Prologo
Ciao,sono Perrie Edwards ho 19 anni ,abito a New Uork,sono bionda,occhi celesti e ho un bel fisico.
Mia madre ha detto che dovrò trasferirmi a Londra in Inghilterra.
PRONTI A VIVERE UN'AVVENTURA STRABIGLIANTE?
ALLORAAA PRONTI PARTENZAAAAAAA
LET'S GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!

Inizio dicendo che ho scritto questa storia ispirandomi ad un film (per l'appunto, Single by contract!) perciò l'idea non è mia, mi sono semplicemente messa a trascrivere la trama cambiando personaggi ed ambientazioni, per adattarla ai One :)
Ecco un piccolo "assaggio":
:”Sai…Mia sorella ha appena compiuto tredici anni, ed è entrata in fissa con una certa band di ragazzi… I …uhm… i First Direction… No, com’è che era?”
“I One Direction??” le chiedo incuriosito.
“Si, si proprio loro! Che nome idiota! Voglio dire, “una direzione”?? Che cavolo di senso ha?” ride, e io ci difendo “A me piace, ha un bel significato…” .

"Finally The Truth" il nome dice tutto finalmente la verità,perchè dopo anni di sofferenze e di un amore nascosto la verità esce fuori,più bella che mai..

Era sempre stata presa in giro per il suo peso, fin da quando era all’asilo. Ed era difficile per lei vivere in quelle condizioni. Hilarie ha 18 anni, è all’ultimo anni di liceo e tutti continuano a prenderla in giro. Lo aveva precedentemente detto alla madre, voleva cambiare scuola ma secondo lei non avrebbe cambiato niente, per lei doveva fare una dieta, ed era proprio quello che doveva fare, ma Hilarie non voleva.

..”L-la scienza è..è..” balbettò massacrandosi le mani ormai sudate da un po’. “Signorina le ricordo che lei sta frequentando un quinto liceo e non la prima elementare, quindi le chiedo di restare attenta..” sbattè una mano sul banco facendo sobbalzare la ragazza “..dato che tra meno di cinque mesi dovrà affrontare un pesantissimo esame che determinerà il suo futuro” continuò l’uomo terminando il rimprovero.
TRATTO DAL PROLOGO, PASSATE :D

ONE DIRECTION..
la mia forza, la mia cura.. il mio sorriso!
#3 ANNI DI LORO#

Un esperimento ... [ A Harry piaceva la sua vita. Piaceva alzarsi la mattina presto, quando il sole rischiarava il villaggio, in lontananza con una luce nitida e una fitta nebbiolina, leggera, sovrastava la prateria.Osservare con attenta cura i fini e sottili fili d’erba piegarsi al peso delle gocce di rugiada, poter sentire con la punta delle dita la loro freschezza e correre. Correre fino a stare male, fino a sentire i polmoni implorare pietà e gettarsi a terra sul manto erboso, in pieno contatto con quella freschezza.] Fatemi sapere ;) NATURALMENTE ZARRY !

“Sei innamorata? Tay?” le chiese dopo un po Liam.
Lui in realtà era da tanto tempo che voleva fargli quella domanda, ma ogni volta veniva interrotto.
“Io? Ma che! Hahaha!! No! Tu, Liam?” le disse lei nascondendo le guance che stavano diventando sempre più rosse.
“Io? Si! Da tanto tempo anche!” disse lui.
Per lei quelle parole furono un colpo al cuore, si sentì lacerare dentro.
“A-ah! E chi è la fortunata?”.
“E’ davanti ai miei occhi, Tay”.

Lei, Claire, lui,Niall. Claire non si convince sul suo fisico, e nel momento inaspettato entra Niall in camera sua. Claire proverà tanto imbarazzo e anche tanto piacere con il bel biondo.

Ylenia, una comune sedicenne italiana in cerca di qualcosa (o forse qualcuno) che la faccia star bene davvero, si trova improvvisamente catapultata in una vacanza con due delle sue amiche più care.
Le cose prenderanno una svolta quando sulla sua strada comparirà un ragazzo, quello perfetto per lei. Chi lo sa, forse questa sarà l'estate che le cambierà la vita.
Nota:
Mi sono dilungata molto all'inizio, è stato un errore mio, ma la storia si farà interessante più avanti.
Dal capitolo 8:
"[...] quello che vidi non fu quello che mi immaginavo.
Davanti a me c'era un ragazzo.
Indossava una felpa rossa con il cappuccio calato sul viso e un paio di occhiali da sole scuri Ray-Ban.
Dovevo avere un'espressione sorpresa perchè dopo avermi guardata per un momento mi sorrise mi chiese:“Ciao, tutto bene?”
“Sì, è solo che non mi aspettavo di vedere un ragazzo... pensavo fosse uno scherzo delle mie amiche” ammisi leggermente imbarazzata.
“Capisco” mi disse lui sorridendomi.
Oh-oh, allarme rosso.
Quel sorriso era... era semplicemente fantastico.
'Calma calma calma, respira respira' pensai tra me e me mentre mi sentivo morire dentro.
Quella reazione l'avevo solo con una persona. E no, era impossibile."

"Need to see your face and need to look in your eyes"

In questa storia, parleremo di una ragazza, una ragazza sempre confusa e agitata. Maria (il nome della ragazza), verrà a vivere in un college, e da li incontrerà i suoi veri amici, ovvero gli one direction.

Katie Evans aveva una vita normale,studiava in un liceo di Psicologia,viveva in un'appartamento insieme alla sua amica Valerie.Calma,pacata,a 18 anni era una promettente psicologa.
Anche Valerie Parson aveva una vita normale,studiava per diventare avvocato,viveva con la sua amica Katie in un'appartamento.Vivace ,esuberante,18 anni di pura allegria.
Anche Louis,Liam,Zayn,Niall,e Harry,avevano una vita normale,per quanto possa esserla la vita di cinque star internazionali.
E se i One Direction fossero accecati dalla fama e viziati da una moglie premurosa?
E se Simon Cowell decidesse di rivolgersi a uno psicologo?
E se il sopraccitato psicologo gli prescrivesse ben tre mesi di riposo totale lontano da paparazzi e cd,insieme a qualcuno che li possa aiutare?
E se Simon riscontrasse proprio in Katie la persona adatta ad aiutarli?
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E se ti dicessi chi te l'ha chiesto?
Lo so questa introduzione fa schifo,ma non sono brava con le introduzioni :)
Spero di avervi incuriosito almeno un pochino.Ma si dai un pochino ino ino?!;)
Erica

Aveva la strana abitudine di capire le persone solo con uno sguardo e forse per questo a 19 anni appena passati, lei si ritrovava a sapere quasi tutto delle persone che la circondavano; a credere che l’universo volesse essere notato, che l'universo fosse inverosimilmente prevenuto rispetto alla consapevolezza, e premiasse l’intelligenza perché contento che la sua eleganza venisse osservata. E chi era lei, che viveva per un segmento brevissimo di storia, per dire all’universo che lui - o la sua osservazione di lui - fosse temporanea? (JG.)
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