EFP Fanfiction, storie preferite di toomel

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toomel

Membro dal: 19/05/13
Nuovo recensore (44 recensioni)

"Le fiabe non insegnano ai bembini che i draghi esistono, loro lo sanno già che esistono." "Le fiabe insegnano ai bambini che i draghi si possono sconfiggere..." Direi che sia d’obbligo cominciare un storia con il "c’era una volta", ma io penso che non si possa cominciare sempre una storia in modo calmo, sereno, felice…. No, piuttosto credo che una storia si debba cominciare con il vero inizio, felice o triste che sia… Okkey sembro una depressa! *borbotta tra se . Ma direi che non è così, o almeno ho visto giorni migliori di questi che, da un po’ di tempo mi circondano e avvolgono come la coperta di lana che mi copre adesso… Bene la mia testina delirante sta già partendo per “ l’Isola che non c’è ”, perdonatemi per i miei deliri. Bene, mi presento, ma non vi dirò il mio nome, perdonatemi ma sono estremamente timida (anche se non si vede) e ho poca autostima (ripeto non da depressa, semplicemente sono: il risultato di come vengo trattata.) Ma non andrò oltre, non voglio stressarvi… Che dire sono piuttosto bassa, il mio corpo e nella norma, ho gli occhi verdi con spruzzetti di giallo e azzurro (ma sono piuttosto piccoli), porto gli occhiali (un po’ da nerd), e ho i capelli castani che sotto la luce del sole hanno riflessi ramati… amo tingermi i capelli e ora ho tutta al parte sotto dei capelli bionda. Che altro dire? AMO leggere e scrivere, se non ho nulla da leggere divento un’ Tantino isterica… Si sono pazza, lo so. ù.ù Sono un’autrice ma se non vedete niente qui sotto è perché, non solo ho paura che non possano piacere, ma anche perché la mia storia (la mia bambina, sigh ^-^) non è completa, manca poco, e siccome voglio che sia completa la finirò prima di pubblicarla, quindi venite a controllare ogni tanto perché la potrei postare da un momento all’ altro…. Spero che siate riuscite ad arrivare sin, qua giù senza che vi siate puntate una pistola alla testa… Ringrazio chiunque in futuro apprezzerà mia bambin…em, la mia storia. Grazie, davvero. A chiunque crederà in me, in futuro. Ve ne sarò eternamente grata. Pan_di_Stelle

Narnia's Spirits.

- Ultimo capitolo

Il legame profondo tra una ragazza divenuta Regina e una guerriera dallo sguardo dolce e le frecce dalle piume bianche.
Un passato di cui pochissimi sono a conoscenza, risalente a prima dell'arrivo di Jadis e dei cento anni d'inverno.
Il compito di una lupa dagli occhi di ghiaccio ed un destriero dal manto nero come la notte.
Cosa si cela realmente dietro la Grande Magia e il cui potere è conosciuto solo dal grande Aslan?
C'erano regole che erano state rotte, accordi strappati e segreti che non potevano più essere taciuti, legami che andavano ripristinati e compiti da svolgere. E tutto ciò sarebbe venuto a galla, presto. E non osava - o non voleva - immaginare le conseguenze che tutto ciò avrebbe comportato.
Sulle persone coinvolte e sull'equilibrio di Narnia stessa.
Sullo sfondo della guerra contro Telmar un segreto, tenuto nascosto per più di milletrecento anni, sta per essere rivelato.
[Revisione totale programmata alla sua conclusione.]

Una Stella Danzante

- Ultimo capitolo

Sequel de "IlDestinoNonÈUnaCatenaMaUnVolo".
Dal Caos primordiale, in cui nessuna forma di vita poteva essere ospitata, nacquero le stelle. E solo grazie alla loro luce e al loro calore fu possibile concepire la vita.
Il Caos dentro di sé, i dolori a stento sopportabili, le peggiori cose della vita possono essere trasformate in gocce di splendore, in stelle in grado di illuminare la notte più buia e riportare a casa i dispersi.
Ritornano dopo quattro anni Angelique, Albus, James, Scorpius e tutti gli altri.
Dal Cap.16:
“Avanti Gigì, ora devi iniziare a comportarti in modo carino. Insomma deve essere almeno possibile il fatto che tu sia attratta da me!” ribatté James sporgendosi oltre il tavolino che condividevano.
Angie fece lo stesso, avvicinandosi a lui fino ad avere il suo viso molto vicino.
“E che cosa dovrei fare?” chiese sorridendo in modo delizioso.
“Beh per esempio potresti darmi un bacio, ci sono giusto quattro o cinque ragazzine che ci stanno guardando proprio adesso…” mormorò lui continuando a fissarla con i suoi occhi magnetici.
“Oppure potrei darti un pugno sul naso.” propose Angelique inclinando il capo.
“Oh Gigì, ma questo non è per nulla carino.”
“Io lo troverei adorabile!”

Linea 97 - Appuntamento con il destino

- Ultimo capitolo

[NUOVA VERSIONE ONLINE SU AMAZON]
Danielle trascorre il viaggio quotidiano in autobus fissando il paesaggio sempre uguale, con poca voglia di tornare a una casa dove si sente solo ospite. Peter resta sempre in piedi vicino all’uscita, isolato da tutti e protetto dal cappuccio sempre alzato.
Sulla linea 97, il destino dà appuntamento a due vite all’apparenza diverse, ma gravate entrambe da troppi addii e sogni infranti.
Riusciranno a vedersi, pur avendo ormai rinunciato a guardare davvero il mondo, e ad arrendersi al bisogno disperato del calore di un abbraccio, per lenire anni di solitudine?
Questa non è solo una storia d’amore, è un inno alla speranza che non deve mai scomparire, alle seconde opportunità che la vita ci offre, perché l’autobus, presto o tardi, percorre la strada di ognuno di noi.

Punizione divina

- Ultimo capitolo

Una punizione divina. Per Evelyne Gray, la ragazza del giornalino scolastico o la presidentessa, come ci tiene a dire lei, Max Parker è una punizione divina.
Evelyne è infatti convinta che il karma o Dio, o qualunque cosa sia, stia cercando di punirla con lui.
Punirla perché, a causa di problemi economici, comincia a sfruttare il fatto di essere così ben voluta dai professori per passare le soluzioni dei test ad alcuni suoi compagni di scuola; il tutto in cambio di soldi.
Evelyne non è orgogliosa di se stessa, ma per quasi due anni continua a tradire la fiducia che le è stata concessa.
Quando decide di smettere non tiene conto del fatto che Clark, il suo ultimo "cliente", sia uno dei migliori amici di Parker; non tiene conto del fatto che Parker stia preparando la sua vendetta fredda.
Max ed Evelyne non si sono mai parlati, ma si conoscono molto bene per via del giornalino di lei e di un certo articolo. E Max Parker, il capitano della squadra di basket della scuola, bello e popolare, non può di certo essere umiliato senza conseguenze. Non dopo quello che ha fatto Evelyne.
(Revisione in corso: 3/31)

Stanza numero 317

[ Otayuri / Post Grand Prix ]
Si poggiò ad un armadietto, tirandosi su il cappuccio della felpa rossa ed afferrando il cellulare. La timeline delle notifiche di Instagram era intasata di tag delle diverse fanpages in giro per il mondo. Rotea gli occhi, abbastanza annoiato da tutte le attenzioni che in realtà vorrebbe solo da una persona.
- Sei stato bravissimo, complimenti -
Ecco, appunto.
- Grazie, Altin . rispose con arroganza all'apprezzamento del pattinatore di Almaty - Anche tu te la sei cavata, magari con uno sforzo in più saresti stato sul podio con me -
- La prossima volta, Plisetsky. Starai un gradino sotto di me -
- Oh, ma non credo proprio visto che sotto non ci sto mai -
- Ne sei sicuro? - gli ammiccò il maggiore. Yuri arrossì all'improvviso, rendendosi conto solo in quel momento del doppio senso. Molto probabilmente, l'altro se ne accorse, visto il sorriso provocatorio spuntatogli sulle labbra.

Coherency

- Ultimo capitolo

E' impulsivo. E' sbagliato. Perseguiterà Katsuki nei sogni per settimane, mesi, anni. Sarà come una spada di Damocle, soltanto ad un pelo dal tagliarlo via dal futuro che si era immaginato di vivere per tutta la sua vita.
Ma Izuku era disperato, ferito e non c'era altro modo per salvarlo. Non c'era nient'altro che poteva fare. Quindi Katsuki aiuta come può, nell'unico modo che gli riesce, più a lungo che può. Si aggrapperà forte a questo momento, sapendo che alla fine sarà tutto distrutto.
Le cose tra di loro non sono destinate a durare.

You are MINE.

[OMEGAVERSE! KatsuDeku (KatsukixDeku)]
Dalla storia: (perchè si sa, non sono brava con le introduzioni)
«Più che altro, Midoriya, si sentiva terribilmente strano. Non sapeva neanche dire se era “strano bello” o “strano brutto”.
Si sentiva soltanto strano.
Ma era ancora più sbalordito, o meglio sconcertato, dal fatto che percepiva su di sé, da tutta la mattinata, lo sguardo tagliente dell'Alpha seduto dietro di lui: Bakugou Katsuki.»

Voyeur

“Voglio vedervi.” aveva detto, mangiandosi le parole per via dell’alcool “Tu e Midoriya.”
“Me e Midoriya cosa?”
Shoto si era aggrappato allo schienale della sedia barcollando, poi aveva biascicato “Te e Midoriya che fate sesso.”
(rossa rossisssssima, siete avvisati!!)

Firsts

- Ultimo capitolo

[Otabek/Yuri]
Otabek lo fece scostare e cercò i suoi occhi. “Mi ero immaginato mille modi in cui potevi salutarmi, eppure devo dire che l’immobilità seguita da un assalto non l’avevo proprio contemplata.”
Yuri arricciò il naso e controvoglia si staccò da lui, lasciando che anche Otabek si mettesse dritto. “Ero solo sorpreso, Altin. Non tirartela così tanto.”
Otabek alzò un sopracciglio a mo’ di sfida e, all’improvviso, Yuri si rese pienamente conto che erano soli in un posto chiuso in cui non avrebbe potuto interromperli nessuno. Avvertì le guance arrossire, ma si voltò prima che Otabek potesse notarle.

I'm So Glad You Are Alive

[Katsuki/Izuku] [Future!Fic]
“Kacchan-“
“Stai zitto,” sibila senza neanche guardarlo. “Neanche una parola devi dire, nerd di merda.”
Bene, è arrivato a tirare fuori i nomignoli che utilizzava quando lo bullizzava. Da qui, la rabbia può solo che aumentare.
“Dobbiamo-“
È a quel punto che Katsuki l’osserva, gli occhi stretti e una ruga sulla fronte. “Noi non dobbiamo fare proprio un cazzo. Tu devi stare zitto, non devi neanche osare rivolgermi la parola e io devo cercare di non ucciderti con le mie stesse mani.”

Spikes and glasses

[Storia scritta per partecipare al Porn Fest #11 - Prompt "Oikawa nerd e Iwaizumi teppista"]
“Porta rispetto a Star Trek, Iwa-chan, non sei carino”

Boku no Shojo academia

“Tua madre ti guarderebbe in quella maniera stupidamente contenta e orgogliosa anche se dichiarassi di voler fare il terrorista.”
Izuku rise, e Katsuki pensò che pure quella risata limpida ma più matura gli era mancata un po’.
“Ti vestiresti davvero di bianco, Kacchan?”
“Forse per il tuo funerale.”
E Midoriya si nascose nell’acqua fino al collo, distante da lui “Ehr… sarebbe di pessimo gusto.”
“Sarebbe impossibile, visto che quel giorno sarò in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale.”
“Hai pensato proprio a tutto.”
***********************************
Alla fine gliel’aveva detto: “Va bene, Midoriya, farò tutto ciò che vuoi.”
E già se ne stava pentendo.

Don't cry

- Ultimo capitolo

Lacrime di sangue rigavano le guance pallide di Deku, il suo volto aveva un'aria ancora più malsana eppure adesso si teneva perfettamente in piedi da solo, come se si fosse ripreso del tutto in un attimo.
I suoi grandi occhi verdi che gli avevano sempre fatto perdere la testa erano spariti, a fissarlo c'erano due abissi rossi… Occhi rosso scuro che lo guardavano con disprezzo, come se Katsuki fosse la causa di ogni male sulla Terra.
Quello non era Deku.
[KatsuDeku; Villain Deku (non AU); Ambientazione nel futuro]

Fiori di ciliegio.

Bakugou Katsuki scrive dell'amore anche se lo detesta. Una dolce bugia vende più di un'amara verità, in fin dei conti. Midoriya Izuku vive con i libri e per i libri e se qualcuno glielo chiedesse, risponderebbe che non è assolutamente ossessionato da quello scrittore, ma non saprebbe fornire una spiegazione convincente sul perché si ostini a nascondere uno dei suoi best seller — non è importante quale esattamente — nello zainetto, prima di uscire.
[Bakugou/Midoriya] • [AU] • [Writer!Bakugou] • [Explicit content] • [38,419 words] • [One Shot]

Fight For Us

[Otabek/Yuri]
“Raccontami qualcosa di stupido,” replica, nascondendo una smorfia.
Otabek comincia a discorrere e Yuri serra le palpebre, immaginando che, almeno in quel momento, la lontananza non esista e che il suo ragazzo sia esattamente di fronte a lui, a sfiorargli la fronte con la propria e a baciargli il naso.
Fa fatica ad addormentarsi quella sera, la mente affollata di pensieri e una strana sensazione di malessere nel petto, una che non ha mai provato prima.
Una che gli fa paura.

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