Non può essere lui cavolo. Come fa a sapere che siamo qui se nemmeno gli ho mai detto il mio nome 3 anni fa? Come fa a sapere di Alice? E se me la volesse portare via? Oddio. Le farfalle nello stomaco però non se ne vanno e il cuore batte sempre più forte man mano che si avvicina sempre più.

Istinto animale, sopraffatto da qualcosa di più ampio e travolgente che ci sommerge
entrambi.
Le nostre schiene si inarcano, un gemito più forte riempie la stanza, i muscoli si
lasciano andare mollemente sul materasso.
Anche domani mattina ci risveglieremo fianco a fianco l’uno dell’altro.

E si chiedeva, guardandola con quell’insistenza che sfociava all’assurdo, se lei, sotto i suoi occhi vuoti di ghiaccio, fosse davvero viva.

Bill è un ragazzo come tutti, o almeno lo era.
E' il cantante dei Tokio Hotel, band ancora agli escordi.
Era il 2005. La sua vita era cambiata, ma cambierà ancora di più al suo sedicesimo compleanno.

Non volevo partire.
Odiavo quest'idea.
Volevo rimanere a casa mia.
Invece, con quel viaggio... E' cambiato tutto, perchè ho incontrato LUI

Nat è una ragazza di 17 anni, ha una vita molto burrascosa.
Dopo la rottura con il suo ex, Michael, trova conforto nelle braccia del fratello Jackson.
La morte della mamma è un evento che la segnerà per sempre.
Si trasferisce in Germania, dove incontrerà un ragazzo, che, con il suo amore la salverà dalla sua buia e spaventosa vita.

Perché stai perdendo la testa
E dormi nel cuore delle bugie
[Where Is The Edge – Within Temptation]
Il cuore delle bugie di Emily e' la sua stessa vita. Ma oltre la sua prigione dorata esiste la vita reala che si schianta su di lei con una forza inauduta, improvvisamente. Capirà veramente come essere reale anche lei? Toccherà al suo giovane tutore farle capire cosa significa "vivere davvero",
Tom voltò lo sguardo verso di lei, le sorrise sornione e poi inclinò la testa «Benvenuta nel mondo reale Principessina».

Non mi sembrava così sbagliato amare una persona come Tom.
Eppure, ho commesso un errore, forse il più grave in tutta la mia vita.
Ora ne sto pagando le conseguenze, e non mi meraviglio di sentirmi così…vuota.

-Non ho mai avuto a che fare con una difficile come te!-
-Ah no?- esclamo io sorpresa -ed è un bene?-
-Relativamente- commenta vago iniziando a giocare con una ciocca dei miei capelli.
-Mi aumenta il desiderio- mi sussurra all’orecchio facendo scivolare la sua presa sul mio sedere.
Quel contatto mi da’ letteralmente i brividi e qualcosa mi dice che non devo opporre resistenza.
Non stavolta.

“Dove ti portiamo?” Chiese Tom, ricambiando il suo sguardo con uno soddisfatto.
Lei parve ricomporsi e frugò nella sua grande borsa di una marca a lui sconosciuta, ma che suo fratello sicuramente aveva riconosciuto. Ne tirò fuori un foglietto e glielo passò.
“All’indirizzo che c’è scritto lì.”
Tom lo adocchiò frettolosamente, tenendo sotto controllo pure la strada che aveva imboccato per uscire dalla zona dell’aeroporto, e alzò un sopracciglio perplesso.
“Ma è l’indirizzo di un autonoleggio.” Fece confuso. Solo dopo si ricordò che Gustav aveva già accennato a tutti loro qualcosa di simile, dopo la telefonata di Jost.
“Sì, lo so.” Ribatté lei, seria.
“E vuoi andare qui?” sventolò il foglio, dandole un’occhiata dallo specchietto retrovisore.
Lei annuì convinta.
“Ma dai, ti accompagniamo a dove alloggi.” Si offrì lui. “Non è un problema.” Insistette, voltandosi leggermente per vedere che nessuna macchina passasse dalla strada principale nella quale stava per entrare tramite la corsia in cui si era immesso prima.
“No,” persistette lei. “Portami lì.” E distolse lo sguardo dal riflesso del suo.
Tom rimase stupito dalla sua risposta ed inarcò le sopracciglia meravigliato. Certo, era davvero una ragazza decisamente bella, attraente e ben curata, ma non aveva niente a che vedere con la prima sensazione di carattere angelico che si portava così inappropriatamente dietro. Portò gli occhi di nuovo sullo specchietto retrovisore e incrociò lo sguardo di Gustav, che era la copia esatta del suo.
Sì, questa Evans non aveva molto di angelico…

C’è anche Lui.
Tutta la scuola sa chi è.
Come fai a non conoscere il ragazzo dietro al quale il novanta per cento delle ragazze muore ed è invidiato da quasi tutti i ragazzi? Ti sarebbe semplicemente impossibile. I bagni femminili sono pieni di scritte su di Lui.
Una giacca di pelle nera, con le maniche fatte su fino ai gomiti, resta aperta su un’anonima maglietta del medesimo colore con ricami oro. Il tessuto leggero aderisce in maniera impressionante al suo petto lasciando poco spazio all’immaginazione. Il collo sottile è circondato da una collana con uno strano ciondolo.
Quando raggiungo il viso è la mia fine.
Dolci lineamenti coronano la perfezione fatta a persona. Labbra rosa sono tese in un sorriso tutt’altro che rassicurante. Occhi pesantemente truccati di nero (e che colore se no) sono fermi su di me scintillando di uno strano luccichio che mi fa venire i brividi.
Cosa vuole da me?

Sapeva che l'amava, eppure nonostante tutto non riusciva a restare.
Doveva andare, sarebbe stato meglio per tutti e due.
Quell'amore così impossibile, eppure così eterno.

Questa è la prima "storia" che pubblico qui e, sinceramente, non lo volevo nemmeno fare. Questa one shot nasce dalla mia noia assoluta e da una piccola sfida. La ragazza che narra questa storia non sono io, come potrebbe sembrare, ma la mia migliore amica, alla quale dedico la shot. Spero solo possa piacere. Dalla one shot: Sono così emozionata, ancora non ci posso credere che sto per incontrare i Tokio Hotel!

' Ma sarai sempre il mio eroe . '
L'ultima cosa che riuscii a dirgli, la sera di quell'incidente che stroncò la sua vita.
Perchè lui?
Mi venne in mente ciò che mi disse la mia migliore amica, il giorno dopo l'incidente.
Perchè lui, perchè? - dissi con un filo di voce, aggrappandomi alla sua maglia.
Julie, tu quando vai in un prato fiorito, prendi i fiori belli e colorati o quelli brutti e appassiti? - mi chiese, stringendomi al suo petto e accarezzandomi il capo.
I fiori belli e colorati. - mormorai, tirando su col naso.
Ecco perchè lui.
Da quando non c'è più, la mia vita è senza colori. La mia vita è una luce sempre spenta per me da quando lui non è più con me. Non mi importa più nulla degli altri, di tutta la gente che sta fuori. Tutto ciò che contava era lui, tutta la mia vita era lui, la mia esistenza era incentrata su di lui.
A volte, guardo fuori dalla finestra sperando di trovarti. A volte, cerco i tuoi occhi nei posti affollati, sperando che incrocino il mio sguardo. A volte, spero che tutto questo non sia la realtà, ma soltanto un terribile incubo.
Note: I primi capitoli,