La stazione è buia, vuota e ci siamo solo noi qui dentro.
Fisso i binari in silenzio e s’inizia a sentire in lontananza il rumore dei binari calpestati.
Mi salta un battito.

Sai cos’è che non c’è sulle copertine delle riviste? Non c’è quella notte di settembre, non c’è la pioggia che mi bagnava i capelli troppo biondi e le ciocche rosa; non c’è la tua macchina che si ferma sul ciglio della strada e, soprattutto, non ci sei tu che scendi con solo un ombrello e una giacca di jeans. Quale idiota porgerebbe un ombrello a una perfetta sconosciuta che cammina sul ciglio della strada? Con solo una giacca di jeans addosso?

Dal testo:..A scuola tutti mi conoscevano,ero “la viola”, “ la finta” a volte anche “la emo” solo perché ho una caratteristica diversa da quella degli altri,avete presente Liz Taylor? Quell’attrice che aveva gli occhi viola?Ecco,i miei occhi sono così:al buio sono blu notte e alla luce diventano viola.Molte ragazze mi snobbavano per questo dandomi della diversa,come se a me importasse il parere di oche senza cervello,mi davano della finta perché pensavano che i miei occhi non fossero naturali e addirittura mi accusavano di essere tinta solo perché i miei capelli sono rossi,altre invece pensavano che indossassi lenti a contatto e che io fossi emo,punk o qualcosa del genere.Non mi ero mai preoccupata di smentire queste cose,le lascio con le loro convinzioni,almeno finchè erano impegnate a pensare queste cose mi lasciavano in pace e mi giravano alla larga,non volevo avere niente a che fare con loro; così tornavo al mio strano carattere....

Lo guardai negli occhi. I suoi saettavano da un punto all'altro del mio volto, senza mai soffermarsi sui miei occhi. Infilai una mano tra i suoi capelli, massaggiandoli. Quanto avevo desiderato farlo. Ed erano proprio come li avevo immaginati: soffici e vaporosi, come la pelliccia di Bianca. Ed emanavano un profumo di shampoo alla frutta, quello per bambini. Senza riuscire a resistere vi infilai anche l'altra mano, iniziando a tirarli leggermente e a giocherellarci. Lui sorrise, avvicinandosi. Mi cinse i fianchi con le mani. Il respiro mi si bloccò in gola. Eravamo così vicini...
Cazzo. Le sue labbra avevano un sapore anche migliore di quello che avevo immaginato.
dedico questa storia alla mia migliore amica che mi ha tormentato tutta l'estate

"E se l'amore fosse qualcosa di più di quello che conosciamo? Se non bastasse dirti ti amo? Se amare facesse male? Se dopo aver scoperto l'amore si decidesse addirittura di non volerne sapere più?"
*** *** ***
Harry e Louis si erano fatti queste domande, ma avevano deciso di amarsi ugualmente.
*** *** ***
LARRY fanfic, scene di sesso, violenza, parole forti. Se non interessa passate oltre.

Dal capitolo 5.
Harry talk.
Continuavo a rigirarmi nel letto. Non riuscivo a prendere proprio sonno. Aprì un occhio e vidi che Ronnie non c’era. Era già andata via?
Mi distesi di fronte a lei e la guardai. Esaminai ogni singolo lineamento del suo viso poi qualcos’altro attirò la mia attenzione. Una lacrima scese giù per il suo volto fino a infrangersi tra le sue labbra. Stava piangendo. Schiuse le labbra e mimò la parola “Alone”. La strinsi nel mio petto e le baciai la fronte.
gli sussurrai.
Dal capitolo 8
I: invidio gli uccelli. Loro sono liberi, indipendenti, possono volare quando vogliono: aprono le ali e via in mezzo al cielo. Sanno di essere creature perfette, luminose anche se volano di sera.
H:Come te- commentò.
I:Non credo che esista un uccello cattivo, antipatico e nero- dissi ridendo.
H:Ci sarebbe il corvo- puntualizzò.
I: mi stai definendo un corvo?- chiesi sbarrando gli occhi
H:No- disse dolcemente.- Credo che tu sia un cigno…un cigno nero per la precisione

Jessica è una ragazza semplice...conoscerà Harry Styles e il suo mondo cambierà....

Loreen è un'aspirante cantante di successo, che vola a Londra per un incontro con un produttore che potrebbe garantire il suo futuro. Ma, ovviamente, non ci sarebbe nessuna storia se tutto fosse così semplice: una serie di imprevisti le impedirà di fare questo colloquio, ma incontrerà invece qualcuno che, magari, potrebbe essere il suo compagno di vita.

**Flashback**
Avevo 13 anni ..mio padre cominciò a picchiare mia madre. 'lasciala stare!' gridai. Al suono della mia voce, la lasciò cadere a terra e si incamminò verso di me, e iniziò a picchiarmi e a sfregarmi contro il muro. Le mie sorelline erano chiuse nell'armadio, ancora salve. Mio padre se ne andò via per sempre...
**Fine Flaschback**

Emma ha vent'anni, una vita normale, degli amici ed un fidanzato Nate. Per Natale la sua matrigna, Iolanda, che la adora, la presenta alla sua famiglia, dove conosce tutti i suoi nuovi cugini.
Si troverà a Oxford assieme a Niall e suo fratello, Jared. Le cose si complicheranno quando Emma decide di andare a vivere nel Campus dell'università. Si rende conto che Nate non è tutto quello che ha sempre voluto, ed il suo cuore viene presto catturato da un altro ragazzo.
Le cose con Jared si fanno via via più complicate dopo il loro primo incontro, ma Emma non si lascerà mettere i piedi in testa.
La storia di una ragazza che a vent'anni prenderà in mano la sua vita e sceglierà il suo destino.

Odio il mio lavoro! E ancora di più odio i matrimoni: se c'è una cosa a cui non crederò mai è il lieto fine o il "per sempre". Tutto ha un inizio, uno svolgimento ed una fine, la quale non è mai felicitamente felice.
Un esempio banale? Romeo e Giulietta: tanto amore bacini e bacetti e poi: lei finge di morire, lui si suicida e lei lo segue.
Stronzate.
L'amore e il per sempre non vanno mai d'accordo.

questa storia parla di una ragazza di nome Marica che , insieme alla sua amica Marika, hanno un sogno, quello di incontrare i One Direction e allora partono per Londra per andare a visitare i posti da loro visitati e... BUM! li incontrano per caso. Diventano amici e forse anche di più... poi succederanno cose inaspettate ci saranno pianti, tristezze, delusioni ma anche sorrisi, felicità e gioia. Spero vi piaccia molto questa mia storia con affetto Marichetta1D :)

Lena, con il cuore spezzato e una collezione di sogni infranti da ricordare, incontra Harry, che, con un sorriso, sembra illuminarle la giornata. Ma qualche piccolo gesto basterà a curare le sue ferite?

Niall Horan non avrebbe mai immaginato che gli scout gli avrebbero potuto cambiare la vita in quel modo, si sentiva finalmente, dopo tanto tempo, se stesso.
Non avrebbe nemmeno mai immaginato che questa passione fosse anche la sua rovina.
Ormai, anche a scuola, era un escluso.
‘Vai a vendere i biscotti piccola marmotta’ gli urlavano tutti ogni qual volta lo vedevano per i corridoi.
Nessun amico che lo aiutava, nessuna persona che prendeva le sue difensive, niente.
Così l’Irlandese si ostinava a abbassare lo sguardo e a rendersi succube di tutte quelle prese in giro.
POI però arrivarono loro e lei.
Non sarà facile ma Niall ce la metterà tutta.
Ce la farà? Ascolterà il motto 'Estote semper parati' che gli hanno insegnato?

Ero in camera ormai da più di dieci minuti, e non avevo fatto altro che piangere. Non mi ero nemmeno accorta che qualcuno era entrato in camera. Così alzai la testa per vedere.
"Ah Harry sei tu" Dissi per poi abbassare la testa.
"Si, che cosa ti è preso?"
"Lascia stare"
"No non lascio stare! Adesso mi dici tutto, se no ne tu e ne io usciremo da questa stanza!" Disse girandosi e chiudendo la porta a chiave, per poi tornare a guardarmi.
"Sto aspettando"
"E secondo te cosa dovrei dirti? Ah, dirti che sto male ogni volta che stai o ti baci con quella la? Che mi manchi da morire? Che sono maledettamente gelosa di Laura? Che anche se ora io ti dirò queste cose, tra di noi non cambierà niente? Bene perché e così! E' da 2 mesi che ci siamo lasciati e tu stai con quella, ma io sto male. Ti amo ancora e ormai non posso più tenerl..."
Mentre stavo dicendo quelle cose continuavo a piangere, ma vidi lui avvicinarsi e baciarmi di punto in bianco. Finalmente dopo due mesi potevo risentire il sapore delle sue labbra sulle mie.
"Ti amo anche io"