Recensioni per
Herz aus Stahl
di Saelde_und_Ehre
Buongiorno. |
Ave S_E, reduce dalla lettura di Smith W. (La Guerra dei Courtney etc) che tra l’altro mostra i soldati (in particolare, aviatori, adoreresti Gehard Won M, l’eroe) nella WWII, percepisco le persone, non meri simulacri. La gioventù guerriera ha i suoi fini, progetti, idealità, non son pupazzi/burattini manovrati da un baffetto, reduci dal trattato di Versailles del 1919 (penso, parere mio) che ognuno cerchi una vita, una speranza, un attimo, di VIVERE nonostante le paure. |
Ciao Saelde! |
Ciao Saelde, in ritardo e non senza qualche perplessità arrivo anche qui. Storia meravigliosamente scritta e senz’altro ben documentata, che ricostruisce molto bene anche il senso di rivalsa che avevano questi soldati dopo Versailles, ma che tuttavia non riesco a leggere a cuor leggero per la mia difficoltà a empatizzare con i personaggi. Ho ben presente i fatti di Gleiwitz, che servirono a Hitler come scusa ufficiale per decretare l’invasione della Polonia. Dopo un evento come questo, parlare di gloria e di onore sul campo di battaglia mi fa un po’ specie. |
Carissima^^ |
Oh mein Gott! Mein herz! Hoffmann è quel Hoffmann, vero? Povero, dolcissimo, innocente, patatino Hoffmann! Da mesi auspico del sano Hurt/Comfort con lui protagonista ma se dovesse perire giuro che prima piangerò per giorni poi... insomma, per lui vale circa lo stesso criterio che per il cane, solo che il cane è intoccabile, lui si può strapazzare a piacimento. Deliri a prescindere, sono bellissimi Hans è Friedrich che provano nostalgia uno per l'altro e si cercano a vicenda nei ricordi. Ho adorato le scene di battaglia, con i soldati spaventati e feriti che urlano e sanguinano ma stringono i denti e continuano a lottare perché "senza decisione non si va avanti". Congratulazioni per il realismo e l'accuratezza storica, attendo con piu ansia del solito il seguito! |
Buongiorno. |
Finalmente riesco a mettermi con calma e gustarmi questo meraviglioso capitolo! |
Ave S.!!, quotandoti “la famosa illustrazione di Wolfgang Willrich, con quella numerosa famiglia dai figli biondissimi, la madre con l’infante attaccato al seno e il palo della pergola che nella forma ricordava la runa Algiz, simbolo di vita e protezione” ha fatto venire i brividi pure alla scrivente, scene epiche, da combattimento e si chiude in (apparente, svagata) ansia, il tenente che apprezza (almeno per me) Achille e Patroclo rabbrividisce scorgendo quella tradizionale, idilliaca illustrazione .. e tanto la gioventù è solo una, del domani non vi è certezza… |
E niente, non voglio rimanere indietro e tu stai continuando ad aggiornare, per cui mi devo proprio dare una svegliata!! |
Ciao^^ |
Buongiorno. |
Mia cara, eccoti la recensione della domenica ^^ |
Buondì ^^ |
Ciao carissima^^ |