Heaven Sparks. Luke Hemmings. Una città che non dorme mai. Una guerra alla sopravvivenza. Una malattia chiamata amore.
-Se mi perdessi?-
-Ti ritroverei.-
-Se non volessi essere ritrovata?-
-Perché ti ostini a non capire che non puoi vincere.-

-Che stai dicendo?-ringhiai.
-Sto dicendo quello che hai capito. Io me ne vado da qui.-
-Io non verró.-
-Non ti ho chiesto di farlo.-
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Lo vidi sforzarsi di cercare le parole adatte, nonostante anche lui sapesse di non esere bravo con le parole. Aveva solo 19 anni, ma era mio fratello, mia madre e mio padre. Non sempre ce la faceva, non sempre era facile, ma lui ci provava disperatamente.
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Vidi Calum per la prima volta, dopo tre mesi. Zoppicava un po, i suoi occhi emanavno una luce diversa. Accanto a lui procedevano a passo spedito due ragazzi: un biondo e un ragazzo dai capelli verdi. Erano il trio piú strano che avessi mai visto. Poi il biondo puntó gli occhi azzurri nei miei e mi bloccai, atterrita. Era uno sguardo freddo il suo, sembrava non potesse provare emozioni.

Si conoscevano da così tanto tempo, quella camera era il loro luogo preferito dove rintanarsi.
Erano stati lì a quattordici, quindici, sedici anni, e quella stanzetta mal dipinta e piena di memorie del ragazzo era anche piena di ricordi dei due, insieme, inseparabili. Ed erano ancora lì, a diciannove anni, ma non erano più gli stessi.
Qualcosa si era rotto, e non riuscivano a capire cosa. O forse sì.
Era cambiato tutto, erano cambiati i loro amici, erano cambiate le loro abitudini, erano cambiati loro.
Eppure bastava così poco per far credere a tutti che erano ancora loro due, gli stessi ragazzi sorridenti, così simili da risultare l'uno l'opposto dell'altro.

Amelia Hogan aveva un solo obiettivo nella vita: essere qualcuno. Avrebbe fatto di tutto pur di non rimanere nell’ombra a condurre una vita qualunque. Era ambiziosa, forse troppo, ma aveva deciso che avrebbero smesso di dipingerla con l’indaco. Né viola né blu, un colore a metà, una via di mezzo. Ad Amelia le vie di mezzo non piacevano, ma era proprio di una di queste che aveva paura: Ashton Irwin, un ragazzo a metà, una via di mezzo. Diviso tra due mondi, proprio come lo era l’indaco tra due colori.
Dalla storia:
« Tu vuoi bene a qualcuno, Ashton? »
Lui esitò per un momento, abbassò lo sguardo a terra e per un breve istante mi sembrò innocuo e indifeso. Quando rialzò il capo, l’ombra di quel sorrisetto divertito che gli avevo visto prima era sparita del tutto, e il suo volto adesso era di nuovo una pagina bianca, senza emozioni disegnate sopra. Nemmeno un velo di tristezza, nostalgia o ricordo. Niente di niente.
Ma dopotutto, cosa mi aspettavo? Che Ashton Irwin avesse dei sentimenti?

Dal testo:
"La prima cosa che notai furono gli occhi. Quel verde-grigio era diventato come una droga per me. Mi persi in un uragano di emozioni. Le farfalle nel mio stomaco erano state sostituite da uno stormo di grifoni impazziti che volavano da tutte le parti. Sentivo il cuore martellarmi il petto. Ero sicuro che se avessi aperto bocca lo avrei sputato."

«Sono l’unico figlio vivente di uno dei Tre Pezzi Grossi.» gli spiegò Calum.
«Non ti senti un po’ solo?» Luke si passò una mano fra i capelli biondi.
«Ogni tanto, ma non sempre» sospirò «Ashton è il mio migliore amico.»
«Se hai bisogno di compagnia, io sono disponibile.» propose quello nuovo, facendogli l’occhiolino.
*
«Ti piace ciò che vedi?» domandò il moro, sorridendo.
«Sono io il figlio di Afrodite, vorrei ricordartelo.» il biondo alzò le sopracciglia, divertito.
«Questo non mi impedisce di ammettere ciò che è vero.» il figlio di Poseidone gli fece l’occhiolino.
«Sei troppo sicuro di te.» Luke avanzò, fino a trovarselo davanti.
«Questo grazie a te. Tu tiri fuori il meglio di me.» Calum si strinse nelle spalle, stringendo poi i fianchi dell’altro.
«Ciò che tiri fuori, il costume non lo nasconde..» sussurrò, premendo una mano sulla sua nascente eccitazione.
One shot | Rating: rosso | Slash | LukexCalum: Cake | Accenni Mashton | AU!Percy Jackson

Sto arrivando, aspettami.

“Everything I Didn’t Say”
Era tutto quello che lui voleva, quello che sperava.
“Everything You Didn’t Say”
***
- Perché non hai iniziato prima? - chiesi [...]. Charlie mi accarezzò il viso facendomi spostare lo sguardo nei suoi occhi. Non ci fu bisogno di una sua risposta. Era tutto scritto nella lettera. Era quello tutto ciò che lei doveva dirmi. Scossi la testa incredulo. - Non dovevi farlo per me, Charlie. - mormorai. 

Riesco solo a pensare che se non metto le cose a posto sarà tutto finito.
Non voglio che finisca.
Michael è il mio tutto se perdo lui perdo e basta.
Non riesco ad immaginarla
La mia vita.
Senza lui.
-Tratto dalla storia-

Quattro ragazzi.
Una band li unisce.
Ma suonare non è tutta la loro vita. La scuola, la famiglia, i problemi, i sogni invadono la loro mente, ogni giorno.
E se nella loro vita si intromettessero altre persone?
E se alcune vite avessero dei loro ostacoli da superare?
In due, le problematiche sono più semplici?
O no?
Perchè la vita è fatta di frammenti.

Mi chiedo se tutto questo potrebbe mai cambiare.
Se l'ordine naturale delle cose potrebbe mai essere sconvolto.
L'equilibrio è una cosa delicata. L'equilibrio che tutti noi abbiamo raggiunto è una cosa delicata e sappiamo tutti che basterebbe un nulla per distruggerlo.
Nessuno di noi è pronto a un cambiamento radicale, nessuno di noi lo accetterebbe, nessuno di noi sopravviverebbe. Siamo tutti ancorati al presente.
[...]
Sconvolgi l'equilibrio. È l'unica cosa a cui riesco a pensare.
Sconvolgimi.
[Het-Slash] [Mashton] [PWP]

Jade ha ventisette anni ed è segretaria alla reception nella redazione della sua rivista di moda preferita. È un’esuberante biondina con gli occhi verdi sempre intenti a guardarsi intorno e ad aspettare quello stilista… ma se lui fosse gay?
Vanessa di anni ne ha trentuno, è la segretaria personale del capo, ha lunghi capelli biondi e occhi blu. È ossessionata dal suo lavoro tanto da aver chiamato il suo gatto come la rivista di moda, ma, ancor di più… è ossessionata dal suo capo.
Luke, il capo della rivista di moda “Charlie”, ha ventotto anni, è biondo, ha gli occhi azzurri, ed è così bello che tutte le donne nell’edificio pagherebbero per essere guardate da lui in modo diverso. Lui, però, sembra innamorato solo del suo lavoro, o forse… anche di qualcun'altra che gli sta sempre intorno.
Michael è uno stilista di successo, ha ventotto anni, occhi verdi e aria vissuta. Ci sa fare nel suo lavoro e non solo. Sa come creare meraviglie, ma, soprattutto, ogni volta che passa di fronte alla reception… sa come attirare l’attenzione di qualcuno.
*
Minilong a quattro mani in collaborazione con Nanek.

Benny Hemmings non ha mai conosciuto i suoi genitori, vive con suo fratello, ormai maggiorenne, Luke,con il quale non ha un ottimo rapporto. La sua vita è piena di problemi, soffre di bullismo e di autolesionismo, ma un ragazzo, dal sorriso angelico, la libererà da un mondo che non le appartiene e il loro amore sarà quello di una vita.
Questa è la mia prima Fan Fiction, spero vi piaccia❤

"Gli esseri umani sono organismi viventi costituiti da milioni di cellule destinati alla morte.
Ognuno di noi prima o poi dovrà morire,ma non si distruggerà mai: il nostro corpo contiene una forma di energia che non si distrugge,si trasforma.
Nulla si distrugge,tutto si trasforma.
È questa la logica del mondo.
Penso che questo sia il concetto di noi due: siamo destinati a trasformarci in qualcosa di molto più grande,puro,indistruttibile"

«Ma, Dana… lui è un fottuto stronzo.»
«Beh, vedila in questo modo: è uno stronzo attraente.»
**
«Non ha più senso andare avanti, qualsiasi cosa ci sia tra noi…» sussurrai, nascondendomi il viso tra le mani. I suoi occhi azzurri divennero freddi, color del ghiaccio: mi congelarono con uno sguardo.
«Quindi è stato tutto un gioco, per te?»
«Non lo so.»
**
Perdere la verginità con il primo che capita non è mai un bell’affare. Se poi il primo che capita, oltre alla verginità ti ruba anche il cuore, allora diventa davvero un bel problema.