Un breve momento, un attimo isolato da tutto il resto tra due personaggi che vedo più simili di quanto potrebbe sembrare. E che adoro immensamente. Cronologicamente si svolge dopo “Do No Harm” (“Non Nuocere”, per chi ha seguito in italiano), quindi attenzione a eventuali spoiler.

Boone sta morendo.
Sua sorella non c'è.
[Boone/Shannon]

Cinquantesimo anno dalla morte di Jack.
Ora sono davanti alla tomba di Libby, a scrivere per l’ultima volta su questo diario.
Lo seppellirò insieme a Ben e passerò i miei ultimi anni in silenzio, tra i ricordi e le speranze.

«Shannon...» mormorò, allo stremo delle forze. Non ce la faceva quasi più, a restare sveglio. «Dì a Shannon...» Cosa? Cosa avrebbero dovuto riferirle? Cosa avrebbe potuto farle dire? «Dille...» Che gli dispiaceva. Che la perdonava. Che avrebbe sentito la sua mancanza, in qualsiasi posto sarebbe andato.
[ Boone/Shannon ] il legame che unisce Boone e Shannon non è il legame che dovrebbe unire due fratellastri. Lui la ama, e ora sta morendo.

"Scuoti la testa sorridendo ancora, dolce miele che ti copre il viso e quei pezzi di cielo incastonati nei tuoi occhi. Cerchi di capirmi ancora, e ancora. È difficile. Lo è sempre stato. Per questo è vero. Questo è l’unico sentimento vero che l’Isola ha creato. " Attenzione: SPOILER per il finale della 3 stagione!!

[Ficlet] Un ragno non può evitare di cercare una preda. Una falena non può evitare di bruciarsi, prima o poi. Sawyer/Kate.

[Jack, Sawyer]
[...] Tutte le sue certezze crollano, mentre il manto di sdegno e sufficienza gli scivola via come un velo impalpabile. Gli bastano solo quattro parole – Grazie, Doc. Per tutto.
E il muro cade.
Una drabble ispirata all'addio di Jack e Sawyer sull'Isola.

Ho scritto questa storia dopo aver visto il finale di Lost. Ho cercato di immaginare la vita di Kate una volta ritornata a casa, dopo aver lasciato il suo cuore sull'isola. Credo che non sia stato facile per lei andare avanti senza l'amore della sua vita, ma a volte dai grandi dolori possono nascere delle grandi gioe. Questo è quello che ho pensato scrivendo questa storia.

Brevissima one-shot senza troppe pretese, una specie di mia continuazione dell'episodio "Do No Harm" nel quale un personaggio perde la vita... Jack si sente in colpa, ma forse "qualcuno" non è così distante come sembra... [Attenzione: Slash e Spoiler]

Spoiler 6x17-18 "The End".
La scena finale dell'intero telefilm. Se non avete visto la 6x17-18, astenetevi dal leggere: contenuto altamente spoileroso.
La parte più importante della tua vita è stata il tempo che hai passato con queste persone. É per questo che siete tutti qui. Nessuno muore da solo, Jack. Avevi bisogno di tutti loro, e loro avevano bisogno di te.

[SPOILER ULTIMO EPISODIO 6x17/18] Non avvicinatevi se non avete visto il gran finale di questo meraviglioso tf! ^^ Ha funzionato- annunciò, lasciando che le sue dita si sfiorassero con quelle del poliziotto. In quell’esatto momento, entrambi vennero investiti da una serie di immagini. Erano visioni di loro due, ricordi vividi e perfetti che li travolsero in pieno, confondendoli.

[Missing moments; 4x01 "The Beginning of the End" ~ "L'inizio della Fine"]
« Ciao, Libby » mormorò Hurley, inchinandosi.
Fissò la croce a lungo senza dire nulla, perdendo la cognizione del tempo. Sarebbe stato capace di rimanere lì per sempre, non gli importava un granché ora che era rimasto solo.
Stava accarezzando la sabbia che proteggeva Libby e le garantiva il riposo eterno, quando si accorse di non poter più trattenere le lacrime.
« Hanno portato via anche Charlie », bisbigliò tra i singhiozzi. « Hanno portato via anche lui ».

I pensieri di Aaron 10 anni dopo, su una persona che gli è particolarmente familiare.
No spoiler.

Sawyer e Kate. Riusciranno a ingannare anche i loro cuori o inevitabilmente dovranno arrendersi?

L'amore è capace di cambiare le persone.
«Quindi» continuò «è per questo che lo faccio». Kate lo aiutò a sollevare il bambino e poi incatenò i suoi occhi a quelli verdi di Sawyer, in attesa della motivazione che lo spingeva a fare qualcosa che – ne era certa – un tempo non avrebbe mai fatto. «Lo faccio per lei».
Producendo effetti più o meno positivi.
Jack capì che non avrebbero trovato un punto d’accordo. L’aveva detto a Kate, e non avrebbe cambiato idea: aveva già salvato una volta Ben, ed era stato solo per lei. Non sarebbe caduto nuovamente nello stesso errore.
Ha partecipato al contest "Vivere insieme o morire da soli" indetto da LyndaWeasley sul forum di EFP, classificandosi prima.

E’ tutto bello, tutto perfetto; ogni cosa è al suo posto e sembra che l’Isola mi stia sorridendo, che stia sussurrando il mio nome.
Drabble di 100 parole esatte su uno dei miei personaggi preferiti della serie, scritta come una sorta di addio al mio telefilm preferito.
Buona lettura,
Lin
Spoiler ultima puntata

Jack sta morendo e, prima di chiudere definitivamente gli occhi, pensa a Kate. Porta con sè nella tomba tutto il suo amore per lei.
Non mi abbandonare, Kate, resta qui con me, stringimi la mano; ti sussurrerei queste parole nelle orecchie all’infinito, lo giuro, lo farei. Ma non posso.
Non posso perché sto morendo e tu non sei con me, Kate.
Attenzione, contiene spoiler del finale della serie.

SPOILER! 6x18, The End
«James?»
L'uomo sollevò la testa, quando una voce fin troppo conosciuta e per troppo tempo dimenticata arrivò alle sue orecchie, e si voltò lentamente, gli occhi sgranati, mentre il sorriso lasciava spazio all'incredulità e le sue labbra si piegavano in una smorfia di sconcerto. «Tu?»

[SPOILER THE END, EP. 6x17/18] Una immaginaria lettera d'amore che James scrive alla sua Juliet venti anni dopo aver lasciato l'Isola e averla persa. Dedicata alle mie girls e alle mie scrittrici preferite (L). Vi voglio bene! Ci rivedremo presto, me lo sento piccola. E ti terrò tra le braccia per l’eternità, costi quel che costi.

[SPOILER 6x17/18 THE END] Ti amo- gli sussurrò e provò un senso di sollievo e gioia enorme nel confessarglielo. Era passato tanto, troppo tempo dall’ultima volta in cui glielo aveva detto, ma quel Ti amo aveva perennemente continuato ad agitarsi in Kate ogni volta che gli stava accanto.