Recensioni per
Tsuki no Hikari
di drisinil

Questa storia ha ottenuto 100 recensioni.
Positive : 100
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/10/22, ore 07:35

Siamo in mano al destino.
Esattamente due capitoli fa, questa frase troneggiava ad inizio pagina ed io mi ritrovo a ripensarci, riportandola pari pari a come l'hai scritta, a come Aki e Kei stesso l'hanno interpretata.
Per svariati motivi, per me, risuona forte, nelle righe di questo nuovo capitolo.
Perché questo è un destino che ti mette di fronte a delle scelte da compiere. Un destino che ti mette alla prova, dolceamaro, spesso crudele, che risveglia come una sferzata di vento gelido in faccia, che quasi non da' il tempo di rioganizzare i pensieri, che fa correre a perdifiato fra i vicoli, alla cieca, con le lenti appannate... che si diverte a giocare a nascondino, perché in qualsiasi modo la metti, è sempre un passo avanti, conosce sempre la risposta.
E' in un attimo di stasi, però, proprio quando si é distratti e non ce lo si aspetta, che fa entrare un raggio di sole.
Akaashi nel suo piccolo é un mondo, nella sua fragilità silenziosa che espone solo quando abbassa, per colpa di attimi di debolezza (é colpa del vino, per ora!) le difese. La sfumatura di una pacata preoccupazione nel tono, poche domande e poi dritto al punto, senza inutili filtri o fronzoli. L'inaspettato raggio di sole che si fa strada fra cumulonembi di pioggia e pensieri. Il legame con Bokuto che si ripresenta, l'attimo di silenzio e poi la risolutezza, perché no, è suo e non dev'essere considerato alla stregua di una persona qualunque, di un fratello qualunque.
E' così bello e frizzante, leggere il principio di un rapporto d'amicizia più maturo, le battute scambiate, il piegarsi a chiedere scusa e cambiare rotta per portare rispetto, per far capire all'altra persona quanto c'interessa la sua opinione o quanto abbiamo bisogno di essere instradati verso la cosa giusta, di sentirla parlare.
E poi Hai un posto dove stare? Posso fare qualcosa? Come dicevo prima: conciso, senza filtri. Tutte le domande che servono, a volte, sono proprio quelle due. E rischi di sgretolarti come sabbia bagnata fra le dita.
Kei continuo a capirlo, ad approvarlo, a riconoscere le sue paure e la sua voglia di scappare e rifugiarsi lontano, nella quotidianità delle cose che ritiene più sicure. Nel proprio cantuccio si sta bene, non c'è pericolo di essere feriti o di ferire. Però... però c'è qualcuno d'ingombrante, ormai impossibile da cancellare e altrettanto infattibile da ignorare.
Kuroo, dal suo lato, per me é vento in tutte le forme, la brezza leggera che porta sorrisi nascosti, la folata autunnale che spazza le foglie e profuma di pioggia e lacrime, la stessa che ti fa capire di aver scordato l'ombrello... o la folata calda -come quelle che soffiano dal mare ed accarezzano i capelli- o quell'unico soffio gelido che preannuncia una nevicata e ti fa capire di avere voglia proprio di quel maglione con l'etichetta sbiadita e proprio di quell'odore addosso. E infine è un uragano, di determinazione, di risolutezza e di costanza, incapace di mollare la presa, preoccupato ed espressivo come tutti e ottantacinque i messaggi più i vocali che gli ha lasciato.
Il “Tu prenditela comoda”, mi ha fatta ridacchiare, perché me lo immagino proprio.
Ho amato alla follia il fatto che Kei abbia messo la sveglia alle tre meno un quarto, anche solo per ricordare il momento del ritorno della salma. E' un messaggio potentissimo, da leggere.
E infine, ma soprattutto, ho amato anche di più che sia lui, alla fine, a non riuscire più ad aspettare e a ricercare nuovamente un contatto faccia a faccia, a prescindere da quanto potrà o meno essere doloroso.
Attendo trepidante il ritorno del guanto e il loro destino.
Fino ad allora... ti ringrazio di nuovo per il viaggio.
And I'm hooked. Again.

Recensore Master
22/10/22, ore 09:18

Qui la situazione comincia a essere dolorosa e sono ben lieta che i prossimi capitoli non saranno flashback (anche se credo si soffrirà comunque).
Lo capisco Lei, lo capisco bene, però soffro per Kuroo (diciamo che dovrei imparare qualcosa da questa storia), ho apprezzato tantissimo che alla fine Kei voglia parlargli di persona... Non so quanto bene andranno le cose, ma è un passo avanti.
Akaashi è molto diverso in questa storia rispetto a come lo vediamo ci solito s credo che questo sia un'ottima interpretazione di questo personaggio, così calmo e pacato che spesso viene visto come serio e tranquillo ma quasi debole, se in coppia con Bokuto(-san).
Invece ha un carattere fermissimo, persino Kei deve abbassare la testa a e chiedere scusa più volte perché con Akaashi non si scherza.
Ho adorato la loro conversazione telefonica e il modo in cui Akaashi gli sbatte in faccia il fatto che stavolta non può scappare ma deve assumersi le sue responsabilità. Va bene che Kuroo è forte e determinato, ma adesso è lui che ha problemi e Kei non può aggiungersi alla lista delle sue preoccupazioni.
Non so davvero cosa aspettarmi, il che è magnifico, ma la curiosità mi sta divorando 🤣
Complimenti come sempre 😊

Recensore Veterano
19/10/22, ore 21:32

There are some flowers you only see when you take detours.
Vorrei cominciare la mia recensione in questo modo, con una quote di un personaggio secondario che personalmente ho molto amato, all'interno del piccolo grande mondo che é Haikyuu. Riassume concretamente e al meglio il mio pensiero.
Non starò a tediarti sul fatto che per me, ormai, sono passati la bellezza di quindici anni, dalla mia iscrizione sul sito. Ero una ragazzina e scrivevo... da ragazzina, per l'appunto e completamente un altro genere.
Ma nella vita, si sa, si matura e ci si approccia poi alle cose in modo differente, ci si sofferma di più sui dettagli racchiusi in una storia o sulle emozioni che l'autore cerca di trasmettere strada facendo, capitolo dopo capitolo.
Il destino ha voluto che incespicassi per caso nella tua opera, mentre mi accorgo che da anime/manga e fanfiction in generale non riuscirò mai a discostarmi davvero (la mia bambina interiore gongola soddisfatta). E' stato un colpo di fulmine. Un fiore raro, che sono riuscita a vedere solo perché ho cambiato rotta e mi sono immedesimata completamente fra le righe.
Rapita e trasportata in un modo talmente elegante da essermi goduta il viaggio fino al 23esimo capitolo senza nemmeno rendermene conto.
Il tuo modo di scrivere é genuino, colorato, divertente, tenero, malinconico, a tratti serio, e molto molto sagace.
Mai monotono o fuori luogo.
Non mi soffermo sulla questione IC, perché tutti i personaggi presentati li ho trovati fedelissimi a ciò che é stato letto/guardato dalla maggioranza delle persone che amano il genere ed in particolare quest'anime/manga.
Però gli intrecci, i flashbacks, i personaggi secondari che qui hanno una loro profondità, un loro spessore... wow. Questo mi fa davvero sentire come se avessi percorso quattrocentosette chilometri di missing moments (fino ad ora), avendo avuto modo di riflettere, ridere, provare calma, tenerezza, solitudine, maliconia, disprezzo e dolore assieme a loro.
Kuroo non é più solo un'etichetta sbiadita dai lavaggi e Kei non é più solo un sandwich all'uovo che impatta contro la spalla. La complessità e ricchezza del loro rapporto si nota nelle crepe, nelle parti in ombra della loro personalità, nel modo in cui testardamente -volenti o nolenti- ora si cercano anche più di prima, più voraci e goffamente frettolosi, ma anche con l'intelligenza emotiva di chi ammette gli sbagli, di chi é più attento e premuroso, di chi forse piano piano sta maturando. Perché, alle volte, fa bene anche stare soli insieme.
Ci sono così tante piccole perle sparse, nella tua storia, tante righe che mi hanno colpita, ma diventerebbe una recensione troppo lunga ahah.
Amo i veri amici di Kuroo, il Nonno, Aki, il rapporto alla pari con Yama, gli haiku e l'ammasso sgangherato e spassoso della Karasuno con i loro nickname di chat. Amo anche la colonia fuori moda, le quote sui vestiti, i polsi leggermente sformati del maglione nero o il modo che hanno entrambi di sorridere (o fingere di non farlo).
Leon... lui é un'incognita, calcolatore, soffocante e maniaco del controllo, diventato la fotocopia del padre e, forse forse, con un pochino di risentimento.
Il modo in cui ha carezzato la superficie di legno del modellino di dinosauro ricercando il tocco Kei ed occultandolo poi in tasca, però... mi ha fatto un po' pena.

E poi Kei che fa da appiglio certo e preponderante, sia per gli altri che dopo per il fratello, nel mezzo del disastro del terremoto, dove regna la paura che attanaglia le viscere e dove ciò che prima era sicurezza ora diventa pericolo.
Kei che a soli quattordici anni non si permette di farsi comandare dalla paura ed é, invece, anche spavaldo, sarcastico, collerico, sempre fedele a se stesso, anche nel modo in cui alla fine fa a pezzi la lettera.
Ho la sensazione che questa Ayumi, invece, sarà una bella spina nel fianco...

Grazie per questo viaggio.
(Recensione modificata il 19/10/2022 - 09:34 pm)

Recensore Master
19/10/22, ore 18:08

Ecco subito svelate le circostanze per cui Ayumi ha riconosciuto Kei!
Ti dirò, appena iniziato a vedere Haikyuu mi sono messa a fare un po' di ricerche geografiche (o meglio, mi sono messa a farle nel momento in cui ho iniziato a shippare KuroTsuki e la geografia era necessaria) l'occhio mi è caduto sulla località di Fukushima che è la ragione per cui ho imparato a parlare e tradurre articoli che trattano il tema energia nucleare in tedesco, visto che al momento del disastro, in quei mesi la scuola interpreti focalizzava sempre l'attenzione su clima e ambiente.
Visto Fukushima e visto l'anno in cui svolge il primo anno di Haikyuu mi è venuto da pensare "chissà come ne saranno stati colpiti/coinvolti, visto che non era così distante".
La tua riflesisone sui genitori mancanti del manga credo sia stata una stilettata, piacevole, ma una stilettata di quelle che non ti dimentichi facilmente. Perché è vero, mancano troppi genitori in questa storia (padre di Tsukki, di Yaichi, di Hinata solo per citarne alcuni).
Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai inserito questo fatto all'interno della tua storia e di come hai msso nero su bianco una cosa su cui mi ero ritrovata a riflettere. In questo capitolo c'è la paura, il senso di sollievo del "sta bene" e la consapevolezza devastante che quella leucemia fulminante non è stata solamente un caso.
Straziante ma bellissimo, credo fosse davvero un capitolo che serviva a questa storia, in grado di svelare molto sui personaggi e dare quel tocco di realismo in più a questa storia già così concreta ma che adesso sembra davvero di toccare con mano.
Wow.

Nuovo recensore
16/10/22, ore 23:45

Se siamo ancora qui è perché scrivi in una maniera fantastica e perché rendi i dialoghi veramente in modo perfetto: realistico e con quell'ironia propria che mi fa morire nelle kurotsukki... Quando fai i flashback un po' li odio perché muoio dalla voglia di sapere il seguito e un po' li amo perché non sono mai banali... Quindi continuo imperitura ad aggiornare la pagina per scoprire quando aggiorni!!! Complimentissimi!!

Recensore Master
15/10/22, ore 22:52
Cap. 22:

Oh, che chiusa.
Che chiusa piena di domande! E passero il tempo a mangiarmi le mani moredno di curiosità XD
Capitolo... oddio, pazzesco e di una sofferenza indicibile, perché siamo tutti qui in attesa che quei due finalmente abbocchino, invece sono ancora lì bel belli a pasturare, lanciarsi frecciatine e commenti quando è palese c'è un sacco si UST che s'ha da risolvere in fretta. Ma al tempo stesso AMO vederli così perché l'UST è il cardine delle fanfiction, è la Vorfreude che amo leggere e che aspetti, quellati fa desiderare di vederli insieme ma che al tempo stesso ti manca quando il tutto diventa reale.
Ci sono delle scene bellissime, kei che osserva Kuroo che dorme in modo assurdo sul divano, la sensazione di casa e familiarità nell'essere lì, il modo in cui prende in giro Kuroo per volergli rifare il guardaroba quando in realtà è Kei in primisi che addocchia i vestiti dell'altro che li vorrebbe, proprio per poter sentire il suo calore, il suo profumo ed essere avvolto indirettamente in un suo abbracico (basterebeb chiedere Kei e ti sarebbe dato TUTTO!)
Li adoro, mi stanno facedno impazzire in questa storia ma leggere di loro il modo in cui li muovi, le scene famigliari che condividono, il loro botta e risposta è sempre così intenso, vivo, mi sembra di vederli davanti ai miei occhi, si sentirli pronunciare quelle parole e percepire i loro sguardi affamati e desiderosi l'uno dell'altro ma al tempo stesso super composti e attenti a non osare fare qual passo in più: uno non lo fa perché è diventato sentimentalmente stitico, l'altro perché non sa come potrebbe reagire il biondo inappetnte.
Bellissimi, mi piacciono sempre di più quesi Kei e tetsuro visti attraverso i tuoi occhi <3

Recensore Master
15/10/22, ore 22:31
Cap. 21:

Oddio, devo fare una premessa assurda, ma io sono tendenzialmente talassofobica. Ho il terrore del mare, dell'acqua delle profondità (per lavoro ho dovuto pasrtecipare a una formazioni sui prodotti per la subacqua e mi stavo sentendo male solo a vedere delle foto) quindi questo capitolo mi ha fatto venire i brividi al pensieri di nuotare così tranquillamente e la sensazione dell'acqua addosso...
Scusami, la parte di Kei che nuota l'ho letta di fretta perché era più forte di me.
Per quanto riguarda la scena invece sulla terra ferma (al sicuro) ho apprezzato come Kei, nel momenot in cui gli viene spiegato dell'imminente separazione, delle motivazioni che ci sono dietro, non voglia sentir ragioni e faccia emergere quel suo lato irrazionale per quella che potrebbe essere l'ultima volta prima di indossarela sua maschera da persona algida e insensibile al mondo che si fa scivolare tutto adosso perché si è dovuto corazzare di fronte a quello che non funzionava e che lo faceva soffrire rendendolo più fragile.
L'uso delle aprolacce per essere più grande, per irritare la figura del padre e mostrare tutto il disprezzo è stato così... umano.
Kei, ti si adora. E' un personaggio che ha una crescita stupenda e questa storia che studia la sua crescita con un po' di interpretazioni personali è fantastica.
E' così che si vince, restando al margine delle cose, guardandole dall'alto, senza farsi toccare.
Forse ogni tanto si può lasciar entrare qualcuno in punta di piedi, ma devono essere persone fidate, che rispondano a due fondamentali requisiti: essere leali ed essere docili. Come Yama, come Aki, che stanno alle sue regole e sono disposti a subirle senza ribellarsi, senza farsi troppe domande. Perché gli vogliono più bene di quanto dovrebbero.
E comunque, bisogna tenerli a una certa distanza. Da troppo vicino, l'inganno si vedrebbe. E chi scopre l'inganno ha in pugno Tsukishima Kei. Ma Tsukishima Kei non appartiene a nessuno e non ha bisogno di nessuno, se non di se stesso.

Scusami se ti riporto tutto questo pezzo, ma è stato una pugnalata perché mi sembra di aver letto i miei stessi pensieri. Perché io guardo le cose a le vivo come questo Kei e percepisco le cose come lui: non mi serve nessuno se non me stessa. Porca miseria, qui le affinità elettive con il tuo personaggio mi sono arrivate con lo stesso effetto di un treno in corsa sui binari.
Pezzesco...
(Recensione modificata il 15/10/2022 - 10:56 pm)

Recensore Master
08/10/22, ore 22:28

Decisamente un capitolo che lascia un po' andare la staticità dellì'alro, ma in cui tutto è ancora sospeso, i attesa, un po' come i bip' delle macchine a cui è attaccato il nonno di Kuroo.
Un capitolo molto di pancia e di cuore, dove ci sono gli amici che sono con Kuroo nel momento di difficoltà (e adoro questo canon largo circa dove Bokuto e Akaashi sono i migliori amici di Kuroo come Kenma, anche se lui al di sopra di tutto e di tutti, pur non abbandonando mai i suoi videogiochi, occhi e orecchie sono sempre attenti quando serve).
L'arrivo di Tsukki e il suo commento Catering  mi ha fatto morire, perché comunque non perde la sua acidità e ciò che è in favore di scelte più irrazionali e sentimenti,.
Non indora la pillola, anche se in un momento del genere tu non vuoi perderti neanche un secondo dell'attesa, perché sai che ogni secondo potrebbe essere l'ultimo, forse una persona che ti trascini via serve, ma se chi c'è dentro rischia la vita, non te ne vai, le tue gambe non te lo permetteno. Purtroppo sono una che è stata dovutra trascinare via dal corpo inerme di qualcuno che amavo portato via da un infarto (fulminante però), quindi sinceramente comprendo fin troppo bene il lato irrazionale di Kuroo.
Quattrocento chilometri non sono mai sembrati così insignificanti.
Il viso pallido e stremato di Kuroo, in quel momento, è la mappa di tutti i desideri di Kei. Vorrebbe lasciar scorrere le dita sui suoi tratti uno a uno, esplorarli, baciarli, impararli a memoria.
Tetsurou sorride e piange contemporaneamente, strappa la busta dalle mani di Kei e la getta sul sedile, lo afferra alla vita e lo stringe forte. Piange senza pudore, con lunghi singhiozzi, il viso abbandonato sul cappotto di Kei, le braccia che lo circondano.
Kei non prova neppure a trattenersi, con un braccio gli avvolge le spalle, l'altra mano, protettiva e consolatoria, gli accarezza il viso e i capelli.
Questo pezzo devo copiarlo e incollarlo tutto perché mi si è stretto il cuore, è stato belllissimo e straziante al empo stesso, Kei finalmente ammette a se stesso che vuole essere lì, accanto a Kuroo e che vuole quel ragazzo, e al tempo stesso Kuroo che al momento ha solo bisogno di aggrappoarsi a lui, la luce nel momento di massima oscurità, l'unica che gli permette di non essere sopraffatto dalle ombre.e dal dolore.
«Non eri qui per consolarmi, Kei-chan?»
«Chiamami così un'altra volta e vedi come occupiamo subito il letto a fianco a quello di tuo nonno.»
«Siamo in cardiologia. Potresti impegnarti per farmi venire un infarto, per esempio se tu mi...»

Kuroo comunque non perde il suo solito modo di fare, maestro della provocazione che non riesce comunque a trattenersi dal dire le cose come stanno.
«La prossima volta che capita chiedo ad Akaashi di torchiarti su un argomento qualunque. Tipo: haiku dell'epoca Edo. Poi vedrai che capisci cosa intendo. Aka-kun quando decide di mettere qualcuno sotto pressione è un osso veramente duro, non hai idea quanto.»
Questo è esattamente Akkashi come lo immaginiamo tutti, meraviglioso, dolcissimo ma capace di ottenere qualcunque cosa da chiunque. E ci credo che Bokuto è crollato miseramente ai suoi piedi non appena l'ha visto.

«Condividiamo una cena come si deve, piuttosto.»
Kei si sporge per parlargli all'orecchio. «Per favore, Tetsurou. Sii ragionevole. Non ho voglia di cenare da solo. E passare la notte qui è un'idiozia.»

Non so se stupirmi per la doclezza di dover condividere una cena o per il fatto che Kei proponga di mangiare... ma forse vedere Kuroo gli ha fatto tonrare un po' di appetitop e la consapevolezza che ora entrambi hanno bisogno di supporto morale, di cibo e di un momento per rimettere in ordine le idee. Me li immagino in un locale tipo quello di Midnight Diners, in un angolo a parlare a monosillabi, capendosi tra un boccone e l'altro, fino a che le parole iniziano a scorrere.
Ma sono curiosa id vedere cosa proporrai tu, perché io immagino nell'attesa del pèrossimo capitolo, ma solo perché se no ne esco scema. 
Sono perfetti e li muovi in modo meraviglioso.
Alla prossima <3
 

Recensore Master
06/10/22, ore 20:56
Cap. 18:

Piace molto anche a me!
Ora capisco da chi ha preso l'affascinante, volitivo, costante negli affetti Tetsuro!
Il nonno è davvero un grande uomo: non istiga il bimbo all'odio benchè potrebbe essere naturale e per certi versi comprensibile aizzare il figlioletto di una madre degenere e gli insegna che nella vita tutti noi siamo artefici del nostro destino, che possiamo scegliere come comportarci con il prossimo.
I dialoghi sono meravigliosi: il modo di esprimersi del nonno che parla al nipotino in modo semplice, ma non bambinesco, lo tratta come un piccolo adulto e quello dI Te-chan che poverino a suo modo avrebbe tutto il diritto di essere arrabbiato con la madre snaturata anche se ad averne la peggio è stata la nonna ed i pennarelli.
Ecco che ritorna la colonia old style che non mi era passata inosservata. C'è da dire che adoro profumarmi: nessuno di noi in famiglia esce di casa senza nebulizzarci addosso una buona dose di profumo.
Mi manca solamente il riferimento del vino francese.

Recensore Master
05/10/22, ore 21:01

Ah, i messaggi vocali, bellezza e piaga dell'era moderna (mica come gli squilli o gli sms scritti in geroglifico per stare nei 160 caratteri...).
Devo dire che questo capitolo è movimentato e statico allo stesso tempo, perché di base le parole sono ferme al momento in cui sono state registrate, eppure i personaggi si stanno muovendo verso quelli che sarano dei capitoli decisamente interssanti e... chissà, magari decisi^ Fantasticop Tsukki che finalmente ha fatto una scelta fuori dagli schemi. Quel semplice GRAZIE voleva dire tutto, ha ascoltato bene e con attenzione le parole di Kenma e ha capito che in quel momento non può non essere accanto a Kuroo. Non perché sia essenziale, ma perché deve offrirgli il sostegno e la vicinanza che gli ha negato. Forse, se le cose fossero andate diversamente Kuroo magari sarebbe meno giù e meno solo, e quindi ho percepito la sua decisione sia come egoistica (quasi a lavarsi la coscienza) sia come estremamente altruistica (al diavolo tutto, devo esserci per lui ora che sta male).
Mai come in questo capitolo - per quanto siano solo messaggi vocali - mi è arrivato a mo' d'effetto tir in tangenziale, il calore e il profumo di Kuroo, di quella vecchia colonia e il desiderio di abbracciarlo ed essere accanto a lui (vogliamo tutti essere un po' Kei).
Sono super curiosa divedere i successivi sviluppi <3

Recensore Master
03/10/22, ore 21:15
Cap. 17:

Questo capitolo è molto tenero: Kuroo che spacca il grugno a Ushijima il quale rimane inebetito è un qualcosa di stratosferico così come Tetsuro che costringe l'amico ossigenato a rivedere mille mila volte il video della partita 😂
Poi Akaashi è meraviglioso quando confessa a Tsukki di sbagliare apposta i test di ammissione all'università.
Il vino francese ritorna in questa storia così come di tanto in tanto la colonia fuori moda del moro aitante capitano della Nekoma.
Staremo a vedere 🤔🤔🤔

Recensore Master
01/10/22, ore 20:37
Cap. 16:

Dove c'è la Tsukki Yama c'è Silvana pronta a recensire 😍 Ho adorato anche questo capitolo con Tadashi che ha acquisito maggiore consapevolezza di sé e non abbandona Kei anzi lo sostiene e lo sprona rivelandosi un amico fedele È il suo compleanno, dovrebbe godersi la festa stando al centro dell'attenzione e invece si preoccupa per il suo BFF. Lo conosce come le sue tasche e va dritto al punto ricorrendo a modi di dire e metafore proprie di Tsukishima 😂😂😂 È simpatico anche il riferimento al QI degli altri componenti della squadra 😂😂😂 Capisco la sofferenza di Tsukki: esistono migliaia di ragazzi più belli, con una pettinatura più decente, meno problematici e senza dubbio più omosessuali di Kuroo ma all'amor non si comanda. Uno dei capitoli migliori 👏👏👏👏

Recensore Master
01/10/22, ore 10:59
Cap. 17:

Drunk-phone-call!
In vino veritas, mettiamola così.
Akaashi portare di una confusa - ma innegabile - verità. Le sue parole sono chiare a tratti e vaghe ad altri, le sue parole senza filtri vanno a colpire Kei molto più del dovuto e alla fine il nostro biondino malmostoso non riesce a resistere alla tentazione di vedere Kuroo che dorme e Akkashi nel frattempo perso alla visione di Bokuto che sorride mentre dorme. Ed è un'immagine dolcissima, sia vedere Bokuto così, sia vederlo attraverso gli occhi di Akaashi.
Capitolo confuso - come giusto che sia, data l'origine della chiamata - un guazzabuglio di sensazioni e sentimenti che scombussolano Kei come lui stesso non pensava potesse succedere <3

Recensore Master
01/10/22, ore 10:54
Cap. 18:

Capisco quando dici che è uno dei tuoi capitoli preferiti. Questo mini-Kuroo (o Te-chan) è adorabile (nonostante sia un bambino), e il discorso che fa con il nonno è stupendo fantastico, perché in qualche modo riesci a figurare come quelle parole si adattino perfettamente a quello che sta vivendo ora Tetsuro. Mentre leggevo il mio cervello già si stava immaginando come questo spaccato sul passato si riflettesse sulle attuali decisioni e scelte di Kuroo e come la sua situazione con Tsukki faccia riemergere quelle sagge parole pronunciate dal nonno, il dolore per il rifiuto da parte di sua madre, la scelta di reagire alla spinta, piangere o lasciar perdere... Fallo crescere ed eccolo davanti a quello che sta provando davanti al caparbio e ostinato (nonché spaventato) rifiuto di Kei.
Un capitolo molto sentito, molto vivo e decisamente davvero, davvero bello <3
Ah, dimenticavo... il dettaglio della colonia del nonno. Non posso dirti quanto l'ho amato. E questo è il background del profumo che ha il tuo Kuroo nelle tue storie. Meraviglioso.
(Recensione modificata il 01/10/2022 - 11:08 am)

Recensore Master
24/09/22, ore 20:35

Penso che il fatto che il padre di Kei sia uno str*nzo di prima categoria sia abbastanza Canon 😝
Indubbiamente Kei è rimasto ferito, quasi traumatizzato dalle balle spaziali di Akiteru.
Però secondo me c'è dell'altro: come mai questo bimbetto si è attaccato in questo modo a suo fratello, al punto da ritenerlo più che un punto di riferimento, quasi un eroe? Io presumo che la figura del padre sia abbastanza assente nella sua vita. Anche io immagino che il padre di Kei molto intelligente e celebrale come lui mentre Aki lo vedo più simile alla mamma.
Capisco che il lavoro è lavoro e bisogna portare a casa il pane ma dedicarsi anima e corpo trascurando la famiglia ed i propri figli in un'età così delicata e critica non va affatto bene.
Bravissima, gli scambi in questo capitolo sono pazzeschi