Alexander Lightwood è un giovane uomo di ventitré anni costretto dai suoi genitori a frequentare, settimanalmente, un noto psicologo che in qualche modo gli capovolgerà l'esistenza.
Magnus Bane è un brillante e ricercato psicologo incapace di affezionarsi ai propri pazienti -per lui semplici casi da comprendere e rimettere in sesto come fossero puzzle da ricostruire- che si ritroverà ad avere Alexander in cura, ritrovandosi spiazzato dalle loro stesse sedute.

Alexander Lightwood è un coglione, un vero idiota, in tutti i suoi 25 anni si è sempre vantato di essere quello ragionevole in famiglia, il tipico bravo ragazzo un po’ nerd che preferisce le biblioteche polverose ai pub. Lui è sempre stato così, noioso...

Si tratta di una breve long-fic divisa in quattro parti. Il tema centrale è il rapporto tra Chloe e Lucifer: la storia è atemporale, nel senso che non segue la trama principale della serie tv, ma si potrebbe ricondurre ad una post-4x09. La fic si sofferma principalmente sul lato romantico ed erotico della relazione, ha un rating rosso e si snoda principalmente come una lunga lemon. Tenetevi caldi, perchè i nostri protagonisti lo sono!

Quando Stiles Stilinski scompare nel nulla, svanendo in una nuvola di cenere, il Branco si trova costretto a chiedere l'aiuto di Derek per poter far luce su quell'ennesimo, dannato mistero divisi tra quello che vorrebbero fare e la presenza sempre più opprimente dei nemici.
Chi è Hood? Cosa vuole da loro? Sarà un alleato o un nemico? E soprattutto: cosa c'entra la sparizione di Stiles in tutto ciò?
E così, tra inquietanti enigmi e creature mostruose, i ragazzi si ritrovano a combattere per qualcosa che va oltre qualsiasi loro aspettativa: questa volta dovranno combattere per il loro futuro.

Tris è quasi un'intrepida. Lo ha scelto lei, dopo che il test attitudinale si è rivelato inconcludente. Ha abbandonato tutto ciò che conosceva per immergersi in un mondo completamente nuovo dove ci sono specchi, cibi elaborati e dove lei può avere degli amici e degli interessi al di là del volontariato. Dopo essere saltata da quel cornicione, il giorno della Scelta, ha finalmente capito cos'è la vera amicizia non appena ha incontrato Christina e Will.
Uriah e Marlene sono delle persone squisite che riescono sin da subito a farle provare la bellezza dell'essere intrepidi.
Perfino Lynn inizia ad essere simpatica qualche volta. Ma in tutto questo, lei ancora non riesce ad inquadrare lui: Quattro. Chi è? Perché è così restio a parlare della sua famiglia e delle sue origini? Ma soprattutto, perché sembra così combattuto quando si tratta di lei?
- Questa storia è una versione alternativa di quella narrata dalla Roth, qui non ci saranno rivolte né attentati agli Abneganti, ma semplicemente la storia d'amore tra Tris e Quattro un po' revisionata e con qualche avventura e colpo di scena. E nulla, spero che vi piaccia -

Stiles cerca di parlare con Derek attraverso l'unico altro mezzo che conosce che non riguardi le parole e il linguaggio delle sopracciglia.
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Ogni capitolo è basato su un fake screenshot di chat che ho trovato su Pinterest e salvato perché mi ricordano troppo i personaggi. Così ho deciso di farne una raccolta. I capitoli avranno più o meno nesso tra loro, ma non tutti seguiranno la trama canonica. Sarà più un au in canon. E un pretesto per scrivere su di loro. Il rating potrebbe variare.

Una storia di amore, tradimento, dolore, perdono, crescita, scoperta di sé. La storia di un’amore che sopravvive e resiste a qualsiasi cosa.
Maryse non ha mai parlato con Magnus dopo che questi è stato lasciato da Alec e ha ottenuto nuovamente la sua magia grazie all'accordo con Asmodeo.
Magnus, invece, si è unito al padre in una campagna contro il Paradiso e contro Idris, tenendo Lorenzo come una lucertola domestica.
Tuttavia, non riesce a dimenticare Alec, per cui Asmodeo decide di prendere Alec come prigioniero per dare a suo figlio l’unica cose che vuole veramente: Alexander.
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Si tratta della traduzione di "You're Mine!" di Nadja_Lee.
La storia, presente in originale su AO3, è pubblicata con il permesso dell'autrice.

"I pianti, le isterie, i lanci di innocenti gerani oltre i balconcini, gli sguardi accesi dalla passione e dal fuoco che non si placava mai, né con il sesso né con le conversazioni alle tre di notte, aggrovigliati come senatori romani tra le lenzuola bianche, le sigarette, i vizi dannosi, le corse in Corvette. L’amore. Quell’amore deleterio, malsano, quell’amore che mi aveva consumata come un fiammifero e che mi aveva ridotta ad un pugnetto di ossa stanche, il cui unico sostentamento era costituito da niente di più che libri e sigarette. No. Non più"
Sequel assolutamente non richiesto di Big God. La lettura è fortemente consigliata per capirci qualcosa.

Derek Hale è un giovane e famoso pittore dal tragico passato.
Derek nasconde un segreto. A volte, i suoi sogni diventano realtà.
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[...]
“Credi nel destino?” Sussurra Stiles ad un soffio dal suo viso.
Le sue pupille sono dilatate e si sta torturando il labbro inferiore con i denti.
“No.” Risponde sinceramente Derek. “Tu?”
“No.” Concorda Stiles, chiudendo gli ultimi centimetri che li separano.
[...]

"Si sganascia, il Grande Sadico. Si batte le mani sulle ginocchia, si rotola e quasi si strozza con quel riso indecoroso. Lui sapeva, e non vedeva l’ora di assistere alla sua stessa farsa, sapeva perché tutto sa, perché al suo giudizio non si sfugge, e anche quando ti dimeni come un verme per tentare di sfuggire al suo sguardo infuocato, al suo arabesco di distruzione, anche quando pensi di aver vinto, non fai che il suo volere.
Sia fatta la tua volontà: guardami, guardami, guarda come mi dibatto. Ero il re degli angeli e ora sono il giullare celeste.
Ridi, Padre, ridi di me, dimmi “te l’avevo detto”, ormai il mio cuore è ipotecato e puoi venire a riscattare quando vuoi. Abbi pietà intanto, e almeno getta sul mio capo cosparso di cenere un po’ di sollievo, come soldi addosso a una puttana."

Ed è facile, scivolare sul sedile del passeggero, allacciare la cintura, mettersi comodi e iniziare a battibeccare come se il tempo non fosse mai passato e loro due fossero ancora un adolescente allampanato e un giovane lupo mannaro emotivamente stitico.
[...]
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Stiles è un agente dell'Fbi e vive attualmente a Washington, lavora per una taskforce dedicata al soprannaturale e torna a Beacon Hills raramente, come per quel natale.
Derek si è ristabilito a Beacon Hills e sta cercando di andare avanti con la sua vita.
Tra neve, strani sortilegi e festeggiamenti, Stiles e Derek vedranno il loro rapporto evolversi in qualcosa di più.

E lui si aggrappa, Stiles si aggrappa a qualsiasi cosa. Alle lenzuola, a se stesso, a Derek. Si aggrappa perché non riesce a respirare, perché Derek prende tutto, e sembra non lasciargli niente.
“Occhi aperti, ragazzino.” Gli ordina, roco.
E Stiles ubbidisce, ubbidisce mentre lui lo scopa in modo violento, e veloce, e fa male, e lo fa impazzire; ma lui tiene comunque gli occhi aperti. Perché è reale, perché quello che gli sta tenendo stretti i fianchi è Derek. È il suo alfa, è l’uomo che si è preso la sua prima volta, e Stiles ci scommette la vita che si prenderà altre sue mille prime volte.

Il fatto era che Stiles avrebbe voluto decantare il suo amore per il lupo acido all’universo.
Ma il problema era proprio quello. Come poteva dire a Derek dei suoi sentimenti amorosi quando questi ed il primo non sembravano minimamente compatibili?
Così Stiles fece l’unica cosa che gli sembrava più sensata. E siccome era Stiles e non c’era motivo di nasconderlo lo fece anche nel bel mezzo di una discussione con il suo presunto principe lupo.
“Stiles sai anche tu che quest..” Derek non fece neanche in tempo a finire la frase che il figlio dello sceriffo fece l’unica cosa possibile per superare la paura di confessarsi a lui. Gli attaccò in fronte un post-it. Con su scritto: “Mi piaci Derek Hale.” Semplice, facile e veloce.
...
Stiles Stilinski era odioso e suicida. Se lo sarebbe sbranato, al diavolo i diritti umani. Fece l’unica cosa che potesse evitargli le mani attorno al collo del più piccolo.
Lo baciò aggressivamente.
Stiles pensò che lo stesse divorando. Gli metteva le mani ovunque e non che lui fosse da meno. Gli aveva sfilato la giacca e poteva finalmente toccare quegli addominali da urlo. Voleva leccarli.
Definitivamente un cattivo adulto.

“Non mettere alla prova la mia pazienza, Maryse. Ne ho poca. Molto poca.”
Maryse sospirò.
Era il suo ultimo tentativo, quello. Aveva provato di tutto, negli anni. Magie di ogni tipo, ma nemmeno l’Angelo aveva potuto aiutarla. La sua condizione era irreversibile. Tutti gliel’avevano detto, tranne il libro bianco.
Il Grimorio Proibito aveva detto che dove non arriva la magia angelica, arriva quella demoniaca.

Martino e Niccolò stanno insieme ormai da sette anni, finché un evento traumatico non cambia le loro vite stravolgendole. Sarà dura tornare alla vecchia vita o forse l'unica soluzione è considerare la possibilità di iniziarne una nuova.