Estratto dal capitolo 6:
"Della luce azzurra non v'era più traccia. La sensazione di cadere nel vuoto era scomparsa... insieme all'ultima immagine di un sole appena tramontato. La prima cosa che vide davanti a sè furono un paio di occhi color cioccolato, tanto limpidi che riusciva distintamente a vedere i propri al loro interno, blu come la notte. Terra e mare. Le sorrise raggiante. Aveva mantenuto la promessa, era tornato."

Questa è la tua storia. Di come sei entrata nella legione esplorativa, di come hai disubbidito a tuo padre, di come ti sei innamorata di lui. Rivaille.
E' iniziato tutto parecchi anni prima della caduta del muro, quando ancora eri una ragazza e il mondo ti sembrava insipido. Quando Erwin ti ha aperto gli occhi tutto è cambiato, decidesti di unirti alla legione e dopo tanti anni incrociasti nuovamente quel giovane che tanti anni prima aveva smosso il tuo mondo.
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Storia in cui il lettore entra nella narrazione di Attack on Titan in prima persona! Vi basterà sostituire la dicitura *inserisci_nome* col vostro nome o nickname per scoprire come sarebbe stata la storia se in questo crudele mondo foste apparse anche voi!
N.B. consiglio, per una lettura più scorrevole, di copiare il testo su Word e cliccare su "sostituisci" per cambiare tutti i *inserisci_nome* con il vostro nome e leggere la storia direttamente lì.

Lui: sadico, incontrollabile, perverso, cupo, perfido, quasi bestiale.
Lei: autolesionista, insicura, timida, quasi totalmente passiva.
Fratelli.
Gemelli.
Innamorati.
***
«Che differenza fa, come lo definisci? In qualunque modo lo chiami, è comunque un legame. Il nome è una convenzione».
***
Sono uniti per la mente, è vero, ma sono diversi.
Lontani.
Divisi.
***
In realtà lui lo sa che non è nella sua natura replicare, ribattere – perché non è nella sua natura contrastare, ribellarsi.
Lui la conosce bene, meglio di chiunque altro.
Eppure, lei gli è completamente incomprensibile.

Parodia del primo libro della mirabolante saga "50 sfumature".
Dal cap. 1: "Mi lego i capelli – è risaputo che le ragazze sfigate ed insicure del proprio aspetto si legano sempre i capelli – sperando di avere ottenuto un bel look da appena scappata di casa, in modo da poter impietosire qualcuno, magari un affascinante miliardario superdotato.
Ah! Ecco perché ero davanti allo specchio, con tutto questo ciarlare me n'ero quasi scordata: devo fare un'intervista al posto di Kate, la mia coinquilina e migliore amica.
La adoro, lei è il mio modello di riferimento, la ammiro e la venero, soprattutto perché vivo a scrocco a casa sua."

“Ho portato un curriculum allo Smithsonian.”
“Cercano donne delle pulizie?”
[...]
“No, stronzo. Guide per la nuova ala.”
Fanfiction post The Winter Soldier, ispirata alla scena dopo i titoli di coda :D

Entrò nella stanza di Sango con un sorriso genuino a illuminarle il volto, ma si bloccò dopo appena un passo.
Appeso a una gruccia di legno torreggiava accanto al futon un bellissimo kimono rosa con stampe di fiori di loto bianchi. Loto: forza, purezza, determinazione. Crescita. L’obi, di un rosa più scuro, terminava con un grande fiocco bianco. Rin si avvicinò e sfiorò, tastò, toccò con mano quella stoffa liscia e luminosa, e sentì la seta rinfrescare le sue mani sudate. Si ritirò di scatto, per paura di poterlo rovinare anche solo guardandolo.
- Ti piace, eh? – la voce di Sango le giunse alle spalle.
- Lo adoro. – si ritrovò a dire in un sussurro. – Il signor Sesshomaru è stato qui? – chiese immediatamente, animata dal pensiero. Era tornato, e le aveva fatto una sorpresa? Se ne era ricordato? Voleva vederlo, e ringraziarlo, e chiedergli se adesso finalmente era pronta per una vera avventura insieme a lui.

[POST AGE OF ULTRON]
Esattamente quattro mesi prima Steve aveva ritrovato il Soldato d'inverno, o meglio il soldato aveva trovato lui e col passare dei giorni aveva ritrovato anche il suo Bucky che pian piano recuperava la memoria; ma nonostante fosse felice, un pensiero costante lo assillava: l'Hydra, che sarebbe potuta tornare a riprendersi il suo Bucky. E aveva ragione ad averne paura perché il Soldato d'inverno non era l'unico esperimento per creare macchine assassine umane. Il progetto Starlight risaliva allo stesso periodo, ma c'erano voluto anni per trovare la candidata perfetta e solo pochi secondi ci vollero perché essa mandasse tutto all'aria.
Mary Anne Starlight ricordava poco o niente di sè, ma nella sua mente erano stampati tutti i dettagli delle tortura che aveva subito durante il suo soggiorno all'Hydra, prima di riuscire a scappare e ritrovarsi faccia a faccia con Iron Man che l'avrebbe poi condotta allo Shield e alla sua nuova casa, insieme a Steve e Bucky.
Ma l'Hydra stavolta non si sarebbe data per vinta e avrebbe cercato di prendere due piccioni con una fava. Avrebbero distrutto lo Shield e gli Avengers dall'interno. Di nuovo.

Per un istante, l'idea di domandare a Inuyasha di fingere di essere realmente una coppia non le sembrò una cattiva idea. Di reale, infondo, non sarebbe accaduto proprio nulla. Sconcertata dai suoi stessi pensieri, Kagome scosse la testa, rattristandosi. Inuyasha non avrebbe mai accettato di partecipare ad una simile recita.
[.....].
Si divincolò con estrema naturalezza, pregando che i suoi sviluppati istinti predatori non gli avessero trasmesso le stesse sensazioni che quel contatto aveva suscitato in lei. Aveva percepito qualcosa di diverso nello sguardo di Inuyasha. Soddisfazione, forse?
Il modo in cui continuava a fissarla le provocò un nodo alla gola. Quando arretrando toccò la porta con le spalle, si ritrovarono così vicini da percepire il respiro reciproco. Per un istante ebbe la sensazione di essere in trappola. Kagome lo guardò dritto negli occhi. Il suo sguardo era ancora fiammeggiante. L'ardore con cui l'aveva stretta e accarezzata quella mattina era una sensazione così reale.

L’idea di elaborarla mi venne tre anni fa, dopo aver letto il romanzo di Vladimir Nabokov: Lolita.
Il racconto narrato dal punto di vista maschile è quello di un ricco imprenditore profondamente sbagliato. Lui non pensa di essere oscuro, lui è oscuro, egoista e perverso. I suoi stessi crimini lo condurranno verso una presa di coscienza imprevista. Peccato e amore s’intrecceranno in un connubio di passioni senza misura.
È ambientata in Italia, ma i nomi dei personaggi di E.L. James resteranno immutati.
PRIMA PARTE COMPLETA

Quegli occhi sarebbero stati la sua rovina.
Era totalmente inappropriato e scortese ma non riusciva proprio a distogliere lo sguardo.
Non poteva dire se si stesse rendendo ridicola o se la sua testa le stesse tirando brutti scherzi ma non sembrava l’unica piuttosto coinvolta da quel gioco impertinente.
Il che rasentava l’assurdo perché nessuno in quella sala avrebbe mai pensato che un ragazzo del genere potesse sprecare il suo tempo ad osservare una come lei.
Bonnie McCullough ricordava una bambolina di porcellana, innocente e troppo delicata per essere la destinataria di uno sguardo così provocante.
Nonostante il chiasso, la folla e il disordine, gli occhi neri dello sconosciuto non smettevano di cercarla, per nulla turbati da quelle persistenti interruzioni.
Il suo sguardo toglieva il fiato. Benché tutt’attorno fosse abbastanza buio, si distinguevano perfettamente la sua determinazione e l’intensità. La stava chiamando, la stava seducendo; tutto con una semplice occhiata.

Bonnie McCullough ha diciassette anni, i capelli rosso fuoco, il viso a forma di cuore ed è sempre stata considerata da tutti la classica ragazza dalla porta accanto. Circondata da amiche più popolari e speciali di lei, non si è mai distinta tra la folla e nemmeno ha mai desiderato farlo. La sua esistenza in fondo è tranquilla e ha tutto quello che una ragazza possa desiderare, compreso un migliore amico premuroso, affettuoso e piuttosto figo: Stefan Salvatore. Tanto è legata a quest’ultimo quanto non sopporta il fratello, Damon. I due Salvatore hanno sempre avuto degli attriti, ma ultimamente le cose si sono fatte più tese: Stefan è riuscito a conquistare il cuore della bella Elena, la giovane per cui Damon ha sempre avuto un debole. Ma cosa succederebbe se la gemella di Elena, Katherine, ricomparisse a Fell’s Church dopo anni trascorsi a Parigi?
E se Bonnie, dopo un’estate in Spagna, tornasse più matura, più bella, più affascinante, insomma più donna e iniziasse ad attirare gli sguardi dei ragazzi? Damon continuerebbe a considerarla solo come la migliore amica di suo fratello o cercherebbe di aggiungere il suo nome alla sua già lunghissima lista di ragazze con cui è stato?

Siamo in un punto imprecisato dell'avventura dei nostri eroi: Kagome ha i poteri spirituali sigillati; il foro di Miroku è compromesso dalla ferita; Kagura, Kanna e Kikyo sono ormai morte.
In una giornata qualunque, Naraku attua il suo nuovo piano per poter attirare Kagome a se insieme agli ultimi due frammenti per completare lo Shikon. Cosa si inventerà? E cosa succederà alla nostra protagonista?
Dal primo capitolo: "-Si, perché nel Foro non c’è l’Inferno… ma solo la conoscenza- rivelò voltandogli le spalle[...]-In una dimensione alternativa dove chi è buono è malvagio, chi è malvagio è buono, dove la tua stessa mentalità viene modificata: quello che non sei qui sei di là, è questo mondo al contrario, semplicemente[...]"

Basta davvero poco per scatenare l'istinto di un licantropo: un rumore, un atteggiamento, una distrazione. Selene, da poco consapevole della doppia vita del suo compagno, lo capirà a sue spese.
Antefatto di "Due lune" e "Midnight cheesecake"

Damon è tornato a Fell's Church da suo fratello Stefan, sua cognata Elena e il suo Uccellino, ma proprio la piccola, dolce e infantile Bonnie è cresciuta, è una donna ormai e Damon se ne renderà conto arrivando alla sua finestra in un momento particolare.
-Finalmente sei tornato!-, gli soffiò sul collo, avendo posato il capo sulla spalla del vampiro.
Dal canto suo il moro decise di pregustare a pieno quel contatto.
La prima cosa che notò fu il profumo del suo Uccellino: non più la dolcezza zuccherina e succosa delle fragole, ma l’avvolgente aroma della cannella con una nota di dolcezza della vaniglia, un profumo intossicante e paradisiaco. (cap 3)
Ambientato cinque anni dopo Destiny Rising (aka Destino)

«Ti sta facendo del male! Com’è possibile che tu non riesca a vederlo?»
«Lo vedo».
«E allora perché non fai niente per fermarlo?»
«Perché non voglio che si fermi».
Fratelli?
Gemelli?
...no.
Anime Gemelle.