{Aomine Daiki x Kise Ryota; AoKise}
Era come se Dio gli avesse mostrato il Paradiso abbastanza a lungo da farlo assuefare a quella beatitudine, per poi chiudere sadicamente i cancelli e farlo precipitare sulla Terra, nella crudele realtà. E poi c’era Ryota: un elemento altrettanto importante di quel Paradiso irraggiungibile.

Desiderio di te mi sconvolge,
mi fa tremare nel corpo – l'amore
è belva troppo dolce e troppo amara.
*
« Non potete dormire vestito. E poi siete completamente sudato, vi buscherete un malanno e io non ho intenzione di sopportarvi quando siete indisposto. »
[...]
C'era qualcosa di strano.
Un inusuale palpitare di ogni muscolo, di ogni anfratto del corpo.
Merlino si ritrovò a deglutire a vuoto, mentre osservava il torace di Artù espandersi e ritirarsi al ritmo del suo respiro, rivoli di sudore che si inseguivano attraverso i peli.

{Aomine Daiki x Kise Ryota; AoKise}
*Sequel di 'American Dream'*
Il primo senso che perse fu quello del tempo. Non erano più i minuti a scandire le ore ma il livello di vodka nella bottiglia che scendeva sempre più. Arrivato a metà, la porta si aprì e Ryota fece il suo ingresso a casa. La luce era spenta e le tende tirate, sicché la stanza era immersa nella penombra.
Vide la sagoma di Daiki seduto al tavolo al centro del soggiorno, con una bottiglia nella mano sinistra e un bicchiere nell’altra.
“Sei una puttana!” gli inveì contro questi. Inclinò la bottiglia sul bicchiere, ma il liquore cadde in parte sul tavolo. Daiki non se ne curò e svuotò il bicchiere con la stessa velocità con cui lo aveva riempito.

Castiel del 2009 cerca delle risposte ma il Castiel del 2014 ha troppa rabbia dentro di sé per poterlo aiutare.

{Aomine Daiki x Kise Ryota}
Una omonima videocassetta nera, questo è tutto ciò che Aomine gli aveva consegnato, insieme a delle istruzioni molto semplici: ‘Mettila nel registratore e premi play’. Per il resto, da quel che Kise aveva intuito, doveva solo guardare, memorizzare e in seguito ricopiare ciò che avrebbe visto.
*
Sapeva che Aomine aveva un animo da pervertito, e che molte volte non si faceva problemi ad esternarlo, ma questo era davvero troppo!

Sinceramente non ne posso più di questa situazione. Possibile che anche ora che sono nella mia stanza, lontano da tutto e tutti, mi venga in mente solo il suo fantastico, muscoloso, leccabile, stuprabile fisico? Ecco. Al solo pensiero di quel ben di dio, nei miei pantaloni sento iniziare a muoversi qualcosa. Apro la cerniera di quei jeans così maledettamente stretti, e senza pensarci due volte inizio a toccarmi pensando a quanto vorrei, che ora, lì nel buio più totale, ci fosse lui a baciarmi ed ad accarezzarmi.

Digitò ‘SebastianxCiel’ su Google e, benché il motore di ricerca fu estremamente veloce, il cuore di Ciel iniziò a pompare ad una velocità esorbitante per l’ansia del responso.
[Ambientata durante l'OAV 'Kuroshitsuji: the making of']
{Two shot (ovvero fanfic di 2 capitoli in tutto) Sebastian x Ciel e questa volta sarà completo ;D}

Piccolo Spin-off su Piacevolmente Ingiusto.
Si consiglia, ma non è necessario, leggere la storia da cui è tratto.
June e Jack sono ormai una coppia, per quanto per i loro caratteri si possa definire tale e, decidendo di andare a trovare il cugino di June, Zac, e la sua famiglia, un piccolo grande desiderio si risveglia nell'animo dei due protagonisti.

[future!Dean/future!Cas]
E poi è successo, lo hai colpito. Hai raccolto tutta la forza in un pugno e lo hai colpito dritto in faccia. Devi avergli fatto male perché indietreggia portandosi una mano sul viso, sconvolto. Ti ritrovi su di lui un momento dopo, alternando pugni, schiaffi, calci.
Vuoi fargli male, anche solo la metà di quanto ne abbia fatto a te.

Ilaria, una semplice ragazza di diciassette anni che, come la maggior parte dei suoi coetanei, usa spesso i social network. Facebook per gli amici, Twitter per sfogarsi.
Negli ultimi giorni estivi “fa conoscenza” con Anonymous. Entrambi sono all’oscuro dell’identità dell’altro.
Il nuovo anno scolastico non si apre nel migliore dei modi per Ilaria, costretta ad avere a che fare con Gabriele, trasferitosi da poco nella sua stessa città.
*Dal capitolo 2:
Per un secondo, incrociando quello sguardo color ghiaccio e quel volto di rara bellezza, mi dimenticai dell’istinto omicida dentro di me.
Non poteva essere vero. Era troppo bello per essere vero. Non poteva esistere un essere mortale così divino. Chi era la madre? Chi il padre? Dovevo assolutamente stringere loro la mano, avevano fatto un lavoro eccellente.
Si schiarì la voce “Posso passare o vuoi contemplarmi per altri dieci minuti?”
Mi pentii di aver sfornato così tanti complimenti tutti in una volta.

«Perché mi chiedi continuamente di sorridere per te?» chiese Harry, guardando attentamente Louis. L’altro gli sorrise.
«Perché amo il tuo sorriso. Mi rende felice.» spiegò.
Harry sospirò e scosse la testa sentendo la solita risposta che Louis dava ogni volta alla sua domanda.

June è un'adolescente riservata e timida che al secondo anno di liceo viene inevitabilmente attratta nella tana del lupo cattivo. Jack è più grande e affascinante, ma anche col suo carattere intrattabile e scontroso, riesce a far innamorare di sé la ragazza e a portarla a letto, per poi lasciarla come suo solito. Peccato che l'anno dopo i due verranno messi a stretto contatto a causa dell'imprevedibile destino che, seppur detestandosi, li unirà sempre più...

[TRADUZIONE! Autrice: yourlovehere]
«Credi che Cas ammalato sia tenero?» chiese Dean, incredulo, appoggiandosi contro la porta.
«Certo che no. Credo che tu abbastanza preoccupato per lui da prendertene cura quand'è malato sia tenero. Adorabile, perfino.» Dean poteva sentire il ghigno sulla faccia del fratello.
Suggerimenti e/o critiche sono sempre benaccetti! ^^

A Dean spuntano le ali e Castiel le trova irresistibili.

Anno 2014; Dean è morto, Castiel è in fin di vita e non vuole altro che raggiungerlo, e Lucifer comincia a rendersi conto che il gioco che ha intrapreso non vale la candela. Quindi il Diavolo propone un patto al suo fratellino caduto: una seconda possibilità per lui e Dean, ma il cacciatore non ricorderà nulla, nemmeno il proprio nome. Così si ritroveranno su un’isoletta dei tropici senza nome, perché la formula "due cuori e una capanna" non tramonta mai.