Mi guardai in giro stranito essendo sicuro che quel brivido era causato da qualcuno lì presente così feci dietro front, addentrandomi maggiormente nel locale.
Per quanto pessimo fosse il bar, c'era una valanga di gente. Molte sedute intorno ad un singolo tavolo, altre in piedi e dedussi che proprio da qualcuno di quel tavolo proveniva l'insolito sentimento che provavo da quando avevo messo piede li dentro. Infatti più mi ci avvicinavo e più forte si facevano sentire i battiti del cuore in gola.
Avanzando, notai che tutti erano presi da un sola persona.
Quasi risplendeva in tutta quella marea di gente, era quasi fuori posto per quanto carisma emanava e fui molto sorpreso nel notare che era un ragazzo sui vent'anni, poco più giovane di me.
E' la storia principale della serie Doubles.
[Rating rosso e Mpreg per capitoli futuri]

Infilò il cellulare di nuovo in tasca e poi si affidò totalmente alla musica mettendo le cuffiette e premendo il tasto play senza neanche far caso a quale canzone fosse in riproduzione: qualunque essa fosse avrebbe fatto male in ogni caso.
Stava tornando a casa, tornava da Jimmy.
Love, love will tear us apart... again.
Ecco, quel brano faceva parte del mucchio di stronzate che Matt gli aveva infilato nel lettore portatile, lui e quella fottuta musica di merda.
Love, love will tear us apart... again. [...]
Il dolore della consapevolezza di essere fragile, di potersi rompere da un momento all'altro come una bottiglia di birra.
Tornava il dover dimostrare a se stesso che lui non si sarebbe infranto, voleva sentirsi invincibile e lo faceva così, distruggendosi; si distruggeva perché sapeva che qualcuno l'avrebbe salvato, che Jimmy non l'avrebbe lasciato affondare nel mare della disperazione, lui ci riusciva sempre a tirarlo su.
“Bri, forse dovresti fare una pausa, non per fare il guastafeste ma domani c'è l'anniversario di matrimonio dei tuoi, lo sai come ci tengono.”
“Oh fanculo Jimmy, lo sai che tanto andrà tutto bene.”
|Bratt|AU|Teenage!verse|

Non ero una ragazza "strana' o "particolare" come dicevano gli altri.
Non mi davo un giudizio preciso, ero solamente una ragazza con un carattere a se'.
Fisicamente non ero male, anche se quando mi guardavo allo specchio vedevi solamente difetti.
Il carattere, beh.. quello mi fregava. La freddezza nel parlare, le barriere che mi costruivo, isolandomi dal mondo e creandone uno tutto mio, dove solo poche persone potevano farne parte. Il volere sembrare una dura anche se a conoscenza di essere invece molto fragile.

[Sequel di Nous ne sommes pas différents ... l'amour qui nous unit.]
Un amore carnale, superficialità, incesto, determinazione, erotismo. Mescolate tutto questo e otterrete un caos completo.
Due cugini, Stefan Von Richter e Victor Evans, il primo è ragazzo calmo, educato, gentile e studioso... il figlio che tutti vorrebbero. Il secondo è un bulletto, un libertino sedicenne che cerca in tutti i modi di convincere il caro cuginetto Stefan a provare nuove sensazioni, come il piacere...

Apro quel maledetto cassetto di nuovo, prendo quei farmaci del cazzo e li butto tutti nel gabinetto.
"Bisogna cambiare pillole, queste hanno effetti collaterali."
dico in tono serio tirando lo sciacquone. Mi giro verso di lei e la vedo annuire, ancora un po' scossa.

I primi 3 capitoli di Double thoughts si trovano in Drag me to your world!
Fa parte della serie Doubles.
Qui si continua la storia d'amore tra il Re dei vampiri Noire (che ha abdicato in Drag me to your world!) e Nicolas.
Il respiro quasi mi si mozzò in gola e mi fermai terrorizzato, incapace di scordarmi quei occhi penetranti che in solo due secondi erano riusciti a farmi battere il cuore come un tamburo.
Girai la testa di scatto alla sua ricerca, stringendo con le mani tremanti il cappotto lungo i fianchi. Alla fine mi girai del tutto ma non vidi proprio nessuno dietro di noi che poteva assomigliare alla persona che era appena passata.

Piacere, sono Alaska. Non sono esattamente una brava ragazza, almeno a primo impatto: fumo, bevo, ho piercing e tatuaggi e non ascolto musica da salotto.
-Be', cosa ascolti allora, "cattiva ragazza"?
Ascolto loro, cinque re e un Angelo: gli Avenged Sevenfold.
Mi hanno salvata, lo giuro su tutto quello che volete, e il mio unico sogno è incontrarli e ringraziarli col cuore in mano.
Non pensavo però che si sarebbe mai realizzato. Almeno finché non sono capitata in California a casa di una ragazza più pazza di me con due pass per il backstage.
Questa è la mia storia. Volete accompagnarmi ?
Dal testo:"“Dicevo... Vai da sola al concerto?”
Annuii. “Sì.”
“No.”
“Cos-“
“No.”
“Ho capito. Ma cosa stai dice-“
“Ci sarò anche io!” (...)
“Ma non avevi detto che non eri riuscita a prendere il biglietto?” mi tornò in mente.
Alzò le spalle. “Sì. È così. Ma mio zio lavora per gli Avenged e così-“
La bloccai, esterrefatta. “Cosa!? Tuo zio lavora per loro!? E me lo dici così!?”
(...) E mi ha dato due pass per il back.”
“COSA!?”

Pensandoci bene, è tutta colpa di Johnny. E’ colpa sua se un sabato sera Zacky decide di abbandonare i suoi film horror scadenti e i suoi videogiochi ed uscire di casa, è colpa sua se per poco non finiscono in galera ed è colpa sua se si perdono in uno Skate park.
Ed è colpa sua, solo sua, se Zacky incontra Brian.
Zacky/Synyster | The Rev/Johnny | SkatePark!AU

(Tutti i capitoli sono stati uniti in un'unica one-shot, dato che non la continuerò. Mi dispiace!)

“È pericoloso per una ragazza far entrare quattro ragazzi sconosciuti in casa sua.”
“Noi siamo innocui.”
Mi risponde il secondo alto.
“Lo spero per voi e ricordatevi che vi faccio entrare solo per la birra.”
“Ce l’hai un nome, principessa di ghiaccio?”
Mi chiede il ragazzo con i capelli lunghi, mentre gli altri sono andati a prendere un paio di casse di birra.
“Sì, mi chiamo Holly.
Tu?”
“Vic, Vic Fuentes.”
“Piacere.”
{Tratto dal primo capitolo. Seguito di "Do it for Baltimore, do it for me"

Dal capitolo 1:
"Mi afferrai al muretto del lungo mare e mi sporsi un po’ più avanti chiudendo gli occhi e inalando l’acqua marina. Il vento di febbraio mi sfiorava il viso, era fresco ma piacevole. Pensai un attimo alla mia schifosa vita, che stava per finire in quest’oceano.
Ero psicologicamente pronta quando sentii i passi di qualcuno avvicinarsi a me cautamente, rimasi immobile facendo finta di niente, poi sentii una voce maschile e così calda dietro le mie spalle.
“Cosa vorresti fare?” chiese con tutta tranquillità l’uomo dietro di me."
| prima storia che pubblico sugli a7x, spero vi piaccia! Buona lettura :) |

"Non crederesti alle cose che mi hanno detto riguardo alla ragazza che conosco.
Le prime volte era abbastanza difficile, ma sei andato avanti.
La seconda volta ho visto dei cambiamenti in te, in qualche modo lei ti ha preso.
Ora tu hai bisogno di lei."
La ff racconta di Jane, una ragazza apparentemente come tutte le altre, ma in realtà nasconde i peggiori segreti e le peggior storie, a partire dal lavoro che fa.
-Vorrei precisare che gli Avenged non hanno mai rilasciato una dichiarazione su questa canzone, ergo la storia è inventata da me, frutto della mia fantasia.

"Il giorno dopo mi svegliai con una sensazione strana addosso. Non so per quale motivo,quella notte non avevo fatto altro che pensare alla frase che mi era uscita qualche ora prima dalla bocca “Stavo parlando con un mio amico”. Amico. Non lo conoscevo nemmeno da 24 ore e già lo avevo chiamato amico. Non mi era mai successa una cosa simile,ho sempre dato peso alle parole,di “amici” ne avevo pochi. Pochi su cui fare davvero affidamento,pochi che sapevano davvero ciò che avevo passato,pochi che conoscevano la mia infanzia un po’ travagliata e pochi che sapevano ciò che provavo veramente anche quando dicevo il contrario. Non mi aprivo mai tanto con la gente,non lasciavo mai avvicinare troppo nessuno. Non più."

Può Brian Haner, donnaiolo, ammaliante seduttore, talentuoso chitarrista e apparentemente senza sentimenti, amare da anni la sua migliore amica d'infanzia?
Dal prologo: "-Brian, ieri mi hai fatta preoccupare, perché non mi hai risposto al telefono? Dovevo parlarti di Parker!- mi sorrise, facendomi gli occhi da cucciola. Avrei voluto baciarla in quel momento, davanti a tutti, falla sentire protetta, amata. Perché non lo capiva? Perché non capiva che ero innamorato di lei? Non gli risposi e contrassi la mascella. -Andiamo.- risposi freddo, meravigliandomi del mio tono di voce. Lei mi guardo con aria interrogativa, poi abbozzo un sorriso e mi fissó. Cazzo, Hope, non guardarmi così."

Tasia Hawkins, 17 anni, casinista e fuori di testa.
Brian Haner, 20 anni, chitarrista e poco di buono.
C'è altro da dire?