Recensioni per
Scorre la Senna, scorre lenta.
di _Agrifoglio_
Jeanne è ritratta alla perfezione; sono d'accordo anche su Rosalie. |
Povero Duca, Oscar non gli piace proprio, eh! |
Molto cinico e molto adulto, forse poco corretto per l'età di Pierre - non so se a sei anni uno prende in considerazione il fatto che probabilmente morirà impiccato. |
Ciao Agrifoglio,eccomi qui a recensire anche questo dodicesimo episodio. Hai reso positivamente la figura di Rosalie,più forte,matura e analitica di come ce la ricordiamo. Questo suo essere qui volutamente ai limiti dell'00C non mi è piaciuto molto (de gustibus....)chi mi ha colpito finora sono stati il Duca d'Orleans,l'oste di Arras e Robespierre. Io non ho mai visto negativamente ne' provato antipatia come tante per questo personaggio così,emotivo,ipersensibile e apparentemente fragile. Reputo Rosalie una donna determinata,perseverante e forte,tuttavia secondo me tu l'hai resa troppo psicologa. Io avrei visto Alain più idoneo nel ruolo di "VOCE " narrante che elabora ed esamina il lato introspettivo di tutti quelli che lo hanno preceduto nell'Aldila'. Comunque sei sempre molto accurata, elegante e fluida nell"esposizione. Classe e versatilità sono tue alleate!Grazie ,buona notte |
Questo è il tuo ritratto migliore. Hai regalato una dignità nuova al l'insopportabile Rosalie. Qui non è più solo una frignona ma una donna che ha compreso appieno la vita e le sue difficoltà. Poche parole che colgono perfettamente ogni personaggio nella propria tragicigità. |
Povera Rosalie, vittima e testimone involontaria di un mondo che cadeva a pezzi, senza poter intervenire! |
E finalmente si scopre il segreto della lunga e serena vita della fontana di Versailles, Rosalie! Chi si accontenta gode. |
Ciao Agrifoglio, |
Mi piace questo ritratto di Bernard, ormai, profondamente deluso dalle sorti della rivoluzione. Ha combattuto in nome dei più elevati ideali, ma si è dovuto scontrare con l'ambizione sfrenata e con la sete di potere degli uomini, sui quali aveva riposto la sua fiducia, nella convinzione che potessero cambiare, in meglio, le sorti della Francia. |
Sai che non sapevo proprio chi fosse questo notaio? E', comunque, un capitolo che mi sembra completi quello precedente, aggiungendo ulteriori particolari. |
Sei davvero bravissima. Adatti, di volta in volta, il tuo registro linguistico al protagonista del capitolo. Utilizzi parole dirette, precise, dense di significato. |
Ottimo ritratto, che coglie secondo me con reale oggettività i tratti salienti del personaggio: il profondo senso di giustizia che lo infervorava, gli ideali, l'amore per Rosalie. Mi è piaciuto molto il tono disilluso con cui parla a posteriori della Rivoluzione e di chi la mosse, (già nell'anime le sue solide convinzioni iniziano a vacillare)e soprattutto la malinconia con cui ricorda André e la grandezza del suo gesto di perdono. C'è da dire che nell'anime non si avverte molto il rimorso per quel tragico episodio, però ho sempre percepito un certo imbarazzo da parte sua in presenza di André e quindi l'amarezza che traspare nel finale è ben motivata. Solo una precisazione, che nulla toglie alla bellezza di questo ennesimo, piccolo capolavoro: purtroppo prendere le distanze dagli estremismi non metterà davvero al riparo Bernard, che in Eroica sarà ucciso insieme ad Alain nel tentativo di assassinare Napoleone. Una tragica fine in perfetto stile Ikeda. .. Un saluto e a presto |
Uh! Saliamo di livello: dopo tanti personaggi minori e secondari, eccone uno molto presente nella storia, almeno da quando fa la sua comparsa in poi. Personaggio granitico nei suoi ideali, come giustamente lo rendi tu, ma sfaccettato e problematico se visto dall'esterno. |
L'idealista Bernard e la sua cocente delusione. Espressa benissimo. Bella anche l'ombra di André. |
Il primo ritratto non l'ho commentato per onestà, in quanto non ricordo il personaggio e non avrei saputo darti un'opinione veritiera sul medesimo. |