Are you mine? Are you mine tomorrow, or just mine tonight?- ripetei la strofa fino alla fine, lasciai andare anche l'ultimo accordo, voltai la testa verso Calum che cantava in parte a me, i nostri sguardi si incrociarono, non so perchè, non so come, allo stesso tempo girammo la tracolla, in modo che non ci fossero strumenti fra di noi, mi attirò a se premendo le labbra sulle mie. Vi assicuro che era come respirare di nuovo, una boccata d'aria fresca, me ne fregai del fatto che più di cinquanta persone aveva gli occhi fissi su di noi, era quello che volevo e niente e nessuno avrebbe rovinato quel momento.
-Are you mine?- mi sussurrò vicino alle mie labbra.
-I wanna be yours- sussurrai a mia volte rincastrando le labbra sulle sue.

Justin Bieber era il ragazzo più bello della scuola.
Effy era la solita timida ragazza che ammirava, da lontano, il fascino di Bieber.
Effy era bellissima, ma non sapeva di esserlo.
Eppure, qualcuno era affascinato da quella bellezza esotica; non lo dimostrava, ma lo era.
Effy viveva di sogni. Lei era TOTALMENTE spaventata dall'affrontare la realtà.
Justin era il contrario: lui amava la sua realtà. Ammirato da tutti, fisico perfetto, genitori perfetti, casa perfetta.
Ed Effy voleva esser parte di quella realtà così perfetta, e forse, ci era riuscita.

ATTENZIONE: LA STORIA NON E' MIA, MA E' SOLO UNA TRADUZIONE DEL TESTO ORIGINALE.
I suoi occhi erano scuri, famelici, determinati.
Era evidente che sapeva quanto fosse spaventata mentre un sorriso compiaciuto gli attraversa il volto.
"C-cosa vuoi da me?" Chiese Bella coraggiosamente.
Allora l'afferò per la vita, forzandola contro gli armadietti.
Tutti sentirono, ma nessuno ebbe il coraggio di incrociare il suo cammino.
"Ti voglio."

Ricordo perfettamente quel giorno.
Venne a casa mia con questa scatola rossa.
'Un piccolo regalo per te' disse dandomi un bacio sulla guancia.
'Oh..grazie!' dissi sorpresa,
'Che aspetti?Aprila!' disse sorridendomi.
L'aprii e vi trovai dentro alcune delle nostre foto.
Risi vedendo una foto dove Niall mi dava un morso sulla guancia.
'Bhè questa è la nostra scatola..la riempiremo con le nostre foto' disse non smettendo di sorridere.
'Che bello che sei!' dissi fiondandomi tra le sue braccia.
'Bene,adesso ti faccio una foto con la scatola in mano così ci ricorderemo di questo giorno' disse scattandomi una foto.
'Ecco,così quando ti manco,basta aprire questa scatola,per far riafforare i momenti più belli della nostra amicizia' continuò stringendomi a sè.
'Ti voglio bene,Niall' 
'Ti voglio bene anche io,piccola' rispose.
Peccato che non sapeva,che io lo amavo.
Ma questo non l'avrebbe mai saputo.
Non volevo rovinare la nostra splendida amicizia e poi in quel periodo era fidanzato.

E se Harry Styles avesse una figlia... e nessuno lo sapesse?
E se nemmeno lui lo sapesse?
Cosa succederebbe se la verità venisse a galla?
Sicuramente ci sarebbero delle persone che cercherebbero in tutti i modi di farla sparire di nuovo. Proprio come 6 anni prima, quando separano due giovani ragazzi innamorati.
Troppo diversi per stare insieme.
Appartenenti a due mondi troppo lontani per essere uniti.
Sapete le persone possono essere molto crudeli e senza cuore quando si parla di soldi e di successo.

"La verità è che il sabato sera sono tutti schiavi della polvere, come gli acari."

-Fammi vedere qual braccio.
-Non ho intenzione di fare un bel niente, io..
-Non te l'ho chiesto per favore, Dems!! Dammi quel cazzo di braccio!!- sbottò Harry.
[Demi Lovato - Harry Styles]
RATING ROSSO

Da:Sconociuto
Quella maglietta lascia intravede tutto...mi piace il pizzo.
Appena finito di leggere quel messaggio sento un respiro caldo sul collo.
E' qui...lui che mi ha sempre osservata è qui....
Continua a soffiarmi sul collo e io mi sento avampare.
Mi mette le mani sulle spalle ed inizia ad accarezzarmele.
Scende giù...

Ero pronta.
Si, ero pronta a scappare.
Non mi sarei più guardata indietro.

ATTENZIONE: LA STORIA NON E' INVENTATA DA ME. E' SOLO LA TRADUZIONE IN ITALIANO DELL'ORIGINALE.
Mallory non si aspettava di trovarsi in una situazione in cui, ogni giorno, si svegliava chiedendosi cosa gli sarebbe successo. E’ possibile per lei iniziare a fidarsi del suo aggressore?
E l'incontro di un nuovo ragazzo potrebbe fargli dimenticare il suo oscuro passato?

In effetti forse non ci ho mai provato per davvero ad essere felice, mi sono costruita un muro intorno, difficile da attraversare.
Non mi sono mai concessa il lusso di provare, per una volta, ad uscire dagli schemi, a smettere di essere la brava ragazza.
Hanno sempre preteso questo da me, che andassi bene a scuola, niente sgarri, niente cazzate, niente di niente.
Ma puoi cambiare quello che hai fatto in una vita, puoi cambiare te stessa a tal punto da non riconoscerti più?
Sarai capace di recuperare il tempo perduto, ma soprattutto sarai capace di amare davvero qualcuno cosi diverso da te?
Potrai reggere tutto il peso delle tue azioni da sola, e poi, sarà davvero la strada giusta?

*Attenzione*
Questo è il seguito di "Ottengo sempre quello che voglio" quindi se non l'avete letto non potete leggere questo

Si sono innamorati,lei è rimasta incinta,lui è scomparso
*Justin non è famoso*

“Come ti chiami?” chiese la piccola bimba dai capelli rossi, tentando di costruire un castello di sabbia, non riuscendoci. “Mi chiamo Niall” rispose il biondino, distruggendole il mucchietto di sabbia accumulato. La rossa gli fece una linguaccia, riprendendo a fare piccoli mucchietti, e poi riprese a parlare. “Quanti anni hai?” “Così!” indicò il biondino, facendo un quattro con la mano. “Io così” la rossa fece un tre anche lei con la mano. Niall le diede un bacio e la rossa rispose con uno schiaffo. “Non si fa!” disse imbronciata. Lui si porto l’indice alla bocca “Shh!” e scoppiarono entrambi a ridere.

Prima stagione. :
28 Maggio 1998.
Nasce alle ore 12:00 la piccola Paris Josephina Mahone.
Eccola lì, quella dannata sorella, quella sorella che non volevo, quella sorella che già odiavo prima che nascesse.
Perchè provavo odio nei suoi confronti? perchè ora che era nata lei tutte le attenzioni, che prima avevano su di me, sarebbero state su di lei.
-Austin, amore di mamma.- la voce dolce di mia madre mi chiamò in quella stanza di ospedale. - Vieni a vedere la sorellina.- continuò lei accennando un sorriso.
Mi avvicinai a mia madre e, appoggiando le manine sul letto, mi alzai in punta di piedi per vedere quel piccolo essere tra le braccia di mia madre, feci una faccia schifata per quanto fosse adorabile, io lo ero di più. - Piccolo, vuoi prendere la sorellina in braccio?- mi richiamò di nuovo quella dolce voce. - No.- indietreggiai - Non voglio.- incrociai le braccia al petto e vidi la mamma sospirare per poi sorridere a quell'essere che aveva tra le braccia.
Avevo solo tre anni e lei qualche ora di vita, ma già la odiavo e so che l'avrei odiata per il resto della vita.
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"Il passato mi fece diventare un criminale" - seconda stagione.