Recensioni per
Se io potessi scrivere tutto, farei stupire il mondo
di Adeia Di Elferas

Questa storia ha ottenuto 1195 recensioni.
Positive : 1195
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/06/16, ore 22:25

Povera Cecilia, messa da parte dopo qnni dall'ultima arrivata, sposa di Ludovico solo per interesse. Certo che Beatrice sapeva bene come attirare l'attenzione di un uomo!
Caterina e Giacomo, invece sono sposi per amore ma non si capiscono quasi più. Peccato, una bella storia d'amore finita male perché costruita solo sulla passione e non sul cervello. Inoltre Giacomo ha visto giusto, Ottaviano è una spina nel fianco di Caterina, ma lei non se ne rende conto.
Devo dire che la vita di Caterina sembra abbastanza tranquilla rispetto al periodo burrascoso del tempi di Roma e di Girolamo, ma so che la tempesta Borgia è sempre più vicina. In questi ultimi capitoli hai tralasciato la situazione romana, ma non manca molto all'ascesa al soglio pontificio di Alessandro VI. Allora saranno guai e la storia più movimentata.
Accurato come sempre, sia storicamente, sia dal punto di vista stilistico.
A presto
K

Recensore Junior
17/06/16, ore 19:33

L'opera ciclopica continua a meravigliarmi. Siamo in un universo solo femminile adesso, non compaiono uomini: c'è l'indifferenza, il rimorso, la tristezza e il timore del futuro. Ogni cosa è ben spiegata da ogni movimento o azione dei personaggi, messi crudelmente in un mondo che mette a dura prova la loro resistenza. Nuovamente soddisfatto.

Recensore Master
16/06/16, ore 15:34

Ciao :)
Savonarola reincarna perfettamente la figura del fanatico religioso di pieno Medioevo. Questo ricercare ovunque le tracce del paganesimo, questa sua forza impiegata nell'orazione... e nella manipolazione delle menti del popolino. Una figura molto forte.
Forte quanto il Moro si è reso crudele. Insomma, la vicenda del piccolo Francesco fa gelare il sangue; quanta cattiveria!
Ha voglia Isabella di stare a fianco della cugina. Entrambe dentro di loro hanno lo stesso fuoco, si vede che sono parenti anche se una è un po' più infantile dell'altra, però una è stata anche più sfortunata dell'altra, soprattutto a riguardo del marito. La risolutezza e la scaltrezza di Ludovico, assieme alla sua maturità, lo hanno reso molto più forte del giovane Duca, che ormai a tutti gli effetti è una sorta di prigioniero dello zio. Lo è sempre stato, ma a questo punto è chiarissimo a chiunque abbia modo di star loro vicino ed ascoltare i loro discorsi...
Il potere rende le persone molto cattive, sul serio.
Se in giro per l'Italia regnano le subdole lotte per il potere, e tutti un po' tramano e riflettono, a Forlì regna la pazzia. La Contessa che vive rinchiusa nella rocca con l'ex stalliere e i figli che tramano di tutto e di più...
Quel piccolo Ottaviano è folle, a tratti. Così mi spaventa, quasi. Inizio a credere che sia molto, ma davvero molto peggio del padre.
E il giovane Cesare sta per lasciare la corte...
Bene, come al solito. La storia è ad un punto inquietante, e nonostante il fatto che non ci siano grandi guerre o conflitti, ciò non toglie che non siano state sviluppate miriadi di trame, e che i disordini non siano dietro all'angolo...
Brava, come sempre! Tanti complimenti.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Junior
16/06/16, ore 14:53

Ancora una volta soddisfatto. La storia promette bene con quella lentezza necessaria a comprendere cosa si nasconde nei meandri di ogni personaggio, sopratutto della nostra Caterina, sulle cui spalle grava un peso enorme: appartenere a una famiglia nobile. Il futuro è inconoscibile certo, eppure sia nella nebbia sia attraverso le parole di spiriti già si vede a cavallo, che combatte come degna erede di suo padre. Il mistero si infittisce e a darci la risposta saranno le pagine successive. Peccato per alcune ripetizioni ridondanti.

Recensore Veterano
15/06/16, ore 15:11

Ed ecco la seconda lacrimuccia..si chiude in qualche modo il capitolo della giovinezza di Caterina e, malgrado i suoi teneri quattordici anni e' la vita di una donna quella a cui va incontro.
Mi hanno commosso le parole di Bona, che ha scoperto le proprie carte alla figlia adottiva, le ha mostrato come lei stessa abbia affrontato la vita coniugale sino ad ora. Deve fare in modo che il suo sposo sia amato, oppure le conseguenze colpiranno anche lei.
Mi piace tantissimo come stai analizzando la vita di Caterina, non c'è personaggio che sia stato trascurato, riesci a far appassionare anche ad un personaggio scomodo ed antipatico come il Simonetta! Ancora grande stima nei tuoi confronti!

Recensore Veterano
15/06/16, ore 14:37

Scena fulminea e ben fatta quella della morte del Duca, tanto cruenta quanto efficace. Sembrava ormai accantonato l'episodio d'inarrestabile violenza che aveva coinvolto il Duca tempo addietro, ed invece ecco la morta e la vendetta giungere quando meno se lo aspetta. Della serie..chi la fa l'aspetti :/
Di grande effetto onomatopeico la confusione intorno a Caterina, frastornata ed immobile, sicuramente più in pensiero per un'imminente rivolta che per la truculenta morte del genitore, beh, nel bene e nel male e' ciò che ci si aspetterebbe dal suo carattere calcolatore :) Non mi sorprende che il suo viso non sia rigato di lacrime.
Mi piace come hai saputo caratterizzare il rapporto fra Bona e Lucrezia, sempre equilibrato, anche se il ruolo di Bona ( che a tratti ha qualcosa di Bianca Maria), in qualche modo, riesce a prevalere in modo naturale su Lucrezia, ma questo credo si dovuto anche al fatto che fra le due e' la prima ad avere più diritti sulla seconda: Bona ne e' consapevole senza alcun dubbio.
Il rapporto fra Caterina e Bona, come lo hai descritto, ha molto senso, perché non solo fra le due scorre genuino affetto (malgrado l'episodio dello stupro e' evidente che Caterina non può far finta che ci non sia ancora qualcosa del vecchio rapporto, fra loro due), ma credo che sia abbastanza chiaro che Bona considera la giovane anche come una grande risorsa per gli Sforza, per il loro futuro e per l'immagine pubblica.

Recensore Junior
15/06/16, ore 12:07

Notevole. Scena di forte impatto motivo che comincia a forgiare un'animo possente e determinato, al pari della celebre Lucrezia Borgia, solo che questa agisce dietro le quinte e non si getta nella mischia come invece suppongo farà la nostra beniamina. Il padre, figlio del suo tempo, dà consigli diretti, senza giri di parole, non è né un'oratore né uno scrittore: è un soldato. L'antitesi finale tra rugiada e sangue è una trovata artistica di non poco conto. Spero il racconto continui su questa linea oppure compia anche un salto di qualità, cosa possibile vedendo il terreno fertile su cui stai costruendo.

Recensore Master
15/06/16, ore 11:16
Cap. 162:

Ciao :)
Caterina ormai è tutta presa dalla fantastica e quotidiana semplicità che vive a fianco del giovanissimo marito, e questo la sta allontanando tantissimo dal governo dei suoi domini. Ciò sta innervosendo tantissimo tutti quanti, e credo che, prima o poi, dovrà tornare a presiedere i vari consigli, prima che vada tutto all'aria... nessuno è capace come lei di tenere uniti gli animi dei vari componenti.
A Milano sta accadendo un po' di tutto.
Mi spiace per Isabella e Gian Galeazzo; a loro sta andando davvero tutto male. Isabella, nonostante sia la moglie del Duca, è messa in disparte(ma è anche molto acida, la ragazza...), ed ha perso anche il suo bambino. E' tremendo il fatto che Ludovico abbia approfittato della debolezza del nipote per mettere le mani sul piccolo!
Ludovico che, tra l'altro, sta vivendo un gran momento di splendore. La moglie Beatrice si sta rivelando davvero più matura di quel che credevo, e molto acuta e perspicace.
Sta di fatto che ormai la sua reggenza è come un pugno in un occhio. Il Duca è adulto, sposato, padre... eppure continua a lasciare tutto, sta male... insomma, il destino di Ludovico penso che si stia scrivendo in modo più chiaro in questi giorni.
Bene, come sempre. Gran bel capitolo anche questo, i miei soliti complimenti per tutto.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Junior
15/06/16, ore 02:18
Cap. 1:

L'idea del manoscritto perduto è qui usurpata dalla non criticabile scelta di andare a ritroso nella vita di un personaggio con i suoi occhi, attraverso l'analisi delle sue scelte e convinzioni, a fronte della consapevolezza, derivante dal trascorrere del tempo, che queste hanno avuto delle conseguenze. Stile accettabile e promettente. Manchevole di particolari topografici, si riscatta con gli appassionanti dialoghi.

Recensore Junior
14/06/16, ore 17:04

Rieccomi a recensire!
E' da un bel po' che non commento più questa fantastica long per mancanza di tempo, però non ho perso un aggiornamento ;)
Allora, Giacomo... mi sta antipatico, non mi piace e non riesco a farmelo piacere... mi sta rovinando Caterina e tutto ciò che lei è riuscita a costruire, senza contare che ai miei occhi appare come un belloccio dalla testa vuota, l'equivalente maschile delle nostre veline...
Questo capitolo "artistico" mi è piaciuto moltissimo!!! E sinceramente io vedo una certa affinità tra il Magnifico e Caterina, peccato che il fato li abbia opposti, avrebbero potuto fare molto insieme.
Il fatto poi che Anna Maria debba smettere di studiare perchè il marito di sente stupido vicino a lei mi ha molto indispettita!
E adesso ho paura per quello che hanno intenzione di combinare i piccoli Riario... la vedo brutta...
Aspetto con entusiasmo i tuoi aggiornamenti.
Baci baci :*
Widz

Recensore Veterano
14/06/16, ore 11:19
Cap. 12:

Che lettura intensa ed appassionante! La tua Caterina riesce a coinvolgere, difficile smettere di leggere capitolo dopo capitolo, se non fosse per il tempo tiranno, la scorrevolezza di questi capitoli renderebbe la vicenda godibile in un sol boccone :D Mi son dovuta imporre di fermarmi e recensire!
Sebbene già le cronache dell'epoca riportassero la triste vicenda coniugale della giovane Caterina, hai reso la drammaticità del momento con il giusto ritmo; la piccola Sforza nel giro di pochissime ore viene coinvolta in una spirale silenziosa ed impositrice che non le lascia scampo, anche se di primo acchito, appresa la notizia del'imminente matrimonio, si lascia andare a pensieri di violenza che secondo me sono perfettamente nel suo stile. Ma Caterina, già da piccola, e' provvista di una razionalità sconvolgente, e per questo si fa coraggio ed affronta più lucidamente possibile il dovere coniugale, malgrado si fosse poi trattato di stupro legale, un capriccio del vizioso Riario. Malgrado un'alienazione iniziale Caterina si riprende e decide che mai farà decidere agli altri del proprio futuro, ed è qui che credo tu abbia colto e celebrato alla grande il suo personaggio.
Durante il congedo dall'infermiera Petra avevo gli occhi lucidi, perché mi sono sentita come lei, ho sentito il nodo di apprensione sciogliersi e trasformarsi in pietà ma anche in ammirazione. Credo che mai nella sua vita professionale Petra si sia sentita così coinvolta da un paziente, e poco importa se non ci sono scritti dell'epoca a riguardo, o se e' semplice tua interpretazione personale, hai dato grande spessore a questo capitolo.

Recensore Veterano
13/06/16, ore 23:44

Il discorso fra le due madri non può che lasciare nell'aria la tensione di un avvenimento imminente, poiché di lì ad un anno anche Caterina sarà data in moglie e purtroppo a soli dieci anni..beh, niente spoiler :D Anche se non ho ancora letto, credo che affronterai quel tragico evento della piccola Caterina!

Recensore Veterano
13/06/16, ore 23:33

Salve! Ed infatti è così che me la immagino l'infanzia di Caterina, avvolta nella nebbia, come a volerle celare il glorioso, impetuoso ed incessantemente avventuroso futuro che l'avrebbe portata ai fasti, sino alla sconfitta inferta dai Borgia.
La piccola Caterina e' indomabile sin da bambina, una figura da romanzo, avvezza alla caccia ed alla spada, circondata da personaggi benevoli ed un ambiente colto.
Molto bella la parte in cui la piccola Caterina rievoca la figura tanto amata della nonna Bianca Maria, lieve fantasma eppure così tangibile nell'animo della piccolina.
Scrittura scorrevole, senza tanti salamelecchi, descrizioni pulite che aiutano ad inserire bene il personaggio, sembra quasi la sceneggiatura di una serie TV, s'immagina bene Caterina e gli altri personaggi! Brava!
Una lettura davvero gradevole, continuo subito ;)

Recensore Master
12/06/16, ore 10:40

Ciao :)
Un bel capito anche questo, non c'è che dire.
Credo che ormai la questione stia venendo fuori e trapelando un po' ovunque. Giacomo cavaliere e castellano è ormai sulla bocca di tutti e chiunque lo veda in compagnia di Caterina è in grado di scorgerne il loro grado d'intimità.
Povero piccolo Sforzino, speriamo che non si senta male dopo essersi ingozzato in quel modo...
Nel frattempo, a Milano la coppia di futuri duchi pare andare d'accordo. Non doveva essere semplice per uno come il Moro, ormai uomo adulto, chiacchierare con una ragazza come lo era la moglie Isabella, che però dal canto suo sembra molto intelligente, perspicace e preparata un po' in tutto. Davvero, credo che sia più matura lei della cugina, che in questo capitolo non è apparsa.
Insomma, la giovane Este pare davvero voler conquistare il marito, e lui pure.
Bellissima la parte finale dedicata al Magnifico, che a Firenze si strugge e continua a ripensare alla Sforza, la donna che ha saputo far colpo su tutti, anche sui più grandi artisti dell'epoca che hanno avuto modo di scorgerla almeno una volta durante la loro vita.
Purtroppo ancora non immagina quanto il destino di ciò che ha costruito ed amministrato fino a quel momento sia legato proprio ai discendenti di quella donna...
Bene, come sempre. Ottimo lavoro anche questa volta, il racconto è davvero ben scritto e ben gestito. Qualche errore di battitura ogni tanto c'è(ad esempio; Conto al posto di Conte), ma parliamo di errori così piccoli che non voglio neppure giudicare. Ciò che stai scrivendo è una grande opera, completissima, e questo ti fa onore e i tuoi sforzi meritano un grande rispetto.
I miei più sentiti e sinceri complimenti, anche questa volta.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
12/06/16, ore 10:19

Bello questo capitolo con i richiami ad opere d'arte fondamentali come la "Dama con l'ermellino"e la "primavera". Come al solito dimostri un'accuratezza storica notevole e uno studio attento delle fonti.
Caterina festeggia col suo Giacomo, Milano in festa per i matrimoni, mentre a Firenze il Magnifico vede il suo sogno di costruire un impero basato sulla cultura vacillare sotto le invettive di Savonarola. Pensieri cupi passano nella sua mente, si sente vecchio e debole, ma si intravede un grande uomo che ha ancora la forza di dire la sua.
Il seguito della storia ci dirà quali mosse metterà in campo.
Ottimo come sempre
Ciao e a presto
K