E l'paertura di loro due in modo in abioti tradizionali che vanno al tempo credo sia l'immagine più ridicola e al tempo stesso romantica con cui si può immaginare questi 1 gennaio a Tokyo.
quello che una volta era un cervello affidabile
Oh, Kei... il cervello ha fatto cilecca in favore di altro (sto parlando del cuore, Tetsu smettila di sghignazzare insolente come tuo solito) e oramai si è arreso, come tutto di te. Kuroo ha valicato ogni barriera, ogni resistenza e si è insinutao dentro di te in tutti i modi possibili e non andrà mai più via.
Il problema è che si sta innamorando.
Il che è grave. Perché Kei era convinto, certissimo, di essere già innamorato da un pezzo e poter solo risalire la china. Dopo la fuga, dopo la resa, dopo aver appiccicato un'etichetta alla relazione, dopo essersi spogliato nudo e ridotto il culo a pezzi, si poteva solo migliorare.
E invece no. Si sta innamorando. Ancora di più.
Questa immagine è bellissima, anche quella successiva - ma non posso citare l'intero cpaitolo, anche se vorrei, questo alternarsi di immagini poetiche e idilliache che poi sfociano nel fisico all'inverso simili con immagini che ti stampano nella mente. Senti l'anima di Kei che si dibatte perché vuole toccare il più possibile quella di Tetsu e senti la sensazione di chi è stato piacevolmente aperto in due. Come fai a far provare queste due cose allo stesso tempo in poche righe, davvero, è magistrale.
«Puoi scordartelo, che mi levi le mutande!»
«Dici in generale, o proprio nel caso specifico? Perché se è in generale... »
Come si fa a non adorare uno come Tetsu in grado di stemperare e mettere in ridicolo qualsiasi momento, qualsiasi situazione ma non con l'intento di metterti in imbarazzo, ma di alleviare la tensione e spezzare quello che potrebbe essere un momento pesante e impegnativo mentalmente (fisicamente no, abbiamo visto che sei un ragazzino esattamente come Kei e tutta la tua spavalderia si perde nell'innocenza del sentimento e nel guazzabuglio ormonale).
Fra gli effetti collaterali di Kuroo Tetsurou c'è l'allarmante facilità con cui riesce a smarginarlo.
Occhi a forma di cuore, non aggiungo altro.
Kei alza il dito medio e intanto pensa che Kuroo Tomo, da un altro continente, si è preso il disturbo di pensare a lui, di offrirgli un kimono di famiglia, persino di sceglierne uno. E la cosa lo porta a un livello di commozione che la dice lunghissima sullo stato di isteria in cui versa da giorni.
Il fatto che Kei si emozioni per una cosa del genere è dolcissima, anche se ammetto che mi ha fatto parecchio ridere che uno legato alle tradizioni del suo paese, tra shogi e haiku, abbia pensato - o quanto meno preso in considerazione - l'idea di andare al tempio in jeans e felpa. E credo che in fondo abbia fatto ridere parecchio anche Kuroo, istruito dal sommo Tomo su quale kimono destinare a Kei perché sarebbe stato quello che l'avrebbe rappresentato meglio in un momento così importante come il capodanno e l'inizio di un anno nuovo con una nuova vita e consapevolezza (perché, diciamocelo, Tomo sa perfettamente cosa frullava nella mente del nipote e non solo... anche gli altri parenti immagino, ma Tomo è un passo avanti a tutti ed è il primo Kurotsuki-shipper).
Lucicole nel canneto.. io ahimè di lingua giapponese non so nulla, se non ripetere quelle quattro cose imparate nel corso degli anni, però la mia conoscenza è quella di un pappagallo bravo a ripetere. So però che Kei dicono scriversi come lucciola, e quindi... assolutamente perfetto. come dice tsukki Su quali cose si sbaglia, Kuroo Tomo? E' capace di sbagliare? No, ovviamente. In realtà sì, ma oramai credo gli venga sempre più difficile farlo
«Sono vecchi e molto usati. Diciamo che il valore affettivo supera di molto quello economico.»
«Quindi sono pregiati.».
Bellissimo.
«E tu lo sai che con il kitsuke fai proprio pena? Tutte quelle storie sugli haiku e lo shodou, e l'estetica nipponica e poi mi cadi sulle basi... »
Ecco, appunto XD
«Però, cavoli se ti sta bene! Mezza Tokyo vorrà levartelo di dosso, e invece sarò solo io a farlo, stasera.»
Kei salterebbe volentieri direttamente al programma serale.
In effetti con un Kuroo così tutot ben aggindati, chi non sorrebbe passare direttamente al programma serale?
Ed è bellissimo come Tetsu si crogioli nell'idea che quello che potrà togliere tutta quella stoffa a kei sarà lui e soltanto lui. Ed è una cosa così adolenzialmente innocente ed eccitante che non so nemmeno come definirla se non emozionante.
Toccare Kei, più che il kimono. Tetusrou lo tocca molto di più di quanto sarebbe necessario: gli stringe i fianchi premendo forte con le dita, tasta la stoffa cercando i rilievi delle ossa del bacino e la pienezza dei glutei sotto tre strati di vestiti. Tsukishima Kei, nella sua forma corporea e concreta, ha i connotati e i pericoli di una dipendenza.
Di nuovo un immagine che è pura emozione, l'idea che ora Tetsu possa toccarlo, abbracciarlo, sentire la sua pelle, le sue forme sotto di lui, stringerlo senza l'incertezza del e se non vuole? ma con una nuova consapevolezza dettata da quello che stanno riuscendo a costruire (e che in parte hanno già costruito, ma i loro mattoni saranno così tanti che non ci sarà mai fine)... la dipendenza da quello spirlungone sociopatico ma che in realtà nasconde molto di più (basta solo vederlo, o meglio, costringere Tsukki a farlo vedere) è qualcosa di intossicante e oramai da cui è impossibile uscirne.
«Tetsurou: o parli o stai zitto, la via di mezzo mi fa incazzare.»
«Lo vedi? Non so mai come dirti le cose senza che t'incazzi.»
«Mi sto già incazzando. Dillo e basta.»
Il loro modo di rapportarsi in a nutshell, l'insicurezza di Kuroo quando ci sono di mezzo le questioni importanti e le domande a Kei, la zerto pazienza o sopportazione di Kei e le sue risposte spezzanti credo faranno sempr e parte di loro. magari si attenueranno gli effetti e non sfoceranno in un possibile litigio,ma saranno comunque sempre il loro modo di comunciare, anche da vecchi (perché si sa che nulla potrà dividerli... anche se il mio animo angst un po' la vorrebbe una fanfiction dove si separano perché il tempo è finito... ma come ti ho scritto, anche se loro due sono gli unici per cui contemplo il e vissero felici e contenti, la mia vena da no-happy-ending è dura a morire un po' non riesco a non pensarci, anche se è l'ultima cosa che voglio NON vederli insieme).
Al posto dell'obi, le braccia di Tetsurou lo circondano, da dietro, un laccio intorno alle costole che, invece di annodare, scioglie.
La capacità di questo diciassettenne di mettere in ogni suo gesto tutto l'amore di cui è capace, compreso anche quello di kei che ancora non riesce a esprimere davvero, è incredibile. Ci arriverà a fare la sua parte, ma Kuroo sembra sempre capire cosa serve in quel preciso momento e come riportare l'equilibrio nella tempesta.
Il tempo passerà e diventeremo meno giovani e io forse sarò sempre scemo.
E tutto il discorso che fa è qualcosa che ti scioglie il cuore.
«Va bene.» «Cosa?» «Tutto, brutto scemo. Soprattutto il fatto che sei un cazzone egoista.» «Anche i due secoli?» «Vedremo.» «Anche Leo-chan?» Kei sospira e pensa che dovrebbe prendersi tempo, pesare le parole, ripetersi nella mente quel nome, definire cosa prova. Purtroppo, il tizio lucido, analitico e affidabile è sparito nel nulla. E' rimasto solo il coglione che non sa fare altro che cadere e innamorarsi.
«Anche Leo-chan. Speriamo prenda tutto dal padre.»
Uno come fa a non crogiolarsi in queste immagini, nella cedevolezza di Kei che non è capace di negare niente a Kuroo, nel suo accettare di fargli spazio nella sua vita, anche per i prossimi due secoli perché così dovrà essere. Tetsu l'ha obbligato a perdere la sua faccia a lungo e faticosamente costruita per lasciarsi andare ed essere se stesso, sempre caustico e stronzo, ma anche una persona capace di amare molto di più di quello che gli altri (e lui stesso) possano credere. Kei sa amare, e sa farlo bene, se si imegna, se ne vale la pena. E Kuroo - insieme alla pallavolo, lo shogi, gli haiku e i dinosauri - rientra nelle cose per impegnarsi ripaga.
Tsukishima Kei odia tutte queste cose e moltissime altre, ma ama Kuroo Tetsurou.
E anche qui possiamo dire che in fondo è un po' il succo di questa fanfiction.
Ho amato alla folia le descrizione di Bokuto e Akaashi nei loro kimono: Bokuto, esuberante e dirompete, incontenebile nell'estetica, nei nodi e negli strati di tessuto perché il suo morale e la sua vitalità sono troppo esplosive perché la tradizionale estetica nipponica possa contenerlo. Akaashi invece è perfetto, elegante e composto, un mistero e un esperto di mimentismo, anche in fatto di sentimenti e l'anno capito ampiamente tutti... e da un pezzo. Tranne i diretti (o il diretto) interessato.
L'immagine della gelosia di Kei mi ha fatto morire, in tema con il capitolo dove si parla di tessuti morbidi, pregiati e delicati e ora la gelosia puntente e fastidioso come solo un vecchio maglione di lana può essere.
Non lo sanno ancora, ma resterà una delle cifre della loro lunghissima amicizia.
Bello sapere che saranno amici per tanto, tanto tempo e che il desiderio di Bokuto in fondo è un qualcosa che sta diventando già realtà.
Come sempre Kei ed Kenji hanno delle conversaizoni criptiche alle orecchie altrui, ma dentro le quali c'è un modno, kei che indossa inutilmente maschere, il ringraziamento con quel noi e la domanda sei felice ... Kei che ci pensa e Kenji, che controbatte la sua risposta, ammettendo di non esserlo. L'immagine che propone Akaashi di razionare l'ossigeno e farsi bastare quello che ha è qualcosa di terribilmente struggente (e che amo alla follia anche per questo, sono abbastanza sicura finiranno insieme per forza perché queste ship sono la perfezione, però tutto questo angst mi devasta e mi piace da morire allo stesso tempo... sì, qualche problema devo averlo, ma ci sono Kuroo e Tsukki che pur con qualche "piccolo problema hanno dato pace ai nostri animi, atruggersi un po' per la BokuAka è bellissimo, anche perché spessp èer questi due le cose avvengono troppo facilmente e in modo troppo naturale. Mi piace l'idea che il lro finire insieme non sarà qualcosa di scontato, ma conquistato duramente, anche più di Kuroo e Tsukki).
«La normalità è sopravvalutata. Forse neanche esiste.»
Kei lo dice, e lo pensa, ma in fondo al cuore sente agitarsi i tentacoli di una paura nuova: quella di stare portando via qualcosa a Tetsurou. Opportunità, sicurezze, approvazione, consenso sociale. Una vita più semplice.
La mano di Keiji scatta fulminea in uno scapaccione sul collo.
«Ahia!»
«Stai pensando cose idiote.»
Anche questo pezzo è magistrale, dimostra come si conoscono a fondo, come le loro paure in fondo siano le stesse, solo che Kei aveva probabilmente qualche paura in meno, o forse qualcosa in meno da perdere rispetto ad Akaashi, e correre il rischio è più facile se sei in prima liceo, già quando davanti hai un bivio più importante ci pensi due volte prima di incasinare tutto. In fondo la pensano allo stesso modo, solo che davvero, ha ragione Akaashi, Kei è stato più fortunato: per il momento e per l'altra persona che aveva davanti. Bokjuto ha troppo da perdere agli occhi da Akaashi e non può correre il rischio di causargli problemi... aaawww, mi faranno morire di gioia e dolore.
Kenji che imita i due amici e la loro ipotetica - ma alquanto realistica - conversazione e la risata di Kei degna dei sedici anni che ha e di quel momento così unico e importante e che è un attimo racchiuso in un secondo che sa di eternità, un istante di pace assoluta in cui sembra davvero che tutto potrebbe andare bene per il resto delle loro vite. Sono quegli attimi preziosi, durano davvero un istante, ma a volte ti danno la carica che ti permettono di essere di nuovo la persona che eri o che vorresti essere.
Parla con tranquillità, con uno di quei sorrisi che gli partono da dentro e si estendono a tutti i lineamenti e poi oltre il viso, fino all'aria che ha intorno. Per questo sono irresistibilmente contagiosi. Perfino Kei sorride; anche per lui è l'hatsumode migliore di sempre.
E qui mi sono sicolta, di nuovo, perché è bell vedere come Kei riesca a sentire un legame con Bokuto, come un apersona eccessiva e folle come lui alla fine abbia un animo così ricco che Kei è in grado di comprendere e sono follemente innamorata di questa immagine di complicità e amicizia che hai proposto.
Non lo sa, ma il tempo di una sola esistenza per amare non gli basterà.
Adorabile anche questa considerazione. Dei, quanto sono belli insieme que sti due.
Mi è piaciuta la considerazione che fanno Kei e Tetsu su Akaashi e Bokuto... Bokuto è di una sincerità disarmante e ha dichiarato più volte ad Kenji quello che prova, forse non in maniera davvero esplicita, ma cr edo che Kenji stia in qualche modo obbligandosi a rifiutare certe consapevolezze perché sa che non può, che non è il momento, che non è la persona giusta... Kotaro gli sta facendo del male? Inconsapevolmente, ma lui non ha filtri e quello che pensa lo dice.. quasi, quel segreto, quella preghiera che si avvererà con molte fatiche, gemella di quella di Kenji. Non hai idea (o forse sì) di quanto mi piacerebbe leggere la tua versione di questa storia, di come hai deciso di far si che alla fine quei due raggiungano il loro punto d'incontro e trovino il loro "felici e contenti".
Mi è piaciuto anche il ringraziamento di Kei, perché in fondo, molto di quello che è successo, magari è stato il destino che gli ha facilitato il percorso, magari è stato incontrare un pazzo fuori di testa che si è incredibilmente e perdutamente innamorato di lui. Akaashi non crede nel destino e nella sorte, ma credo che Kei un po' sì e non poteva fare altro che ringraziare per quello che gli è stato permesso e concesso.
Bellissimo.
Sono sconvolta all'idea che stia per finire tutto (nonostante gli extra di cui mi hai parlato), è stato un viaggio meraviglioso che mi sento pronta a concludere ma che al tempo steso ho voglia di ricomicniare da capo, esplorando altro XD
Un po' come i miei viaggi a Berlino, l'ho già vista ma ci torno ogni volta perché c'è sempre qualcosa di nuovo da vedere, da assaporare e su cui pensare. Quindi rileggendo TnH noterò altre cose, amerò altri passaggi che non ho stranamente ancora citato e poi chissà che non arrivi qualche altro extra degli extra che aprirà le porte su qualcosa di ancora inesplorato?
Io posso solo dirti grazie per questa perla <3
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