Recensioni per
Scorre la Senna, scorre lenta.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 353 recensioni.
Positive : 352
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
19/04/18, ore 14:59

Questa storia mi mancherà moltissimo, l’hai scritta così bene che non appena ho visto l’Aggiornamento sono corsa a leggere tutto. Non vedo l’ora di leggere la tua storia e alla prossima!!

Recensore Veterano
19/04/18, ore 12:15

Ciao, non ho mai recensito la storia ma l'ho seguita con attenzione. Molto particolare e ben scritta. Tutti i personaggi, anche minori, sono stati trattati con cura. Complimenti e a presto!

Recensore Master
19/04/18, ore 00:20

Cara Agrifoglio,
Sono uscita dall' ombra per venire a complimentarmi sinceramente con te. Non posso affermare di con-
dividere tutto ciò che hai scritto durante questi lunghi mesi, ma non posso che ammirare la grande pas-
sione e il costante impegno da te profusi nel portare a termine questa interessante opera.
Questa conclusione, poi, è decisamente stupenda. Anche se conta quel che conta, permettimi di affer-
mare che, da amante della Storia, ne condivido ogni parola e ogni concetto. Speravo tanto, sai, che a
salutarci fosse la voce del saggio Eco di Parigi. Temevo però, sapendolo premorto ad Oscar e forse per-
sino ad Andrè, di non incontrarlo. Hai preferito un piccolo tocco di romanticismo al tuo "inesorabile"
dovere di precisione. Che si tratti di un caso o di una sapiente scelta narrativa, a me ha fatto un sacco
di piacere comunque! Ancora complimenti e buona fortuna per la tua nuova fatica amatorial/letteraria.
Un affettuoso saluto

Recensore Master
18/04/18, ore 23:50

Che dirti cara Agrifoglio?
Qui scivolare nel banale oppure esprimere con enfasi il proprio compiacimento e il proprio apprezzamento è tutt'uno
Ha ragione chi ti ha scritto che questo pezzo è un masterpiece,ero interdetta addirittura all' inizio se lo avevi composto tu interamente
A volte succede che gli autori anonimi superino di bravura i poeti/scrittori conosciuti.
Un' opera la tua davvero eccellente, riguarda i nostri e la Rivoluzione ma racchiude in sé le tragedie e gli orrori che tutta l'umanità ha attraversato e attraversa tutt'oggi.
La Senna,muta testimone di quei giorni in cui giusti e malvagi furono cancellati di colpo sotto il vessillo di un motto, quanto mai strumentalizzato (Libertà, uguaglianza e fraternità) ritorna magicamente a scorrere di nuovo pulita limpida e trasparente,incurante di quei drammi, tragedie grandi e piccole,cadute ,macerie e rovine di una parte di umanità che con la propria voce ha fatto la cronaca della sua epoca. I miei più fervidi complimenti.
P.S. io credevo l'ultimo personaggio fosse il menestrello di Parigi,la sua vita,la sua storia, invece, sorpresa!
È stata solo la sua Eco a risuonare ad ammaliarci e incantarci,come se fossimo stati lì presenti a sentir suonare la sua mesta canzone degli addii Grazie e a presto!
(Recensione modificata il 18/04/2018 - 11:55 pm)

Recensore Veterano
18/04/18, ore 22:59

Complimenti! Hai concluso in maniera egregia la tua storia!
A presto!

Recensore Junior
18/04/18, ore 21:13

Bellissimo finale, anche se un po' (tanto) amaro. Non ricordo se ci fosse qualcosa di analogo alla fine di Spoon River, per cucire un po' tutti gli epitaffi insieme. Comunque una chiusura coi fiocchi!!

Davvero tantissimi complimenti; unire Spoon River e Lady Oscar è stata di sicuro un'idea molto originale, e l'esecuzione è stata fantastica. A volte mi sono trovata d'accordo con le tue interpretazioni, a volte no, ma comunque erano sempre un vero piacere da leggere! Ne sentirò la mancanza, anche se è bello avere finalmente il quadro completo.

Aspetterò con impazienza mercoledì prossimo :D

Recensore Master
18/04/18, ore 20:51

L'epilogo è coerente con tutta la raccolta: in bocca al cantore dell'intera storia anche nell'originale; non potevi scegliere personaggio migliore per i titoli di coda. Bellissima raccolta, complimenti!

Recensore Veterano
18/04/18, ore 20:29

Ed ecco che ritorna la protagonista di questa bellissima raccolta. Scorre, come la vita, fa da testimone ad amori, delusioni, guerre e vittorie. Ha visto molto e chissà quant'altro ne vedrà. Chiudi con una poesia nella poesia. Nell'insieme un lavoro intenso e ben fatto.

Recensore Veterano
18/04/18, ore 19:20

Era quasi d'obbligo menzionare il famoso capolavoro di Kubrick ambientato nel '700.

La parte centrale della poesia che riporto qui davanti credo sia inevitabilmente dedicata ad Oscar e André:
"Scorre la Senna, scorre lenta,
accompagnando il cammino di un’umanità in perenne agitazione,
che sempre è in affanno e mai si placa, nelle bufere del suo cuore,
figlia di rimaneggiate mode e di perfezionate tecnologie,
seguace e propugnatrice di ideali all’apparenza nuovi,
ammaliata da condottieri sventolanti stendardi riadattati e ricuciti,
ma che, alla fine di un eterno carosello, è sempre uguale...."

L'eco di Parigi aveva incontrato André e Oscar nel loro periodo di maggiore sconforto: il primo, quando barcollava tra i postumi di sbornia e i rimorsi di uno sbaglio, e la seconda, quando barcollava moribonda tra gli spasmi della malattia e l'amarezza dell'improvvisa solitudine.

Era sicuramente il più impotente e anonimo spettatore di tutta la storia.

Recensore Master
17/04/18, ore 13:48

Arrivo adesso, con gran ritardo, per il semplice motivo che di fronte a cotanta perfezione ogni parola mi sembrava quasi banale... tuttavia, dopo averti seguito dall'inizio mi pareva ingeneroso liquidare questo brano con un semplice ''brava'' senza spendere qualche parola in più, anche perché hai chiuso con il botto (nonostante non sia questo capitolo quello conclusivo), sintetizzando magistralmente in un unico ritratto le suggestioni mitologiche del manga, il personaggio tormentato dell'anime e la tua visione. Una visione come sempre razionale e oggettiva che però anche qui, come nel ritratto di André, a tratti lascia spazio al sentimento e all'emozione, regalandoci uno spaccato profondo e sfaccettato di questa figura così complessa, che a volte si fatica a pensare che non sia veramente esistita. E a renderla di carne e sangue contribuiscono indubbiamemte le tue righe, dove
come sempre nessuna parola è messa a caso, anzi forse ti sei addirittura superata senza risultare artificiosa o ridondante.
Il risultato è la cavalcata dal ritmo incalzante con cui Oscar ripercorre i momenti salienti della propria esistenza (curioso però che non nomini mai Rosalie, a cui pure fu molto legata); una vita fuori dai canoni che le offrì, mediante suo padre, un'occasione unica e irripetibile e l'illusione di poter raggiungere la perfezione rinnegando la propria femminilità. Ecco così la sua gioventù spavalda, tra pane (in effetti poco, forse) e miti, la speranzosa fiducia (mal riposta) in Maria Antonietta, l'infatuazione per Fersen, la scelta di fuggire da se stessa arruolandosi tra i Soldati della Guardia fino a quel cambiamento di campo che segnò fatalmente il suo destino e quello di André. Ed è proprio nel momento in cui il pensiero vola a lui che il ritmo progressivamente rallenta e la prosa si fa poesia: se dapprima Oscar riesce ad analizzare lucidamente il loro particolare rapporto (splendido quel :''Luce e ombra, spade e rovi, istinto e ragione, attrazione e rifiuto, due solitudini inseparabili,
questa fu la nostra essenza''), subito dopo amaro giunge il rimpianto per la sua morte e per quello che sarebbe potuto essere se solo avesse riconosciuto e accettato prima i propri sentimenti per lui. Qui la tua bravura sta nell'evocare quella notte di disperazione e di follia, da lei trascorsa a vagare febbricitante per le vie di Parigi, non più come l'austero comandante Jarjayes ma semplicemente come donna fragile e perduta, senza il suo uomo accanto. Un'immagine questa, insieme alle parole con cui affida se stessa alla volontà di André davanti ai suoi soldati, o nel riconoscere di essere niente senza di lui (parole del manga), che stridono fortemente con quella dell'invincibile soldato che anelava ad essere e che in verità esisteva soltanto nella sua mente. La realtà è ben diversa e di realtà si muore, ci ricordi cupamente... e a proposito di questo, credo anch'io, in effetti, che la malattia e il precipitare degli eventi indussero Oscar a rompere gli indugi con André ed ebbero un ruolo non marginale nello spingerla ad affrontare la morte a viso aperto dopo la sua tragica fine; tuttavia, allo stesso tempo penso che sia la notte delle lucciole sia soprattutto il crollo psicologico di Oscar alla vigilia della Bastiglia, sarebbero avvenuti a prescindere (non a caso Saint Antoine nell'anime e la dichiarazione ad André nel manga avvengono prima della tisi e del tracollo finale).
Molto bella infine l'ultima parte, forse la mia preferita: mi è sembrato quasi di sentire la voce di Oscar addolcirsi e farsi struggente nell'immaginare il destino ultraterreno del suo uomo (''Cuore generoso, anima pura, indole mite,
mente sognatrice, animo nobile, carattere leale,
adesso, è in pace, ne sono sicura'')... ma è solo un istante, la quiete eterna non è per lei. Il suo spirito, nonostante tutto è ancora indomito e fiero, pronto a combattere nelle grandi battaglie della Storia. E forse è in quel suo ''brillare nel sole, ardere come il fuoco, cavalcare il vento….'' che anche la nostra Oscar ha potuto trovare la sua pace.Come già detto per André... chapeau.
(Recensione modificata il 17/04/2018 - 01:57 pm)

Recensore Veterano
16/04/18, ore 19:39

Sono senza parole, ma ne scrivo ugualmente alcune 😉 Un'Oscar guerriera ma allo stesso tempo fragile perché ha scoperto troppo tardi che era invincibile unicamente perché amata. Sono bellissime queste parole, come è stupenda quando dice che di realtà si muore. È lì che si accorge che avrebbe potuto vivere in altro modo godendosi il meglio di entrambi i mondi: quello dell'amore corrisposto e quello di combattente.
Bella la sua voglia di essere presente in altri momenti della storia francese.
Magari la sua forza è sempre lì nella lettera potente scritta dal padre francese ai terroristi...

Recensore Veterano
15/04/18, ore 21:55

Ho letto tutto fino a qua in poche ore (so che mi manca ancora Oscar, ma a lei dedicherò più tempo). Bellissime le immagini che trasmetti, le emozioni, le sensazioni strazianti. Mi aggiungo a coloro che ti hanno fatto i complimenti, tutti veramente meritati 😊😊
Mi è piaciuta molto Marie Grandier, forse perché è un personaggio che mi sta simpatico nel manga e nell'anime. L'oste di Arras secondo me è una meraviglia, anche se un personaggio minore, hai saputo dare un tocco in più a dopo la loro morte.
Per André, ho una curiosità. Mi pare di aver lettl da qualche parte che è nato ad Arras. Forse in un art book? Mi piacerebbe sapere se magari ne sai qualcosa. Anche perché ho notato che nei personaggi storici hai fatto una ricerca accurata.
L'eco di uno sparo, urla disperate, una corsa a perdifiato,
un letto in mezzo alla piazza, una struggente e vana promessa,
la muta disperazione per, l'accanirsi di un destino ingiusto e beffardo.
Mi hanno colpito molto queste parole... poi il volto appannato. Chissà se nell'anime era appannato o se avesse perso la vista come succede nel manga. Nei tuoi commenti hai presentato molti spunti per la discussione, ma non sto a elaborare qui perché ci sarebbe tanto da scrivere.
Brava. Poetica. Creativa. 👏👏👏

Recensore Junior
15/04/18, ore 16:50

Meravigliosa la tua Oscar, meravigliosa questa raccolta nella sua totalità! Sarò di pochissime parole e me ne scuso, al momento c'è troppa realtà con cui fare i conti e poco spazio per gli svaghi e le fantasie, fandom compreso. Ho accantonato un po', ho smesso di scrivere e di recensire, ma adesso che siamo in dirittura d'arrivo sento proprio il bisogno di dirti quanto ho amato ogni singolo capitolo di questa bellissima storia. I complimenti sono riduttivi forse, ma estremamente sinceri!

Però però... manca ancora qualcuno all'appello 😜 un personaggio che ho sempre amato molto e che, personalmente, avrei inserito nel settore "Testimoni"...

Chissà, forse sarà proprio lui il protagonista del tuo gran finale... io ci spero 😁

Grazie per questa piccola opera d'arte, che davvero meriterebbe di entrare a pieno diritto fra le scelte del sito, e scusa ancora per la recensione striminzita e un po' così.


Elly

Recensore Master
14/04/18, ore 17:01

Quanto è bello questo tuo Andrè..mi ha lasciato se potessi descriverlo in un gusto "zenzero e vaniglia " ...Lui, per lo meno nei miei sogni di bambina di 10 anni all'epoca, poi adolescente e ora donna, ha rappresentato il simbolo della perfezione:dolce e sfrontato con garbo, ha amato da subito senza mai tradire, leale, generoso..insomma l'uomo che "non esiste"..invece grazie a te(e ovviamente alle tue colleghe) il mito resiste.Grazie

Recensore Master
14/04/18, ore 16:53

La tua Oscar mi è piaciuta tantissimo perchè descritta " in tutte le sue sfaccettature"..La parte, che piu' mi ha colpita, è stato quella del rapporto, di amicizia con la regina : Prima le giurai fedeltà, poi la tradii.Vero, sono maturate in maniera diversa e questo le ha portate ad allontanarsi.Un abbraccio