«D'inferno uscito invano/Egli è,» iniziò a recitare Carlisle «l'inferno ha in cor, l'inferno intorno/Pertutto egli ha, nè per cangiar di loco/Al circondante orror più che a sé stesso/Può un sol passo involarsi. Il già sopito/Suo disperar di coscïenza al fero/Grido or si sveglia, e la mordace idea/Di quel ch'ei fu, di quel ch'egli è, di quello/Che in avvenir sarà…» s’interruppe.
«Paradiso perduto» sussurrò Rosalie, senza sollevare la faccia. Carlisle sorrise compiaciuto e la strinse a sé più forte per un momento «esatto… uno dei miei preferiti» .
Rosalie girò la testa leggermente e lo guardò di sottecchi, «Ma come fai ad avere sempre una citazione pronta per tutto?»
Carlisle rise «a che serve vivere seicento anni, se non ad accumulare inutili citazioni letterarie da snocciolare per tediare i propri figli?»
ATTENZIONE: in questa storia vi saranno scene di punizioni corporali.

“Io ho la domanda perfetta per te!” Esordì Amélie, compagna di corso di Alya.
“Vai, sono pronta” disse Marinette, mentre scioglieva i capelli corvini.
“Dì il nome di un personaggio famoso che ti porteresti a letto per una notte di passione sfrenata!” La domanda arrivò dritta come una secchiata d’acqua fredda e, come tale, portò ad un secondo buono di silenzio.
L’esitazione era tale che tutte erano convinte che non avrebbe mai accettato di dirlo e che quindi avrebbe bevuto.
“Mhh, direi…Chat Noir! È un personaggio famoso anche lui vale, no?”

Edward torna a casa dopo aver passato quattro anni come volontario in Afganistan.
Il suo ritorno, però, sconvolge drasticamente gli equilibri in famiglia.
Il rapporto tra lui e Bella, sua sorella, già minato da uno stupido gioco proprio prima che lui partisse per la guerra, rischia di trasformarsi in qualcosa di estremamente pericolo e sbagliato.
Si troveranno entrambi a far i conti con sentimenti nuovi, inopportuni, ma anche terribilmente profondi che li porteranno a scoprire, e al tempo stesso nascondere, segreti che mai avrebbero potuto immaginare.

Secondo capitolo della saga vampiresca rivisitato con gli occhi di Edward. Rispetto a Twilight è stato ed è decisamente più difficile scriverlo perché per gran parte del libro originale Edward non compare.
Ho cercato di creare una trama che descrivesse gli spostamenti di Edward dopo l'addio a Bella, pendendomi qualche libertà e inserendo nuovi personaggi. Spero che il risultato sia piacevole e coerente.

{ One shot | Stiles!centric | 5a stagione | Missing Moments | lievissimi accenni pre-Slash }
"Pensa che sua madre aveva ragione, che nonostante tutti le dicessero che si stava sbagliando, in realtà Claudia ci aveva visto giusto. Solo per una stupida condizione, nessuno le aveva creduto. Magari a quest’ora oggi Stiles sarebbe stato addirittura un adolescente normale, ma no. E’ dovuto succedere l’inevitabile, per far capire quanto sua madre in realtà abbia avuto ragione anche in procinto di una malattia degenerativa.
Come la capisco.
Ed è più forte di lui scoppiare in una risata amara, tetra, che di allegro non ha neanche l’ombra. Adesso capisce che forse il non essere creduto fino all'ultimo è una cosa genetica."

eccomi qui con un secondo tentativo in questo fandom.
siccome io adoro Reid anche questa storia sarà incentrata su di lui. sarà uno spaccato del dolore che ha provato quando Gideon è morto, secondo il mio punto di vista.
io credo che Reid ci sperasse in un suo ritorno (io sicuramente sì) e che questo abbia scosso una delle sue più profonde certezze.
spero possa piacervi e vi avverto che molto probabilmente vi serviranno dei fazzoletti durante la lettura
ogni commento sarà il benvenuto

È ora di andare a dormire, ma c'è un problema: lei non è lì con lui.
Che, di solito, il suo disordine lo faceva imbestialire, questo va detto, il suo dimenticare in giro giacche appese alle sedie, ed i guanti spaiati, uno sul tavolo e l'altro sulla credenza, e le sue scarpe con i tacchi abbandonate sul tappeto, che lui ci si inciampava sempre. Sempre.
Ma quella sera guardò le tracce di lei disseminate in casa con un groppo alla gola ed un sorriso triste ed appannato.

Mi sono sempre chiesta come sarebbe stato Twilight se a parlare fosse stato Edward. Ecoo che, allora, ho deciso di ripercorrere l'intera vicenda con gli occhi del vampiro.

Caro Babbo Natale...
Quest’anno non voglio chiederti giocattoli nuovi e fumetti, ma qualcosa che mi renderà più felice: potresti riportarmi i miei nonni?

Si era mostrata per quella che era: un bellissimo fiore che stava appassendo ma che non perdeva il suo fascino.

“Indovino: Derek è stato qui.”
Stiles ridacchiò. “Come ti vengono certe idee papà? L'ultima volta che ho incontrato Derek era quattro giorni fa per caso al supermercato.”
Lo sceriffo lo guardò con espressione perplessa. “Per caso, certo. Come per caso la tua stanza puzza di quella terribile acqua di colonia che hai regalato a Derek lo scorso Natale.”

Stiles e Derek non si sopportano, ed ogni volta che si incrociano finiscono sempre per litigare perché troppo diversi fra loro, ma entrambi ugualmente orgogliosi per abbassare la testa di fronte all'altro. Che succederebbe però se il primo si svegliasse una mattina a letto con quest'ultimo, privo di vestiti e decisamente molto confuso sul da farsi? Forse, ricordare ciò che è successo potrebbe essere davvero la soluzione.
[Sterek | post stagione 2]

Una sorta di monologo interiore di Mercuzio, durante la festa in maschera dai Capuleti.

La paura può renderti cieco quasi quanto l'amore. Quando la tragedia colpisce, Spencer è costretto a fronteggiare paure che non sapeva di possedere. Ora che l'orrore della malattia aggredisce la sua mente, lui non è certo esista una forza più trascinante, ma Morgan non si arrende a dimostrargli quanto l'amore possa salvare. Il suo amore.
[1° Classificata al Multifandom Contest - Oneshot indetto da eos_92 sul forum di EFP.]

Beatrix Pratt è il nuovo acquisto della squadra di Aaron Hotchner ed ha un passato oscuro che nasconde dietro una maschera di spensieratezza ed impertinenza. Non è una persona matura: disobbedisce agli ordini e fa di testa sua, è irascibile, indipendente ed ha un carattere molto autoritario.
Finge, Beatrix.
La sua mente è rimasta cristallizzata sulla soglia dell'adolescenza, imprigionata in un episodio che ne ha bloccato l'evoluzione mentale dal punto di vista comportamentale.
Nasconde qualcosa, tutti lo percepiscono subito.
Tranne il dottor Spencer Reid, troppo chiuso in sé stesso anche a distanza di qualche anno dalla morte della sua Maeve. Lui quella pseudo mocciosa non la considera minimamente.
Finché lei non sfonda con prepotenza la sua corazza. E lo trascina involontariamente in un secondo inferno.
Riuscirà Spencer ad evitare che la storia si ripeta?
E Beatrix sarà forte abbastanza da sopportare la valanga di violenza che la travolgerà inesorabilmente?