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Elise: diciassette anni, è una ragazza particolare che con gli anni è cambiata. Cerca sempre di soddisfare tutti mettendo se stessa al secondo posto, ma ora con l’aiuto di un’amica dice basta e ci riesce.
È grazie a una festa che conosce lui: Alex. Ragazzo normale all'apparenza, ma conoscendolo meglio, forse nel modo “sbagliato”, riesce a stravolgerle la vita, a migliorarla a fargliela veramente chiamare vita.
Torino: una città che fa da sfondo al romanticismo, alla passione dei protagonisti mettendo in evidenza – forse – alcune cose a cui non tutti fanno caso. Ogni vita è degna di essere vissuta e se c’è quella persona che riesce a smuoverti quel qualcosa di più, non è meglio?
Gli extra sono stati entrambi postati, la storia è del tutto conclusa.

Il popolo dei saiyan, le loro vittime, i loro carnefici. Tra rivalità, odio, amore e violenza, ecco la storia di questi guerrieri leggendari nell'anno che precede la prima ribellione contro Freezer.
- Comandante Bardak, Toma e Keres sono ancora sul campo di battaglia.
- Avvertili che se non si sbrigano ad eliminare la feccia di questo pianeta partirò senza di loro.
- No, comandante, stanno combattendo l'uno contro l'altra!
Il saiyan represse un gemito. Quei due idioti dei suoi sottoposti l'avevano fatto di nuovo.
I pugni gli si contrassero rabbiosamente, mentre si voltava a fissare due figure appena distinguibili che si libravano sopra una pianura coperta di cadaveri, e, ignare del suo sguardo in cui brillava un chiaro riflesso omicida, si scontravano senza sosta.
Con il lento passo solenne della morte si avviò verso di loro.
Questa volta nulla avrebbe potuto salvarli dalla sua collera.

Raccolta di drabble, flashfic e oneshot inerenti alla mia saga sugli scimmioni.

Cosa potrebbe essere accaduto nel passato dell'affascinante e temibile WIB, tanto da portarla a prendere certe decisioni e a trasformarla in ciò che è poi diventata? Un passato mai raccontato e che ho provato ad immaginare, fin dagli inizi.
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Voleva sapere diverse cose. Voleva sapere perché Vermouth, pericoloso membro di un'organizzazione criminale, lo stesse aiutando negli ultimi tempi a sgominare quella stessa cerchia di cui faceva parte. Secondi fini personali o meno, c'era qualcosa che non gli era per niente chiaro in lei, a cominciare da quella sua ambiguità; perciò aveva scavato nel suo passato e nella sua vera personalità, pensando di ricavare qualche risposta.
Ma il detective si sentiva esitante, era così strano e assurdo parlare di quel genere di cose con quella donna. Dannazione, come aveva fatto quella bambina... quella ragazzina, e infine quella ragazza... a sopportare tutto da sola?
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Ne approfittò per ripensare a quanto il Vermouth, primo alcolico assaggiato nella sua adolescenza, le avesse provocato giramenti di testa e bruciori: non era stata particolarmente bene dopo averlo bevuto le prime volte, fu anche per quella ragione che se lo ricordava così bene. Era tanto gustoso, eppure al contempo dannoso.

-Quello che sei stata non ha importanza, ora. Stavi dalla parte sbagliata, ma l’hai capito. Ora sei qui. Con me. Con noi. Con lo S.H.I.E.L.D... o almeno quel che ne resta.
Un sorriso amaro balenò sulle labbra rosse dell’agente, e Steve si sentì rincuorato, almeno in parte.
-Sei stata tu a salvarmi la vita prima. Non Thor, non Fury, non Stark. Sei stata tu. La stessa Natasha Romanoff che ha ucciso quelle donne, degli uomini, quei bambini. Hai salvato centinaia di vite solo nella battaglia di New York. Il passato è passato- Steve sentì l’amaro delle proprie parole sulla lingua, mentre lei gli scoccava un’occhiata sorpresa -e non puoi cambiarlo.
Steve e Natasha vengono fatti prigionieri in una missione; riusciti a scappare devono fare i conti al fianco degli altri Avengers contro la corruzione nello S.H.I.E.L.D. e un nuovo terrorista che sembra conoscere esattamente tutti gli esperimenti di Bruce, altresì detto Hulk...
(Post Captain America: The Winter Soldier, StevexNatasha; spero vi piaccia se decidete di leggere!)

Ciaaaao!
*Tan tan tan taaan*
E basta co' sta sigla! Comunque, questa storia qui è una One-Shot (o almeno si suppone) ispirata a "L'uomo che viaggia fra le stelle" di Cesare Cremonini, una canzone meravigliosamente stupenda *.*
Spero che leggiate ^^"
*Tan tan tan tan*
Basta!

- ...ma non ce l'hai una maglia?
- Ti da fastidio che io stia mezzo nudo?
Questa storia fa parte della serie "La chiave del sei".

Da piccole le bambine credono nel Principe azzurro. Questa convinzione,in realtà, serve a mascherare i dolori che si nascondono dietro certi eventi. 18,da piccola,per me rappresenta l'icona ideale: "Sin da quando ero una bimba piccola,i miei genitori mi raccontavano che se un giorno io fossi stata presa dall’orco cattivo, di sicuro il principe sarebbe giunto a salvarmi…"

Dal capitolo 3: -In realtà..- prende una piccola pausa prima di continuare e attira astutamente la mia attenzione. -Volevo farti una proposta..-
E da quelle parole so che non sarà niente di buono, so che mi condurrà a qualcosa di assurdo e impensato eppure voglio ascoltarlo lo stesso.
Resto in silenzio aspettando che continui.
-Tu hai bisogno di soldi, e io posso darteli-
-Non accetto i tuoi soldi-
-Lo so..- risponde in contropiede. -Non avevo intenzione di darti senza ricevere nulla in cambio..-
Non capisco e non voglio nemmeno pensare a quello che sta per chiedermi.
-Cosa vuoi?- lo anticipo cercando di capire il prima possibile.
-Te-

Sono passati sei anni dall’arrivo dei Volturi. Leah, unica donna fra i licantropi, è sempre più insofferente verso tutto ciò che la circonda, nonostante ci siano stati piccoli miglioramenti.
Ma l’arrivo di un vampiro mai visto nella zona sconvolgerà di nuovo tutto.
Chi è Jeremy? Perché è arrivato a Forks?
Queste domande diventano superflue quando Leah si ritrova costretta con l’inganno a sorvegliarlo quotidianamente.
Ed è l’inizio di una nuova storia, nella quale incontrerete ancora tutti i personaggi che avete amato, e anche qualcuno in più.
“Quando il vampiro platinato si voltò ebbi la soddisfazione di vederlo stupito per un secondo buono. Presi fiato per dare libero sfogo alla mia volgarità ma lui mi precedette con una risata decisamente maleducata.
“E così, quel cosino è un lupo? Avete anche donne-lupo? Ridicolo! Inaudito!” continuò a sghignazzare.
“Ehm, lei è l’unica…” rispose cautamente Jacob, guardandomi.
[…]
Raccolsi un grosso masso di granito e lo scagliai con precisione. Gli staccai di netto un braccio. Mi permisi di rivolgergli un sorriso compiaciuto, consapevole che stavo giocando col fuoco.”
Tratto dal cap.3

Cos’è un sorriso?
A volte sono arrivata a chiedermelo, in notti in cui non riuscivo a dormire.[…]
Note: doppia drabble (impura).
Scritta per lo Sfigafandom Fest, prompt Claymore, Teresa; Clare (non pairing), sorriso.

Nemmeno nella gravity room aveva più un briciolo d'intimità, perché quel piccolo demonietto che aveva per figlia aveva imparato fin troppo bene che, se si metteva a frignare davanti al suo personale santa sanctorum, entro cinque minuti sarebbe arrivata Bulma a consolarla e a rimproverare il suo atteggiamento indifferente nei confronti della secondogenita, punendolo con una severità che variava a seconda del suo umore e che poteva prevedere una cena con la famiglia di Kakaroth, un intero pomeriggio a fare da baby-sitter a Trunks e al moccioso del suo arcinemico o, nei casi estremi, una settimana di assoluta castità.
Storia scritta per il Xmas Tree Party di Fanworld

[Gin/Sherry] "L’unica luce oltre alla sigaretta che si consumava lentamente era quella dei lampi che illuminava attraverso i vetri le due figure, i volti pallidi che si squadravano con freddezza. Su di loro era sceso un silenzio teso, senza che nessuno di loro se ne rendesse effettivamente conto o ne fosse imbarazzato."

Un semplice “lavoro” in un palazzo di Tokyo, sta per trasformarsi in un pericoloso incontro con un passato, che è impossibile cancellare.
(I° classificata al concorso "MIB Contest" di Roe_Rory Hattori)

Quando Shinichi Kudo morì, l'ultima persona al mondo che sarebbe potuta andare alla sua tomba vi si recò. Ma Vermouth non sarà sola.
[Fic creata per il MIB contest di Roe.]