Recensioni per
Tsuki no Hikari
di drisinil

Questa storia ha ottenuto 100 recensioni.
Positive : 100
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/12/22, ore 19:26

Un capitolo che ricalca il suo titolo, un capitolo giusto. Brutto e triste ma ci sono diverse cose da considerare, in primis sono molto contenta che non fosse il cpaitolo di Kei e Tetsu perché sarebbe troppo presto, voglio vederli smangiarsi fegato e mani mentre l'UST raggiunge livelli epici di massima soddisfazione. Poi è anche un capitolo in fondo che racconta quello che potrebbe essere una cosa normale: i ragazzini (maschi o femmine che siano) spesso sono scemi, il cervello perde qualche sinapsi con gli ormoni di mezzo e molto spesso si fanno scelte sbagliate, e non ci sono seconde prime volte. L'importante è imparare da un'esperienza negativa e farne tesoro, sperando di incontrare qualcuno che potrà migliorare il ricordo. Non cancellarlo, perhcé i ricordi non si cancellano, ma mettere il resto in secondo piano. E tutti noi sappiamo e vogliamo che sarà con così con Kuroo, perché ci hai lasciato troppe briciole di pollicino per non intuire che sarà così (dal regalo di Kenma dei momenti felici ad altre piccoli riferimenti sul futuro che sarà). 
Amare gli spazi ristretti ma non sentirsi constretto è un'immagine che rie sco ad ave re ben chiara e la vedo molto adatta al carattere di Kei: libertà assoluta  ma lontano dagli sguardi degli altri.
Indipendente, sicuro, spro vve duto e idiota sono aggettivi che accompagnano que sto arrotolarsi di presente e passato - anche se i tempi si fanno se mpr e più vicini. Adoro questo s tile narrativo, un po' presentee un po' passato... l'ho usato un sacco per scrivere e amo leggerne.
la breve conversazione con Aki che in parte ha intuito cosa stia passando  per la testa di Kei ma al tempo stesso sa che il suo fratellino non è pronto e forse nemmeno capace di parlarne. Però quando vorrà, Aki sarà lì con lui pronto a offrirgli tutto quello di cui avrà bisogno. 
Mi è piaciuto il flirtare diretto e al tempo stesso impacciato, il modo in cui a Kei non interessi del giudizio altrui (o almeno appartemente) e di come invece Shuto sia così ossessionato e terrorizzato all'idea che possa essere interessato da Tsukki.
L'incontro con in mensa con Kei che prende le difese con yama l'ho amato molto, perché comunque si vede che ci tiene che la gente gli porti rispetto (e in fin dei conti Kei lo fa con Yama, abbiamo visto farlo un po' meno con Kuroo - come giustamente lui gli ha rinfacciato con quello chiaffo morale) e che il resto riguarderà solo loro due.
Se non altro, è bello da far schifo. Così, da vicino, con gli occhi aggrottati, la tensione scolpita nella mascella squadrata, le labbra socchiuse, una vena del collo in rilievo, gli è parsa la materializzazione di tutte le più sconce fantasie erotiche del repertorio Tsukishima.
[...]

«Me ne fotto delle tue regole!»
«Allora stai a vedere che ti fotti solo quelle... »

Le regole di Kei, il suo porre dei paletti, il suo limitarsi alla meccanica capendo che la cosa non può essere del tutto priva di attrazione non può funzionare, non per una prima volta, dove l'eccitazione e i sentimenti - anche solo una sbandata provvisoria, la classica cotta - è essenziale perché qualcosa di così profondo e intimo possa funzionare. Non sempre funziona, ma spesso aiuta.
Perché in fondo, se l'è proprio cercata. Perché ha commesso un errore di valutazione dietro l'altro.
Davvero, avrebbe dovuto capirlo alla partita. O al tavolo della mensa. O in libreria. O l'altroieri, alla fermata dell'autobus. E invece ha pensato di poter passare sopra al suono degli allarmi interni, alla voce della ragione. Ha dato a quel suo corpo avido e irragionevole così poca importanza da credere che non servisse difenderlo.
Ecco, appunto.
Non crede all'amore, ma al rispetto ci crede. E in questo caso, non ne ha avuto abbastanza per se stesso. E in fondo l'errore è tutto qui.
Tsukishima Kei sbaglia, ma mai due volte nello stesso modo. Sbaglia, ma va avanti sempre.
Eco, questo pezzo, insieme a quel Cresciuto che determina l'aggettivo giusto di questo capitolo sono un po' l'essenza. Kei ha fatto delle considerazioni, ha voluto buttarsi in qualcosa che credeva di poter gestire ma che non ne aveva né la maturità né i mezzi, ha creduto che fosse solo una cosa da fare e non da sentire, puro e mero piacere, ma mettersi nelle mani di qualcuno di cui non ti fidi, quando poi le cose non vanno, è tremendo, doloroso e ne esci malissimo.
Mi sto facendo un po' di viaggi mentali nella mente di Kei, credo che sia si cresciuto, che mentalmente sia pronto a quello che il rapporto fisico con Tetsu porterà e ne apprezzerà appieno tutti i risvolti, ma senza il sentimento - che abbiamo visto esserci eccome - e senza quel po' dio sicurezza che potrebbe valerna la pena, Kei non era pronto a lasciarsi andare. In fondo, probabilmente, lui la sbandata per Kuroo sde l'è presa anche fin troppo bene, ma non era pronto a essere usato, a essere un esperimento dell'altra sponda o un divertimento momentaneo. Ha preferito torturarsi e negarsi finché non ha cominciato a capire che per Kuroo non era né un esperimento né qualcosa di momentaneo, ma che con lui è stato più serio di altri. E sì, in fondo Kei non ha del tutto sbagliato a tenerlo un po' sulle spine. Magari in un prossimo futuro racconterà a Tetsu di questa storia e lui capirà molto di più di quello che Kei gli dice, lo abbraccerà, ripenserà a quanto ha pensato per farlo cedere, per convincero a farsi dare retta, e riderà, in barba a quel Shuto che non sa cosa si è perso ma in fondo non potrà non ringraziarlo un pochi, perché così Tsukki è tutto suo e forse questa esperienza l'ha reso la persona migliore che Kuroo ama... me la sto viaggiando troppo, eh?
Un capitolo difficile, ma necessario e comunque bello come sempre <3

 

Recensore Master
30/11/22, ore 17:38
Cap. 34:

Ti commento questo capitolo dal mio luogo preferito al mondo, quasi una casualità perché è la dodicesima volta che vengo qui!
Quindi, da sotto la Porta di Brandeburgo, durante il mio dodicesimo viaggio a Berlino (e al freddo di una sera di novembre) ti dico quanto ho trovato adorabile questo capitolo. Non sarò prolissa come al solito, non me.ne voglia Yama.
Ho apprezzato moltissimo questo capitolo Tadashi-centric, il suo incontro dai secondi contati, il condividere il numero con Hayame (che però gioca calcio, fantastica) il suo decretare che alla fine Tadashi le è sembrato un buon candidato, perché Tsukki alla fine se la tira troppo. La gentilezza di Tadashi ha fatto colpo, il suo buon cuore sempre pronto a difendere comunque il suo amico anche se questo poteva giocare a suo svantaggio.
Ho percepito tanta eccitazione ed entusiasmo, il senso di stare diventando grandi e non necessariamente dover vivere all'ombra del suo amico.
In bel capitolo.
Scusa la breve recensione, ma alle 17.30 di sera Berlino è freddina e non mi sento più le dita, ma ci tenevo a recensire il dodicesimo capito durante questo mio (breve) dodicesimo viaggio 🖤❤️💛

Recensore Master
23/11/22, ore 18:34
Cap. 33:

Ok, come ti ho accennato nel messaggio che ti ho mandato, questo capitolo è stato qualcosa di indescrivibile. Ho una serie di emozioni aggrovigliate, sono passata dalla staticità di Tsukki che guarda fuori dalla finestra all’euforia pura che FINALMENTE ho sentito anche provenire da Kei.
Bravo tsunderino del mio cuore <3
Partiamo da quest’apertura di capitolo, come dicevo molto statica, Kei con lo sguardo fisso sulle arciere – e le spalle larghe da segnare sul post-it che sono taciuta verità – mi ha fatto tanta tenerezza. Nonostante sia circondato da gente che reputa idiota, passa il suo tempo in loro compagnia, non li mal sopporta davvero così tanto. O meglio, li mal sopporta nella loro idiozia (e forse gli unici che si salvano sono Yamaguchi, ovviamente Akaashi, e Tetsurou, ma lui è ovviamente un discorso tutto a parte, anche se spesso cade nel calderone di quelle cose che Tsukki non sopporta, ma se vengono da Kuroo, tutto è molto più tollerabile. Kuroo non è un suo amico, quindi non si può veramente farlo rientrare nel conteggio).
Mi sono piaciute le considerazioni sui post-it dei compagni di squadra e quelle su Suga (che tutti sappiamo aver dedicato il suo cuore – Shinzo wo Sasageyo! – a Daichi) e vedere questo gruppo di squilibrati (Kei compreso) trascorrere il tempo insieme. Kageyama che cerca di ignorare Hinata che lo attrae come una calamita e Kei che si chiede cosa diavolo ci sarà di interessante in quel gamberetto saltellante mi ha fatto morire, ma d’altronde lui ha Kuroo (quasi, ma fine capitolo ce l’ha davvero) e voglio dire, fare paragoni è ingiusto. Poi Hinata da grande migliora e l’allenamento porta i suoi frutti, ma Kuroo è qualcosa di sublime. Sì, il discorso sulle milf che andrebbero pazze per lui lo capisco molto bene XD
Mi è piaciuto il commento su Yama che sembra rimbambito ma al tempo stesso sa di esserlo a sua volta, solo che ha la decenza – secondo il suo punto di vista – di nasconderlo. Anche se forse non davvero così bene che crede di fare.
Per questo, per arrivarci, è riuscito a saltare più del solito. Lo ha fatto davvero. Quindi, dopotutto, Hinata non si sbagliava. Sulla pallavolo non si sbaglia mai, ha una specie di infallibile istinto naturale, da animale selvatico.
Bello questo pezzo per due ragioni: la prima è che riconosce a Hinata il suo istinto, il suo talento e la sua bravura nel percepire la pallavolo. Tecnicamente deve migliorare, ma quell’istinto è una cosa che ha dentro di sé e che – sappiamo – lo porterà oltre la vetta, to the top (così, citiamo lo stesso autore). Seconda ragione è la consapevolezza di aver saltato più del solito, di essersi accorto in tempo di qualcosa e aver fatto quel passo in più, anche se forse bisognerebbe dire quello sforzo in più per raggiungere il risultato e ottenere quello che voleva. Magari oramai mi è fuso talmente tanto il cervello con questa storia (e questo capitolo in particolare) però ci ho percepito qualcosa che va oltre il puro e mero salto per schiacciare una palla particolarmente alta.
Quando pronuncia esplosiva, strascica leggermente l'ultima sillaba, come per trattenerla in bocca più a lungo, per gustarne il sapore sul palato. E' una cosa che fa tutte le volte che una parola gli piace particolarmente. Kei ne va matto.
Stupendo questo dettaglio sul modo di parlare di Tetsurou, il modo in cui tiene in bocca le parole che gli piacciono e come Kei noti questi piccoli particolari e gli mandino in panna il cervello. L’ha guardato e ascoltato molto più di quello che lui stesso voglia ammettere (...ok, cosa ammette Kei? Vabbè…) Poi penso sempre che parlano giapponese, quindi il mio cervello cerca di mettere a fuoco quello che potrebbe essere il modo di parlare di Kuroo ma – ahimé – sono ferrata sulle lingue germaniche e balbetto un po’ di finlandese, ma il giapponese è proprio fuori dai miei schemi mentali. Mi limito a riconoscere solo delle parole, ma ci si accontenta. Come dico sempre, se fossi nel mondo di Boku no Hero Academia il Quirk che vorrei avere sarebbe la capacità di comprendere e parlare tutte le lingue del mondo. Che Quirk da nerd, ma sarebbe la mia gioia.
«Nell'unico senso di queste parole in giapponese. Non me l'ha data una ragazza.»
Gli allarmi interni di Kei entrano in funzione tutti insieme.

Questo pezzo è mi ha compita molto perché è quel tipico momento in cui un qualcosa a cui stavi pensando distrattamente e che in parte avresti voluto accadesse, sembra quasi stia per diventare realtà. È il momento di stordimento, di non ancora completa realizzazione che ti lasciano inebetito e al tempo incredulo e speranzoso. Una cosa piccola, ma mi è piaciuta la reazione di Kei, una specie di Vorfreude a cui ancora non crede ma che si sta insinuando dentro di lui.
«Me l'ha data un ragazzo. Un bel tipo. Anzi, direi uno proprio figo. Di un'altra scuola. O forse più grande.» […] «Alto, moro, fisico da atleta, capelli come se ci fosse esploso in mezzo un petardo?»
Bella la descrizione di lei (su cui tutti concordiamo) e adorabile l’apparente impassibilità con cui cerca di completare la descrizione. Per l’appunto, sembra non crederci, cerca di restare calmo e impassibile ma credo che i petardi stiano cominciando a esplodere a lui nel cuore e nel cervello.
E la realizzazione che Tetsurou è lì, che la lettera gliel’ha data lui, che è successo solo dieci minuti fa e che può riuscire a trovarlo, rincorrerlo (per una buona volta è lui che deve alzare il culo e seguirlo), il test del sabato precedente, il risultato ottimo che ha ottenuto e il baratto che ha messo in piedi Kuroo fregando la ragazza e che alla fine ha fatto dire a Kei la prima frase che ha fatto esplodere a me i petardi nello stomaco tanto è stata l’emozione che provato quando se n’è uscito con:
«Ah, comunque, il numero non ti serve, lui è già impegnato».
ODDIO.
Due frasi mi hanno uccisa, questa è la prima e credo tu possa intuire quale sia stata la seconda XD
(sto scrivendo su Word perché sono senza connessione da pc al momento e sono a mille parole di recensione per metà capitolo… benissimo)
L'unico abbastanza coraggioso e folle da andare a chiedere direttamente a Tsukishima sarà Hinata. Succederà domani, davanti alla macchinetta delle bibite. Tsukishima gli risponderà di andare a farsi fottere da Kageyama. E un giorno Hinata ci ripenserà. Sulle debolezze degli altri Tsukishima non si sbaglia mai, ha una specie di infallibile istinto naturale, da vero stronzo.
Ok, questa andava riportata tutta perché dopo quella bomba che hai sganciato, questa mi ha fatto morire dal ridere. Mi è piaciuto Yama che ha intuito cosa possa esserci in ballo e che confonde le acque e adoro il commento su Hinata coraggioso da chiedere a Tsukki cosa fosse successo e ottenendo una risposta su cui rifletterà in futuro. Il parallelismo sugli insinti natura, pallavolo per Hinata e stronzaggine per Kei è stato divertentissimo.
Ok, entriamo nel vivo, entriamo nella parte che stavamo aspettando da 32 capitoli <3
Per un attimo Kei teme che sia un'allucinazione. Del resto, il cervello gli si è scombinato così tanto che una deriva allucinatoria delineerebbe per lo meno un quadro clinico comprensibile. E un roseo destino di psicofarmaci.
Largo circa ci sentiamo un po’ tutti così, ma perché davvero le sue emozioni sono qualcosa di così tangibile che mi sembra di essere lì e vedere la scena con i miei stessi occhi e al tempo stesso avere qualcosa che mi permette di sentire tutto quel groviglio ingarbugliato che sono le emozioni e i pensieri di Kei in quel momento.
Il saluto, quel ciao così naturale, così sussurrato e al tempo stesso incredulo da parte di entrambi, c’è qualcosa di mistico nel vedere Tetsu infreddolito e in disordine, che allunga una mano verso Kei, desideroso di contatto ma al tempo stesso con quel pizzico di timore e incertezza, come non fosse – e in effeti non lo è – del tutto sicuro di come potrebbe reagire l’altro, perché con Kei non puoi davvero mai sapere davvero cosa succederà, cosa ti dirà, quante volte di manderà al diavolo.. piccoli passi, prima deve tastare il terreno, come su un lago ghiacciato: deve essere certo che il ghiaccio sia in grado di sopportare il suo peso (azioni e parole) prima di iniziare a camminare, altrimenti il rischio è quello di rimanerci secchi e perdere tutto.
Tsukki e l’istinto, una cosa irrazionale che lo porta ad agire nel modi più scemi di tutti, ma troppo sconvolto dalla presenza dell’altro. Tetsutou gli blocca le sinapsi e lo rincretinisce ma a Kei sta cominciando a dispiacere sempre meno e per quanto assurdo, i suoi comportamenti oramai stanno avendo la meglio sul cervello, sulla razionalità e sulla sua logica ineccepibile ma che ora è stata lanciata fuori dalla finestra o chiusa fuori a doppia mandata dalla porta e da lui stesso.
Quando il superpotere lo usa consapevolmente, è distruttivo. Nello spazio di una frase, l'immaginario di Kei si è rimodellato completamente attorno al suono della chiave che gira due volte nella toppa, marcando un dentro e un fuori traboccanti di allusioni. Il cervello gli si è ridotto a una poltiglia acquosa di pensieri lascivi, fra cui galleggia qualche patetico relitto di dignità.
Eccolo l’universo di Tsukki che fa spazio a Kuroo, ecco come stanno finalmente cambiando le cose e come i pezzi del puzzle stiano finalmente trovando la loro giusta collocazione. Ed ecco anche il subbuglio del cervello di un sedicenne che sta cercando di non lasciarsi andare al pensiero di lui e l’altro chiusi lì (per quanto non possa evitare di rimbeccare Kuroo per essere andato in giro a scopare per la scuola).
La battutina su Henry James e la coda per leggere le sue opere, il fatto che Tsukki sia uno dei pochi che parla in modo accettabile due lingue straniere (oltre Akaashi che non va al Karasuno ed è a prescindere al di sopra di qualsiasi paragone, quindi è Kei che p il responsabile e ha le chiavi della sezione classici occidentali), i riferimenti letterari che mi hanno fatto morire visti riassunti con la saltyness di Tsukki… ho adorato. Jane Eyre magistrale e l’happy ending di Kuroo mi ha uccisa. Il rapporto di Kei con la poesia è singolare, sono una profana e non amo la poesia, non sono per le cose sintetiche (...non l’avresti mai detto vista la brevità delle mie recensioni) e quindi anche per haiku e le poesie fatico a comprendere quanto possa essere grandi il trasporto, ma analizzando bene il personaggi di Tsukki ci sta che preferisca le figure retoriche, le interpretazioni, immagini brevi e fugaci che sta al lettore identificare. È più facile nascondersi dietro una poesia. E chi meglio di Kei non vuole aprirsi e trova nelle poesie le sue emozioni mascherate come fa lui?
«Lo pensi davvero?»
«Cosa?»
«Che la vita è una merda.»
«Qualche volta.»
«E adesso?»
«Adesso no»

Bello, bellissimo, anche perché sinceramente oggi ho ricevuto delle belle notizie, quindi mi sento davvero un po’ così. L'ho sentita tanto questa frase.
«Non ti vedo da otto giorni, non ti tocco da un mese. Stavo uscendo di testa.»
Un colpo al cuore, un ammissione così onesta e disperata, così necessaria al tempo stesso sofferta. Le dita carezzano il mento di Kei, Kuroo che spinge le resistenze di Tsukki come fa sempre, ma questa volta Kei non è così riluttante ad accettare questa cosa. Credo di aver riletto almeno quattro volte ogni singola riga perché volevo assaporare a pieno ogni parola.
Da settantadue a novantasette in quattro settimane. Un violatore seriale di statistiche.
«Tsukishima Kei... »
«Che vuoi?»
«I miei tre centimetri» dice, affondando una mano fra i capelli di Kei.
Tre centimetri. Giusto la distanza che serve per riuscire a guardarsi ancora negli occhi, mentre ci si respira addosso, e poter dire di non essersi baciati.
[...]
«Con te un po' tutto è una sfida.»
«Crepa» gli appoggia l'insulto sulle labbra, e lo sta già baciando.

Qui credo di aver seriamente avuto bisogno di un defibrillatore perché, penso davvero di aver trattenuto il fiato insieme a Kei. Se le altre righe le ho rilette quattro volte, queste almeno dieci. Che emozione, che intensità, che scambio di battute a dir poco perfetto, i tempi messi in modo magistrale come un cavallo dal galoppo perfetto con una cadenza che è pressoché musica (...almeno, per me).
Il conto dei crepa, l’arrivare a cento ed ecco che tutto crolla, crolla la maschera di Kei, crolla il suo ostentare disinteresse e noia, crolla tutto ciò che ha cercato di essere e finalmente si lascia andare e si concede il lusso di essere libero di fare ciò che desidera, che desidera da che ha visto Kuroo per la prima volta, o quanto che desidera consapevolmente dai primi capitoli di questa storia.
E, inaspettatamente, ecco a te la seconda frase più bella di tutto il capitolo, ma deduco tu possa aver intuito di quale si tratti...
«Sei uno scemo fortunato, dicevo. Il tuo ragazzo è mille volte meglio del mio.»
Ciao, addio.
Quando Tetsurou gli toglie gli occhiali, con un gesto di una tenerezza immorale, Kei si sente proiettato nel vuoto, in caduta libera, […] Si aggrappa all'unica certezza del momento, quella schiena ampia e magnifica [...] E adesso è sua.
Una chiusura perfetta, non ho altro da dire (anche se ho l’impressione di aver detto un paio di cose a riguardo…).
Bellissimo capitolo.

Recensore Master
19/11/22, ore 23:56

Cioè.. io non ho parole per descrivere cosa non sono questi due.
Questo capitolo è decisamente un enorme passo avanti. Kei è geloso, sempre meno riticente nei confronti di Kuroo per quanto continui a portare avanti la sua pantomima di apparente mal sopportazione del moro, ma ovviamente non solo lo sopporta eccome, ed è geloso marcio non appena vede Kenma e questo lo porta a comportarsi come un ragazzino idiota che riceve un giusto e meritato schiaffone da parte dell'altro, mi è piaicuto tantissimo come Kuroo si arrabbi profondamente con Kei non tanto per la gelosia, ma per gli insulti gratuiti rivolti a una persona a cui Tetsu tiene molto. Credo che sia perfettamente consapevole del perché Kei abbia reagito così e che in fondo sa di cosa è geloso Kei - della vicinanza, della complicità dettata da quel passo lungo 12 anni che lui non potrà veramente mai raggiungere e sicuramente non allo stesso modo. Ho adorato la gelosia della tazza gialla, la tazza di Kenza personale che è lì a casa di Kuroo sempre e apposta per lui e Kei sente - ancora una volta - di non essere all'altezza, perché ion fondo tra lui e Kuroo ci sono 400km di distanza.
Mi è piaicuto che in questo capitolo si veda Kei in attesa di quella chiamata e che le sue convinzioni sul non c'è nulla tra noi comincino a vacillare, perché aspetta quella chiamata. Certo, non vuoloe far vedere che in realtà sta cedendo, ma il suo cuore - e pian piano anche il suo cervello - ne sono perfettamente consapevole che non potrà andare avanti così ancora per molto. Il sorriso di Kuroo è già qualcosa che considera di sua proprietà, così come quei momenti preziosi che trascorrono in videochiamata. Quella risposta ciao scemo è stata bellissima, perché c'era una confidnza e una complicità in quel saluto - che ovviamente contiene un insulto, ma stiamo pur sempre parlando di Tsukki - di un prezioso e di speciale. Su vede che Tsukki è cambiato, questo dialogo che hanno avuto ne è la riprova. Il fatto che poi abbia pianificato per i fatti suoi (e insieme ad Akaashi che aspetta Kuroo alla Fukurodani ogni venerdì per prepararsi) il futuro di Kuroo perché vuole che il ragazzo non sprechi il potenziale (non voglio vedere potenziale sprecato ricorda tantissimo lo stesso atteggiamento di Kuroo quando ha iniziato ad allenarlo per migliorare nei muri... un dare e avere di tutti rispetto, mi è piaciuto tantissimo questo parallelismo).
La stima che però Kei ha nei cofnronti di Tetsturo è evidente, soprattutto perché è convinto delle sue idee e non è disposto a cambiare idea. Lui ha ragione, gli altri sbagliano, se qualcuno pensa che Kuroo non possa entrare alla Todai, ovviamente non ha capito nulla. e la frase sul restare umile mi ha fatto spaccare perché mi ricorda troppo il modo di parlare di una mia collega. Ho riso un sacco, nonostante il momento carico di tensione ed emotività.
Un paio di citazioni devo farle perché se non sarei io XD
Ecco, sono le mele il problema.
In effetti, se ci pensi, tra mitologia greca e Bibbia le mele hanno causato non pochi problemi XD

Passare la vita. La frase scivola fra un nervo scoperto e l'altro di Kei e gli esplode in testa con un piccolo fuoco d'artificio.
«Io invece non voglio incazzarmi. Mi ha già stancato. Lo vedi che non funziona? Lasciami perdere e basta.»

Bellissimo scambio di battute, Kei si scioglie all'idea che possa esserci un futuro e al tempo stesso che lo nega verbalmente, rifiutando la possibilità. Non tanto perché deve testare se veramente Kuroo ci creda (un po' sì, perché credo che ancora non si fidi appieno del fatto che il gattaccio abbia cotta - se non di più - per lui, quindi ci va fin troppo con i piedi di piombo, portando al limite la sua pazienza, come se volesse vedere se è davvero disposto a insistere... non credo lo faccia consiamente, probabilmente lo disrgnano così XD) 
Ho apprezzato tantissimo quando, con la logica e la pazienza Kuroo gli fa notare che lui a Kei non ha mancato di rispetto e Kei si sente veramente preso a ceffoni e anche un po' sollevato che Kuroo l'abbia fatto.
Ha l'incarnato così diafano che dietro l'orecchio serpeggiano vene azzurrine come fiumi su una mappa: territori che Tetsurou non vede l'ora di esplorare.
Frasi che mandanod in tilt il cervello e dove trovarle.
Ed è morbida. E umida. E sa di miele di castagno, dolce e aspra insieme.
Frasi che mandanod in tilt il cervello e dove trovarle. 2.0, oddio, questi due saranno (anzi, sarete, visto che tu li muovi) la mia rovina. Cioè, i ricordi di quella giornata a Tokyo sono ancora così vividi... qualcosa è veramente cambiato, e anche tanto. Per Kuroo - che ha sentito chiaramente l'universo (e non solo ) - ma anche per Kei, perché davvero, non è lo stesso Tsukki. O meglio, è sempre lui, ma qualche falla  nel suo piano per dimenticarsi di Tetsurou e rinucniare a lui sta comicniando a diventare un cratere irreparabile.
«Sono bello?»
«Sicuramente più di quanto sei intelligente. Ma faremo in modo che non se ne accorgano.»

E di base gli sta dicendo che un figo pazzesco, perché lo sanno entrambi che si reputano rispettivamente molto, molto intelligenti. Certo, Tsukki ha un modo tutto suo per dire le cose XD
«E se rispondo a tutte le domande, Tsukki? Distanza zero? Zero, zero?»
«Vedremo. Tanto non esiste che rispondi a tutte. E' impossibile.»

Tsukki, lo sai di esserti fregato da solo, vero? Perché, obiettivamente, direi che tetsu ti ha fatto chiaramente capire quanto sia testardo, caparbio e che se vuole qualcosa lo ottiene. Stai decisamente giocando con il fuoco, e credo ti piaccia parecchio coem cosa. No so se l'ha fatto più o meno volontariamente, ma lui stesso ha detto E violi di continuo le leggi della fisica, manipoli il futuro, calpesti la statistica. quindi da lui ci si può aspettare qualunque cosa. Però mi è piaciuto come si sia reso oggetto della scommessa, per stimolarlo e credo che sia ben consapevole che alla fine qualcosa in cambio avrà anche lui. Forse per la prima volta, Tsukki vuole davvero perdere una scommessa.
Capitolo intenso, fatto di dialoghi decisamente belli, intensi, divertenti, seri e al tempo stesso pieni di quel botta e risposta forse un po' troppo maturo per degli adolescenti, ma a ben pensarci, tre quarti degli adolescenti è del tutto privo di neuroni... non credo vorrei davvero leggere una conversazione iper realistica tra un sedicenne e un diciotenne, indipendentemente dalla nazionalità XD
E' stato molto bello vedere un'altra casellina venire spuntata, un passo in più, un passo avanti nel loro rapporto che diventa sempre meno wuello tra due estranei, due conoscenti o due amici, ma che sta virando sempre di più verso una direzione che non si può ignorare, fatta di sentimenti decisamente complicati ma a questo punto inevitabili.
Grazie per questo meraviglioso percorso di crescita a cui mi stai renenod partecipe. E' indubbiamente una delle mie fanfiction preferite. E nel giro di - oddio, 20 anni che leggo fanfiction - quelle DAVVERO MEMORABILI - sono ancora un numero esiguo. Perché devono essere quei racconti che ti entrano sotot la pelle e che ti marchiano a fuoco. Ne ho trovate tante bellissime, stupende e incredibili, ma memorabili è per il me il massimo. Qui ci sono tutti i numeri per diventarlo =)

Nuovo recensore
18/11/22, ore 08:46

Ciao! Adoro questo capitolo, anzi adoro tutta la storia. Trovo tu abbia una capacità incredibile di creare personaggi completi, divertenti, macchiavellici e davvero a tuttotondo. Bravissima! Mi dispiace non riuscire ad essere puntuale con le recensioni ma ci tenevo a farti sapere quanto apprezzo il tuo lavoro e che aspetto sempre con ansia di trovare un capitolo nuovo. Complimenti!

Recensore Master
16/11/22, ore 12:51

Eccomi di nuovo qui con il mio multitasking (smart working, supporto per un collega che sta risolvendo delle beghe a lavoro eppure non ho potuto non fiondarmi su questo capitolo).
Ti chiedo scusa, come al solito riporterò alcuni pezzi del capitolo, ma ci tengo a riportare i punti che maggiormente mi hanno colpita.
Ritorno a Osaki con novità che per una volta non coinvolgono solo Tsukki. Mi ha fatto piacere vedere Yamaguchi avere un suo spazio come amico di Kei e un capitolo con uno spazio dedicato a lui, con delle novità da parte sua perché Tsukki non è l'unico che sta crescendo, ma la vita di tutti i personaggi prosegue. Ovviamente - e giustamente - l'attenzione si concentra sul rapporto tra Kei e Tetsurou però è bello vedere come pur essendo una KuroTsuki, a modo suo TnH cerca anche si essere una storia abbastanza corale, dove alla fine nessuno viene veramente dimenticato. Per alcuni personaggi a volte basta un'apparizione, un paio di battute (tipo Tora, Yaku, Lev o anche Hinata e Kageyama), altri hanno una spazio maggiore come Akaashi (e di riflesso Bokuto) e, per l'appunto, Tadashi, i personaggi che in modo o nell'altro si sono insinuati nella vita di Kei (adottato dagli estroversi o accompagnato da chi è riuscito a scalfire la sua corazza).
Ok, la fiera delle parentesi.
MI è piaciuto come improvvisamente Tadashi fa presente a Kei che non è l'unico centro del mondo, che le cose succedono anche a lui e che è riuscito a crescere, fa un passo in più, uscire da quello che il solito Yamaguchi e sperimentare in prima persona quello che c'è sui suoi manga XD
un dettaglio inutile delle sue scarpe nere e un'inquadratura, altrettanto inutile ma bellissima, della sua mano che tiene la palla rivolta verso il basso, con l'indice teso in avanti.
Mi sono immaginata la scena e mi sono sciolta vedendo quelle foto davanti ai miei occhi. Meraviglioso come una piccola cosa possa suscitare l'emozione nel cuore di Kei.
Lo sai, Tsukishima-kun, che da un paio di giorni a questa parte non fai che guardare il telefono e sorridere?» […] Come ha potuto essere così incauto, con quei pettegoli molesti sempre intorno?
MI è piaciuta molto questa scena (e la risposta acidissima  che lo spam è più interessante dei loro discorsi) dove Kei viene messo di fronte a quello che vedono gli altri di lui, a com'è cambiato in pochi giorni dopo quel viaggio a Tokyo, qui è un po' la dimostrazione che davvero sta crescendo, che non è più lo stesso e in qualche modo - più o meno inconsciamente - sta cominciando a cedere e rendersi conto che forse non è una cosa impossibile. Ha ancora paura (e Tadashi lo sgama, ci arrivo dopo perché il capitolo è lungo, denso e corposo) ma la sua maschera e la sua corazza stanno cominciando a sgretolarsi.
«Yogurt.»
«Perché non sei acido abbastanza» commenta Noya.

Niente di sconvolgente, ma ho riso tantissimo.
E ho trovato adorabile quella piccola interazione tra Hinata e Kageyama, le piccole accortezze da parte di Tobio gentilezze e accortezze. Se Kei è un disastro nell'esprimere i sentimenti, l'altro è un disastro. Diciamo che la differenza tra i due è che Kei ci fa mentre Tobio ci è XD
Kageyama che comunque focalizza la sua attenzione sui portachiavi e non sulle tette è stato bellissimo ed esilarante.
Mi è piaciuto questo scambio che parte dalla foto e poi diventa un mezzo giudizio nei confronti di Kuroo e per il quale Kei comincia a sentirsi colpito sul vivo ma Tadashi interviene, mettendo a tacere le obiezioni e le critiche, salvando capra e cavoli dire (soprattutto salvando Kei da una reazione inaspettata e non voluta).
«Dov'è finito il tizio che una volta mi ha detto... com'era? Aspetta...ah, sì, ecco: "lo shodou è un'arte troppo nobile per farne stupide magliette"?» recita Yama, ispirato.
«E' finito male.»

E' finito male, ne è consapevole, è consapevole che Kuroo gli piaccia, lo è dal primo capitolo, ed è consapevole che quel viaggio a Tokyo l'ha cambiato. L'ho già scritto, trovo fondamentale rimarcarlo perché TnH ci sta mostrando come Tsukki cresca e cambi nel corso dei capitoli.
Mi è piaciuto come Yama gli faccia notare che nonostante tutto Tsukki, anche se si dimostra freddo e antipatico, in realtà è buono, disposto all'aiuto e all'ascolto. Nonostante la sua acidità, è buono ed estremamente gentile e disponibile nei confronti di chi gli è accanto (anche quelli che non sono in cima alle sue simpatie ma è buon osservatore e credo che in fondo stimi anche gli altri pazzi... altrimenti non continuerebbe a giocare con loro e trascorrere il tempo in loro compagnia, per quanto i suoi modi siano sempre i suoi soliti modi da Tsukki).
questa improvvisa piega egocentrica dell'interesse di Yama è vagamente offensiva. Specie perché era sicuro che avrebbe avuto il problema opposto.
Ho adorato questa cosa, come avevo accennato prima, trovo bello che improvvisamente Kei si ritrovi sbattuto in faccia che non è l'unico che sta vivendo qualcosa. Certo, meno complicazioni se paragonata alla sua, ma ogni storia, ogni rapporto umano è complicato e non per quello ciò che sta vivendo Tadashi è meno importante rispetto a quello che sta vivendo Kei.
La ragazza che vuole Tsukki perché è un bel esemplare e Tadashi all'inizio si era preparato la risposta, poi si lancia, tira fuori un coraggio che non sapeva di avere. Forse perché si rende conto che non può solo vivere di manga e luce riflessa, deve vivere anche lui, lanciarsi e provare, sperimentare e divertirsi. Con tutte le incertezze del caso, Tsukki prova a rassicurarlo su questo, e mi piace come si decida a consigliare l'amico, lasciando da parte la sua vita, i suoi problemi e concentrarsi sull'amico, sulla sua crescita. I consigli che gli da sono del cavolo - visto il riferimento al giorno del diploma, da cui si deduce che come prima volta ci sia stata con il famoso Shota ma le parole di Yagamughi non fanno presagire che Kei ne sia uscito molto soddisfatto... cilecca? inesperienza? sveltina nel super vero senso del termine? - e Yama glielo fa presente, ma con quella confidenza, amicizia e complicità che solo loro possono avere.
L'attenzione torna su Tsukki è Yama lo rimprovera con un predichi bene e razzoli male
«Io so solo una cosa, Yama: fra me e Kuroo Tetsurou non può funzionare. Punto e basta. Magari c'è anche qualcosa, ma...»
«Dici qualcosa tipo guidare quattro ore per venirti a dare un regalo di compleanno? [...] Addirittura sprecare Tan Taigi e il tuo shodou per la sua maglietta...»
[...] Sei tu che vai dicendo che una cosa volgare come una maglietta dentro cui la gente suda non dovrebbe mai mischiarsi con le sublimi vette dell'estetica nipponica...»
In realtà, Kei la pensa ancora così. Il punto è che gli haiku e lo shodou li ha mischiati con Tetsurou, non con la maglietta. E continua a sembrargli un abbinamento magnifico.

La logica pragmatica di Yagamuchi è fenomenale, perché ripaga Tsukki della sua stessa moneta, quella logica ineccepibile, che non ammette repliche. E poi l'ovvio pensiero di Tsukki che le sublimi vette dell'estetica nipponica non è assolutamente in contrasto con Kuroo ma, anzi, diventa un connubio sublime.
 «Purtroppo ho a che fare con un rompipalle che non si arrende facilmente.»
«Anche per questo ti piace così tanto.»
«Perché non sta al tuo gioco. Non segue le tue regole. Non fa come vuoi tu. Non ti lascia tutto il controllo.»
Touché. 

Altro pezzo a dir poco sublime che riassume quello che c'è tra loro, il perché Kuroo è riuscito a fare breccia nella sua armatura, a costringerlo a rivedere le sue priorità, sconvolgendogli l'universo e costringendolo a fare spazio a quello di Tetsurou che si sta insinuando nella suo cervello e nel suo cuore (e non solo XD).
«Yama che lui mi piaccia era già chiaro. Ma non funzionerà ugualmente. Prima di tutto, è un rapporto a distanza. E a sedici anni un rapporto a distanza è una stronzata bella e buona. E poi, un bel giorno lui si sveglierà e scoprirà che ha voglia di tette, di riccioli, di smorfie e di infilarlo nel buco giusto.»
Tadashi gli tira una pedata. «Cioè in pratica mi stai dicendo che ci sei rimasto così tanto sotto che per paura che lui ti molli non ci vuoi neanche provare?»

Questo non potevo non riportarlo perché è ... perfetto. E' un colpo al cuore, a noi e a Tsukki, è di nuovo la fredda logica di Tsukki che viene usata come arma contro di lui.
La consapevolezza che vorrebbe metterci una pietra sopra, ma che non può, non potrà mai più essere una scopata e via come al tempo stesso non può nemmeno tornare indietro. E non lo vuole davvero, ma la paura è una brutta bestia. Noi ora stiamo vedendo un adolescente che deve gestire il suo primo (e ultimo, perché come dicevo, a sedici anni vivi di assoluti, poi che lo sarà davvero è una cosa che sappiamo e vogliamo noi) amore, ma tante problematiche, difficoltà e paure sono applicabili a qualunque età. Ogni cotta, ogni innamoramento, ci riporta indietro al nostro io adolescenziale, quindi sono pensieri e riflessioni abbastanza universabili e applicabili nella vita di chiunque a qualunque età.
Ho di nuovo scritto una oneshot come recensione (sto ascoltando una formazione e intanto recensendo, lode al mutitasking che ho appreso facendo l'interprete XD), mi spiace essermi dilungata citando i vari passaggi, ma ci sono dei punti che mi emozionano così tanto che le sento io le farfalle dello stomaco, di riflesso.
Non oso immaginare quando (perché io spero davvero che ci sia un quando e non un se) Kei si lascerà andare e accetterà i suoi sentimenti e, di riflesso, accetterà di lasciare entrare Tetsurou nella sua vita. Li il mio elettroencefalogramma andrà a farsi benedire XD

Recensore Veterano
14/11/22, ore 23:23

Oh. My.
Attualmente riesco ad emettere solo versi onomatopeici intricati, derivati dal fatto che questi ultimi capitoli sono stati, per me, un rollercoaster di emozioni.
Ci tengo davvero a scusarmi per il ritardo immenso, honto ni gomenasai. Spesso e volentieri se i miei turni raggiungono le quasi dieci ore, il mio quoziente intellettivo si consuma come la batteria di un cellulare e ho solo voglia di spalmarmi sul divano a guardare il soffitto.
Comunque, tornando alla tua storia... mi sento come se fossi di nuovo a scuola, quando mi chiedevano di recensire un libro che mi era particolarmente piaciuto. Non so da che parte cominciare. A prendere in mano i pennelli, forse, salterebbe fuori un caleidoscopio multicolore.
Ho deciso di andare a ritroso, parto dalla fine, dalla minuscola falce di luna calante che sboccia sulla maglietta bianca rubata dall'armadio di Aki. I regali semplici, fatti con il cuore, sono sempre quelli più emozionanti e apprezzati. Adoro il fatto che ci siano in qualche modo di mezzo i vestiti, la trovo una cosa molto carina e IC, fin dal principio. Così come la scelta di quella canzone, perfetta e transitiva, la vertigine di compiacimento, il rimescolamento interiore e le convergenze dell'universo, mentre dall'altro lato tutto esplode, tutto è consacrato in quell'attimo sovraccarico -quasi- di serotonina intessuta nella trama di quegli occhi scuri ed al contempo luminosi. E' estremamente soddisfacente leggere l'impatto di Kei su Tetsu e viceversa. Dolcissima e delicata la parte dedicata ad Akaashi e Bokuto-san, il suggerimento sottovoce della strada da prendere mi ha fatta squittire ed é stato altrettanto bello leggere di Yamamoto, Toshiro che pare quasi sbucare dal nulla, ma osserva tutto e le interazioni di Yaku che ovviamente sta sempre a rimproverare il suo Titan. La disastrosa ortografia del buon compleanno è meravigliosa così, mi spiace Mami, anche il tuo rossetto corallo non può distruggere la perfezione di quell'opera. Confesso che mi prudevano le mani quando ha tirato fuori dalla borsa il mazzetto di pendenti di metallo (cit. “Akaashi riprende in considerazione l'idea di spararle”... come non capirlo e approvare). Line chat esilarante, fra Kei e Keiji, ho un debole per il rapporto che si sta creando. Passando ai regali... i biglietti sono davvero un tocco di classe, il 14 febbraio poi ohohoh, mi pregusto già il momento. Per quanto riguarda il nostro piccolo budino, anche con le criptovalute pensa al benessere futuro del suo migliore amico e ammetto che mi piacerebbe sostare pigramente all'interno del suo cervello ed osservare i suoi ragionamenti.
Ultimo, ma non meno importante, anzi:
«Non ho ancora capito perché non stiamo insieme.»
«Crepa!»
(…) E Kei ha riso. Un riso breve, che il treno si è portato via in un attimo.
Andava sottolineato e ricordato e direi non ha bisogno di ulteriori parole, perchè vuol già dire tutto.
Siccome ho promesso di andare a ritroso, non credo che ti sconvolgerà più di tanto sapere che amo Tomo-sama, l'avevo già spifferato a suo tempo e lo adoro soprattutto quando parla di amore in tutte le forme, di cambiamento e di sistemi binari (e di come, alla fine, Kei sia proprio per Tetsurō “un cataclisma di quelli che ti rimescolano tutto e ti mandano in pappa il cervello”). Il Nonno ci vede lungo. La partita a scacchi è stato il luogo di scontro fra due titani e, se da una parte c'è la saggezza, lo stuzzicare le insicurezze, il soffermarsi sui punti deboli, nel porre quelle domande non propriamente casuali, dall'altra parte c'è un prodigio con gli occhiali che abbaglia e che, forse, quelle mille parole nascoste fra le righe, si fanno sentire di più di quelle effettivamente espresse a voce. Ho notato un trattamento alla pari, senza esclusione di colpi ed un profondo rispetto. Ormai la mia mente malata pensa che, per qualche ragione, la relazione fra Tetsu e Kei debba passare sotto l'approvazione del Nonno (stile genitore “che intenzioni hai con mio figlio?”).
Nella mente ho anche stampato il bellissimo e commovente fermo immagine di Te-chan che torna -dopo aver affrontato il dolore, il vuoto ed il senso di colpa racchiuso in quell'ora funeraria- a respirare, mentre dallo stipite della porta sbircia quello di cui ha più bisogno.
Vita è anche, e soprattutto, un vecchio in pigiama.
Vita è anche, e soprattutto, un ragazzo magro con gli occhiali e un maglione giallo.
Adoro come il destino cerchi di mettere alla nostra coppia i bastoni fra le ruote, di rimescolare le carte, di aggrovigliare gli stomaci, di graffiare di gelosia, di tessere trame di infinita delicatezza o ruvidità, di riuscire a farli lottare per le cose importanti o di farli sfogare e piangere quando ce n'è la necessità e tutto diventa troppo. E quando proprio si ha la sensazione che parte di questo tutto vada a fuoco, con un singolo bacio, ecco che torna la calma di un universo che ridisegna le sue mappe, dove tutti i tasselli trovano un incastro e una funzione precisa... e il Dentro, del 25esimo capitolo, è tutto ciò che serve ed è giusto.
Per concludere, non mi sono dimenticata nemmeno di quei bellissimi tramonti, nascosti anche dietro coltri di nubi e pioggia, spettatori silenziosi di un intreccio taciuto e segreto. E' stato così bello ed appagante, leggere di loro, che ho sentito quasi il profumo dell'asciugamano pulito o della caramella al miele. Nonostante l'odio per i cambiamenti, il disagio e l'imbarazzo, Akaashi é e rimarrà sempre un porto sicuro per Bokuto, di questo ne sono certa. E quella promessa, di allungare i giorni, se necessario e di non poter vivere senza l'altro é stata di una sincerità e purezza tale da risultare al contempo magica e disarmante.

Non vedo l'ora di continuare questo viaggio e, anche se non dovessi leggermi fra i commenti, sappi che ti seguo con assiduità e attesa :)

Recensore Master
12/11/22, ore 14:36

Oh, la festa di comlpeanno a sorpresa che veramente a sorpresa non è!
Devo dire, all'inizio un po' mi dispiace che kei avesse - ovviamente e previdibilmente - rifiutato di andarci, ma in effetti ha fatto la scelta giusta. Non era il momento e le dinamiche delle persone presenti sarebbero state difficile da incastrare con il suo rapporto con Kuroo e avrebbero rischiato in qualche modo di interferire con quei piccoli tasselli che stanno andando al loro posto.
Adoro che Akaashi si metta a fare i video per rendere partecipe kei della festa, i loro messaggi sono mervaigliosi (quanto pennarelli hai con te, un paio, mi ha uccisa, così come si provocano a vicenda in merito al rispettivo capitano preferito... Se Tsukki e Kuroo sono adorbaili, Akaashi e Bokuto sono di una doclezza disarmante che tende anche a farti un po' male perché vedi che c'è tensione e affetto tra i due, ma le parole di Akkashi durante la telefonata da brillo, o il cpaitolo magistrale sulle mutande... aaaww, ti entrano nel cuore quei due).
Tocco di classe - che fa rodere e incazza - i portachiavi di Mami-chan dedicati a Kuroo e Bokuto.
Ho aodrato l'interazione tra Yaku e Lev (che ovviamente sono il sidepairing nella testa di chiuque immagino, but still, caratterizzati in poche .
linee alla perfezione),
Il saluto alla stazione è dolcissimo, Kuroo è irresistibile come suo solito (è un tratto di famiglia, lo dice pure lui) e kei per quanto malmostoso come suo soliuto, è un po' meno rigido, dalle sue parole non si percepisce il solito astio ma quasi un mezzo sorriso, come se in fondo, avesse capito che qualcosa in quei giorni è cambiato. Lucidamente non è ancora pronto ad ammetterlo, ma è abbastanza evidente che sappia di essersi preso una sbandata al limite dell'innamoramento per Kuroo. Mi è piaciuto un sacco Kuroo che gli dice che non capisce perché non stanno insieme e Kei non riesce a rispondere se non il solito crepa che si va ad aggiungere alla lunga lista XD Infrangerà ogni record? La pedata nel sedere ai 100? (ho riletto la storia dall'inizio in settimana, quindi sono ferrata XD)
Kuroo che arriva alla festa e Mami che inizia il suo avvicinarsi, Kuroo che la offre a Bokuto (a cui non interessa molto veramente la presenza della ragazza) ricevendo un'occhiata assassina da parte di Akkashi riassume tutto alla perfezione. Bokuto... sarebbe bello sapere cosa gli frulla nella testa, se è consapevole o meno dei suoi senitmenti per Akkashi (oltre al ti voglio bene e non posso pensare alla mia vita senza di te che sono delle parole magnifiche, ma c'è da capire che razionalmente comprendo il loro peso o sono quelle parole dolci di pancia che dice perché lo pensa, perché ha un buon cuore e adora Akaashi ma non ha forse ancora ben capito in che misura.. un viagigo al centro dle cuore e del cervello di Bokuto sarebbe decisamente interessante).
Quel giro di sguardi, di parole, il lento che yaku non metterà, il cugino che fa la sua comparsa, che tira in ballo Tsukki e che osserva le dinamiche dle gruppo mi è piaciuto un sacco, forse perché ci si immedesiam moltissimo, anche se abbiamo la fortuna di avere la tua storia dalla nostra e conoscere le dinamiche di questi pazzi... li adoro.
Un giorno ci ripenserà: alcuni fra i momenti più memorabili della sua vita futura saranno possibili proprio per merito di quel regalo assurdo.
Ciao, addio cervello e razionalità. Adoro queste frasi che piazzi ogni tanto nei capitoli che ci fanno capire come andrà a finire il tutto ma il punto di questa storia - a mio parere, come in generale vivo i racconti e le fanfition - a me non serve che mi si raccontino trame ingarbugliate o piene di colpi di scena. la storia può essere anche banale, il trucco è come me la racconti e il viaggio che facciamo per arrivare a destinazione, turbolento ma emozionante. E tu mi stai dando esattamente questo.
Posso morire per il resto del regali?

«Sono tifoso dei Frogs»
«E da quando?»
«Da adesso» 
«Ci andiamo insieme?»
«Non credo proprio» 

Ottimo inserimento del futuro di Tsukki che alla fine ci svela la tua personale versione perché alla fine sia finito a giocare nei frogs. La partita e i biglietti del treno per il giorno di San Valentino è stato un tocco di classe. E il modo in cui declina senza troppe cerimonie la proposta di Mami è stato esaltante. Secco, tagliente, perché le parole di lei erano solo un ronzio nel suo cervello che riusciva a vedere solo lui e Tsukki seduti vicino nel palazzetto (perche sappiamo che ci andranno insieme, lo sa Kuroo e una volta scoperto, anche Tsukki sa che non potrà non andarci perché non ci sarà niente di meglio che passare il giorno di San Valentino a guardare una partita di pallavolo con Kuroo).
Come tocco di classe la carta washi usata da Tsukki per incartare il regalo per Kuroo. La scena in cui ignora la maglietta bellissima e super tecnica di Mami in favore di una semplice, bianca e non nuova ma personalizzata con l'haiku e la firma della mezzaluna di Tsukki è qualcosa che mi ha sciolto (per Halloween mi sono fatta un tatuaggio che ho chiamato KuroTsuki che è una mezza luna e un teschio, così da avere la luna (tsuki) nera/oscura (kuro)... si, ho dei problemi ma adoro i tatuaggi creepy e questo mi piaceva battezzarlo kurotsuki XD).
Lode a quei tre fotogrammi in cui Kuroo si toglie la maglia, fregandosene di aver appena detto di no a Mami in favore di un regalo proveniente da un mittente sconiosscuto è stato un bello smacco ma che tutti noi abbiamo adorato.

L'inedito abbinamento fra Kuroo Tetsurou e Tan Taigi procura a Kei una vertigine di compiacimento e un rimescolamento interiore mai sperimentato, a cui non sente alcun bisogno di appiccicare un'etichetta.
Senza che se ne sia reso conto, le cose importanti della sua vita iniziano a convergere.
Le cose preferite di Kei - una che ancora non sta ammettendo ad alta voce - e l'altra ampiamente risaputa, insieme, sono quanto di meglio possa esserci. ed ecco che anche il suo universo si sta riallineando, muovendo e riasestando in modo tale che nell'universi di Kei ci sia spazio e si possa incastrare l'universo di Tetsurou. Kuroo ci è già arfrivato (e il cuscino è stato comunque suo fedele alleato) e Kei.. beh, il suo universo è cambiato.
Mancano dieci capitoli, sono ancora dell'idea che tutto possa succedere, Kei è ancora molto rigiro, ma i primi segni di cedimento si stanno vedendo e l'emozione a cui questo cedimento ci sta portando è qualcosa di incredibile.
E anche a 'sto giro credo di aver scritto una oneshot come recensione XD

Recensore Master
09/11/22, ore 10:23

Premetto, scusa gli errori, ma ho letto e commentanto seguendo una noiosissima roba di lavoro, ma DOVEVO leggere subito questo capitolo, è stato più forte di me, lo aspettavo con tantissima ansia <3
Kuroo e la logistica, delirio assoluto, io morirei davanti a un'organizzazione dle genere, capisco molto Kei. Mi ci riconosco un sacco in questo personagigo, sia in quello del manga così come quello che stai descrivendo te. Un po' meno spocchioso - ma ho avuto anni per imparare a migliorare nelle relazioni sociali XD
Akaashi arrivato in tempo con il kit di scrittura (deduco)... un regalo per Tetsuro ma non riesco a immaginare cosa, ma sarà qualcosa che manderà a me (e Kuroo) il cervello in panne.
Famoso Tsukishima, immagino quanto Kuroo si sia confidato con il nonno, senza andare sull'esplicito, ma davvero serve farlo con Tomo?
Stupendo come Kei sia riuscito a descrivere subito che tipo di giocatore sia Tetsurou senza la minima esitazione, segno che l'ha studiato e che in realtà sa tanto di lui, l'ha osservato molto, non gli ha mai staccato gli occhi di dosso e sta imparanod sempre più cose: perché Kei è secchione e perché Tetsurou si impone nella sua vita (è un tipo molto estroverso, e Tomo risponde anche questo, proprio perché per quando Kuroo si imponga, Kei non può fare a meno di cercare di voler sapere tutto di lui).
Ho trovato molto triste la consapevolzza di Tomo che chiede le ore e si rende conto che in quel momento stanno celebrando il finerale della moglie. E' triste perché da più di due anni, ogni venerdì la mia sveglia suona alle 10.38, il momento in cui un infarto si è portato via la vita di chi dava un senso alla mia vita. E ogni venerdì chiudo gli occhi e mi comporto come Tomo.
Kei che prepara la scacchiera, che infrange le regole e l'etichetta consapevolmente, non gioca a scacchi perché è giapponese (mi piace questo suo attaccamento alla tradizione del suo paese e alla sua identità nazionale), è stato interessante vedere questi due mostri scontrarsi e la superiorità di Tomo comunque stupito da Kai che bravo giocatore, intelligente, ancora inesperto, ma intelligente (un degno avversario, molto più valido di quell'impiastro del nipote).
Il 17 novembre è il giorno dello shigi, no, è il giorno di Kuroo Tetsurou e lo shigi è fortunato a condividerlo con lui, le risposte magnifiche ce le hanno nel DNA i Kuroo... ho amato tantissimo <3
«E' solo una rotella di plastica.»
«E' solo un reparto di cardiologia.»
«E' solo un favore.»
[...]Kuroo-senpai diventerebbe insopportabile.»
«Addirittura insopportabile?»
Kei alza lo sguardo. «Avvilito. Insicuro. Smarrito. Irragionevole. Come lui non è.»
Come non sopporto di vederlo. In quella risposta non è riuscito a evitare di metterci premura, trasporto, sentimento. Mentre se ne accorge, sa già che il suo avversario ha registrato tutto.

Vabbè, scusa se ho riportato metà capitolo, ma qui sono letteralmente morta in una pozza di emozione e commozione perché c'è tutto ciò che sono questi due personaggi messi a confronto., Diverso da come mi aspettavo l'andamento del capitolo, ma al tempo stesso esattamente quello che mi aspettavo, Tomo che è riuscito a far scoprire a Kei le sue carte, non gli ha fatto discorsi epici o grandi rivelazioni, ma è stata in tutti i sensi una partita in cui ha obblgato Kei a mostrarsi per quello che è... ed è mervaiglios. Era ciò che volevo leggere e che mi ha emozionato moltissimo. E ho amato moltissimo la scena in cui Tetsurou si ferma a osservare le due persone a cui tiene di più l'una di fronte all'altra, nello stesso spazio vitale.
«Quanto hai resistito, Tsukki?»
«Più di te» ribatte acido il nonno.
«Più di quanto pensavi tu» risponde contemporaneamente Tsukki.
«Sono già in minoranza dopo solo un paio d'ore?»

Li adoro. Li adoro tutti e tre, sono qualcosa di stupendo, le loro interazioni sono cosi rapide e sagaci, sferzanti e intelligenti (Kuroo le voleva con più di un neurone e come gli ha fatto notare Kenma nel capitolo 8, Tsukki di neuroni ne ha da vendere, peccato che li usi tutti per rendersi antipatico!)
Mi sono piaciute moltissimo le riflessioni cheha fatto Tomo sul nipote, su come abbia fatto suoi quello che gli ha trasmesso, le sue lezioni di vita e al tempo stesso rielaborando quello che gli ha insegnato - nel tentativo, riuscito, di renderlo una persona migliore - riadattandolo a quello che sta scoprendo, alle amicizie che ha fatto, alle sue esperienze di vita.
Un capitolo emozionante, diverso da quello che immaginavo di leggere ma al tempo stesso esattamente quello che mi aspettavo. Emozionante, stimolante e ne esci con un sorriso e la voglia di essere presente e vedere questi tre interagire dal vivo perché sono di una bellezza disarmante <3

Recensore Master
05/11/22, ore 14:03

Non dico a livello del precedente perché - parliamone - ancora me li sogno i dialoghi tra quei due, ma questa chiacchierata nonno e npote che sta diventando grande ma è ancora un mocciosetto alle prese con i primi problemi che diventare grande comporta... beh, l'ho torvato adorabile.
A partire da come il nonno si lamenti che non riesca a tirare su una generazione di giocatori decenti (e mi immagino con con Kei riuscirà a divertirsi e stupirsi, scena a cui non vedo l'ora di assistere) a come riporti il nipote con i piedi per terra e gli faccia finalmente ammettere cosa gli stia succedendo e perché stia giocando poeggio del solito.
Il discorso dell'universo che si deve riallineare nel momento in cui ci si rende conto di essere innamorati di qualcuno (altro che universo, me lo scopo fino a domani mattina non ce la siamo mica dimentinticati Te-chan), il come le parole del nonno che spiega cos'è l'amore, cosa si prova e come ci fa ragionare, il modo in cui fa capire a Kuroo la differenza e cosa pensi nel momento in cui sei solo infatuato e quello in cui sei effettivamente innamorato, è qualcosa di stupendo perchè quelle parole le abbiamo già visti applicarsi al suo modo di comportarsi con Tsukki. Non riprendere, ma conquistare, far capire che ci tiene, mollare quando ha la certezza che dall'altra parte sia grosso no (per questo Akkashi ha giystamente detto a Kei che se vuole essere lasciato in pace, Kuroo non insisterà, ma è giusto dargli una spiegazione, sorpattutto ora che l'ha raggiunto a Tokyo e i presupposti sono diversi). Il programmare a lungo termini, il pensare di divertirsi a fare a cosa (se non ci pensano degli adolescenti con gli ormoni in subbuglio) e al tempo stesso pensare i momento passati insieme, perché si vedere che Kuroo a a cuore ogni singolo istante passato con Kei, quel momento sull'altalena, così lontano e al tempo stesso così stratificato nel core di entrambi.
Sono davvero curiosa di leggere il prossimo che suppongo - immagino, dalle ultime cose che avevi detto - che sarà il capitolo in cui Kei passa il tempo con il nonno di Kuroo. Si prospetta una partita e una conversaizone interessnte, Kei si ritroverà affascinato dalla genia Kuroo e dall'impossibilità che ha di dirgli di no. Spero che le parole del nonno gli portino un po' di conforto, un po' di sicurezza e che come hanno aiutato Kuroo anni prima, siano in grado di illuminare Kei e convincerlo che lasciarsi andare non sarà un male. Che deve almeno provare a essere felice, non dare per scontato che le cose andranno male e che se anche fosse, l'amore e le delusioni fanno parte della vita, rendono più forti (se sono cose sane come in questo caso è la sbandata che si sono presi l'uno per l'altro) e ti lasciano comunque dei ricordi preziosi. E se poi dovessero andare bene, perché negarsele a prescindere. Spero davvero che nonno Kuroo sia in grado di aiutare a Kei a sciogliersi e liberarsi di ansie e paure che lo stanno divorando.
Ah, già... a meno che tetsurou gliene abbia già parlato, quando ci impiegherà il nonno a capire chi è, e cos'è Kei per il nipote? (e cos'è Tetsurou per Kei).
Sono stra curiosa, super in hype perché hai ragione, questo personaggio è veramente uno dei migliori della storia, è fantastico e non puoi non volergli bene in modo viscerale. Capisci perché Kuroo è così legato a lui e non è in grado di affrntare un mondo in cui suo nonnno non c'è. Accadrà, ma non è ancora pronto (anche se purtroppo la morte non può concedersi il lusso di aspettare che tu sia pronto, perché non lo sarai mai... al massimo, se ti va bene, hai qualche secondo a disposizone per renderti conto cosa ti aspetta, ma iquando l'hai capito, è già troppo tardi).
Non sarà una conclusione originale, ma bel capitolo XD <3

Recensore Master
03/11/22, ore 17:55
Cap. 21:

Wow, questo capitolo è un pezzone, c'è poco da fare.
Ho adorato lo Tsukishima adolescente che si perde nel profondo blu. Anche io sin da piccola ho sempre fatto lunghe nuotate al largo per stare un po' in pace con me stessa, sentirmi una goccia in un oceano, immersa in un mondo umido ed ovattato, lontano da tutto e tutti
Poi gli scambi tra due ossi duri è fenomenale.
Lo strazio della rottura, il dolore dell'abbandono, la rabbia e l'incomunicabilità da entrambe le parti sono dei temi che hai affrontato in modo realistico ed emozionante, rispettando il background di Tsukishima. Ho percepito questo tuo volere raccontare tutto ciò che ha contribuito a forgiare il suo carattere.
A chi afferma che Tsukishima sia il solito personaggio tsundere scontato, darei da leggere questo capitolo meraviglioso.

Recensore Master
02/11/22, ore 14:24

Parliamo di questo capitolo e del fatto che per fortuna ero sdraiata a letto (molto in linea con i personaggi) perché se no sarei collassata.
Ommiddio, ma cosa non è.
E' pining, è divertente, è triste, è una sequela di botta e risposta, battute sagaci e verità che non sono più così mezze.
Il cuscino di Kuroo... ottima idea, che sicuramente da adito a molti commenti e battute, ho apprezzato la risata sincera di Kuroo, sollevato dal fatto che Tsukki si sia "dimenticato" la sua uscita, ma non solo Tsukki non ha dimenticato, gli fa anche capire che se dovesse succedere qualcosa, non è che lui sarebbe succube della situazione (c'è una cosa che ho amato molto ma te ne scrivo più avanti, quando arriviamo al punto, se non mi perdo prima).
I vigneti e il pagamenbto per le informazioni, la domanda di Kei che non ha nulla di innocente, che non cerca di dissimulare.
Kuroo provoca, ma Kei non è da meno, chi le rimandi di più tra i sue è abbastanza evidente, ma ho adorato che Tsukki non si faccia intimidire dalle battute di Tetsurou e che al gioco ci sta lui stesso.
Lo scambio di battute sulla cugina mi ha uccisa, ma non in senso divertimento, nel senso che tra un po' ci rimanevo, e quel fermi tutti di Kuroo è arrivato un po' anche al cervello di chi leggeva che stava iniziando a farsi idee e castelli. Invece no. Questo però non impedisce a Kei di rendersi conto di quanto sia geloso marcio di chi sta accanto a Kuroo perché oramai lo sa e a se stesso lo ammette che è innamorato perso, e in fondo un po' l'ha ammesso anche a Kuroo, perché la sua prospettiva è molto orientata verso il futuro. Certo, a sedici anni vivi di assoluti, l'amore è per sempre, non cambierò mai idea... poi crescendo uno si ricrede e scende a compromessi, ma ci sono certe cose che così sono e così rimangono perché sono e fanno parte di noi. Kei però sa che sono dei mocciosi e che quello che pensa adesso potrebbe cambiare, ha paura che le cose vadano male, ma ha paura che le cose vadano bene. Vive di assoluti e preferisce non vivere per non soffrire, per non rimanere ferito di nuovo (anche se questo ferisce Kuroo e oramai Kei sta cominciando a rendersi conto che non vuole più scappare, che ogni singolo gesto e ogni singolo sguardo che sta dando a Kuroo non può... lanciare il sasso e nascondere la mano, sa che dovrebbe tirarsi indietro definitivamente, ma non ce la fa. E' innamorato e Kuroo non gli permette di non esserlo e non cedere, piano piano. Perché voglio ben sperare che finalmente Kei stia cedendo. Senza cambiare ciò che è, ma stia venendo a patti con il fatto che non può negarsi la felicità. Non vivere per la paura di rimanere feriti qualcosa che deve fare suo.
Ho adorato come gli sbatta in faccia tutte le sue paure, il fatto che sia il ragazzo meno gay del pianeta e che per questo NON può sperimentare con lui.
Quello che mi piace di questa storia è che i personaggi sono tangibili: non sono automaticamente tutti gay (ok che nelle fanfiction è così, ma c'è indagine psicologica nel mentre e nel capitolo...( mi pare, c'era proprio Kenma che lo faceva riflettere su quanto gli importasse o meno che fosse un maschio), entrambi non sono alle prime armi con il relazionarsi emozionalmente (forse Kei sì)  e fisicamente con qualcuno. Sanno entrambi cos'è il sesso (anzi, Kuroo è forse più vergine di Tsukki in questo caso) e non si ritrovano ad arrossire al solo sentirne parlare. Ci scherzano, ricordano cos'è stata la loro prima volta (deludente su ambo i fronti, ma alla fine Kei ci aveva visto giusto e si è fatto avanti con il capitano della squadra di nuoto *parte l'intro di Free* anche se la descrizione di Shuto ricorda molto Kuroo, farlo con lui non è stato fantastico, quindi Kuroo nega le somiglianze), sanno che c'è tensione, sanno cosa vuol dire e non sono spaventati solo a nominarlo. Spesso Kei viene raffigurato come la vergine immolata a Kuroo dio del sesso che è un cliché infondato e noioso. Sicuramente Tetsurou è più intraprendente per com'è lui di carattere, ma mi piace che qui Kei sia un ragazzo normale, con le sue esperienze e decisamente fedele al suo personaggio.
Mi è piaciuto il modo in cui Kuroo prende in giro Kei su cose le cose non funzioneranno (se queste sono le premesse, togliamo il cuscino e facciamole funzionare ancora meno, così chissà cosa succede quando invece funzioneranno, perché Tetsurou è convinto che ce la farà a farle funzionare).
Ho trovato carino - e si prospetta interessante - il fatto che Kuroo chieda a Kei di andare a passare un po' di tempo con suo nonno durante la veglia e che Kei accetti perché non può dire di no a Tetsurou. Oramai sta diventando impossibile.
La scena finale è amore puro, Kei che non appena Kuroo si è addormentato, decide di mandare all'aria il muro di ovatta e ne approfitti per crogiolarsi in quell'abbraccio tanto agognato, in quel sentirsi così vicino a Tetsurou come forse non gli ricapiterà mai più, e quindi si concede di cedere, di osare crogiolarsi in questo capriccio. E il risveglio con la mano sul cuore colpo di grazie.
La frase migliore di tutto il capitolo: Una risata da letto, da momenti privati. Kei non lo sa, ma è il primo che l'abbia mai sentita. E l'unico che la sentirà. 
E qui mi sono sciolta. Capitolo meraviglioso, mamma mia, l'ho letto ieri notte appena postato (due volte) ed è tutta mattina che ci ripenso.
L'ho letto una terza volta prima di uscire di casa e ora che recensisco cono arrivata alla quarta. Mi manca un battito ogni volta che lo rileggo. STUPENDO.
Guarda, dire non ho parole per ingraziartri è un po' ridicolo, visto quanto ho cianciato fino adesso, ma questo capitolo è rimasto appiccicato addosso come la carta moschicida, non riesco a togliermelo dalla testa, mi ha scaldato il cuore e l'anima (un po' come il capitolo BokuAka, ma qui c'è troppa UST)... trovare storie che non riesci a toglierti dalla mente, che ti entrano nel cuore, nel cervello e nel sangue è incredibile.
Il mondo delle fanfiction è poco conosciuto e chi lo conosce - da esterno - spesso lo sottovaluta, ma scavando trovi veramente delle perle che riportano a galla l'emozione del racconto che hai amato, condito con quell'elemento narrativo (dallo shipping, all'idea del gap filler o qualunque altra cosa) di cui abbiamo sempre voluto leggere. Le fanfiction certe volte sono in grado di emozionare al pari dell'originale. Non è facile che succeda, ma quando succede... è meraviglioso. Grazie.
(Recensione modificata il 02/11/2022 - 04:01 pm)

Recensore Master
31/10/22, ore 23:00
Cap. 26:

Eccomi, scusa il ritardo ma sono state giornate piene di cose infelici e felici, tipo oggi che sono riuscita a festeggiare Halloween coime Jack comanda!
Non mi aspettavo un capitolo su questi due ma mi sono emozionata a leggere ogni singola riga, ingi singola parola.
Mi è piaciuto da morire il modo in cui Akaashi si prende cura di Bokuto quando lo torva tutto bagnato sotto la pioggia mentre osserva il tramonenbto (il loro tramonto).
La scena è discorso sulle mutande è uno spettacolo, credo che questi concetti dovrebbero essere convalidati su qualunque dizionario.
La sempliocità, l'onestà e il carattere esuberante di Bokuto sono una delle sette? otto? (sono aumentate) meraviglie del mondo. Lo voglio anch'io un Bokuto nella mia vita (o un Kuroo che è più scaltro, ma Bokuto è così fulminato che non puoi non adorarlo e desiderarne uno), capisci perché Akkashi è così dipendente da lui, lui vede oltre l'apparente... non la defnirei tontaggine, Bokuto è naive, è dolce, è sensibile, è un sempliciotto (come dicono le manager della Fukurodani) ma ha un gran cuore, il modo in cui dice ad Akaashi che troverà sempre del tempo per lui perché è troppo importante per non averlo nella sua vita... fa sciogliere. Allungherò i giorni se serve e credo proprio che Bokuto-san ne sarebbe davvero in grado per il suo Akaashi.
L'ultinmo scambio di messagio tra Akaashi e Tsukki è magistrale.
Bastano poche parole, taglienti ma ognuno la rimanda all'altro, precisa e calcolata che manco un'alzata di Kageyama. Schiacciano e fanno punto in contemporanea l'uno nel campo dell'altro.
Bello, mi ha emoizonata tutto di questo capitolo <3

Recensore Master
29/10/22, ore 12:08

Eccomi, mi faccio viva solo per complimentarmi con te
Questa storia è avvincente e continuerò a leggerla con piacere.
Dialoghi arguti oltre che azeccati tra Tsukishima e Yamaguchi (ho adorato le situazioni imbarazzanti delle foto da bambini) e ovviamente con il povero Kuroo, addolorato per la perdita dell'amata nonna e preoccupato per la salute del nonno.
È fantastico come Tsukishima non ci abbia pensato su due secondi e sia scappato a Tokyo: adoro il suo lato passionale 😍

Recensore Master
26/10/22, ore 00:31

Sembrano passati cent'anni da quella sera sull'altalena.
Mamma mia, sul serio.
Ma sono in uno strato di estasi per questo capitolo.
Sul serio, un po' mi viene da gioire (almeno per cinque minuti, lasciameli felici e storditi per cinque minuti e io con loro) perché il loro modo di interagire in questo capitolo è superbo, Kuroo che corre il rischio e abbraccia Kei, Kei che si abbandona ion quell'abbraccio e piange tutte quelle lacrime di rimorso che non ha mai veramente avuto il coraggio di cacciar fuori, Tetsurou che dopo quel botta e risposta gli dice quali siano le sue intenzioni, un bacio lento e delicato che però è Kei a trasformare in qualcosa di più e il suono dell'universo che è quella magnifica scena cliché - l'ho scritta di recente anch'io in una storia che devo ancora pubblicare perché non ancora avuto tempo di revisionare, conto di farlo la prossima settimana che sarò in ferie - ma la mia frase detta ad alta voce è molto più stucchevole.
Qui Kuroo l'ho amato e il discorso sulla fame.. beh, è un bel modo di provocarsi.
Kuroo però non perde mai il suo modo di fare, scherzando sugli Tsukishima fatti con lo stampino ma al tempo stesso si sente bruciare alla visione di Tsukki immerso nei suoi pensieri che però vuole passare del tempo con lui, nella casa di suo fratello, senza altre persone, senza altri rumori che potrebbero distrarlo e interrompere quel momento. E Kuroo apprezza.. oddio, sto già facendo il conto alla rovescia per sabato! (dopo le 15, perché venerdì ho una cena con i colleghi e sabato inizio il turno alle 8.30... tonerò morta ma mi sarò guadagnata le ferie e un nuovo capitolo, anche se ammetto che un po' tremo all'idea XD Però dai, un pizzico di gioia a questi due pisquanelli gliela lasciamo?)
Mi sono piaciute da morire anche altre due cose: Kei che ricorda le magliette di Kuroo e Kuroo che riesce sempre a stupire Kei scegliendo la soluzione meno convenzionale, che ha un modo diverso di guardare e vivere il mondo. Ti prego Tsukki, cogli questo aspetto di Tetsurou, se non ti molla per un secondo, capisci che non è solo voglia di sperimentare ma che davvero ci tiene a te...
Bellissimo capitolo, mi sono emozionata moltissimo. Rattristata a quel pianto - purtroppo il pianto del lutto e del rimorso conosco fin troppo bene che sapore ha e fa davvero schifo - ma ho amato tantissimo questi due e il loro modo di parlarsi, interagire e finalmente incontrarsi a metà strada. E quel passettino in più, perché l'incontro avvenisse davvero, l'ha fatto Kei. Adoro.
(Recensione modificata il 26/10/2022 - 02:45 pm)