Queste quattro mura mi sussurrano di crollare, queste quattro mura mi obbligano di crollare.

Ciao a tutti sono Giuseppe e sono l'ano del mio padrone.
Noi due viviamo in simbiosi, ci conosciamo praticamente dalla nascita ci vogliamo molto bene, lui conosce i miei sentimenti e io conosco i suoi, anche se i miei odorano di marcio.
Ogni mattina mi da una bella sciacquata, ovviamente con sapone intimo, quello che mi fa diventare bello morbido e profumato quello che mi rende la pelle, come un bambino.
Oggi finalmente usciamo, spero vivamente che a pranzo mangieremo messicano, anche se mi fa un po’ arrossire e increspare, ma ne vale sempre la pena, oppure un po’ di sushi ci sta sempre, vedremo di deciderci in seguito.
Ahh *sospiro*, la metropolitana, c’è sempre tanta gente qui, trovi ani di tutti i generi, grandi piccoli a conchiglia a fagiolo, ma i miei preferiti sono quelli a ciliegia: tondi, belli, sodi, polenta Valsugana.
Grazie al mio padrone non puzzo come gimmy detto anche “L’autostoppista” perché si fa mettere il pollice in bocca, menomale, non saprei come vivere con l’idea di mettermi in bocca ogni giorno un dito diverso, avrei paura di quelli pelosi...
Evvai!
Ho appena saputo che dobbiamo andare in un pub, schiaccerò un pisolino
*Aaahww*...

[IN REVISIONE.]
Zayn si rese immediatamente conto che il castano stava piangendo. Fu un attimo e le sue gambe si mossero automaticamente, si ritrovò vicinissimo al castano; aveva il cuore in gola e non sapeva il perché, era agitato come non lo era mai stato, vedere Louis in quello stato lo faceva star male, aveva paura di ferirlo anche soltanto con il proprio respiro. Il castano sembrava essere davvero a pezzi e tutto era accaduto così velocemente che Zayn non riuscì a capire cosa gli fosse accaduto e cosa avesse provocato in lui quel repentino cambiamento d’umore; gli sfiorò un braccio con le dita e lo sentì sobbalzare ma non vide le sue palpebre alzarsi, sospirò e fece ciò che in quel momento gli suggerì la sua mente, gli cinse le spalle con le braccia e lo avvicinò a sé, Louis sobbalzò e senza neanche accorgersene si ritrovò a singhiozzare, con le mani strette alla maglia del moro ed il corpo vicinissimo al suo.

“Louis, è così che ti ho insegnato a baciare? Sul mento e con le labbra a paperella?” e non fece in tempo terminare le beffe che si stava facendo del suo fidanzato, che scoppiò in un’altra risata, se è possibile ancora più fragorosa e lunga della precedente.
One-shot, Slash, Larry. Buona lettura!

Per favore.
«Non smettiamo di aspettarci,
non perdiamo quell’emozione prima di vederci,
non smettiamo di capirci semplicemente guardandoci,
non smettiamo di bastarci.
E tu, non smettere di sorridermi così,
non smettere di aver bisogno di me perché è con te, è dentro di te che vedo il meglio di me.» [Se ami,devi amare forte]

Ma se inserisco un accenno alla trama, poi capite subito che fa schifo e non la legge nessuno.
Ah i personaggi, visto che parlano in italiano sono Luigi Tomlinfiglio, Niall Ora, Zayn Latte, Enrico stile, e Liam Pane.

È incredibile quanto la vita ti prenda alla sprovvista.
È incredibile che tu mi faccia questo effetto.
È incredibile che in questo momento io ti odio con tutto il cuore…
… ed è incredibile che ti amo, Louis.
***
Non sapevano quali sarebbero state le conseguenze, ma erano certi che quello sarebbe stato il loro futuro.
Si staccarono e si toccarono con le fronti.
Lo sguardo dell’uno penetrava in quello dell’altra.
Perché infondo, loro si capivano così, con uno sguardo.
E quello sguardo diceva: ti amo.

La sua non fu una richiesta e neanche un ordine, fu più che altro una supplica che io colsi al volo. Eliminai la distanza tra di noi posando le mie labbra sulle sue e stringendola di più a me, non avevo mai baciato delle labbra così morbide. La sentii rispondere al mio bacio con una destrezza che mi ricordò il suo modo di combattere, risi mentre lei si scostava da me imbarazzata.

-Scusami, hai una sigaretta?
-Aspetta. Ecco, tieni.
-Grazie… Io sono Francesca.
-Beatrice.

"Bambina mia, che crepa profonda che hai nel petto" "E' perchè ho perduto il cuore, Lupo mio caro"

Quando si nasce con il gene della sfiga potenziato come il mio si possono raggiungere vette di iattura che voi umani non potreste immaginarvi: cosa che è successa oggi, fatidico venerdì 17, anno domini 2008 che, fra l’altro, è un anno bisesto e quindi funesto…

Vi è mai successo di sbagliare numero di telefono? Almeno una volta nella vita, di sicuro. E se quella fosse stata la volta giusta...?