[Versione Alternativa della 3B - Non tiene conto della 4]
Un demone intacca la vita di Stiles. Lo logora o lo condanna ad una vita confusa.
Scott e Allison sono vittima delle conseguenze del loro sacrificio.
Una ragazza arriva a Beacon Hills e instaura un legame profondo con Stiles.
La missione del branco dell'Alfa Scott è quella di salvare Stiles dal suo demone.
Ma non sarà facile.
(Stiles ha un ruolo principale, ma anche gli altri hanno il loro spazio. Non esistono Malia e Kira.)

Una piercer, una tatuatrice, i nostri cari vecchi Sevenfold, intrighi, tourbus e chi più ne ha più ne metta.
Ah, ovviamente alla Fisica verrà aggiunta la Teoria del Biscotto.

-Papà aveva detto che sarebbe successo-
al centro dello schermo vi era una foto di un uomo elegante, calvo, dallo sguardo cattivo e sotto di lui vi era una scritta bianca con uno smile “KORSE E LA BETTER LIVING INDUSTRIES (BL/ind.) SALGONO AL POTERE PER IL BENE DEL MONDO”
-Devo tornare a casa!-
-Brianne non hai capito?! Non c’è più casa! Sono venuti a prenderci!-
[AU!DangerDays][Killjoyverse!Frerard][Fem!Synacky]
Alla mia Syn, spero ti piaccia.
Vee.

-E di questo può darci la conferma Baker, non è vero?-
Il ragazzo interpellato alzò il viso, assumendo un colorito rossastro sulle gote: -Cosa?-
Il professore sbuffò e roteò gli occhi, poggiò una mano sulla cattedra e si chinò in avanti col busto: -Vuol farmi la cortesia di uscire dall'aula, così si chiarisce le idee- il ragazzo aprì bocca per replicare, ma il professore lo fulminò con gli occhi- E dopo la fine dell'ora, la rivoglio qui.-
Il ragazzo si alzò in silenzio, strinse le mani a pugno e si avviò verso la porta, strinse la maniglia e uscì da lì a testa china.
Mentre camminava per il corridoio, non poté non pensare a quanto odiasse il professor Haner, quel maledetto, stronzo, narcisista, ma bellissimo e dannatamente attraente professore di scienze, che lo tentava con i suoi occhioni color cioccolato e i capelli neri, appena lunghi e perennemente sparati in aria.

America indietreggiò di scatto mentre vide il ragazzo serrare la mascella.
In quel momento ebbe l'istinto di allontanarsi il più possibile. Aveva paura che quel ragazzo tanto bello
quanto dannato potesse farle del male.
-Devi andare via da qui o qualcuno potrebbe pensare di farti del male.- Continuò il ragazzo mentre lei
non fece altro che pensare allo spavento che continuava a formarsi dentro di sé.
Egli provò a toccarle un polso per fermarla ma lei trasalì.
-No! Non toccarmi!- Urlò America indietreggiando sempre di più con le lacrime agli occhi per lo spavento.
-Aspetta, non voglio farti del male!-
-Aiuto! Aiuto!-
-Shh, sta zitta o ti sentiranno.- Continuò il ragazzo catapultandosi verso di lei ma indietreggiando l'attimo dopo, ricordandosi
di non poterla toccare.
America osservò il comportamento del ragazzo ed inarcò un sopracciglio.
I loro occhi si scontrarono.
La bionda non aveva mai visto degli occhi più belli di quelli in tutta la sua vita.
Brian invece, si sentì scosso dopo aver scrutato con attenzione gli occhi della ragazza.
Decise di lasciarla andare.
Lei chiuse gli occhi spaventata e quando li riaprì, il ragazzo era ormai sparito.

Due ragazzi che non riescono ad arrivare a fine mese, un criminale ricercato in tutti gli Stati Uniti, un poliziotto con problemi economici e due amici di vecchia data: tutto questo scaraventato in una storia che con il rispetto della legge e con la tragedia, non ha niente a che fare. Solo tanta, ma proprio tanta, follia.
Tratto dal primo capitolo: 
"-Abby Ellen Stevenson, per dio, sto parlando sul serio. Sono sobrio, non assumo sostanze stupefacenti e Tom Cruise mi fa schifo.- urlò Brian, adirato.
-Allora, ti dico, carissimo Brian Elwin Haner Jr, che questa è una delle più grandi cazzate che il tuo cervellino abbia mai pensato.- 
-Potremmo fare un mare di soldi.-
-Potremmo finire al fresco per i prossimi vent’anni.-
-Ma perché vedi sempre il lato negativo delle cose?-
-E tu perché vedi tutto sempre in modo troppo ottimistico?-"

Nessuno si sceglie la sua storia, la vita che gli tocca vivere, la famiglia in cui nascere. Certamente, qualcosa di gradevole c'è, ma non troppo.
Mi chiamano Syd e nessuno sa nulla di me. Forse nemmeno io mi conosco davvero. Mi hanno detto che sono una delusione, una troia, una ribelle, una delinquente, una pazza... Forse è vero, forse no. Come ho detto nemmeno io so la mia storia. Syd è solo un soprannome, un nome che porta con se un'altra storia, una coperture per nascondere il mio insignificante passato. Ma se non fosse davvero così?
Una ragazza che piomba per caso nelle vite comuni ma allo stesso tempo straordinarie di nove ragazzi... Riuscirà a cambiare qualcosa? Cosa comporterà il suo arrivo?
[Frerard] [Syn&Zacky]

Dal capitolo 3
«-Beh... ti va di fare sesso?-
-Cosa?- chiedo, incredula.
-Hai detto anche tu che ti manca fare sesso...-
-Sì, ma... con te? Cioè, siamo amici.-
-Appunto per questo. Non siamo legati poi tanto sentimentalmente. Siamo amici e possiamo renderci conto quando fare certe cose e quando non farle. Saremo passionali e controllati proprio come due amici che fanno sesso per... passare il tempo, diciamo così. Allora: cosa ne pensi?-
-Niente sentimenti?-
-No.-
-Niente coccole dopo averlo fatto?-
-No.-
-Niente parole dolci?-
-No.-
-Solo e soltanto sesso?-
-Esattamente.-
-Ci sto.-»
Tratto dall'omonimo film.

«Sei la persona migliore che io abbia mai incontrato, Zack» dice al mio orecchio ed io non posso fare altro che sorridere nell'incavo del suo collo, stringendola ancora di più
«Tu invece sei la ragazza più dolce che io abbia mai desiderato tenere fra le braccia» le dico fissando finalmente i miei occhi nei suoi
Di tutta risposta lei comincia a baciarmi trascinandomi subito nel suo turbine di passione
«Sarai la mia rovina» riesco a sussurrarle sulle labbra prima di finire di nuovo sul letto, sotto di lei.

il suicidio non è mai la soluzione giusta, anche nei peggiori dei casi, la vita va avanti, non fermarti al primo ostacolo davvero difficile, vivi la vita, cogli ogni attimo perché ne vale la pena e non avere paura, sii forte, sii te stesso, sempre e comunque.

C’era una volta…
Tutte le più grandi storie che si rispettino iniziano così. Chissà quante volte, da bambini, vostra madre ve le raccontava per farvi addormentare la notte, e chissà, voi, quante volte le racconterete ai vostri figli…
Adesso ve ne voglio raccontare una, quindi sedetevi e ascoltate, ascoltate con attenzione.
Questa storia non è come le altre, parla invece di una principessa senza regno, di un piccolo ricordo d’infanzia che l’aiuterà a capire… capire di non essere al posto giusto, capire di non appartenere nel mondo in cui vive e infine parlerà di un amore tanto atteso e infine ritrovato.
Mi chiamo Diana Pendragon e questa è la mia storia.

La verità è che il passato ritorna sempre.
Non importa il luogo, il tempo. Anche quando pensi di averlo superato, che sia tutto acqua passata, prima o poi ti troverai a dover fare i conti con ciò che avevi sepolto per far sí che venisse dimenticato.
Non è solo una supposizione, una frase filosofica da quattro soldi, è una fottuta certezza.
Sono passati sette anni da quando Matt si è trasferito in quella squallida soffitta. Quel povero ragazzo farebbe di tutto per evitare di avere a che fare con il mostro che tormenta la sua vita, persino convivere coi topi.
Invece per lei è diverso. Lei è abituata ad affrontarli in modo diretto, i problemi. Sin da piccola. È abituata ad affrontarne le conseguenze, che spesso sono più gravi di quanto si possa mai immaginare. È abituata a cadere e a rialzarsi subito dopo, è così che scrive nelle sue canzoni.
Potranno mai queste due anime così diverse riuscire a colmare il Grande Vuoto, scontrandosi?

“Ti amo”- gli sussurrò Zack sulle labbra baciandolo a stampo- “Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo.”
Brian lo strinse a sé carezzandogli i capelli: “Anche io”- gli diede un colpetto sul naso col suo ridendo- “Ti amo, ti amavo e ti amerò fino a quando vorrai.”
“E se lo vorrò per sempre?”
“Sarà per sempre allora.”
“Non ti stancherai?”
“No”- gli diede un lungo bacio- “Non potrei mai.”
Zack gli accoccolò contro pur essendo in piedi e cercò di infiltrarsi sotto le braccia di Brian prendendo a baciarlo sulla guancia, si staccò da lui di malavoglia e tenendolo per mano lo portò fino alla macchina nera, salirono insieme e dopo essersi dati un piccolo bacio sulle labbra che sapevano ancora l'une delle altre Zack mise in moto.
*
Jimmy sospirò carezzandole i capelli: “È Matthew?”
Lei scosse il capo respirando debolmente: “Non ha importanza, non funzionerebbe con nessuno.”
Il fratello le baciò il capo staccandosi da lei: “Se è Matt lo prendo a testate se ti fa soffrire.”
Judy rise sciogliendo l'abbraccio.
[SYNACKY]- [MATT SHADOWS/NUOVO PERSONAGGIO]