Cosa può succedere, se un giorno cinque ragazzi dalla fama mondiale, decidessero di venire a fare colazione nella vostra pasticceria? E decidessereo di realizzare il vostro sogno più grande?

«Si passò una mano tra i capelli ricci, pensando a come dovesse essere quel posto. Lui non avrebbe mai avuto il coraggio di entrarci, di far sapere al mondo cos’era, o cosa credeva di essere da ormai un bel po’ di tempo. Non sarebbe mai stato coraggioso come Zayn. Perché sì, ci voleva coraggio ad uscire allo scoperto, ad evitare le occhiate piene di pregiudizi della gente.»

Il mio sogno , il mio destino che mi ha portato a conoscere queste persone ognuno speciali e differenti tra di loro , il nostro sogno , ci farà fare strada ...

Questa è la storia di Martina, la sorella di Liam Payne...

Sequel di I'm Not Your Toy.
"Non intendeva intromettersi, davvero.
Non era sua intenzione.
Voleva solo sapere come andavano le cose.
Dopo il disastro al matrimonio non si erano più visti, e sei mesi più tardi Harry aveva appreso da un'amica in comune che si erano ritrasferiti in città.
Voleva solo vedere come stava, magari scusarsi per averle rovinato il grande giorno, anche se in realtà il suo unico rimpianto era quello di non averlo rovinato prima.
Voleva solo guardarla negli occhi un'ultima volta.
L'ultima volta."

"Federica apri gli occhi! Anche tu gli piaci ma è intimorito!"
"E da cosa?" Alzo la testa irritata e trovo il sorriso di Bianca.
"Ogni singolo giorno, da Novembre dell'anno scorso, Edo deve combattere contro i 5 ragazzi più perfetti del pianeta e, Fede.. non credo si senta all'altezza.."

Zayn/Niall/Harry
''«E’ la tua prima volta, immagino…» venne interrotto da un gemito, poiché nel mentre iniziava a toccare le parti intime del ragazzo. «Se ti faccio male dimmelo o fermarmi, okay?»
Il ragazzo si limitò ad annuire e diede il via libero a Harry si spingerlo verso il divano, dove lo buttò e lo lasciò sprofondare nei morbidi cuscini.''
Non so che dire di più D: entrate e leggete.

A tre anni le avrei volentieri regalato il mio gelato al cioccolato, il mio preferito, pur di non sentirla piangere.
A dieci, una zia rompicoglioni mi chiese "Ti piace?" e io risposi affermativo. "E tu piaci a lei?" e io dissi "Anche a me lei piace".
A tredici era la mia fidanzata, ma non lo sapeva.
A diciassette anni, ovvero ora, le morivo ancora dietro senza mai trovare il coraggio di presentarmi.
Perché no, lei non sapeva il mio nome.
Più o meno tutta la scuola conosceva la mia abnorme cotta, tranne lei.
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''Intanto ti levi quest'espressione ebete e poi anche la vocetta. Per dimostrare un po' di sanità mentale...''
Il suo sorriso enigmatico mi ricorda quello di Jared.
''Voglio fare un gioco con te.'' afferma.
''Se ti dicessi che in questo momento ricordi molto Saw non usciresti con me, vero?''
Ridacchia un po' e passa alle spiegazioni.
''Per avere un appuntamento con me... dovrai conquistarmi. E per conquistarmi parleremo insieme, di tutto ciò di cui due persone possono parlare, dai racconti idioti alle cose serie e tu mi porterai in posti interessanti con la tua bella Mini decappottabile.''

-Non possiamo- urlai dando un pugno nel muro.
-Perchè?-
-Lo ricordi il livido? E' quello della flebo. Ho la leucemia Harry. Morirò tra qualche mese- risposi tra le lacrime.
Era la prima volta che piangevo di fronte a qualcuno. La sua faccia diventò improvvisamente seria e gli occhi lucidi.
-voglio starti accanto fino a quando potrò. combatteremo insieme- disse lui abbracciandomi
-è impossibile, batterla, la leucemia. ho perso tutte le speranze-

Coraline è una ragazza maldestra, rispettosa e lunatica.
Ama gli ermellini, e odia quando alterano il suo nome.
Del resto vorrei che il seguito, lo scopriste voi :)
Mi è venuta in mente di getto, e così presa dall'ispirazione ho improvvisato qualcosa.

Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.

Niente poteva distrarli dal loro 'lavoro'. Perché quello, per loro, non era solo passione, non era solo un hobby o un passatempo... era come un lavoro, era la loro vita. Le uniche volte in cui potevano 'staccare la spina' era quando il preside, il signor Collins, dava uno dei suoi soliti e banali annunci nell'Aula Magna. Anche quel giorno aveva annunciato che stava per darne uno. Forse sarebbe stato uno dei suoi soliti e banali annunci, oppure...

'Ti ecciti facilmente.' disse Louis.
'Sei tu a farmi quest'effetto' ribatté semplicemente Niall.
[NOUIS.]

è la primissima FF che scrivo qui su efp! leggete e siate buoni! se recensite continuo ragazzi :)

You and I go hard, at each other like we going to war. You and I go rough, we keep throwing things and slammin' the door. You and I get so, damn dysfunctional we stopped keeping score. You and I get sick, yah I know that we can't do this no more.
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“Ma, ora facciamo finta che sia la nostra ultima notte” mi stuzzica, mordendo il mio labbro inferiore. “Cosa vorresti?”
Non ho bisogno di pensarci, voglio lei e me come un’unica cosa.
“Che tu mi dessi soltanto un’altra notte ancora” sorrido e la tiro giù verso me.