Una voce. Una storia. L'epigramma sulla tomba dell'amore. Sono Ragione e Passione, un dialogo tra due angeli esuli, tra due stelle cadute: il loro tempo è infinito, il loro futuro è presente e passato, è la il loro giorno. Non hanno mai parlato, si sono odiate. Eppure si ritrovano di fronte allo spettacolo della confessione, dicono ciò che non hanno mai avuto il coraggio di dirsi. Dedicato all'umanità, a chi non vuole vivere per sempre. Alle passioni inespresse.

[SPOILER dal CAPITOLO 43 DI BIANCA COME IL PECCATO]
"«Me so reso presentabbile. E poi, nun me piace sta' a letto se nun c'ho niente da fa'.»
La malizia nei suoi occhi mi fece mordere il labbro, di rimando. Era arrivato abbastanza vicino perché potessi sentire il profumo della sua pelle lavata di fresco. Passai un dito sul colletto della camicia, che lasciava intravedere una generosa porzione del suo petto.
«Forse, oggi potremmo trovare un passatempo.»
«Ah, sì?»
La sua voce si fece bassa e seducente. Avanzò di un passo, lasciandomi con le spalle al muro. «E che passatempo c'avevi in mente?» Le sue mani mi cinsero i fianchi; le mie corsero a delineare il profilo delle sue braccia, risalendo dal polso alle spalle.
«Non saprei» sorrisi, e gli sfiorai il naso con il mio. L'idea che chiunque potesse vederci passando per il corridoio mi faceva correre un brivido lungo la schiena. Martino mi accarezzò le labbra languidamente, e quel brivido divenne un'invasione di calore nel bacino. Dio, quanto lo volevo. La mia pelle lo stava chiamando, le mie mani urlavano il suo nome."