Ancora una one shot dedicata ad Harry bambino e Severus tutore. Stavolta Severus sarà alle prese con domande e situazioni che prima o poi un genitore deve affrontare. Come nascono i bambini? E se uno più grande di te fa il gradasso?

Severus Piton ha una paura smodata dei tuoni.... chi riuscirà a calmarlo? POV di Severus

Severus è sopravvissuto all'attacco di Nagini per un fortunato caso ed il golden trio non è uscito bene dalla guerra come vuole apparire. Un incidente riuscirà ad avvicinare due persone che sembrano aver bisogno l'uno dell'altra.
Dal prologo:
Severus prese in considerazione l'idea di bruciare l'intero studio e farla finita. Poi pensò che forse gli ancora studenti del castello avrebbero provato un piacere quasi sadico nel vedere il suo studio - ex studio, si corresse – ardere proprio come avrebbe fatto se il fuoco l'avessero appiccato loro.
No davvero. Non poteva dare loro questa soddisfazione.

Harry Potter sta camminando per le vie di Londra, intento a tornare a casa, quando, improvvisamente, vede un uomo dall'aria piuttosto familiare camminare non troppo distante da lui. Non si sarebbe neanche sorpreso più di tanto, non fosse stato che quell'uomo, in teoria, sarebbe dovuto essere morto.
Siamo nel 2027, e a quanto pare Severus Piton è inspiegabilmente ancora vivo, in un mondo dove la vita è andata avanti per tutti: Harry Potter, per esempio, ha la sua famiglia, con i suoi tre figli, James Sirius, Albus Severus, e Lily Luna.
Sì: Lily Luna.
E Severus Piton è vivo.
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Torno con una altra oneshot legata alle precedenti Lezioni d'amore e Santa Claus is coming to town. Siamo di nuovo negli appartamenti di Piton ad Hogwarts e di nuovo Severus è alle prese con la cura di Harry e con tutto quello che significa crescere un bambino. Questa volta il problema saranno i brutti sogni e le paure inconscie (ma non solo) del piccolo Potter. Ho inserito per la prima volta il personaggio di Poppy perché l'ho trovata in altre ff e credo sia un personaggio da "sfruttare" in senso buono. Il tema delle "storie" invece mi è particolarmente caro.

Un sogno, una confessione forse, e una promessa che le cambierà la vita.

Quel giorno era il 9 gennaio, un giorno qualunque, anche per lui che, con passo deciso, attraversava la lunga fila di negozi. Diagon Alley era semi deserta nonostante le vacanze natalizie fossero oramai volte al termine. Il mantello nero ondeggiava imperterrito ad ogni brusca folata di vento gelido e lo sguardo era sempre rivolto in avanti, quasi a tralasciare tutti i piccoli particolari che si trovavano ai lati.

Ma quella notte, invece, il cuore di quello stesso Piton gli aveva fatto scoprire che il suo inconscio, la sua parte più nascosta e profonda, aveva bisogno d’altro. Che Piton aveva bisogno d’altro. Ma lui ancora, non riusciva a rendersene pienamente conto, avvolto com’era dal buio che lui stesso aveva contribuito a tessere giorno dopo giorno, come fosse una gelida tela.
Ma si sa: a volte il buio più pesto e profondo è solo apparente, perché in realtà non siamo capaci di accorgerci che, semplicemente, abbiamo gli occhi chiusi.

Quando sei in rotta con tuo padre, tua madre non ti capisce, i tuoi fratelli rischiano di non iniziare mai a percorrere la loro strada, e tu hai appena perso il lavoro, c’è solo una cosa che puoi fare: aprire la porta del Potion Master e chiedere aiuto.

Questa è un'altra one shot che ritrae un quadretto familiare tra Harry bambino e Severus suo tutore. E' cronologicamente antecedente a Lezioni d'amore e si basa sui medesimi presupposti. Ci avviciniamo a natale: è un momento in cui il senso di famiglia tende a farsi più forte. Come sarà per Harry e Severus alle prese con una convivenza non propriamente prevista?

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“Perché papà mi ha portato qui? Tu odi me e Al”, indica con un cenno della mano la stanza accanto in cui il fratello maggiore sta disegnando innocuo.
“La parola odio non è esatta”, mormori, posando il libro e guardandola, assomiglia a qualcuno, a qualcuno di molto lontano e perduto, qualcuno di cui le tue ossa sentono la mancanza, di cui le tue corde vocali vorrebbero pronunciare il nome – è lo stesso poi – ma non puoi pensarci ora, è meglio di no.
“Volevo solo rivedervi, è passato tanto tempo dall’ultima volta, dopotutto”, perché non puoi dire a una bambina che suo nonno sta morendo ed è meglio che lei non lo veda.
Arriccia le labbra e finge di crederti mentre torna alla sua bambola.
“Siamo amici allora, vero?”.

"Insomma, Piton! Non era Allock, che almeno, forse, probabilmente, aveva un accenno di bellezza, ma Piton! Non so quanto restai là, seduta su quella sedia, so solo che, quando mi girai verso la finestra, fuori era scesa la notte." (dal capitolo 4) Si lo so...Sempre Sev!!!!!!

Dal cap 1: "Si sentiva bella, sensuale, sfrontata come non era mai riuscita ad esserlo con nessuno. Riempiva la vasca di acqua calda e lasciava che il vapore invadesse la stanza, appannando lo specchio. "
Vorrei solo dimostrare che le storie erotiche non sono necessariamente volgari, ma possono essere belle quanto le altre. Una Severus/Hermione che spero di riuscire a sviluppare bene quanto vorrei.

E se al ballo del Ceppo fosse andata diversamente? Per chi ama danzare.

"- Grazie – lo sentii dire, sopra la mia spalla, piano. – Grazie di cuore...
Risi, imbarazzata, non capendo il perché di quei ringraziamenti.
- Per cosa? – chiesi ingenuamente, e lui finalmente si staccò da me. Mi ritrovai il suo viso vicinissimo e mi sentii le guance diventare bollenti, soprattutto per lo sguardo che mi rivolse... Mi accarezzò delicatamente una gota e poi fece scivolare le dita fra i capelli. Fui attraversata da una scossa.
- Per tutto."