“Voltati ragazzina,devo vestirmi”,mi ordinò lui.
Gli lanciai un’occhiata di rimprovero. “Potresti smetterla di chiamarmi “ragazzina” Daryl?”.
“Perché dovrei?”,chiese provocandomi.
“Perché ho diciotto anni”,gli ricordai.
“Quindi sei una ragazzina”,concluse lui facendomi innervosire.
“Ormai nessuno è piccolo in questo mondo. L’infanzia e l’adolescenza non esistono più”, dissi amaramente. “ Avrò pure diciotto anni ma ho imparato e visto più cose degli ottantenni del vecchio mondo”.
“Tranne una”,disse in tono deliberatamente malizioso. “E se non vuoi vederla proprio ora sarà bene che ti volti”.

«Mi sei mancato così tanto mentre non c'eri, Daryl Dixon».
Una versione alternativa in cui Beth e Daryl si ritrovano tra le mura di Alexandria.
[bethyl | alexandria what if]

“Sono Beth, Beth Greene”
“Daryl”
Le rispondo continuando a non guardarla.
“Solo Daryl? “
“Non ti basta? “
“Sei un tipo scorbutico tu, giusto?“
“Giusto”
“Ti da fastidio parlare con me? “
“Anche questo è giusto”

Quella voce...
Quella voce lo aveva paralizzato.
Il cuore gli si era fermato per un istante.
Una voce femminile, una voce che conosceva bene e che gli faceva tremare il cuore ogni volta che la sentiva nella sua testa.

Una ragazzina che ad appena 18 anni decide di lasciare tutto quello che ha perso e ricostruire la sua vita. Fugge, il più lontano possibile.
...
“Potremmo fare una gara a chi se la passa peggio", provai ad alleggerire la tensione, ma non avrei potuto essere più seria. La vita era ingiusta con alcune persone, ma con altre non aveva pietà.
“Sei giovane tu, penso potrei ancora batterti, sai?”, ammise accendendosi un'altra sigaretta.
“Non sei così vecchio”, dissi mollando il suo braccio, mi girai appena verso di lui, che mi guardava pensieroso.
“No, non così vecchio, sei tu che sei troppo giovane”, mi lanciò un'occhiata che interpretai benissimo. Sapevo a cosa stava alludendo e non potei che dargli ragione.

Questa breve storia è ambientata durante il salto temporale della nona stagione.
“Che ci facevi la fuori?
“Che intendi?”
“Si bè la fuori, in mezzo ai morti”
“Cercavo qualcuno”
“È l'hai trovato?”
“No, non esattamente”

"Ci pensi mai a come ci saremmo incontrati se non fossimo circondati dagli zombie? "

Hai il cuore spezzato, e lo capisco.
Con due dita ti afferro il mento e ti costringo nuovamente a guardarmi negli occhi.
Vorrei dirti qualcosa, qualunque cosa, ma ho la gola secca e riesco solo a respirare più pesantemente.
Perché mi fai questo maledetto effetto Beth Greene?

Probabilmente ero solo un coglione, ma ero sicuro che la principessina non fosse così docile come tutti credevano. Dietro quegli enormi occhi blu vi era un oceano di tenacia pronto a devastare ogni ostacolo con una sola potente onda, occorreva soltanto muovere le acque e a quanto pareva l’unico a volerlo fare ero io. Perché? Perché forse ero davvero solo un coglione.
Ma la piccola Greene.. era lei ad essere una creatura soprannaturale. Non gli zombie o l’apocalisse o il fottuto virus che aveva portato l’Inferno sulla Terra. Solo lei, la ragazzina dai capelli dorati.
Come definireste la leggerezza di una piuma scalfire la durezza di una pietra? Soprannaturale, per l’appunto.

Era la prima volta da quando l'avevamo presa al Grady che sorrideva. Non era il suo solito sorriso ma era comunque qualcosa... qualcosa di bello.
E lei era così dannatamente bella.
Volevo baciarla, toccarla… E non dovevo pensare a Beth in quel modo, ma lei mi stava praticamente violentando il cervello.
[MOMENTANEAMENTE INTERROTTA]
[CAPITOLI IN REVISIONE !]

Beth ha sempre vissuto una vita tranquilla, facile; ora non più. Adesso lotta per far fronte alle esigenze che comporta sopravvivere all'apocalisse. Abituata ad essere sempre difesa e protetta da tutti, Beth si aspetta lo stesso anche in questa nuova situazione, ma c'è un uomo che sembra fare il possibile per rendersi ostile nei suoi confronti. Beth inizia in questo modo a conoscere la verità sul mondo e sulle persone che lo abitano.

-Come?-
-Vedi, non riesco a comprendere cosa potremmo mai avere in comune noi due. Mia sorella mi dice che sei mio amico, che ti sei dato molto da fare per me, che mi hai salvata, ma davvero non capisco il perché.-
-Ricorderai...-