, Rick lo stringe a sé. Entrambi sono consapevoli d'essere giunti al capolinea, impotenti sull'orlo di un baratro. Probabilmente le chiazze rossastre che dipingono il cielo ed il suo tramonto infondono la più tenera tranquillità, Rick guardando le medesime sfumature color vinaccia espandersi sul corpo del figlio si sente, invece, annientare.

Vedendo il suo compagno di banco, che chiamò X, capì di non sapere niente di lui né di avergli detto niente di sé. Aveva capito che era un tipo solo e taciturno, aveva una bella amicizia con i “teppisti”, era un ragazzo che non amava stare attento alle lezioni- a differenza sua- e che aveva una grande passione per i tatuaggi e per le frasi in stile “old English”.
Lo guardò attentamente e desiderò potergli urlare il suo nome, la sua data di nascita e i suoi gusti musicali, avrebbe voluto urlargli che gli voleva bene perché non lo aveva isolato per la sua diversità nel comunicare.
Avrebbe soltanto voluto urlargli che era Norman Reedus, e che amava il colore dei suoi occhi.
***
Norman indicò se stesso e mimò un “io sono Norman” con la bocca, sillabando velocemente ogni lettera della frase; il ragazzo sembrò risvegliarsi e sorrise velocemente.
-Io sono Andy, Andrew Lincoln- disse allegramente, allungando una mano verso di lui, che venne stretta con vigore dal castano.
[Leedus]

Niente è più lo stesso dopo gli eventi del Grady. Beth se n'è andata portandosi via molte delle speranze del gruppo. In particolare quelle di Daryl che, svuotato e devastato, è alla disperata ricerca di qualcosa in grado di alleviare il suo senso di colpa per non averla protetta, una giusta punizione per aver fallito così miseramente.
Questa storia è un viaggio. Un viaggio attraverso il dolore, passando per la disperazione e la sconfitta, fino ad arrivare quasi in fondo al tunnel, fino a raggiungere un piccolo spiraglio di luce.
Dal testo:
"Beth finalmente riposava, avrebbe passato l'eternità in quel prato, circondata da fiori e all'ombra di un albero secolare. Da viva avrebbe adorato quel luogo.
Daryl aveva scelto con cura il posto, senza nemmeno interpellare Maggie."
"Un uomo distrutto, sia nello spirito che nel corpo. Un uomo incapace di trovare una motivazione che lo spingesse a non arrendersi, che gli desse ancora un briciolo di speranza."

"Era sovrappensiero, quando si ritrovò schiacciato contro il tronco ruvido di un pino, con Daryl che gli premeva una mano sulla bocca. Poteva sentire il suo respiro vicinissimo. Rick non capiva, ma poi il compagno mollò la presa, facendogli cenno di silenzio e con un movimento della testa gli indicò qualcosa tra gli alberi. Rick si mosse lentamente, sporgendosi appena oltre il tronco.
Cazzo.
Un orso gigantesco avanzava tra gli alberi con incedere nervoso, alzando il muso per annusare l’aria circostante."

Nella serie tv si parla molto del passato burrascoso di Daryl e con questa one-shot ho voluto raccontare alcuni momenti della sua infanzia.
Daryl ha solo cinque anni quando gli assistenti sociali si presentano a casa sua la prima volta. Non capisce, è successo qualcosa di grave, Merle ha fatto qualcosa di grave, ma ricorda solo il pianto di sua madre e le urla di suo padre. Quella sarà la prima, ma non l’ultima visita che riceveranno.