[Retelling della fiaba "La sirenetta"]
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Christopher III Arclight, Giovane Leone Rosso di Seax, ha ottenuto il permesso dal padre di compiere un piccolo viaggio all'interno dei confini del regno prima della sua incoronazione. Durante la traversata in mare per raggiungere il porto di Havn, però, incontrerà una creatura che non aveva mai visto, dalla lingua pungente e lo sguardo di metallo, che metterà a dura prova la sua calma glaciale.
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«Dove sono gli altri?»
«Altri?»
«Sì, il capitano Andersen, il nostromo, il cuoco, gli altri marinai…»
«Ah. Bè, credo siano tutti morti. Insomma, non sono mai emersi e che io sappia voi non avete le branchie.»

La flashfic partecipa al contest "Verdadeiras cores" indetto da Carachiel, pacchetto viola.
Era lì, come l'aurora, solo per essere ammirata da lui. Soli in quel palazzo sperduto tra le rovine di una civiltà ormai dispersa.
Durbe era suo, Merag era sua. Nient'altro importava in quel momento.
[MeragxDurbe con accenni alla NaschxDurbe]

[Ambientata post-serie. E' consigliato aver letto la mia long "Hunting Numbers", ma è leggibile anche come stand-alone]
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A causa della guerra contro Barian e la difesa della Terra, Chris e Yuri non hanno potuto festeggiare il compleanno di lei insieme e adesso il ragazzo ha deciso di farsi perdonare con una serata molto speciale, a base di flirting e baci passionali.
"Dietro di lui, sentì il ticchettio dei tacchi a spillo della fidanzata sulle mattonelle di granito bianco del salone d’ingresso. Va bene che avevano organizzato una cena romantica, ma perché si era tirata a lucido in quel modo? Che volesse provocarlo? A Yuri piaceva flirtare in quel modo con lui, lo faceva sempre, ma quella sera aveva l’impressione che non l’avesse fatto solo per divertirsi. Doveva esserci qualcosa sotto e una parte di lui era curiosa di sapere cosa fosse."

Gli tremano le mani. È questa la prima cosa che è certo Yuma noti, malgrado prema con forza i polpastrelli sulle labbra gonfie dell’altro per tentare di tenere a bada quel tremore assurdo e incontrollato – pazzo, senza freni, come lui – e forse pure se stesso.
[Una sorta di Vector/Yuma (?)]

La vita ha avuto un modo bizzarro per ripresentare un'occasione di cambiare a Thomas Arclight, facendolo tornare indietro nel tempo a cercare di rimettere assieme i frammenti della sua vita.
Incatenato a un passato che sa di dover cambiare, con responsabilità che non può condividere, dovrà riuscire a cambiare le sofferenze, gli inganni, il fluire stesso degli eventi per sé e per la propria famiglia

Quelle notti trascorse insieme, abbracciati, erano diventate la loro salvezza. Potersi chiamare per nome, sentire quella breve parola, "Mi", uscire dalle labbra di Christopher, o il suo nome completo pronunciato da Thomas... Lo aveva salvato.

Dieci personaggi per undici prompt e quindici parole, sì, ci provo anche io. La challenge è stata proposta da Gella e i personaggi scelti sono i seguenti:
1: Tron
2: Droite
3: Three
4: Four
5: Hart
6: Kite
7: Faker
8: Rio
9: Mrs Arclight
10: Five
Buona lettura!

Storiella, un tempo natalizia, su quanto travestirsi da Babbo Natale possa essere una cattiva idea, specialmente se in mezzo ci sono i Tenjo.
Di giorno sarebbe parso solo un normalissimo comignolo, ma in quel momento, alla scarsa luce lunare sembrava più l’imboccatura dell’Inferno.
………..........
Yuma e Tron che erano lì teoricamente per fornire supporto psicologico, nonostante in realtà fossero gli unici due forniti di sufficiente spirito natalizio per convincerlo che non stava facendo un’assurdità
………………
“Sembri una spiga di grano con dei vestiti.”
………………
“In quale parte di questa pagliacciata era compreso il risolvere i nostri problemi relazionali all’interno di un camino?”

"Cos'è successo, dopo? Hai fatto..." domandò Five, gettando un'occhiata verso le macerie della torre.
"Ho fatto di peggio." lo interruppe Tron, il tono spettrale
"Gli ho salvato la vita."

Di come gli Arclight si svegliano dopo il WDC, e di tutto ciò che ne consegue.

[Questa OS partecipa alla challenge Daoine maithe, proposta da Arabella_Inferi]
Per motivi ignoti, la Terra è stata invasa da mostri e creature un tempo considerate frutto dell'immaginazione. Vampiri, fantasmi e demoni vagano per i sobborghi delle città, cacciando e nutrendosi degli esseri umani. Heartland City non fa eccezione, ed è per questo motivo che Kaito ha deciso di sottoporsi a un processo di mutazione inventato dal padre. Ma se da una parte ha ottenuto forza e velocità sovrumane e gli stessi sensi affinati di una bestia, dall'altra ha dovuto dire addio alle sue emozioni e all'amore che provava per Haruto e per Chris. Un cacciatore efficiente non può permettersi il lusso di avere emozioni, soprattutto quando la sua preda sembra batterlo per ferocia, astuzia e intelligenza.
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Ricordava bene che una delle prime cose che aveva perso era l’amore per lui, poi quello per suo padre e il fratellino. Conservava il ricordo dell’emozioni che un tempo aveva provato, una vaga elettricità che aleggiava ancora nei suoi neuroni, ma non provava più nulla da tempo. Eccetto il disgusto e una rabbia ferina talvolta difficile da reprimere.

Sono soli, in mezzo ai freddi ghiacci dell'Artico. Chris sa cosa Kaito si aspetta da lui, ma non può darglielo. Non può donargli più nulla, perché nulla gli è rimasto. Solo gelo arido, che tutto brucia e avvizzisce, e che nemmeno un barlume di vita può sciogliere. E nel cuore di un silenzio soffocante, fatto di sguardi e parole non dette, di gesti titubanti e mezzi sospiri, l'unica cosa che gli è concessa di fare è cercare di non farsi sopraffare da un amore che è stato e che non sarà più.
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"Il tamburellare delle dita sottili sul piano della scrivania aveva accompagnato le riflessioni di Chris e riempito il silenzio che continuava a seguirli. Era un rumore necessario, perché senza di esso sarebbe stato ancora più difficile non perdersi nel grigio acciaio dei suoi occhi e nella linea netta e sottile delle sue labbra."

[Sequel di "Hunting Numbers" - Consiglio di leggerla anche dopo "The king and the raven" - Nda: Ho inserito l'avviso OOC per il personaggio di V; non l'ho stravolto, ho solo un po' smussato il suo carattere per necessità di trama.]
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Ormai sono trascorsi più di tre mesi dalla fine degli eventi del WDC. La minaccia dei bariani sembra quasi un brutto ricordo e la vita a Heartland City ritorna alla sua normalità. Anche Yuri, con molte difficoltà, cerca di superare il dolore che Heartland le ha inflitto. La sua routine viene interrotta quando, una sera di fine Agosto, riceve una telefonata inaspettata da Byron. Vuole ricostruire il loro rapporto e, per questo, la invita a raggiungerli in Inghilterra, nella terra dov'è cresciuta. Yuri non è sicura che sia una buona idea, ma alla fine decide di partire. Sente che laggiù potrà finalmente mettere insieme i cocci della sua vita e andare oltre. Quello che non sa è che il destino si è già messo in moto e la guerra contro i Bariani si fa sempre più vicina.
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"L’Inghilterra sta lavando le mie ferite, così che possano chiudersi senza infettarsi, e stare con voi mi fa stare bene."

Dopo anni di vagabondaggio in giro per l'Europa orientale, Thomas Arclight ha deciso di tornare a Kingham, nella vecchia villa di famiglia. Senza nessuno con cui condividere le giornate, può finalmente dedicarsi alla sua più grande passione: immortalare su tela l'anima altrui. Stabilirsi così vicino a una città, però, comporta dei rischi che non può permettersi di correre.
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Questa OS partecipa alla Korobka Serdtsa challenge indetta da carachiel. Il prompt è Rubacuori.

Questa storia è ambientata durante il carnevale mondiale dei duelli. Ho preso qualche piccolo spunto dall' episodio 50. Buona lettura.

(One shot per la challenge "Korobka Serdtsa", ideata da Carachiel)
[Pacchetto scelto: Cuore in gola, un amore finito male o mai iniziato, Angst]
Arrivi a un certo punto in cui ti chiedi se ne vale ancora la pena. Se n'è mai valsa la pena. Tutto il tempo passato assieme, ad aiutarci e sostenerci, svanito in un battito d’ali di farfalla. Ora osservo questa tua foto: la solita espressione seria che decora il tuo volto ricambia il mio sguardo; e ripenso a quei rari e dolci sorrisi che dedicavi solo a me, la tua metà.
Cosa ci ha costretti a porre fine al nostro futuro assieme? Un grande effetto domino, partito da una singola tessera: quella dell’ansia che io nutrivo per te; quella che tu riservavi a tuo fratello.