[Questa storia partecipa alla Challenge delle Parole Quasi Intraducibili (FairyPiece version) organizzata dal forum FairyPiece - Fanfiction & Images]
01°– «Tanto lo so che non stai dormendo Zoro»
02°- «Hai sbirciato?»
03°- «Ancora cinque minuti»
04° - Una birra, forse due, quattro chiacchiere e chissà… qualcosa di più?
05° - «... ciao...»
06° - «Dovresti smetterla di arrampicarti nel mio letto quando hai gli incubi»
07° - «Hai almeno intenzione di ridarmela un giorno?»
08° - «Shh Shh. Sono qui»
09° - «Andrà tutto bene»
10° - Una, due, tre volte.
11° - «Che diamin… NAMI!!!»
12° - «Guai a te, Roronoa»
13° - «Dobbiamo fare pace»
14° - «Sto bene qui. Sto bene ora»
15° - «Yo-hohoho Zoro san: che presa!»
16° - «E perchè mai lo condividi con me, se è così prezioso?»
17° - «Lo troveremo»
18° - Ancheggiò e roteò le mani al cielo, un sorriso sulle labbra libero da ogni pensiero che non fosse lui.
19° - Aveva dei lineamenti decisi, un corpo scultoreo, occhi profondi [...]Questo prima di Kuraigana.
20° - Quando la sua voce urlava ordini a destra e a manca,[...] Zoro avrebbe voluto volentieri prendere la lingua di Nami e farci un bel nodo
21° - «...»
[ZoNami, raccolta di drabbles-flashfic]

Venusia pensa che Actarus, in qualità di leader del quartetto di difensori della Terra - formato da loro due, Alcor e Maria - sia troppo autoritario e che troppo spesso vorrebbe fare tutto da solo. Così decide di fare in modo che il concetto di Spirito di Squadra gli entri bene nella regale capoccia, e ci resti!
Storiella romantica semiseria, da prendere con un po' di ironia, solo per chi, come me, ama il personaggio di Venusia =D
Questa one shot ha partecipato al 7 ° Concorso di GoNagaiNet, dal tema "Spirito di Squadra"

-Ti sembro per caso una pivella?- A quel quesito, Rufy si strinse nelle spalle.
-Una pivella no, ma un approfittatrice si-
-COSA?- A parlare era stato il verde che per tutte quelle ore, era stato tranquillamente a dormire.
-Come ti permetti?-
-Beh, hai fregato Buggy...-Con i suoi occhi neri, la squadrò da capo a piedi senza alcun minimo di riguardo.- Chi ci da la certezza che tu non voglia fregare anche noi?-
|La storia si svolge agli inizi di One Piece, dopo che i 3 hanno sconfitto Buggy|

Dal primo capitolo:
“Hai catturato la curiosità della regina con la tua galanteria,” Tyrion dice.
“Una donna che combatte come un uomo è sempre una curiosità,” lei controbatte.
“Di sicuro. Ma non è quello ad aver stuzzicato il suo interesse,” Tyrion dice. “Lei si domanda che tipo d’amore tu possa provare per mio fratello, per fare in modo che tu voglia affrontare la morte pur di salvare la sua amante.”
“Lui è stato mio comandante in battaglia--”
“Andiamo, mia lady,” Tyrion la interrompe, inclinando la testa e sorridendo. “Pensi che non abbiamo sentito le canzoni dei cantastorie? Sei l’amante di Jaime?”
Coppie: Jaime/Brienne, più altre coppie minori, che non spoilero.
Il canon è quello dei libri, che con la serie tv c’entra ben poco, soprattutto quando si tratta di Jaime e Brienne, quindi loro hanno le personalità, gli aspetti, le trame e sottotrame dei libri in questa storia (molto diversi dalla serie tv!). Per altre info riguardo a queste differenze, o solo per leggere un lungo elenco di crimini contro Jaime e Brienne perpetrati da D&D, vi prego di leggere l’introduzione di Honor Thy Regard, per chi non l’avesse fatto.

Salve a tutti/e! Questa fanfiction tratterà di una continuazione dei libri di George R.R Martin, incentrata sui personaggi di Jaime e Brienne, partendo da una possibile versione del loro futuro confronto con Lady Stoneheart. Si tratta di una traduzione di una fanfiction scritta dalla fantastica SigilBroken.
Dal primo capitolo:
"Io conosco il tuo onore," lei ripete, stringendo Giuramento, le sopracciglia aggrottate mentre lo guarda di nuovo in modo supplichevole.
Sente lo stomaco stringersi per la seconda volta nella giornata, per un secondo colpo invisibile, ma la sensazione gli rianima il sangue nelle vene, e sente il suo membro iniziare a prendere vita.
"Vai a letto, Brienne. Vai, adesso. Oppure infrangerò altri giuramenti stanotte."
Coppie: Jaime/Brienne, con accenni di Sandor/Sansa
Questa storia segue il canon dei libri di GRRM (quindi Jaime e Brienne hanno personalità, aspetti e trame ben diverse dalla serie tv!)

What-if? S4. Al termine del processo, Tyrion viene esiliato alla barriera come richiesto da Jaime. Quest'ultimo raggiunge Brienne per porle una domanda importante.
Dal testo:
Non avrebbe saputo dire il momento esatto in cui aveva smesso di cercare Cersei, in cui lei si era spostata dal centro del suo mondo. Non desiderava più guardarsi allo specchio, vedere il suo riflesso gemello; desiderava il suo opposto – e il suo eguale.
Gli zaffiri avevano messo da parte gli smeraldi – mai dimenticati, ma non più unici.
~ Terza classificata al Contest “I Will Go Down With This Ship” indetto da BellaLuna95 sul forum di EFP ~

Questa storia è dedicata, se la vuole, alla ragazza che si firma Antirise, perché me l'ha suggerita senza saperlo. E questa storia spera di strappare un sorriso a lei, e a Mina, la mia Grazia Illuminante, e a Paperina75, la mia Beatrice, e al comandante Rouge e a Fiamma dalla penna di fuoco e di Fiamma, perché in questi giorni son state davvero gentili con me, e non eran tenute, l'han fatto solo perché son gentili. Mi siete state preziose.
La storia è strana, tutti i lettori sono i benvenuti ma è lunga e la prendo larga: per il compleanno di André, lo scorso anno, son stato più incisivo. Cerco di mettere i giusti avvisi per non infastidire nessun lettore che capiti qui per caso, ma vi dico: è creata per sorridere, di se stessi e degli altri.
Alcune parti però potrebbero far storcere il naso a qualcuno, quindi metto "arancione" e "tematiche delicate". E metto anche "fantasy" ma non è proprio fantasy, e AU ma non è proprio AU.
Ma io per primo non so bene cosa ho fatto.

BriennexJaime | Fix-it | Multichapter breve
Dal testo:
“Oh, cammini di nuovo.”
“Ne sembrano tutti così sorpresi.”
E rubò un sorriso da Brienne. Jaime la guardava sorridere e ne rimase incantato. Non se la ricordava sorridere. O forse sì, in una di quelle tante notti a Grande Inverno, quando aveva scoperto che la barba sul collo le faceva il solletico, così tanto da farla contorcere prima di scoppiare a ridere a crepapelle.
“Siamo abituati a pensarti morto.” Brienne rispose acida con una frecciatina, lanciata apposta perché ferisse, ma non in profondità. Dopo un lungo silenzio alzò persino gli occhi per controllarlo.
“E tu hai visto anche i morti camminare, di cosa ti stupisci?”
Brienne rise di nuovo involontariamente. Si coprì la bocca per nasconderlo, ma Jaime pareva attendere proprio quella reazione con gli occhi che non la lasciavano un secondo e la controllavano. “Smettila!” lo supplicò.

Periodo Edo.
Tempi di guerre, di spartizioni territoriali e grandi ricchezze.
Tempi di fedeltà alla famiglia reale, di Bushido e Shugunati.
Tempi di Samurai.
Tempi in cui, se avevi la disgrazia di nascere donna, eri solo un oggetto, e come tale dovevi appartenere a qualcuno.
Dovevi appartenere ad un uomo: un padre, un marito, un Proprietario...
In quest'ultimo caso non eri più una donna, ma divenivi l'angelo soganto da ogni marito e il demone ripudiato da ogni padre: diventavi una Geisha...
[Incoerenze storiche e culturali sono volute e presenti per lo svolgimento della sola trama della Fanfiction. Coppie presenti, accennate o più: Zoro/Nami, Rufy/Robin, Marco/Izou]

I giorni passano uno dopo l'altro, o almeno così le sembra – scopre di essere incapace di misurare il tempo, senza il suo orologio regolato sul sole, scopre di non saper nemmeno restare sola con se stessa, senza la sua vita a farle da contorno.
Fuori dalla sua cella, ogni tanto sente la musica. È un canto delicato, vibrante, ricco di note.
Forse un po' triste.
Lena lo ascolta con piacere, torturandosi le unghie e contorcendosi sul giaciglio. Tutto quel bianco la fa impazzire.
Si ritrova a pregare che il Visitatore torni una seconda volta.

Un possibile seguito di Dark Heart, ma può anche essere considerata come storia a sé.
Harlock e Kei hanno da tempo una relazione segreta fatta di incontri intimi senza un apparente coinvolgimento sentimentale, una sorta di tacito accordo.
Il delicato equilibrio mantenuto per anni viene però turbato da qualcosa di terribile ed imprevisto che sconvolgerà completamente le dinamiche del loro rapporto. Ma Harlock non immagina che dietro a tutto ciò si cela una nuova e pericolosa minaccia che rischia di compromettere addirittura la stabilità dell'intero universo.
Una serie di eventi drammatici lo porterà a fare i conti con i suoi veri sentimenti costringendolo a dolorose prese di coscienza e, forse, anche a scelte impensabili.

"La mia vita aveva preso davvero una piega grandiosa. Che gran favore mi aveva fatto, il mio salvatore! Quasi sarebbe stata meglio la morte melodrammatica che il mio caro ed amato fidanzato voleva concedermi con tanto entusiasmo, piuttosto che il desolante ritorno a quella patetica routine. Sarebbe stata un'uscita in grande stile, degna di un vero e proprio pirata della miglior specie. Invece..."