Recensioni per
Scorre la Senna, scorre lenta.
di _Agrifoglio_
Una volta di più la corte si mostra come un covo di serpi, di cui fu vittima innocente la giovane ed ingenua regina. |
Chiave di lettura interessante e originale di uno dei personaggi più squallidi di LO. In effetti, in base alle usanze dell'epoca, il fatto che ci fosse una così grande differenza di età e che la sposa fosse poco più di una bambina, era lecito e usanza comune. C'è da dire però che si aspettava che la sposa raggiungesse una certa età prima di consumare le nozze e il duca, per quel poco che ci fanno vedere, non mi sembrerebbe propenso in tal senso. Insomma, per quanto lui si autogiustifichi e storicamente abbia le sue ragioni, non riesco a fare a meno di vederlo come un viscido pedofilo, secondo i nostri canoni. Riguardo alle motivazioni del suo interesse per la piccola Polignac, la tua visione può essere plausibile, ma tendo a pensare che si trattasse di mera attrazione fisica per una ragazzina. Charlotte era sicuramente una personcina capricciosa e viziata, ma non credo che il duca pensasse a questo quando le sbaciucchiava la mano😉, anzi se ripenso alle scene in cui lui gode a vederla così spaventata e fragile, appare chiaro che sa di terrorizzarla e che non si aspetti né voglia una reazione diversa da quella che ha. Chiusa come al solito incisiva, che rende il personaggio ancora più superficiale e cinico... d'altronde, se non fosse stato così, se avesse avuto un minimo di empatia, la storia avrebbe avuto un altro corso. Ciao e alla prossima |
Cara Agrifoglio, |
E' vero che per l'epoca quella era la normalità, ma probabilmente per la nostra sensibilità moderna, il duca che voleva impalmare Charlotte, vista l'età di lei, ci suggerisce l'idea di un pedofilo, e l'anime calca su questo aspetto, sul ribrezzo che ci procura la sua figura, proprio con quel baciamano che ha qualcosa di lascivo, qualcosa che la stessa Charlotte deve lavare per tornare 'pulita e candida', e qui si spinge sull'innocenza della giovane. In effetti, Charlotte promette effettivamente di diventare una bellezza superba, forse ne è già consapevole, e se risulta spesso antipatica e arrogante nelle puntate precedenti, in quella del matrimonio imposto suscita tutta la nostra compassione e pietà per la sua triste sorte, perché diventa solo una marionetta, uno strumento della madre arrivista e calcolatrice. Sembra una splendida adolescente, più grande della sua età, ma 11 anni sono quelli di una bambina, con tutto quello che questo implica. L'idea di pensarla moglie/bambina di uno come De Guiche non può che inorridire, ma l'uomo più maturo e con l'occhio lungo, forse ha già intuito cosa Charlotte diventerà. |
Beh... |
Ho sempre detestato questo personaggio; per quanto Carlotte sapesse essere antipatica, non meritava di finire venduta a un pervertito come quello! |
Brava! Hai descritto, ancora una volta con molta maestria, lo stato d'animo di uno dei personaggi più odiati dell'anime:la Polignac era l'emblema dell'ipocrisia e della cattiveria,era subdola e meschina, celava la sua vera natura, dietro modi sdolcinati e affettati. |
Il colonnello d'Agout è affascinante, |
La contessa di Polignac è veramente il personaggio più odioso di tutto l' anime per me, almeno per come viene presentata nella storia di Lady Oscar, un' arrivista, intrigante senza scrupoli. Sul personaggio reale non mi pronuncio, ma la fuga non me la rende simpatica, e non gioca a suo favore. Probabilmente non era la persona malvagia che ci presenta l'anime, ma doveva essere una donna scaltra e intelligente, tanto da capire come entrare nelle grazie di Maria Antonietta. Personalmente preferisco una come Jeanne a lei. |
Hai ragione, questo è un personaggio su cui c'è molto, forse anche troppo da dire. Mi è piaciuta la tua chiave di lettura, un giusto compromesso tra Storia e finzione (a questo proposito, sempre interessanti le tue note storiche finali) e a riguardo ho ben poco da aggiungere, visto che la tua visione della contessa coincide con la mia: un'opportunista che ha cercato di arraffare quanto possibile e capace di essere per dieci anni la donna più potente di Versailles. Prendendo in considerazione la Polignac dell'anime, concordo sulla sua doppiezza di fondo rispetto ad altri personaggi altrettanto deprecabili, nonchè il fatto che, a dispetto di Jeanne, non venisse dai bassifondi (anche se questo non giustifica certo le azioni della sedicente contessa de La Motte). A proposito di Jeanne, però, fammi dire che se la Polignac, nella sua cattiveria e anaffettività, ha talvolta degli sprazzi di umanità, (vedi la morte di Charlotte o la costernazione al pensiero di aver ucciso la donna a cui aveva affidato la figlia, anche se spesso sono lacrime di coccodrillo), Jeanne riesce a pensare al vestito di sua sorella archiviando rapidamente il fatto che sua madre sia morta, a far battere senza ritegno sua sorella, a uccidere la donna che l'aveva accolta in casa propria come una figlia. Sicuramente in chiave di antipatia è una bella lotta... 😉 Un saluto e a presto |
Bravissima Agrifoglio! |
Ciao! La descrizione basata sia sull' anime sia sui fatti storici mi è piaciuta tanto anche se preferisco più la versione storica. La regina fu "folgorata" dalla Polignac per la sua bellezza e carisma , un classico colpo di fulmine in amicizia che fa molto tenerezza, e per ciò non si esclude che nel tempo tra loro ci fosse stato un rapporto che andava oltre l' amicizia. Questo personaggio mi piace un sacco perché era l' unica figura femminile di cui Maria Antonietta si fidava e con la quale colmava il suo vuoto anche se era solo un' illusione come hai ben sottolineato alla fine: non morì certamente di crepacuore per la regina ma per un cancro se non sbaglio! Forse l' unica persona che ha mai amato veramente la regina era Fersen! Complimenti! |
Riuscitissimo! Un altro pregevole ritratto post mortem di grande effetto, che rivela la tua bravura nella costruzione del personaggio, sia quando era in vita sia in questo scorcio sull'aldila'. Come in alcuni dei tuoi migliori ritratti, qui si nota la perfetta compenetrazione tra la figura storica, frutto della tua personale elaborazione del dato storico, e il personaggio della finzione, anime o manga che sia, al punto tale che, mentre leggevo, sentivo risuonare nella mia mente la voce della doppiatrice della Polignac. |
E tu la sai gestire benissimo, come sempre: anche questo è un personaggio realistico e a suo modo odioso. |
Quello di Charlotte è stato un caso che mi ha sempre colpito particolarmente perché abbastanza realistico. |