Original ambientato nell'antica Roma.
La storia di uno schiavo e del suo giovane padrone.
Spero che vi piaccia :3

Clay è un ragazzo posato e tranquillo, che preferisce passare le sue giornate a leggere e guardare film chiuso in casa.
Ma cosa succederà quando il bellissimo Red Callister deciderà di volerlo tutto per se?

Una storia d'amore completamente diversa dal normale che vede come protagonisti un ragazzo apatico e svogliato che non trova un senso alla vita e un normalissimo ragazzo con un carattere solare come pochi.
I due si staranno antipatici fin da subito nonostante, per svariati motivi, si ritrovino a vivere insieme.
Ma sarà solo odio ciò che provano l'uno per l'altro? O si verrà a creare qualcosa di diverso? E lo riusciranno ad accettare entrambi questo nuovo sentimento?
Beh, spero di avervi incuriosito, buona lettura!

"Sempre in ritardo usuratonkachi?"
Il biondo sbuffò "E tu sempre il solito teme che non sa far altro che far piangere le ragazze"
Sasuke fece un sorriso inquietante "Geloso?"
"Perché mai dovrei essere geloso?"
"Perché nessuna ti caga a parte quella gatta morta della Hyuga"
Naruto sentì la rabbia salire prepotente, Sasuke riusciva sempre a farlo incazzare in un nanosecondo
"Non parlare male di Hinata … e poi non è assolutamente vero. Solo perché non sono così spudorato come te, non vuol dire che non ho successo con le ragazze"
"Sì come no ... non riusciresti a far innamorare nemmeno una mosca … che per inciso ama anche la merda"
(...)
Più Naruto ripensava alla discussione con Sasuke più si irritava, quel teme si credeva così tanto superiore!?
Gli venne un'idea per vendicarsi e avere la sua rivincita.
Sasuke si vantava di non essersi mai innamorato, aveva scopato diverse ragazze, ma mai una volta aveva provato qualcosa per loro.
Era arrivato il momento di vendicarsi e di fargli vedere quanto si sbagliava.
Se voleva poteva far innamorare chiunque e glielo avrebbe sbattuto in faccia nel modo più evidente, facendo innamorare proprio lui.
Cosa c'era di meglio che fare innamorare il ragazzo "impossibile"?

-Ah, mi scusi, mi ha accompagnato il suo collega! Sono venuto a trovare il mio cane. Non è un problema, vero?- Chiesi garbatamente, accennando un sorriso.
Lo sguardo del veterinario si fece vacuo, confuso.
-Collega? Non ho colleghi, qui ci lavoriamo solo io e mia figlia!-
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Questa è una dedica a Lilla, la cagnolina che mi ha tenuto compagnia per gran parte della mia vita. Con lei sono cresciuta molto, ho imparato a capire alcuni comportamenti animali e soprattutto mi ha insegnato che spesso le bestie siamo noi.
Sei stata più umana di molte persone che conosco e, se anche a tutti gli altri sembrerà strano, non smetterò mai di dire che ho perso una sorella, non un semplice animale da compagnia.

Alhek non si era mai reso conto di essere diverso dagli altri fino a che a dieci anni un suo coetaneo lo aveva preso in giro mentre giocavano per le strade polverose della città: “Guarda che occhi che hai! La Dea te li ha colorati male!”
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Lesse e lesse fino a che il sole gettava ormai lunghe ombre sulla strada, il sonno stava quasi per impossessarsi di lui quando, ecco, gli occhi viola. Fioled, lui era un Fioled. Corporatura snella, pelle chiara come la luna e… praticanti delle arti magiche.
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Tuttavia, la cosa che maggiormente colpì Rhyfel erano quei grandi occhi: due ametiste magnetiche. Non aveva mai visto nulla del genere. Era abituato agli occhi di vari colori che popolavano la sua città, come il giallo dei Melyn ad esempio, ma mai quel viola così intenso e ipnotizzante.
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Compiuti vent’anni, un Glas dagli occhi viola inizierà il suo percorso per riportare in vita la magia dimenticata, solo così l’antico nemico verrà sconfitto.

La prima volta che lo incontrai stava piovendo, ma non era una semplice pioggerellina leggera, era un vero e proprio acquazzone, di quelli che ovattano tutti i rumori e creano delle bolle silenziose intorno a te, nonostante l'acqua continui, imperterrita, ad inzupparti.
Era una sera di gennaio, le feste erano da poco trascorse ed io, come sempre del resto, ero uscito per comprare da bere.
Anche quella sera l'avrei passata a crogiolarmi nella mia solitudine e nell'ubriachezza più totale.
Non avrei mai pensato che, proprio in una di quelle serate noiose e solitarie, avrei incontrato la causa dell'inizio della mia fine.

Sosteniamo per tutta la vita di essere giusti, di riuscire a vedere oltre all'apparenza e valutare una persona per come è veramente. Ma siamo sinceri, tra una tizia che sta bene anche con un sacco di spazzatura per vestito, un uovo spaccato in testa e le pantofole pelose e una che probabilmente sta male anche con anche vestiti di marca, quale sceglieremmo? Io la prima, a patto che si faccia una doccia prima, non per forza vestita. Sono consapevole che possa sembrare una cosa crudele ma è la verità, e per quanto vogliamo fare i perbenisti la nostra è solo ipocrisia se optiamo per la seconda opzione.
Partecipante al contest L'Amore è Roba per Uomini Veri! Yaoi/Bara Contest (Multifandom+Originali)

Il giorno di San Valentino bisognerebbe passarlo con la persona che si ama, vero?
Allora perché, per una volta che sarebbe possibile, Jade si ritrova solo? È così ingiusto!
Ma forse lo aspetta una sorpresa anche più bella...
~
Dedicata ad Amelia_, lei sa perché! Spero ti piaccia!

-Non rifiuto mai una tua sfida.- alzò gli occhi al cielo come se fosse ovvio, -Ma se vinco io sarai mia per una notte.- aggiunse malizioso.
Arrossii violentemente al pensiero dell' ultima volta che avevamo scommesso una posta del genere e quasi fui tentata di perdere di proposito. Naturalmente non avrei mai ammesso a voce alta una cosa del genere.
-KEI SEI IMPAZZITO?!- urlò all' istante Akira in mia difesa, ovviamente ignara della nostra ultima sfida.
Takishima si strinse nelle spalle senza staccarmi gli occhi di dosso, in attesa.
-Accetto! Perchè questa volta tanto vinco io.- ringhiai con convinzione
Incuriositi? allora cosa aspettate? entrate e leggete ^^
Vostra Sarapia

Sono ormai due ore che corro sotto questa dannata pioggia che non vuole smettere di venire giù, ma non riesco a rilassarmi o a pensare lucidamente.
Il tuo viso con il labbro spaccato e in preda al dolore non vuole abbandonare la mia mente ...
Mi sono trasformato in un mostro e ho reciso ogni legame che poteva esserci fra noi …
Meglio così... Naruto devi starmi lontano… non posso essere certo di non farlo di nuovo.
Ho sempre creduto che fra noi ci fosse solo sesso, però quando ti ho sentito pronunciare quel nome nel sonno, mi sono sentito sprofondare in un baratro di gelosia e di rabbia.
L’idea che qualcun altro potesse possederti, così come facevo io, non riusciva a darmi tregua… ho cercato di resistere dicendomi che non doveva interessarmi, infondo eri solo uno che me lo dava … non stavamo insieme… scopavamo solo quando ne avevamo voglia.
Ma anche se cercavo di convincermi la rabbia continuava a crescere.
(...)
Questa one-shot è il seguito di ESCAPE anche se viene ripreso ciò che è successo vi consiglio di leggere prima quella ^.^

Dal testo:
"Eppure Ben lo sapeva che non sarebbe dovuto andare a quella stupida festa.
Lo sapeva benissimo, ma c'era andato lo stesso, da perfetto rincretinito qual'era.
Però, sul momento l'idea non gli era sembrata così malsana, soprattutto di fronte all'alternativa di dover passare la serata col suo "fratello prodigio".
Adesso invece capì quanto fosse stato incommensurabilmente idiota. Ma certo, Ben, perché non passare una serata chiuso nella stessa casa con adolescenti sballati e ubriachi? A dover, magari, prestare continua attenzione affinché qualche imbecille non ti vomiti addosso?
E, soprattutto, a dover avere continuamente davanti gli occhi la visione raccapricciante della tua cotta ossessiva dai tempi del primo anno a sbaciucchiarsi e toccarsi con la sua fantomatica ragazza dalle gambe lunghe?
Davvero, non si poteva essere più idioti"
Una festa deprimente per il povero Ben.
Almeno finché il destino (o quale dio per esso) non si è mostrato nel momento in cui, al tanto imbarazzante quanto scontato gioco della bottiglia, questa non avesse deciso di regalare quei sette minuti nello stanzino proprio a lui e alla sua irraggiungibile cotta.
Sette minuti in grado di cambiare tutto.

Cosa si prova a trascorrere tutte le mattine in classe con il ragazzo che ti piace mentre si bacia con la sua ragazza?
Lo sa bene Marco, che ha passato un anno a vedere Edoardo, il ragazzo che gli piace, esibirsi in dolci effusioni con la loro compagna di classe.
Durante l’estate però, le cose sono cambiate profondamente: Marco e Edoardo si sono avvicinati, hanno iniziato una relazione segreta, stroncata drammaticamente prima dell’inizio dell’anno nuovo.
Adesso, sembrerebbe tutto come prima, se non fosse per Edoardo che non fa più l’esibizionista con la sua ragazza e Marco che ha un grosso segreto che non potrà nascondere ancora per molto.
Ma l’avventura estiva tra i due ragazzi, è stato solo un gioco per Edoardo? Un modo per provare qualcosa di nuovo ed evadere dalla routine con la sua ragazza o le sue azioni sono state dettate da qualcosa di vero?
Tra i due ragazzi non ci potrà essere mai più niente?

In quei lunghi anni non c'era mai stato un giorno senza che il suo pensiero volasse a lui, a quel sorriso che tanto amava, a quel fisico che in quegli anni era cresciuto ed era diventato sempre più fonte di desiderio.
Non l'avrebbe mai confessato a nessuno e gli ci era voluta la paura di perderlo, proprio durante quella terribile battaglia, per capire che lo amava e niente e nessuno era più importante di quel dobe.
Sapeva che il biondo provava per lui amore, ma non si illudeva fosse dello stesso tipo.
Era sicuro che sentisse per lui ciò che si prova per un fratello, un compagno, non certo l'amore e il desiderio bruciante che provava lui, voleva averlo tutto per se, possederlo, sentirlo gemere e amarlo fino in fondo.
Era certo che se si fosse trovato da solo con lui non avrebbe resistito troppo a lungo.
Se si lasciava prendere da quei sentimenti sicuramente avrebbe rovinato il loro rapporto facendolo nuovamente soffrire.
Non sapeva però quanto si sbagliava.
SASUNARU