È solo un attimo, sento la pallottola penetrarmi la carne della schiena, proprio quando le mie braccia si sono avvolte sulla sua figura. Finiamo a terra entrambi, sento il sangue caldo colarmi lungo la schiena, ma non me ne curo, l'unica cosa che vedo sono i magnifici occhi verde mare che mi guardano. [...]
Com'è bella la sue voce, anche nella disperazione. È bellissimo.
È quindi questa la mia fine? Morirò così? Beh non è un brutto modo per morire. Sacrificarsi per la cosa più bella è importante della mia vita... niente da ridire.
Sherlock, John e la neve candida macchiata di rosso.
Johnlock!

Sbuffò sommessamente e lasciò cadere le braccia inermi sul tavolo. Gli occhi, pieni di odio e risentimento, fissi sul pacchetto di patatine. Erano oramai dieci minuti che provava ad aprirlo senza successo, le estremità erano sigillate in maniera ermetica. Si girò per prendere le forbici ma, poco prima di avventarsi sull’inerme bustina, si fermò.
«Molly, c’è l’apposita apertura»
Sherlock aveva pronunciato la frase con malcelato nervosismo continuando a fissare i campioni che stava analizzando al microscopio.
Come sempre, mi raccomando: criticate! ^^

«Perché non provi Sherlock?...»
Lui aveva smesso di far rimbalzare la palla da squash e l’aveva guardata.
«Cosa?...»
Lei strofinò fra loro le mani. Sorrise verso un punto indefinito, lontano da lui.
«Con…Miss Adler, intendo…perché non provi Sherlock?»
Mi raccomando, criticate! ^^

Una giovane ragazza nata per caso, in un mondo in cui il Dottore non esiste, accompagnerà il suo eroe di infanzia in un viaggio che lo porterà ad incontrare vecchi amici e vecchi nemici; lo aiuterà a ricordare qualcosa che aveva dimenticato e gli restituirà qualcosa che aveva perduto...
Dalla storia: "Una fanciulla è arrivata. E' stato predetto da tempo che una giovane destinata a guarire il Dottore sarebbe arrivata in questa parte di mondo...!"

La piccola Watson alle prese con lo zio Sherlock. Cosa mai potrebbe andare storto, eh?

Ogni notte Moriarty si presenta sul suo letto.
Ogni notte Moriarty gli canta una melodia diversa.
Ogni notte Moriarty sparisce lasciandolo di nuovo solo.
Ma cosa vuole davvero... Moriarty da Sherlock?

Antiche leggende narrano che le persone quando muoiono ritornano sulla terra, l'anima è la stessa, il corpo non più. Ma su sette miliardi di persone, che speranza c'è di ritrovarle?

John frequenta il liceo Barts: è al suo ultimo anno e tutto sommato le cose vanno bene. Ci sono gli ultimi mesi di duro studio, l'imminente scelta per il proprio futuro, c'è la squadra di rugby e tante ultime feste a cui partecipare, ragazze al suo seguito che uscirebbero volentieri con lui e una in particolare, Mary, con la quale farebbe di tutto pur di avere un appuntamento.
John ha sempre avuto le idee chiare: gli uomini si invaghiscono delle donne, chiedono loro un appuntamento, si innamorano e le sposano. Una cosa elementare, naturale.
John è sempre stato certo di questo, ma poi incontra Sherlock Holmes, e tutto ad un tratto non è più sicuro di nulla.
[teen!lock, Johnlock!AU]

«Da molto tempo il mio assioma è che le piccole cose sono di gran lunga le più importanti.»
-Le avventure di Sherlock Holmes, Un caso di identità.
§
"Toccami" John mi esorta, seduto sulla sua poltrona di pelle scura.
Non ha mosso un muscolo a parte le labbra sottili, solcate da segni profondi, schiusesi soltanto il necessario per permettere a quell'imperativo, mascherato da gentile imposizione, di trovar voce per essere udito, recepito, compreso senza trascinarsi dietro nemmeno l'ombra di un possibile dubbio.
"No" io rispondo, senza neanche pensarci, conscio che per un tale ordine non esista nemmeno la possibilità di una diversa risposta.
John non chiede perché. Rimane lì dov'è, immerso della scomoda comodità di una poltrona divenuta confortevole soltanto dopo essere diventata, per colpa (o merito) dell’ abitudine, di sua proprietà.
Tutto sembra migliore, quando ne si diventa gli assoluti proprietari.[...]"

John ha provato ad insegnare a Sherlock a guidare una macchina. Una volta. E mai più.

Molly Hooper, donna, patologa, madre single. Scappata dalla sua vita sei anni prima, adesso è costretta a tornare nella città dove tutto è cominciato, è costretta a rivedere i suoi vecchi amici. A rivedere lui.

Da un prompt di Doralice: John si paga gli studi in medicina facendo il cameriere in un bar, Sherlock è uno studente universitario bohemien e del tutto superficiale col denaro. Si detestano a distanza, finché un giorno Sherlock non ha soldi per pagare il caffè e quindi deve baciarlo. BOOM. Amore, arcobaleni, unicorni e marshmallows. Da quel momento Sherlock diventa assiduo frequentatore del bar. Entrambi sono cotti come pere, ma nessuno dei due pensa di avere una possibilità. La cosa va avanti fino a sfiorare il ridicolo: tutti sanno che sono innamorati, tranne loro due. Bonus se il giorno che John si assenta dal lavoro per malattia Sherlock va a stalkerarlo a casa.

"Sembra che io sia affetto dalla mania di essere un vampiro"
Il Dr John Watson ha un nuovo paziente. Sembra un caso semplice, no?
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[Vampire!Sherlock; Psychiatrist!John]

Dopo essere stato borseggiato da uno dei fratelli Holmes, Greg si trova nelle mani sorprendentemente premurose dell’altro.
Mystrade
N.B. Traduzione; pre-canon

“Ma che diamine significa?”ansimò John, accasciandosi al suolo “perché…cosa…che facevamo lì?”
“Oh, solo per passare il tempo” tossì Sherlock, rivolgendo uno sguardo veloce all'amico “e per dimostrare una cosa”
“Che cosa?”
“Tu”
[Hogwarts!/Jonhlock!]