Recensioni per
Il profumo dei lillà
di etienne86

Questa storia ha ottenuto 235 recensioni.
Positive : 232
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Veterano
29/09/11, ore 10:39
Cap. 23:

Meno male che almeno lui  conserva un po' di saggezza e la riporta alla ragione.  SE fossero veramente andate così le cose....avremmo evitato molti pianti.....
L'amore li riporta alal ragione.  Ed è proprio lui, figlio del popolo che sceglie l'amore anzichè la lotta per l'uguaglianza. L'amopre sopra ogni cosa. Mi sembragiusto così.
Spero che i colpi di testa di lei siano finitie si decida a sposarlo quel  magnifico esemplare di maschio.
Brava e  aspetto l'epilogo

Recensore Master
29/09/11, ore 09:47
Cap. 23:

Fiù, per fortuna non ha deciso di tornare a combattere, nelle sue condizioni sarebbe un suicidio, lo ribadisco.
La rabbia di Andrè la comprendo benissimo, un misto tra la delusione di non vederla all'altare e la paura di averla persa durante la presa di quella maledetta fortezza. Spero che il piccolo Gustave, seppur spaventato, torni a parlare come aveva imparato, è un personaggio che mi ha fatto molta tenerezza durante tutta la storia e sarebbe un peccato se l'avventatezza di Oscar lo avesse talmente provato di nuovo da renderlo muto.
Molto dolce la scena finale, quando Oscar vede i lillà. Attendo con ansia l'epilogo!
I miei complimenti, come sempre.

Recensore Master
28/09/11, ore 01:17
Cap. 15:

Ed eccomi di nuovo qui. Non ho fatto molta strada in questi giorni: una lumaca serebbe stata più veloce! Ma ho tanto di quel arretrato che davvero non so da dove cominciare per prima: stasera inizio da te e dalla tua bellissima “Il profumo dei lillà”.
Allora, che dire di questi capitoli? Ho amato molto i capitoli 11 e 12. Nel primo ho apprezzato tantissimo il gesto di Oscar, di prendere le mani di André e portarle sulla sua veste, sul suo corpo. E' un gesto sensuale, e di grande fiducia. Dopo tanto tempo che stavano attenti a non  sfiorarsi nemmeno più per sbaglio, dopo tutto quel tempo passato ad una ragguardevole distanza, il gesto di Oscar vale più di mille parole. Con quel gesto, lei gli sta dicendo che non ha più paura di lui, gli sta dicendo che quella “stupida” distanza è durata abbastanza, gli sta dicendo che lei è lì per lui. Del secondo capitolo invece ho gradito la delicatezza, ma anche la sensualità sfumata, con cui hai narrato la loro prima volta. Ma la cosa che più ho apprezzato è che hai fatto trasparire la dolcezza con cui André la ama, con quella tenerezza e quella premura che si ha per le cose preziose.
Io ho sempre visto André come un uomo focoso e passionale, ma la prima volta con Oscar, seppur gli costasse un certo sforzo trattenersi, l’ho sempre immaginato amarla con devozione, avendo cura di quel corpo e della sua anima come fossero di vetro.
E di André hai saputo cogliere anche la grandezza del suo sentimento. Il suo è un amore senza riserve, senza limitazioni, che non si ferma e non viene meno davanti ad un’uniforme. André, per come lo conosco io, è proprio come lo dipingi tu nel tredicesimo capitolo: ama Oscar per quello che è, e mai e poi mai l’avrebbe fatta sentire in dovere di scegliere lui; non le avrebbe mai imposto una scelta; l’ama così e non l’avrebbe mai spinta contro la sua natura; l’ama talmente tanto che avrebbe accettato qualunque sua decisione. Non si sarebbe imposto, e mai e poi mai l’avrebbe messa di fronte a un bivio. André ama Oscar, ma soprattutto André sa amare Oscar.
Ma veniamo al signor generale. Quando nel capitolo dieci ho letto di un cavaliere dall’identità nascosta ho pensato subito che solo di due persone poteva trattarsi: di Girodelle o del generale. Gli unici, a parte André, a conoscere Oscar talmente bene da essere in grado di individuarla, comunque, anche vestita da donna;  da immaginare, anche, che mai sarebbe stata capace di abbandonare i suoi soldati.
Poi quando nel tredicesimo capitolo menzioni la divisa e la spada, rivelando che sotto ordinazione di Oscar sono stati recapitati a Palazzo Jarjayes insieme ad una sua lettera, i miei sospetti si sono concentrati solo più su di lui:  Augustin de Jarjayes, l’austero genitore.
Ora però sono curiosa di sapere cosa può mai aver chiesto quest'uomo a sua Maestà. Anche perché la frase “Non conosco molti padri che vorrebbero questo per la propria figlia” pronunciata da Luigi XVI e lo sguardo severo di Maria Antonietta, non è che mi fanno ben sperare. Ora come ora, la sola cosa che mi viene in mente è che abbia disconosciuto Oscar come figlia e che l’abbia rinnegata come erede.
Fosse solo per la frase del re, avrei anche pensato a un permesso di matrimonio con un umile servo, cosa che sicuramente molti padri infatti non avrebbero permesso, ma non si spiegherebbe la severità nello sguardo della regina: Lei, innamorata di un uomo che non può essere suo alla luce del sole, avrebbe solo potuto essere felice per la sua amica di un tempo. Quindi non credo possa trattarsi di questo, e torno allora alla prima ipotesi.
A meno che non si tratti di un mandato di arresto. Ma potrebbe il generale arrivare a tanto? Se si pensa che nell’anime è stato sul punto di uccidere questa figlia ribelle, allora può anche essere. In quel momento il generale era sopraffatto dalla rabbia e dal dolore per il disonore, ma non so se sarebbe stato davvero capace di un gesto simile! Forse fuori di sé avrebbe potuto anche compiere l’irreparabile, ma in quel caso credo che nemmeno lui ne sarebbe uscito vivo.
Non so, davvero, anche perché non so come potrebbe riuscire a dormire! Cosa può mai avere in mente il rigido generale? Non mi resta che scoprilo leggendo al più presto i capitoli successivi.
Grazie ancora, per questa bella storia, e tanti tanti complimenti per la bravura e l’aderenza che continui a dimostrare con i personaggi originali.

Imperdonabilmente dimenticavo: Bellissimo il momento in cui André ripulisce dal sangue la mano di Oscar nel capitolo 14. E' uno momento di una tenrezza infinita: mi sono commossa.
André è con lei. Adesso niente può più dividerli... nemmeno la malattia.
(Recensione modificata il 28/09/2011 - 01:28 am)

Recensore Master
26/09/11, ore 12:02
Cap. 22:

Ottimamente descritti i momenti concitati e febbrili dell'assalto alla Bastiglia e la presa di coscienza di Oscar nel constatare che tutti i buoni propositi e i principi della rivoluzione vengono travolti e calpestati dalla ferocia e dalla rabbia cieca degli uomini, che non esitano a massacrare il governatore e le guardie, malgrado fosse stato loro detto che, se si fossero arresi, avrebbero avuto salva la vita.
Molto palpabili anche l'ansia e l'angoscia che investono Andrè nel momento in cui sente i primi colpi di cannone, e comprende che solo i suoi ex compagni possono essersi uniti al popolo, e chi, se non il loro comandante, può esserne alla testa ?
La sua corsa disperata verso Parigi, resa ancor più drammatica dalla sua progressiva cecità, fa tremare le ambe tanto hai saputo rendere il suo stato d'animo.
Per fortuna alla fine riesce a ritrovare la sua Oscar, anche se un po' ammaccata ed in mezzo a quella orribile carneficina, che non ha risparmiato la dolce Diane.
Davvero un capitolo intenso e, al solito, scritto magistralmente...ed ora...ci aspetta l'epilogo ?

Recensore Master
25/09/11, ore 22:48
Cap. 22:

Le scene dell'assedio alla Bastiglia sono descritte davvero bene, con particolari realistici anche se crudi; Oscar è un'eroina, come Bernard e gli altri (tranne il povero Saint-Just, che continua a risultare un esaltato.. OK, lo so che quello vero non scherzava, però almeno nell'anime avrebbero potuto trattarlo meglio.. sono stata l'unica a farlo, nelle mie fic, sembra :-)), mentre la figura di De Launay viene descritta in modo storicamente corretto (la sua fine, intendo; meno male che hai risparmiato i dettagli); era giusto che Oscar non abbandonasse la lotta, adesso potrà andare con André senza legami col passato.

Recensore Junior
25/09/11, ore 21:12
Cap. 22:

Ma no! Non me la fare morire, ti prego! Non lo sopporterei! Bella storia, sspetto con ansia il seguito

Recensore Junior
25/09/11, ore 21:09
Cap. 22:

E che dire, mi sembra di averla vissuta questa rivoluzione! Davvero bravissima,a mio parere, nel descrivere il susseguirsi degli eventi: i rombi dei cannoni, la battaglia,la carneficina consumatasi nelle mura della Bastiglia,l 'ho letto tutto d'un fiato tanta era la tensione!E poi che dire dell'ansia di Andrè che in un secondo intuisce la dinamica degli eventi e corre a Parigi a cercare la sua Oscar, e il terrore nel veder quel massacro e non trovare lei(qua sono quasi morta!), quel suo chiedere aiuto a Dio, proprio come a Saint Antoine.E il piccolo Gustave che nascosto in quella feritoia assiste all'aggressione di Oscar e al suo arrivo lo guida da lei.Mi sembrava di toccarle quelle lacrime tanto ero coinvolta, e quasi ho pianto quando lei gli ha detto "Tienimi con te...per sempre" (ora questo potrebbe anche sembrare un addio ma mi hai detto di avere fede e di non prendere tutto quello che scrivi per filo e per segno e che non sempre gli avvenimenti prendono sempre la piega accennata, perciò sono speranzosa!). Appassionante, coinvolgente, emozionante. BRAVA.
(Recensione modificata il 25/09/2011 - 09:47 pm)

Recensore Junior
25/09/11, ore 15:50
Cap. 22:

bellissimo! ma non ho capito.. è stata Diane a salvare Oscar?

Recensore Veterano
25/09/11, ore 15:05
Cap. 22:

Cara Etienne, che dire...la tua storia ha catturato la mia attenzione fin dall'inizio, ma ho praticamente divorato, parola dopo parola, questo ultimo capitolo.
La tensione del susseguirsi degli eventi è davvero ben descritta, l'ansia che travolge Andrè nel trovare una Parigi in rivolta, il suo pensiero vola direttamente ad Oscar. Il loro legame è talmente forte che Andrè riesce ha ricostruire perfettamente il percorso di Oscar.
Ed infine lei, guerriera nell'anima davanti ai cannoni a fronteggiare la Bastiglia...un rischio calcolato il suo, che anche nell'orginale mi innervovisce perchè è ovvia la pericolosità di quel gesto, ma non posso fare a meno di rimanere in adorazione e commuovervi, mi sembra di vedere la libertà personificata in lei che guida il popolo...e ne rimango sempre affascinata.
Ora più che mai, al termine di quel bagno di sangue, capisce le sagge parole del suo André; ovvero il bene e il male non si trovano soltanto da una parte o dall'altra, non sempre il senso di giustizia vince su tutto, a volte viene sfruttato per raggiugere ben altri scopi, utilizzando la forza del popolo.
Oscar molto probabilmente è rimasta delusa da questa Rivoluzione ed ora ciò che vuole è solo l'amore di André. Scusa se mi sono dilungata!;P
Bravissima come sempre!
Baci Eli
(Recensione modificata il 25/09/2011 - 03:08 pm)

Recensore Master
25/09/11, ore 11:17
Cap. 22:

Mamma mia, questa sì che si può chiamare "carneficina". Devo dire che sei stata molto brava a descrivere le vicende della presa della Bastiglia, vivide e atroci, come l'atto di decapitare i militari a guardia della fortezza e usare i macabri trofei come stendardi.
Deve essere proprio andata così, per non parlare del bagno di sangue che deve essere succeso tra la folla di donne, bambini e anziani presenti a quell'evento. La Rivoluzione deve essere stata davvero atroce, e tu hai voluto farcela vivere in parte.
Ma sei stata anche brava a descrivere come alla fine il buonsenso e la lealtà che Oscar sperava di far trionfare, invece perdono di fronte a personaggi che sfogavano dietro nobili ideali un sanguinoso bagno di violenza, o scopi personali tutt'altro che puri e idealistici.
E questo vale di sicuro per tutte le guerre. Si usa solo la disperazione e le ragioni dei più deboli per sporchi fini personali. Questo è il mio modesto pensiero.
Ma torniamo ai nostri due prossimi sposi.
Finalmente Andrè, sprezzante del pericolo, trova la sua Oscar. Davvero fortunato a poterla riabbracciare viva (perchè, ripensando al tuo scenario, molto aderente alla storia della Ikeda, effettivamente il Comandante, alla mercè dei fucili del nemico, non poteva che morire).
Allora, dato che si deve essere trattato veramente di un miracolo del Signore, non potevamo aspettarci altro che la tua azzeccatissima frase: "Tienimi con te...per sempre".
Allora, che ci dici Etienne86, QUESTO MATRIMONIO S'HA DA FARE, sì o no?????

Recensore Veterano
25/09/11, ore 11:05
Cap. 22:

Mamma mia che capitolo! Ricomincio ora a respirare (spero che Oscar non sia ferita)! :-)
Complimenti, hai reso benissimo la foga di quei momenti e l'ansia e l'agitazione di Andrè nel ritrovarsi in una situazione per lui difficile da gestire, ma che ovviamente affronta per ritrovare la sua Oscar!
Oscar vuole combattere per un ideale, ma il comportamento di Saint-Just probilmente le fa capire che dietro alla lotta legittima per gli ideali si cela anche troppa violenza gratuita difficile da fermare e penso che questo potrà demoralizzarla non poco. Secondo me adesso è pronta a chiudere con il suo passato e pensare a costruirsi una nuova vita con Andrè e Gustave...non dimentichiamo che è ancora malata di tisi.
A presto!

Recensore Veterano
25/09/11, ore 10:46
Cap. 22:

Ora che mi sono ripresa dall'infarto che mi hanno causato quei ultimi tre capitoli (non sono più una ragazzina, abbi pazienza), ti posso dire che trovo quello che hai scritto perfettamente plausibile. A parte gli improperi che ti avranno sicuramente mandato, è vero, Oscar si sarebbe comporata esattamente come tu hai descritto e lo stesso André. Grazie per le belle emozioni che con questa storia sai trasmettere.

Recensore Master
25/09/11, ore 09:52
Cap. 22:

Oddio, l'apnea non è il mio forte ma sto finalmente respirando di nuovo!
Saint-Just è una m***a e si sapeva ma qui ha dato il meglio di sè, non c'è che dire! Mi dispiace molto per la piccola Diane, speravo che non essendosi suicidata per amore nella tua fic, sarebbe sopravvissuta anche al 14 luglio ma... pazienza, almeno Oscar è ancora viva anche se non sappiamo se sia ferita e quindi ancora in pericolo di vita e questo mi fa trattenere il respiro di nuovo mentre scrivo!
Oscar ha capito cosa sia diventata in realtà la Rivoluzione, semplicemente un passaggio di potere, spero che adesso si convinca a starsene per conto suo perchè no, non può proprio farci niente, sono eventi troppo più grandi di lei perchè possa porvi un freno. Mi auguro che finalmente sposi Andrè e lasci Parigi assieme a lui e Gustave, così che possa curarsi a dovere dalla sua malattia.
Come sempre il tuo stile è impeccabile e mi trascina nella storia, è stato così per tutti i capitoli, anche quelli che mi hanno fatta arrabbiare! Complimenti!

Recensore Veterano
25/09/11, ore 02:48
Cap. 22:

Miseria che capitolo d'azione! SJ è un farabutto con i controfiocchi! Ma alla fine andò davvero così per chi era nella Bastiglia...Mi spiace per Oscar: cosa avrà imparato? Che gli ideali sono una stupidaggine?Spero che il messaggio non sia questo? Che è meglio starsene a casa con l'amore della tua vita chiusi ben bene a sfornare bambini perchè fuori il mondo è brutto e cattivo e tu non ci puoi fare niente? Mmm...vediamo il finale...perchè ci sarà un epilogo conclusivo, no?

Recensore Master
24/09/11, ore 19:39
Cap. 21:

Lo sapevo, lo sapevo che quel povero Andrè, senza preoccuparsi del pericolo che corre a mettersi in una situazione del genere pur quasi cieco, si precipita a cercare Oscar, "sentendo" nel suo intimo che deve essere in pericolo.
Sono sempre molto arrabbiata, ma per questa volta perdono te e la tua Oscar, anche se ancora faccio fatica a immaginare un comportamento tanto superficiale nei confronti dell'uomo che ama e che sta per sposare.
Certo che se rimani nei paraggi e ti accorgi che la folla non sa assolutamente come si usi un cannone, e per di più lascia che donne e bambini rimangano a tiro di chissà quanti soldati armati fino ai denti, allora è proprio inevitabile sentire il dovere di andare a dare una guida a quel manipolo di pazzi incoscienti.
Ma adesso sinceramente sono più preoccupata per Andrè, che se non vede a tal punto come ce lo descrive la Ikeda, siamo fritti! Credo che non riuscirà proprio ad arrivare incolume fina alla Bastiglia.
E poi mi domando se tu abbia intenzione di seguire la funesta sorte che, sappiamo molto bene, attende Oscar ai piedi di quella fortezza.
Ehi, non farci brutti scherzi. Almeno tu falli sposare, e toglici di bocca quel sapore amaro che sia il manga che l'anime ci hanno lasciato.