Questa storia è ispirata in parte al film ''10 cose che odio di te''.
"Odio il modo in cui mi parli. E il tuo taglio di capelli. Odio il modo in cui guidi la macchina. Odio quando mi fissi. Odio le tue stupide converse. E il modo in cui leggi la mia mente.
Ti odio talmente tanto che mi fa star male. Odio il modo in cui hai sempre ragione. Odio quando menti. Odio quando mi fai ridere, ancora peggio quando mi fai piangere. Odio quando non ci sei. E il fatto che tu non abbia chiamato. Ma la cosa che odio di più è il fatto che io non riesca ad odiarti, nemmeno un po', nemmeno un pochino, nemmeno niente.
Loro non sanno cosa hai fatto al mio cuore."
See leggete e vi piace la mia storia, vi prego di recensire, mi farebbe molto piacere. Buona lettura :3

Una storia tra le mura di Hoghwart, avevo scritto un'altra storia,ma no la ho finita, quindi tecnicamente questa è la mia seconda prima storia, Light una ragazza italiana che studia Hoghwart, tra amici,amori e misteri finirà l'anno.. andrà tutto liscio?

" ho sempre creduto di essere forte e risoluta nelle decisioni che avrei dovuto prendere nella mia vita..
ma quando arriva l'amore,tutto cambia..
anche chi pensa di non poter amare con la stessa intensità di una volta,si ricrede e capisce che l'amore non ha schemi,prende il tuo mondo,lo sconvolge e ne fa quel che vuole..e tu devi essere pronta a tutto questo.. "
Melissa.

« Liam tu non capisci, i giornalisti iniziano a parlare .. pensa se ci vedessero allo zoo insieme, magari mentre lui mangia lo zucchero filato che gli ho appena comprato » risponde senza neanche prestare attenzione all'amico, continuando a fare zapping come se niente fosse.
« Ah si? E dimmi, quando te ne saresti accorto? Dopo essertelo scopato tutta la notte? Zayn, Niall è praticamente un bambino. Non puoi trattarlo come un paio di scarpe o di vestiti, che quando iniziano ad andarti stretti li butti via o aspetti che qualcuno se li prenda »

"Sono le sette e trenta del mattino, fra un paio d’ore sarò oltre oceano e tutto quello che riesco a dire è che mi dispiace.
Quante volte me l’hai sentito dire, J? Quante volte mi hai perdonato?
Troppe, lo so.
Ma lo sai come sono fatto J. Sai che non imparerò mai. Sai che mi lascerò sempre scappare di mano le cose migliori che la vita mi offre.
Tu sei una di queste, piccola J. "

MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
Dei ragazzi in una casa...
Un reality show con tante telecamere
Sbronze... Tante sbronze
E MOLTISSIMI CASINI
QUESTO è IL GRANDE FRATELLO VOTATE CHI VOLETE CHE LO VINCA.
(Se cercate una fan fiction seria, questo NON è il posto giusto).

"Mi chiamo Harry."
"Lo so qual'é il tuo nome, idiota."
Che cosa stupida. Pensava sul serio che non sapessi chi era? So persino il suo numero di scarpe! Poi mi resi conto di averlo chiamato idiota, ma un attimo prima di pentirmene lo sentii ridere.
"Sì, l'avevo immaginato. Io non so il tuo peró.."
"Caroline."
"Bene, Caroline - O mio dio mi ha appena chiamata col mio nome. Svengo. - penso che abbiamo un problema da risolvere: sei senza ombrello e sta piovendo a dirotto. Dove devi andare?"
...
"Dunque tu hai tre ore libere e non puoi muoverti senza un'ombrello. Io non ho nulla da fare e guarda caso sotto il mio ombrello ci si sta in due, un po' stretti ma meglio no?" -sorrise con ancora quell'aria maliziosa- "Posso accompagnarti a fare un giro per Londra?"
"Certo! E' il minimo che tu possa fare dopo avermi quasi uccisa!" Sorrisi anch'io, contagiata.
"Credevo fossi tu la pazza che correva e io l'eroe che ti aveva salvata."
"Io non ho detto eroe intanto."
...
(dal capitolo 3)

"Sei una puttana, stai con uno di ventun anni e tu ne hai quindici"
"Fai la sua sgualdrina,vero?" Ormai questo era quello che la gente pensava di me.
Io lo amavo, lui mi amava. Dov'era il problema?

“ Happy b-day to you..
Happy b-day to you..
Happy b-day, cupcake..
Happy b-day to you..”
Finì la canzoncina mentre si sedeva sul letto. «Avanti, piccolo mio, esprimi un desiderio.» disse, sorridendomi dolcemente.
Lo guardai con stupore. Non sapevo se piangere di gioia o se saltargli addosso ma optai per la prima altrimenti avrei rovinato tutto il suo lavoro.
Lacrime calde cominciarono di nuovo a rigare il mio volto. Pensai qualche secondo al desiderio da esprimere e successivamente soffiai sulla candelina a forma di “19”.

Il suo sorriso era diventato il mio. Il mio sorriso era diventato il suo.
Lui era il fratello che avevo sempre cercato e adesso lui non c'e' piu', nonostante stia accanto a me giorno e notte.
Mi manca il mio Lou.

Ci ha provato. Dio sapeva quanto ha cercato di guardare da qualche altra parte -la sua chitarra, i ragazzi, il suo cibo - ma, la sua bellezza era magnetica.
I suoi occhi erano incollati a lei. Incollati al suo viso, incollati ai suoi capelli, incollati al suo corpo. Incollati al modo in cui lei guardava.
| Niall Horan and Demi Lovato |

io sono alex e questa è la storia che racconta le mie avventure a new york

Appoggiò la fronte alla sua e chiuse gli occhi, inspirò i loro respiri e sorrise.
«Ho atteso troppo a lungo e non voglio più aspettare, voglio solo dire al mondo che tu sei mio, Louis.»
E Louis, abbassò gli occhi sulle loro mani intrecciate. «Sei disposto a perdere tutto ciò, la fama, le fans, i soldi, per me?» chiese sia a lui che a sé stesso.
La sua di risposta la conosceva già.
So I don’t wanna wait any longer, I just wanna tell the world that you're mine boy.
-
La mia vera prima one shot su Larry.
Ringrazio Gaia per la sua preziosa revisione, e Louis e Harry "perchè il dolore, le sofferenze non sono riusciti nel loro intento, spegnere quel piccolo barlume di speranza che riesce a mantenere vivo quel difficile sentimento ormai stremato."

Accovacciata per terra con le ginocchia al petto, la vista appannata dalle lacrime disperate e lente che scendono dagli occhi fino all'incavo del collo.
Una bambola abbandonata nel bel mezzo della stanza, una tazzina rovesciata sul tavolo.
Gli urli, le lacrime provenienti dall'altra camera da letto e le imprecazioni ed i pugni che si udivano incessanti dal bagno.
Un colpo secco di una porta che si chiude e dei passi che si fanno sempre più lontani...
Le lacrime che ora scendono con maggiore velocità i singhiozzi che fanno eco nella stanza ora non più silenziosa.
Non sono pronta e non credo che lo sarò mai, prima o poi magari mi ci abituerò, come al resto delle cose.
Faccio tutto questo perché lo amo.

"Harry" esclamai sul punto di piangere, vedendo il mio vecchio amico dopo anni.
Gli stessi capelli ricci, gli stessi occhi verdi e ipnotizzanti, lo stesso sorriso dolce e sincero, lo stesso vecchio Harry.
"Julie!" mi chiamó lui a sua volta, affrettando il passo dirigendosi verso di me, fino a raggiungermi e stringermi in un caldo abbraccio.
"Mi sei mancato, brutta scimmia!"