Questa storia parte dall'episodio dello strappo della camicia. André è subito tormentato dal rimorso, e fugge via, inorridito da se stesso.
Dopo molte reticenze e dopo essere costretta a guardare in fondo al suo cuore, solo allora Oscar realizzerà di ricambiare i sentimenti di André, ma lo farà a caro prezzo. Sarà il tarlo della gelosia a rivelarle la verità, e sarà un ostacolo duro da sormontare per una donna che è sempre stata solo un soldato e non ha mai dovuto fare i conti con i sentimenti.
Non so dove questa storia mi porterà, ma voglio affrontare il tema della gelosia.
Grazie a chi mi leggerà e a chi vorrà recensire.

Si parte dalla liberazione dei soldati, ma si torna anche un po’ indietro e si va avanti. Fino a che punto? Si vedrà. L’avvertimento è uno solo: tutto quello che troverete forzato è spudoratamente e volutamente forzato!
“E sento di essere un uomo. Penso che un uomo sia una cosa molto importante, forse più importante di una stella. Questa non è teologia. Non mi sento portato agli dèi. Ma provo un nuovo amore per quello scintillante strumento che è l’anima umana. È una cosa bella e unica nell’universo”.
(J. Steinbeck, La Valle dell’Eden)

Oscar e André stanno insieme, e questa è la cosa più importante, soprattutto per riposare accanto dopo una giornata dura e stancante.

Partiamo dalla nuova vita di Oscar, entriamo nei suoi pensieri e in quelli di André, guardiamo alcune situazioni più nei particolari e... se per una parola o un gesto alcune di queste cambiassero?
Dal testo: "[…] a ogni passo che muoveva verso un ipotetico e desiderato futuro da uomo qualcosa le ricordava che lei era nata donna e donna sarebbe rimasta…"

Il risveglio dei nostri eroi, Oscar e André, in un letto da campo nella Caserma dei Soldati della Guardia. Onestamente, dopo aver rivisto il finale, viene solo voglia di scrivere fanfiction dove sono felici...

La mia versione di una delle scene più iconiche di Lady Oscar, la notte delle lucciole tra 12 e 13 luglio 1789, con qualche elemento fiabesco.

In fondo, non era che l'alba del 13 Luglio 1789...

Dopo quasi 6 mesi di permanenza su questo sito come sola lettrice, mi sono finalmente decisa a pubblicare qualcosa di mio. E non potevo scrivere che di Oscar e André, come li vedo io, o meglio, come me li sono sempre immaginata, se solo la storia fosse andata diversamente, se solo fossero sopravvissuti...
Ho descritto una scena di sesso, a mio avviso, pregna di amore, ma devo avvertire gli animi più sensibili che qui c'è anche del sesso anale. Quindi, per chi non apprezza, forse è meglio astenersi dalla lettura.
Mi sembra giusto rimarcarlo.
Personalmente, non voglio avere inibizioni nella scrittura, sperando comunque di aver rispettato le regole.

Confessioni inaspettate, dolci e amare, davanti a un ruscello nel bosco.
Ho voluto ricontinuare a scrivere, ma stavolta con un rating rosso.
Nonostante scrivere il romanticismo non sia mai stato proprio il mio forte, ho voluto azzardare anch'io.
Liberamente ispirata all'episodio n.37 dell'anime...

Ispirata all'omonimo brano jazz di Stan Kenton, un missing-moment di Oscar e André, in cui Alain sarà inconsapevole spettatore, fra stancanti ronde notturne nei bordelli di periferia coi soldati della Guardia Metropolitana...e dove Oscar riscopre una delle sue più belle passioni.
I personaggi sono liberamente ispirati all'anime di Lady Oscar.

«Questa notte... voglio passarla insieme a te... come la moglie di André Grandier »
«Vuoi... dire... che... mi... mi daresti tutto... diventeresti tutta mia? Di uno come me? »

Ci sono tanti uomini che ammirano Oscar. Ci sono quelli che l'amano e l'amore può prendere diverse forme.

Cosa vogliono André e Oscar. Due voci, due voleri. Un amore immenso come il loro potrà mai essere visto, potrà mai essere vissuto? Due capitoli in cui riprendo immagini, momenti e frasi dal manga, dall'anime e dalla fantasia.

Dal testo:
«Non muoverti... ti prego »

André è entrato a far parte dei soldati della guardia per seguire lei, la sua luce. Alain vuole capire a fondo il segreto di questo nuovo compagno e perché gli ha chiesto con tanta insistenza di arruolarsi nei soldati della guardia.