TUTTI HANNO DEI SEGRETI, BRUTTI O BELLI CHE SIANO.
(...Quegli occhi verdi erano attenti, pronti a cogliere ogni minimo particolare della bocca di Stiles. Derek era appoggiato alla sua macchina lucida, nel parcheggio della scuola, con un'espressione di desiderio verso il ragazzo che aveva attirato la sua attenzione. Mentre lo guardava da lontano si sentì vuoto dentro, come se avesse bisogno di lui. Subito dopo gli venne in mente ogni singolo momento che avevano trascorso quando facevano gatto e topo solamente da amici. Ma per Derek, Stiles era molto di più di un amico. Perchè non glielo diceva?...)

|Umani|Sterek!Office|New York|
"Quando mi voltai a guardare l’interlocutore, fu più disgustoso di mangiare un intero barattolo di Nutella da un Kg.
Stava sorridendo da un orecchio all’altro.
Derek Hale, stava realmente sorridendo.
Derek Hale, sapeva sorridere."

“Quale ragazza non ha mai avuto un diario segreto? Un insieme di fogli bianchi da riempire, pagine e pagine che aspettavano solo di essere scritte. Un diario segreto a cui poter raccontare tutto, anche quello che non hai il coraggio di ammettere nemmeno a te stessa. Il diario segreto diventa, per una ragazza, il miglior confidente, il migliore amico, l'unico in grado di ascoltarla senza pregiudizi. Ho sempre amato i diari, fin da piccola mi piaceva scrivere quello che mi era successo, piccoli pensieri o semplicemente l'emozione che provavo in quel momento. Nel mio diario c'è descritta la mia vita, dai momenti più belli a quelli più tristi. Quindi, questo è il mio diario. Spero vi emozioni come ha emozionato me scriverlo.”

"Nothing Personal" (Niente di personale): Coulson e Skye stanno scappando dal Pulmino a bordo di Lola...
"E proprio mentre si volta per tornare nella cabina di pilotaggio, lo vede. La mano di Skye che, a causa della grossa forza di resistenza dell'aria, scivola via da quella di Coulson.
Non ci pensa nemmeno, è automatico indossare il paracadute e lanciarsi; talmente automatico da non pensare che Skye non vorrà il suo aiuto, che si divincolerà, che proverà a toglierselo di dosso in ogni modo. È talmente automatico che non pensa alle conseguenze."

“Con quanti uomini sei stato a letto, Stiles, in questi ultimi cinque mesi?”, chiede l’uomo, sfregandosi le mani, secco.
Il ragazzo solleva il volto impiastricciato di nero e porta la sigaretta, con mano tremante, alle labbra.
Sorride.
Ma è un sorriso triste.
“Ventidue”.
Peter inarca un sopracciglio, scettico.
“Quasi quattro al mese, Stiles?”.
Il ragazzo si stringe nelle spalle.
“Uno a settimana, circa… Ma a volte era più d’uno in contemporanea…”.
Il suo sorriso è colmo di risentimento e disprezzo.
“Sono stato a letto con ventidue uomini, e in ognuno di loro ho cercato una risposta. Sempre la stessa. Ma non l’ho mai trovata. Ognuno di loro aveva l’uccello dritto quando lo toccavo, lo baciavo, lo leccavo… Eppure…”, la voce di Stiles è talmente triste, che sembra che anche la sua bocca stia per piangere.
O forse lo sta già facendo.
“Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo…”.
Le parole di Derek sono ancora lì.
Lì.
Ferme nella sua mente.
E nel suo cuore morto.

La verità era che dopo Praga non riusciva più a dormire. Gli bastava chiudere gli occhi, e lei era lì. Non l'immagine strafottente uscita dal cappuccio dopo il modo non convenzionale in cui l'avevano invitata a bordo, non quella allegra dei rari momenti di pausa. E neppure quella triste con cui gli aveva raccontato di non aver mai avuto una famiglia che l'amasse.
Il sorriso di Skye non si apriva. E quelle labbra appena socchiuse colavano sangue.

Jocelyn non è riuscita a scappare da Valentine..
Clary, Jonathan, Jace, Alec, Izzy, Perla, Magnus.. vediamo dove sono i cacciatori in questo universo alternativo..

Alec tremava, stringeva i pugni per nasconderlo, anche se era “solo” in quella stanza. Un bozzo di lacrime affiorò nei suoi occhi azzurri; succedeva, solo quando intorno a lui non c’era nessuno, nessuno che potesse guardarlo mentre si lasciava accarezzare da quel liquido cristallino. Tirò fuori dal suo stivale il pugnale che gli regalò Hodge molto tempo fa; glielo aveva donato come segno di amore, perché sapeva che Alec era ammaliato da quegli oggetti. Si punì. Lo faceva ogni qual volta che non riusciva a impedire a quelle dannate lacrime di bagnargli il viso. Lo faceva sperando di rendersi più forte...

Se Skye ad un certo punto attivasse i suoi poteri ma non riuscisse a controllarli? Chi riuscirebbe a fermarla? e se non si potesse fermare?

[Versione Alternativa della 3B - Non tiene conto della 4]
Un demone intacca la vita di Stiles. Lo logora o lo condanna ad una vita confusa.
Scott e Allison sono vittima delle conseguenze del loro sacrificio.
Una ragazza arriva a Beacon Hills e instaura un legame profondo con Stiles.
La missione del branco dell'Alfa Scott è quella di salvare Stiles dal suo demone.
Ma non sarà facile.
(Stiles ha un ruolo principale, ma anche gli altri hanno il loro spazio. Non esistono Malia e Kira.)

Dal 1º capitolo:
'Quella sensazione di vuoto.
Quella sensazione di cadere in un abisso senza una via d'uscita.
Quando pensi di essere solo al mondo.
Quando sai che nessuno riesce a capirti.
Avete presente tutto ciò? Io vivo ogni giorno con tutti questi pensieri nella mia mente.'
[...]
"Mamma, dov'è che abita la nonna?" chiedo ingenuamente.
"Oh ti piacerà tesoro, é una piccola cittadina della California." mi risponde lei con grande felicità.
Bene andremo al caldo.
"E come si chiama?" più caldo é meglio é.
" Beacon Hills."
'Oh merda.'

Tratto dal prologo:
Ogni volta che la vedo ho sempre lo stesso effetto; il cuore accelera i battiti, facendomi salire le lacrime agli occhi, che come ogni volta, scaccio via. Insomma, io sono una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni, io non dovrei piangere. Ma come dice sempre mia mamma siamo prima di tutto persone che provano sentimenti, che amano, che sanno ridere, scherzare ma anche provare odio, rabbia, dolore e sanno piangere.
Sono, Clarissa Fray o meglio Morgenstern.
E questa è la mia storia.

Malia, è una ragazza di 17 anni, frequenta il quarto anno di liceo alla Beacon Hills High School. E' una ragazza chiusa e solitaria, nessuno l'ha mai notata. Sua madre è morta all'età di tre anni e da quel giorno vive con il padre solo per convenienza. Le sue giornate sono sempre le stesse. Si alza infastidita la mattina, fa una doccia fresca per svegliarsi, colazione alla svelta e poi dritta a scuola. Malia non ha amici. Malia è sola. Malia è convinta che le sue giornate non cambieranno mai, fino a quando, un giorno, i suoi occhi incontreranno, due grandi occhi color miele che cambieranno la sua vita, per sempre.