L’aria è pungente, è mattina presto.
Bond guarda dinanzi a sé il prato immenso del parco che si estende davanti ai suoi occhi: le stecche di legno della panchina gli premono glaciali contro la schiena, e non è una sensazione piacevole.
Non ha niente da dire.
Non sa nemmeno perché è qui.

[Crossover | Adam (Only Lovers Left Alive); Kale (A Perfect Getaway)]
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"Una volta qualcuno disse: non c’è male peggiore di quello che non riesci a toccare.
Adam lo ripeteva spesso. Kale non aveva mai veramente capito cosa volesse dire, ma in tutta verità, gliene importava poco di quello che aveva detto qualcuno che aveva vissuto in modo schifoso ed era morto in modo peggiore - conoscendo Adam, era di certo per questo che lo ammirava.
[...]
Siamo tutti così. Cerchiamo qualcosa di buono in un pozzo di marciume."

[Agron/Nasir] Nella notte che segue la disfatta, Agron ricorda le ragioni per cui vale la pena di vivere e combattere.
(...) L’amore, quando non c’era, non chiedeva nomi, né colori. A immaginarlo, almeno, non l’avrebbe mai dipinto con il miele e con la notte (...)
[Attenzione: post-terza serie]

[Post-Avengers] Una gazza marezzata veglia da giorni il capezzale di Loki, sopravvissuto per miracolo alle ferite infertegli da Thanos e affidato alle amorevoli cure di Frigga. Messaggero di morte e sentinella implacabile, il piccolo uccello è, tuttavia, molto più di un ospite discreto e silenzioso.
Da Jotunheim ad Asgard, da Midgard a Hel, i semi di un passato di sangue sbocciano, infine, in fiori mostruosi, poiché Hela cerca vendetta ed è disposta a tutto pur di abbracciarlo di nuovo.
Lui, il bambino di notte e di neve che ha scelto un’altra pelle e un’altra madre.
(...) “Da quanto tempo vivi qui?”
“Non lo so.”
“Ti hanno abbandonato?”
La bambina accarezza la testa del principe e ne bacia la manina. “Noi non siamo come gli altri: stiamo bene da soli.”
Odino avanza di un passo. “È troppo piccolo: ha bisogno di attenzioni che…”
“È mio” (...)
[ATTENZIONE: questa fanfiction s'inserisce nell'universo narrativo di Sotto la pelle. La comprensione degli eventi raccontati è dunque subordinata alla lettura della fanfiction succitata]

Da un prompt suggerito da ChibiMuff (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=182029):
Q soffre d'insonnia e 007 ogni mattina ha un nuovo messaggio vocale. Post-Skyfall.

Kim Hyde (Home & Away)/Bill Hazeldine (Suburban Shootout)
Kim e Bill devono ancora decidere chi avrà il lato giusto del letto, il primo muffin del Fitzbillies e le coccole di Lizzy.
Kim e Bill vogliono fare surf con gli squali, visitare la Scozia a piedi, attraversare a nuoto la Manica.
Kim e Bill hanno ancora una notte intera da raccontare, inevitabile lieto fine di un amore dolce e tiepido come il vento del Sud.
(...) Non voglio che ti passi, ha detto Bill.
Non ci penso proprio, ha risposto lui (...)
[ATTENZIONE: questa storia è uno spin-off della long-fiction Ti ho mai raccontato del vento del sud di Angeline Farewell. La comprensione degli eventi raccontati è dunque subordinata alla lettura della fanfiction succitata]

“Afferrò il cartoncino con il suo nome e lo rigirò fra le dita prima di rimetterlo al suo posto. Non sapeva chi altro ci sarebbe stato seduto lì con lui a condividere quella serata, ma gliene importava poco.
Tutto ciò che contava era che sul cartoncino alla sua destra ci fosse scritto Colin Farrell.”
...
[pairing extra: Hiddlesworth (Tom Hiddleston, Chris Hemsworth)]
[guest star: Billie Joe Armstrong]

Kim Hyde (Home & Away)/Bill Hazeldine (Suburban Shootout)
Bill è un bravo ragazzo inglese, Kim il classico bello da spiaggia australiano. Bill credeva di voler studiare teologia e andare in Africa, Kim non sa più nemmeno se può immaginare un futuro. Un incontro/scontro che può far deragliare due vite o forse, semplicemente, rimetterle nel giusto binario.
[I protagonisti di questa storia sono personaggi di due diversi telefilm: Home And Away (Kim Hyde/Chris Hemsworth) e Suburban Shootout (Bill Hazeldine/Tom Hiddleston). La storia che mi accingo a raccontare è dunque una AU - o What If?, se preferite - che comincia nel 2006, ovvero all'indomani dell'inizio dell'università per Bill e della notizia della mancata paternità (e conseguente colpo di testa) per Kim.]

[Crossover | Loki/Chris]
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"L'enorme vetrata che illuminava l'ampio soggiorno si coprì d'improvviso di brina. Chris sentiva perfettamente il rumore del ghiaccio che andava ad avvolgere la superficie.
Non adesso. Non poteva farsi vivo proprio ora, ma forse era sempre stato lì, nascosto nella sua ombra a godersi lo spettacolo.
Strinse forte la mascella.
«Vattene» ordinò ma a rispondergli solo una risata nel vuoto.
[...]
«Ingenua creatura, non bramare ciò che non conosci. L'ignoto non sempre è seducente come appare.»"

"Smisi di dondolare la gamba nell’acqua e sistemai meglio le braccia conserte dietro la testa, chiudendo gli occhi. Dio, ancora non ci credevo. Avevamo deciso di prendere in mano le nostre vite, di finirla di nasconderci dietro a futili pretesti e cominciare a goderci ciò che indubbiamente, dopo tanti anni e tante sofferenze, meritavamo. "

Sentì che qualcosa lo liberava… come la sensazione di libertà che si prova nel sentirsi togliere delle catene… o come l’abbandono di un fiore che si sciupa, chinando il capo all’incedere dell’inverno…
I fili argentei della barba e dei capelli si staccarono volteggiando sino a terra, spargendosi sui suoi abiti e disfacendosi come polvere, petali di soffioni che docili, si lasciano spogliare da mani gentili.
Le rughe si distesero e i capelli corvini comparvero sino a sfiorare la fronte, leggeri.
Ma le lacrime seguitarono a cadere, anche quando si alzò, reggendosi al divano per l’ansia, con le ginocchia che cedevano.
Avvicinarsi e vacillare… e aggrapparsi alle sue spalle… e toccarlo...
Merlino si accasciò a terra, reggendosi alla sua vita e pianse.
La mano di Artù fra i capelli, come l’ultimo tocco che gli aveva donato.
Ancora, le lacrime di mille anni, non erano stanche.

“Nel buio che lo inghiotte, Thor tenta di urlare, ma non esce alcun suono. La sua voce gli rimbomba straziata nella testa. Le dita graffiano ancora la superficie estranea senza arrecarle danno.
Cerca una risposta, ma l’unica che gli pare di trovare è la più folle, quella che più lo terrorizza. E Thor Odinson, ha terrore di ben poche cose.
...
Non ti servono parole, fratello, non ci saranno può orecchie a cui mentire."
[Thorki one-side]

Dean ha visto Sam saltare in quel buco, risucchiato nella gabbia assieme a Lucifer e Michael. Il suo dolore è stato talmente grande, da portarlo in una spirale di autodistruzione in cui ad ogni passo in più, perde la sua umanità e la sua capacità di provare emozioni. Pur di non soffrire, finisce per smettere di provare dei sentimenti verso chiunque.
Castiel riportato in vita da Dio, dopo che Lucifer lo aveva ucciso, torna in forma umana ed è pronto a rimanere vicino al cacciatore per cui ha sacrificato tutto e per cui prova sentimenti che non è in grado di affrontare fino in fondo.
Il baratro in cui Dean si sta lasciando cadere lo rende scostante e a tratti violento, vuole solo cacciare, insensibile alla sua stessa sicurezza, pronto a morire. Per quanto Castiel cerchi di stargli vicino, non sembra in grado di fermare la sua caduta e finirà per diventare egli stesso vittima di quella violenza.

"Avevano iniziato a girare da meno di una settimana e già aveva una bella serie di lividi addosso.
Ma erano le riprese di un film discretamente d’azione, giusto? Lui era un supereroe che combatteva i cattivi e qualche botta poteva prenderla anche lui, giusto? E poi gli allenamenti erano duri e gli stuntmen severi, giusto?
Sì, tutto corretto, se non fosse che quei lividi, Chris Hemsworth se li era procurati in una sicura quanto apparentemente innocua camera d’albergo, per la precisione, a causa di un suo caro collega di nome Tom Hiddleston..."

Spartacus Vengeance
Agron ha visto Nasir per la prima volta in una casa romana intrisa di piaceri e lorda di sangue. Ha trovato fuoco e orgoglio racchiusi in un sol corpo […] Nasir che ha poco più di vent'anni e il carattere di un cagnolino selvatico, che ha un viso dolce e un culo niente male […] e che, gli dei lo perdonino, per un momento, gli ricorda suo fratello.