Recensioni per
Herz aus Stahl
di Saelde_und_Ehre

Questa storia ha ottenuto 199 recensioni.
Positive : 198
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
17/11/19, ore 17:09

Buongiorno.
Altro capitolo molto guerrigliero, anche se più calmo rispetto a tanti altri.
Ho solo una curiosità su ciò che è stato trattato in esso, e non ho cercato su Internet nella speranza mi spiegassi tu; sono molto ignorante a riguardo di questo periodo storico! Ecco, sarei curioso a riguardo del Pervitin. Se ti va di spendere due parole a riguardo :)
Grazie e continua il tuo lavoro senza indugi :)

Recensore Master
17/11/19, ore 15:43

Ciao^^
e badilate di massiccismo indoeuropeo come se non ci fosse un domani.
Gente solida, tetragona, che non si abbandona sentimentalismi melensi, che vive le emozioni in un empireo che nulla ha a che vedere con l'affettazione posticcia del sentimentalismo borghese.
È bello finalmente vedere gente che si piega all0ineluttabile senza per questo abbandonare la propria dignità, gente che antepone il dovere alla soddisfazione delle proprie pulsioni animali, gente che sublima i sentimenti portandoli a un livello più elevato...
Il tutto inserito in un'ineccepibile riscostruzione storica, lontana anni luce (e finalmente) da certi cliché miserabili sulla seconda guerra mondiale e sui tedeschi.
Ah, che meraviglia. Puoi pubblicare almeno ogni due giorni, per favore?

Recensore Veterano
09/11/19, ore 10:32

Ciao, e perdona il ritardo.
Finalmente sono riuscita a mettermi comoda e a gustarmi questo aggiornamento con la dovuta concentrazione.
Come sempre leggo molto volentieri le vicissitudini di Hans e Friedrich, che ormai conosco tanto bene da quasi pensare che siano persone reali più che personaggi. Ogni particolare di questa storia è cesellato nei suoi minimi dettagli e tutto l'insieme è curatissimo.
Tutto questo per dire che hai un equilibrio straordinario tra particolari ed insieme, stile che rende il tuo racconto godibilissimo nonostante la continua percezione che la sorte dei protagonisti sia in qualche modo segnata. Anche così riesci a creare una tensione che serpeggia tra le righe, senza fare rumore ma ben presente.
Una tensione che spinge il lettore a voler presto saperne di più, quindi concludo con i miei più sentiti complimenti ed un incoraggiamento adi aggiornare presto, che non vedo l'ora di continuare!
Alla prossima ^^

Recensore Master
08/11/19, ore 08:32

Ciao carissima^^
è tutto molto bello, finché non salta fuori una magagna come quella che hai così ben descritto. In guerra, si sa, gli ordini si eseguono e non si discutono. Anche se non piacciono, anche se a buon senso parrebbe logico fare l'opposto. Ogni militare in guerra esiste unicamente per combattere al posto giusto e nel momento giusto, diceva von Clausewitz.
Ma certo, gli uomini non sono automi, hanno sentimenti, discernimento e sangue nelle vene, e bisogna conciliare le due cose.
Come sempre, plaudo alla descrizione delle battaglie, ma soprattutto alla descrizione della Wehrmacht come era veramente, al di là di tutte le montagne di falsità, esagerazioni, menzogne e schifezze che una certa retorica (la stessa che censura come "incitamento al'odio" una canzone d'amore solo perché cantata dai soldati della Wehrmacht) ha riversato per anni su queste valorose truppe.
Le tradizioni secolari del militarismo tedesco sono state gettate nel fango, ridicolizzate o demonizzate, il soldato tedesco è stato fatto passare come automa idiota, i suoi comandanti come fanatici indottrinati privi di ogni discernimento personale.
Ecco che finalmente si vedono le cose come erano, come risultano dai documenti e dalle testimonianze, se solo qualcuno si prendesse la briga di risalire alla fonte e non fermarsi alle "vasche di decantazione" intermedie allestite per farci bere putridume di palude invece di acqua pura.
Quindi grazie, e aggiorna presto!

(Edit per ortografia creativa^^)
(Recensione modificata il 08/11/2019 - 11:35 am)

Recensore Master
08/11/19, ore 06:56

Buongiorno.
E' il momento di tirare un po' le somme, la campagna sta procedendo bene e ormai il nemico pare debellato, a parte nelle prossimità di Varsavia.
C'è tempo per riflessioni, un po' d'amore, pensieri e faccende varie.
La guerra lampo procede.

Ciao, carissima! Perdona il criminale ritardo con cui mi accosto a questo nuovo capitolo del tuo capolavoro.
E' sempre un vivo piacere leggere di questi due uomini - perchè i tuoi ormai non sono più semplici personaggi ma quasi delle persone vere e proprie - che si mostrano duri e rudi verso il mondo ma che hanno un cuore buono e a tratti dolce.

Il frammento con il cane e la zia è particolarmente toccante e anche il momento in cui Hans afferra le mani di Friedrich e lui risponde semplicemente: "Hai le mani gelate." Perchè è sempre l'altro al primo posto per loro.
Insomma, è sempre un vivo piacere leggere paragrafi così intensi. Ti porgo i miei più sinceri complimenti, nella speranza di trovare presto un tuo aggiornamento.
A presto! ^^

Ciao, eccomi finalmente qui da te^^
ah, che bello. Si torna indietro nel tempo, con le tue storie. Ci si sposta in epoche dove gli ideali avevano ancora un valore, dove le tradizioni erano il fondamento del popolo. Permettimi di citarti: come un edificio privo della sua struttura portante finisce per crollare su se stesso, anche un popolo senza radici è destinato al collasso. Quanto è vero. Ed è ancora pi+ triste fare il raffronto tra chi su questa massima basava tutto e chi, oggi, oensa che il retaggio dei padri sia solo paccottiglia per nostaglici, e che si possa ridurre tutto a relazioni superficiali e massificate.
In questo capitolo c'è il vero spirito indeoeuropeo, il Männerbud virile, senza fronzoli e senza tigne, il rapporto con la natura, l'amore per gli animali.
È un mondo bello, nel quale vorrei vivere.
Complimenti e alla prossima!^^

Buona sera S., passo a volo carpiato, che bello rivedere un periodo ormai passato, la gioia e la rabbia, la ribellione nei pugni e in sottese parole, sei sempre bravissima.. a questo punto mi chiedo se tu scriva come lavoro, sei superlativa, sempre sul punto. Calici di vino e parole, che squisito esordio.. sullo sfondo i LIED, parole soffise che svelano e disvelano.. segreti e confidenze.. Inviti .. ah.. l’apparenza.

I tiri al bersaglio, la neve e la paziente passione. La solitudine e la conoscenza, le apparenti debolezze diventano punti di forza, il futuro diventa passato.

E si accendono i lampioni, danzano le parole nel crepuscolo, il mitico cagnolino compare, è raccordo e ricordo, the little Hubert. E gli allenamenti, il sottinteso.. la sensualità in fieri, che infine si palesa, le ombre fuse fino a farne una.
A la prochaine JQ

Buongiorno.
In questo capitolo abbastanza tranquillo hai inserito diverse frasi molto belle.
Mi ha colpito abbastanza positivamente anche come hai ricreato per bene l'ambientazione. Una volta era ''normale'' andare a caccia, condividere momenti così con i maschi di famiglia più anziani...
Poi anche la presenza della neve, che in quegli anni era più costante non solo là, ma anche alle basse latitudini.

Ciao carissima^^
il bello delle tue storie è non solo leggerle e godere della vicenda, ma anche vedere come riesci a recuperare tradizioni secolari, che hanno orientato la storia e la cultura della Germania ma anche dell'Europa, e a valorizzarle, inserendole nella narrazione. La descrizione della caccia per esempio, con tutte le sue regole, antiche e immutabili. Chi se le ricorda oggi? Eppure c'è tutto un filone di storie e tutta una corrente culturale che comunque fa riferimento a quelle. Vederle valorizzate, in un certo senso addirittura onorate, mi fa davvero un grandissimo piacere.
La tua storia è aria pura, non lo dirò mai abbastanza, che recupera tradizioni antiche e al tempo stesso prende le distanze da certe modalità politicamente corrette che riducono tutto a condanne ideologiche di cui non si coglie altro che la disonestà intellettuale.
Tutto come sempre molto bello, complimenti!

Ciao ^^
Ti prego, perdona il criminale ritardo! Ecco che arrivo a commentare questo nuovo, splendido, capitolo.
La scelta di presentarci attraverso dei flashback permette innanzitutto di prendersi una pausa di respiro dalla spasmodica tensione della trama principale, ma soprattutto di esplorare con calma le loro sfaccettatissime personalità.
Hans e Fredrich non potrebbero essere più diversi: il primo è un "semplice" ragazzo di città, con una zia amorevole ma un po' prepotente che lo rimpinza con la torta Foresta Nera e lo rimbrotta, il secondo è un nobile di campagna, con degli amici vivaci e scapestrati che in licenza fanno la bella vita tra bevute in compagnia e battute di caccia. 
Non potrebbero essere più diversi, eppure condividono un legame intimo e molto profondo, che lega le loro anime indissolubilmente a doppio nodo. Grazie ai paragrafi introspettivi è subito chiaro come, qualunque cosa accada nei prossimi capitoli, i loro destini sono e saranno sempre legati.

Di nuovo, sentiti complimenti: spero aggiornerai presto perchè non vedo l'ora di sapere come procederanno le (dis)avventure dei nostri affezionati ragazzi teutonici!
Come sempre ti aspetterò al varco. Alla prossima! ^^

Buongiorno.
Capitolo abbastanza tranquillo, che si vivacizza man mano si prosegue nella lettura.
All'inizio ho pensato che avrei voluto adottare la zia di Hans, ma quando ho notato poi che era pesante e potenzialmente aggressiva, credo che non te lo chiederò xD xD xD mi ero lasciato infatuare dalla torta preferita, guarda.
C'è da dire che i ragazzi hanno ancora dei sogni, e questo è l'importante.

Ave S_E, che goduria .. sabato pomeriggio, relax e un Tuo aggiornamento.. Rilievi a parte, si comincia con sogno/flash back in quel di Potsdam 1936.. (ricordo ora che era una delle città preferite di Federico il Grande.. il re soldato per i nostri soldati ..ripeto, i tuoi scritti hanno molti livelli di lettura..) La neve e i sussurri, Heidelberg già cantata dal poeta Hoderlin ..le riflessioni di Hans che sono terminati i tempi eccelsi, tutto è un vacuo simulacro (domanda .. hai letto "Deutsches Requiem" di Borges? Che alcuni tratti del Tuo scrivere me lo ricordano..), si è arruolato per il loro ritorno..
Il crudo risveglio .. parenti stressanti! Le pregresse amare (dis)illusioni fino a von K e alle loro prime interazioni, un pas a deux...
Un poco come Konrad e Reinhard.

Interessanti le interazioni tra i fratelli K. e le scene alla tenuta per la battuta di caccia, immaginarla per F. è più divertente del consesso bevereccio, dopo giungono le carte, e le sue riflessioni su ...noi sappiamo chi.
Un corposo affresco, scene varie che scandiscono la narrazione senza annoiare, come sempre ci piace questo taglio teatrale, grandiosa la scena della caccia con annessi rituali.
Gli antefatti per capire i postfatti in quel della Polonia, la differenza di ambienti, i milieu in cui sono cresciuti.
A la prochaine, my wishes JQ

Recensore Master

Ciao^^
non mi stancherò mai di ripetere che apprezzo moltissimo la mentalità dei tuoi personaggi, il loro senso del dovere e in definitiva la loro serietà. Per quanto sia successa tra loro una cosa potenzialmente gravissima, fanno ogni sforzo per mantenerla appunto privata e per far sì che essa non pesi sul resto degli uomini. Perché chiaro, in guerra non si è persone singole, che fanno quel che vogliono, ma parti di un tutto che deve funzionare in modo armonico, senza turbative personali di sorta.
Sono davvero contento di aver trovato finalmente una storia che descrive degli ufficiali tedeschi vicini all'idea che me ne sono fatto attraverso le mie letture (testimonianze dell'epoca, diari, documenti di vario genere) e attraverso quello che ho studiato della cultura tedesca (quella vera, di una volta, non l'abominio di oggi).
E ti dirò, vedo molti parallelismi trA questa tua storia e quella medievale, perché gli ideali che le sottendono in ultima analisi sono gli stessi.
Complimenti e grazie, perché leggere questa storia fa bene al cuore.

Recensore Master

Ave S, che bello, aggiornamenti a stretto giro! Ecco il sole che sorge, dopo una notte di pioggia e nostalgia, ecco gli effetti della guerra, la compagnia si è ridotta alla metà, una vittoria che diviene quella di Pirro.. obbedire o meno, le conseguenze e le perdite, conversazione assai interessante. Il valore di sé, a prescindere dal ceto di appartenenza..
Scene di pausa e riflessione .. al di là del bene e del male, ecco il sommo Nietzsche.
Il background culturale, davvero interessante!
Il libro di Jünger, un inno alla battaglia a principiare dalla copertina. . ed invece ecco la cartolina, in bianco e nero, sorrisi raggelati e dietro una canzone militare, due versi apparentemente (non) significativi .. e la musica del lied e i ricordi prima della Polonia!
e nessuno si muove dalle proprie posizioni, che trama tesseranno Cloto e Lachesi o sarà il turno dell’altra Parca, Atropo?
My wishes, a la prochaine JQ