Yuuri Katsuki è un violoncellista di fila della London Symphony Orchestra. Il suo sogno è sempre stato suonare con Victor Nikiforov, il primo violino, e finalmente c'è riuscito.
Yuri Plisetsky è il più giovane violinista mai assunto dalla London Symphony Orchestra e i suoi sogni non hanno nulla a che fare con l'amore.
L'unica cosa che li accomuna è che, come tutti, hanno dei segreti da nascondere. Certi segreti, però, ti cambiano la vita.

"La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda."
A volte, quello che perdiamo è ciò che ci è più caro.
Una raccolta di momenti che Aziraphale ha dimenticato, e altri...
*
Indice
1. Pensi possano sentirci?
2. Se non la smetti giuro che ti strangolo.
I. Primo Interludio
3. Qui. Adesso.
4. I tuoi capelli sono così soffici
5. Lasciami i segni.
II. Secondo Interludio
6. Flessibilità
7. Lasciati stringere
8. Corsetto
9. Il silenzio è d'oro
III Terzo Interludio
10. Non ti muovere
11. Non fermarti
12. Spogliati
13. Sai di buono
14. Firenze
15. Dance dance dance
16. Pioggia
IV Quarto Interludio
17. Il sogno
18. Senza di te
19. Riccioli fra le dita
20. Happy new year
21. Lingerie
V Ultimo Interludio
22. L'ultimo giorno...
23. ... del resto della loro vita.

Quando il suo liceo organizza un progetto in collaborazione con l'Università di NY, Alec sa che è l'occasione della sua vita per vincere una borsa di studio, peccato però che il compagno di studi che il fato gli ha assegnato è tutto fuorché uno stinco di santo.
~
Alec e Magnus, due realtà completamente opposte, che però potrebbe completarsi alla perfezione, portando sollievo nelle vite differentemente problematiche dei due ragazzi. Alec 17 anni, studente modello, con troppi scheletri nell'armadio, Magnus 22 anni, studente disastrato, perennemente ubriaco e con un passato da dimenticare alle spalle.
Uno scontro inaspettato li farà incontrare, riusciranno a cogliere quello che il destino gli sta offrendo?
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Dal quarto capitolo: "- Magnus - Alec aveva strabuzzato gli occhi in direzione del gatto - sembra ubriaco.
Si avvicinò al micio e lo prese in braccio - Puzza di alcool. Dannazione - disse guardando Magnus in modo sconcertato - Hai dato degli alcolici al tuo gatto?"
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Il tutto condito con lo squilibrio mentale dei coinquilini di casa Bane-Santiago-Fell, tra denunce mensili, droni per spiare i vicini, lassativi presi per sbaglio, pitoni reali, pappagalli invasivi e gatti bipolari.

Un colpo in testa inceppa i parametri linguistici del Mind Palace di Sherlock, che si ritrova costretto a parlare solo in francese. Il che pone John - cioé Jean - in una condizione parecchio spinosa.

Un troll mulina la sua mazza innanzi a un Babbano. Un Incantesimo Incendiario gli guizza sotto gli occhi, bruciacchiandogli la punta del soprabito. Un Tranello del Diavolo lo stritola senza troppe cerimonie.
In tutti questi casi, il Babbano in questione, particolarmente sfortunato, sì, crederà di aver semplicemente alzato troppo il gomito. Perché?
Se lo è chiesto il Professor Mordicus Egg e i frutti della sua indagine, delineata attraverso una serie di fulgidi aneddoti, sono raccolti in un libro che è adesso indispensabile per qualunque appassionato di Babbanologia. Perché i Babbani preferiscono non sapere e i Maghi vogliono sapere perché.
•Edizione arricchita di un saggio introduttivo di Wilhelm Wigworthy, autore di “Vita domestica e abitudini sociali dei Babbani Inglesi”.
•Solo per oggi, dal prezzo di copertina saranno scontati venticinque Zellini da spendere presso la Gelateria Fortebraccio.

...Se lo disse anche a fior di labbra, sottovoce: "Veronica Alberice Scarlini della Torre, sei uno schianto."
Aveva diciotto splendidi anni, era raffinata, ricca, alla moda, trendy da morire, più fashion di Paris Hilton, più glamour di Anna Wintour, più sensuale di Monica Bellucci. Nessuno del centinaio abbondante di ragazzi della sua scuola poteva non sbavare mentre lei passava senza degnarli di un solo sguardo, nessuna delle 2000 oche della sua scuola poteva non morire d’invidia, nessuno del corpo insegnanti poteva non rimpiangere di non avere avuto un solo grammo del suo allure nella loro triste, patetica esistenza.
Quindi, non poteva essere altrimenti: lui finalmente l’avrebbe guardata.

“Allora” chiede incoraggiante Lestrade giocherellando con un sottobicchiere. “Come va con… Sherlock?”
John beve un sorso della sua birra e fissa il vuoto.
“Non ci parliamo.”
Sherlock è tornato, ma le cose non sono facili.
(post-Reichenbach) (magical realism)

[Bip.] “Registratore: inizio sessione. Venticinque febbraio duemilaventisei, centoventunesimo piano del Burj Khalifa. Sono trascorsi esattamente tredici anni dal giorno in cui il primo mutato è stato ufficialmente riconosciuto dalla scienza medica, dodici anni dal giorno in cui la Legione è stata fondata. Ci troviamo qui, oggi, per festeggiare la ricorrenza con il fondatore...”
“Ci chiamiamo Squadra Operativa di Supporto, ad ogni modo, Walter. Per gli amici, SOS.”
“SOS. Non si può dire che non sia semplice ed efficace. Perché non ci parli un po' del SOS, Stuart? O preferisci essere chiamato l'Uomo d'Acciaio?” [...]
Quante zampe hanno i cani?

“Potremmo andare anche noi. Sappiamo dove sono andati, possiamo seguirl...”
“No.”
Draco parve sorpreso dalla brusca interruzione:
“Cosa...? Perché?”
“Perché no. Neville ci ha dato degli ordini e noi li eseguiremo.”
L'espressione di Draco passò dallo stupore all'irritazione e dall'irritazione al disprezzo. Le sue labbra sottili diventarono fini come un filo mentre lui le torceva in un atteggiamento che Hermione ricordava dai tempi della scuola:
“Perché tu e i tuoi piccoli amici siete sempre stati così bravi nell'eseguire gli ordini, non è vero? Tu e San Potter e...”
“Esattamente,” lo interruppe Hermione prima che potessero arrivare altri nomi ad aprirle una voragine di nulla nel cuore. “E guarda dove ci ha portati questo.”
Scese il silenzio. [...]
Harry Potter è morto, lunga vita a Voldemort.
I Mangiamorte hanno il controllo dell'Inghilterra, e tutto quel che resta dell'Ordine della Fenice si nasconde a Grimmauld Place portando avanti un'ostinata guerriglia. Qualcosa è andato storto, ma non tutti vogliono gettare la spugna.
Esercito di Potter, il reclutamento è ancora aperto.

Pensa, Samuele, pensa. Sono già seduto mentre realizzo che se ora mi alzo, vado in cucina a bere un bicchiere d'acqua e per caso lo incontro non sembrerà affatto strano. Sembrerà solo patetico, ma ormai sono già schizzato in mezzo al corridoio. Ci rimango per qualche secondo, indeciso tra l'andare al rubinetto e il ricacciarmi nello sgabuzzino degli ospiti per murarmi vivo, quando la porta del bagno si riapre. Io, i pantaloni a scacchi del pigiama e la mia mano sulla maniglia della porta restiamo doverosamente immobili e demenziali mentre Dario mi guarda intontito.
Per il "Let's ship again".

Quanta, quanta solitudine può provare una bambina di undici anni; quanto bisogno di affetto si ha a quell’età, quanto desiderio di essere circondata d’amore e al contempo di ricambiare quell’amore in modo assoluto, totale.
A quell’età non si bada a chi o cosa amare. Purché sia assoluto e totale.

Se avessi avuto un altro giorno, sarebbe stato il nostro giorno. Quello fatto per me e per te. Ci saremmo parlati oppure ignorati, ammirati o insultati… ma ci saremmo conosciuti.
Prima classificata al "Si apre il sipario, trattenete il fiato" contest di Dark Aeris e MedusaNoir

Hermione Granger è innamorata di Draco, di Blaise, di Harry, di Severus, di Sirius, di Ginny...mai di Ron!
E se facesse sentire cosa ne pensa LEI di tutti questi sballottamenti?
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N.B. Questa storia è stata scritta per strappare un sorriso a chiunque sia dotato di un po’ di senso dell’umorismo. Non è stata assolutamente scritta per denigrare o attaccare singole persone o idee. Il mondo è bello perché è vario!
Se avete paura di offendervi, non leggete. Se siete capaci di un minimo di (auto)ironia siete i benvenuti! =)