Se c'è una cosa che odio, è quando la gente ti chiede: dimmi qualcosa di te.
Io non so mai cosa rispondere, perché penso che una persona la conosci vivendola, giorno per giorno, non chiedendo il gusto preferito di gelato o quale film guarda più spesso.
Qui, comunque, voglio provare a dire qualcosa di me.
 
Mi piacciono le farfalle.
Sapete, quegli insettini dalla bellezza disarmante? Ecco, io li adoro alla follia.
Sono così leggiadre, aggraziate, semplici ma bellissime.
Non fanno altro che svolazzare di fiore in fiore, indisturbate, prendendo solo il meglio di quello che la natura offre.
Sono indipendenti, magnificamente pure e contemporaneamente tentatrici.
Un battito d'ali, e volteggiano dove vogliono, sapendo di essere ammirate ma incuranti di tutto e di tutti.
E intanto ti tentano con quella promessa di leggerezza, di indipendenza, di libertà.
Perché se c'è una cosa che voglio essere, è libera.
 
Mi piacciono così tanto le farfalle che me ne sono fatta tatuare una sulla spalla, come monito ad usare le mie, di ali.
E' blu, come il mio colore preferito, che sa di cielo e oceano e tempesta e pulito.
 
La mia farfalla è una farfalla viceré. Non è una monarca: in questo, mi rispecchia.
 
Le farfalle monarca sono bellissime, da morire. Letteralmente. Sono talmente velenose che nessun predatore si azzarda a mangiarle, pena la morte.
E loro vivono la loro effimera vita serenamente, senza rogne.
Le viceré, invece, sono furbe:la selezione naturale ha fatto sì che assumessero sembianze simili a quelle delle monarca, tanto da essere scambiate per quello che non sono.
Le viceré sono completamente innocue, ma vivono ugualmente indisturbate.
Io, sono una viceré.
Sono completamente innocua, ma vado in giro con un cartello appeso al collo che recita: "qui pericolo".
E non ho ancora trovato una persona per cui io valessi una dose di veleno.
Ma so che esiste, quindi aspetterò qui pazientemente, lasciandomi vivere fino ad allora.
 
Mi sento esclusa da tutto: scuola, società, amicizie, lavoro, affetti.
E aspetto.
Se i miei standard sono troppo alti, non mi scuserò: ma è colpa dei troppi libri, film e telefilm.
Dalla vita, mi aspetto un amore travolgente e infinito, amicizie fedeli e tanta felicità.
E non mi accontenterò di niente di meno, dovessi aspettare una vita intera.
Non sono fatta per i compromessi, non mi interessano le mezze misure.
Io mi vado bene così.
Sono sempre in lotta contro tutto e tutti, voglio solo una vita degna di essere vissuta.
Non voglio ipocrisie, sorrisi falsi e conoscenti insipidi.
 
Sono solo una grande pessimista con grandi speranze, che so che saranno la mia rovina.
 
Come diceva il caro vecchio Billie Joe: "She's an endless war".