Dal testo
"Lei trema un attimo, poi prende il pennello e lo poggia sulle strisce di colore che avevo già fatto. Con una mano le cingo il fianco e l’altra la chiudo nella sua mentre guido i suoi movimenti sulla tela. Continuiamo per diversi minuti, e il suo profumo invade le mie narici facendomi sussultare. Dei brividi mi percorrono, quando sento il suo corpo avvicinarsi sempre di più al mio. Ma penso davvero di perdere il controllo quando poggia l’altra su mano sulla mia che le cinge il fianco, mentre continuiamo a dipingere il cielo stellato della notte sulla spiaggia. Ti voglio, Katniss. Ti voglio così tanto che vorrei poterlo fare qui, adesso. Il tuo profumo è come droga per me e il mio corpo non risponde più ai miei comandi. Ti amo, Katniss. Ti voglio baciare, Katniss. Smettila di guardarmi in quel modo, perché le nostre labbra sono troppo vicine, troppo. Invece lei alza il pennello e lo passa sul mio naso, riempiendolo di tempera. E ride. Katniss ride. E inizio a ridere anche io e senza farmi vedere, con le mani prendo del colore e le sporco tutta la guancia sinistra mentre lei continua a ridere"

«Severus!»
Lei aveva pronunciato il suo nome come fosse una preghiera. Non una supplica, di quelle ne aveva sentite tante negli ultimi due anni. Si vantava di non aver mai ceduto. Ma questa volta, per la prima volta, qualcuno – lei! – lo stava pregando solo di essere Severus e nessun altro.

Sono passati due mesi.
Due mesi da quando abbiamo sparso le sue ceneri.
Due mesi da quando ho deciso che sarei andato avanti e che l'avrei fatto per lei.
Ambientazione post-Allegiant.
Dal Capitolo 3:
"Christina, ti prego."
"Quattro..." prova a dire, ma la interrompo prima che eviti di nuovo la mia domanda.
"Devo sapere. Ti prego, dimmi la verità... Era lei?" la voce mi si incrina un poco. 
Christina mi guarda in modo indecifrabile. Non so cosa stia pensando, cosa stia provando. Registro solo la sua risposta, due lettere.
"Sì"

"Ho anch'io una teoria, la mia riguarda i momenti. I momenti d'impatto. La mia teoria dice che i momenti d'impatto, lampi di elevata intensità che cambiano la nostra vita completamente, finiscono con il definire chi siamo. Ognuno di noi è la somma di tutti i momenti che abbiamo vissuto, con le persone che abbiamo conosciuto, e questi momenti diventano la nostra storia.
E se non potessi ricordarne neanche uno?"
Complicazioni, violenze, amore, possessione.
Delena.
Un accordo.
Un incantesimo.
Un amore in bilico tra l'annullamento di volontà e i ricordi.
Ricordi?
[... chi si perde nell'oscurità, anche ritrovata la luce, continua segretamente a bramare il buio...]

Nella serie Tv, non abbiamo avuto modo di scoprire nulla sulla vita di Stefan e Damon, prima del loro arrivo a Mistyc Falls.
E se i due fratellini, prima del loro ritorno a casa, avessero conosciuto una ragazza speciale?
Una ragazza che con la sua particolare semplicità, è riuscita a scalfire la corazza del vecchio e spietato Damon, cambiandolo.
Una ragazza che con la sua incredibile testardaggine, è riuscita a riportare la pace tra i Salvatore.
Una ragazza...che nasconde un grosso segreto.
Questa storia è un cross- over, un mix tra Streghe, Buffy, Supernatural e naturalmente TVD.
Damon scoprirà il vero significato dell'amore, ma, quando rischierà di far del male alla donna della sua vita, prenderà una dura decisione...
Tornerà a Mistyc falls, e lì troverà la bella doppleganger...
DAL CAPITOLO 8°
- Credo che tu abbia delle domande da farmi - Damon iniziò a giocare distrattamente con la sabbia, guardandola appena.
- A dire il vero, è così! - Colse al volo quell'opportunità e si sedette al suo fianco, ansiosa di conoscere quel mondo oscuro in cui era stata catapultata improvvisamente.
Le domande erano tante e non sapeva da dove cominciare, senza contare che si sentiva tremendamente in imbarazzo. Quel genere di discorso avrebbe preferito intraprenderlo con Stefan, di sicuro si sarebbe sentita più a suo agio, ma doveva accontentarsi.
- Cosa c'è da sapere su voi vampiri? - Decise di porgergli la domanda più importante, ritrovando la sua sicurezza.
- Vuoi sapere quali sono i nostri punti deboli, per poi usarli contro di me per vendicarti? - Lui la guardò sorridendo, inarcando il sopracciglio destro.
- Sarebbe un'idea... - La ragazza si lasciò andare ad una risata cristallina, per poi divenire subito seria, pensando a ciò che si sarebbe ritrovata ad affrontare.
- ma, per il momento,sono solo curiosa. E poi, vorrei non dovermi trovare impreparata se dovessero attaccarmi ancora -
Non pensò ad un possibile rifiuto, si tuffò sull'oggetto dei suoi desideri baciandolo con tutta la disperazione che aveva dentro.
Impreparato a quel gesto totalmente inatteso, Damon spalancò gli occhi, ma subito dopo si lasciò andare ricambiando con lo stesso trasporto.
Lui non era delicato, si lasciava sempre guidare dal desiderio, e con Kristen non era certo diverso. Divorava le sue labbra con bramosia, attirandola a se con forza per poter approfondire meglio quel contatto.
Le loro lingue sembravano conoscersi da sempre, danzanavano in perfetta sincronia, rincorrendosi senza sosta. Kristen faticava a riconoscersi, sapeva di esagerare eppure non riusciva a fermarsi. Il suo cuore batteva così forte da stordirla, e le paure e i problemi che fino a qualche istante prima la stavano soffocando, sembravano lontani anni luce dalla sua mente.
Non aveva la minima idea di dove ciò l'avrebbe portata, e nemmeno le importava. Quando le mani di lui si strinsero intorno ai suoi fianchi con forza, un gemito uscì dalle sue labbra e con un movimento fluido e rapido si sedette a cavalcioni su di lui.
Lo voleva, lo desiderava con ogni fibra del suo essere. Lo desiderava a tal punto da mandare al diavolo tutti i principi a cui aveva tenuto fede fino a quel momento. Presa dalla foga lo attirò a se, stringendo le sue esili braccia intorno al suo collo, ma fù proprio allora che lo sentì irrigidirsi.
Cercò di non dargli peso, certa che si trattasse solo della sua immaginazione, ma ben presto dovette ricredersi.
Damon l'allontanò con poca gentilezza, e nel suo sguardo c'era il nulla più assoluto. Non era impazzito, e l'amichetto nei suoi pantaloni andava in disaccordo con le sue azioni, ma non era davvero preparato a quello.
Nel momento in cui Kristen si era stretta a lui aveva percepito qualcosa di forte e intenso, qualcosa che non era più abituato a provare da molto, troppo tempo.
Si era sentito davvero vicino a lei, e non solo a livello fisico, e questo, per uno come lui non andava affatto bene.
Ancora ansante la ragazza lo guardò stranita e in imbarazzo, aspettando che dicesse o facesse qualcosa, ma lui era immobile e , cosa ancora più fastidiosa, non la degnava di uno sguardo.
- Si è fatto tardi ! - la voce di Damon era fredda e priva di qualsiasi emozione, come se ciò che era appena accaduto tra loro non avesse contato nulla.
Kristen si sentì una cretina, e quasi come se si fosse scottata si alzò immediatamente senza dire assolutamente nulla. Avrebbe voluto sotterrarsi per la vergogna

Alaric, in un momento di somma genialità creativa, pensa bene di ideare una soluzione radicale per risolvere i problemi del suo caro amico Damon; costruirà una fantastica macchina del tempo, per riportare lui e Stefan nel 1864, fermare Katherine e vivere felici e contenti...
Peccato che qualche incidente, e alcuni incontri non proprio desiderati rendano problematica l'esecuzione di questo piano!
Dal testo: “Pensa, Damon! Potremo tornare nel 1864 e fermare Katherine vietandole di venire a vivere a casa nostra, chiudendola di persona nella cripta! Non è fantastico? Cambierebbe tutta la storia di Mystic Falls!”
Il vampiro si bloccò, assorbendo lentamente l’informazione come per non perderne neanche una goccia, aprendosi in un sorriso mellifluo che gli illuminò sinistramente il viso. “A casa la facciamo entrare, ce la rigiriamo a turno come un calzino, poi la chiudiamo nella cripta piena di verbena! Devo insegnarti tutto, ragazzino… e non fare il santo con me, non attacca, non è che foste particolarmente silenziosi!”
Quattro episodi che spero vi potranno far divertire e tenere compagnia!
Baci&abbracci, la vostra Setsuna

-Nome: Emily
-Patologie: Schizofrenia

“Sono proprio andato, perso... Mi sto facendo milioni di paranoie perchè non voglio farmi vedere nudo da tutto lo staff e a consolarmi ci pensa una ragazzina... Faccio pena!” mi dice sciogliendo l'abbraccio e riacquistando la sua aria sarcastica, così il cuore smette di battermi... cavoli rischio di morire se continuo così... e la delusione comincia a farsi sentire... “E a consolarmi ci pensa una ragazzina...” già, per il mitico Ian Somerhalder sono solo una ragazzina.
“Fanculo Somerhalder.” gli dicco secca uscendo dall'edificio e salendo sul primo taxi che vedo passare.
[...]
"Vado a vedere la scena di Paul e Dawn."
"Che novità..."
"Che vorresti dire?" gli chiedo voltandomi di nuovo a guardarlo con un sopracciglio alzato e lui sembra pentirsi delle sue parole.
"Maledizione... È come se ultimamente voi due foste una cosa sola... inseparabili..." dice a fatica e la voglia di chiedergli cosa gliene importi è forte, ma me ne sto zitta continuando a guardarlo.
"Siamo amici."
"Anche noi se non sbaglio..."
"Ian davvero, va tutto bene fra di noi."
[...]
"Mi manchi per la miseria!" [...]
"Sono sempre qui, anche se tu non mi vedi." gli rispondo con un filo che difficilmente avrà sentito e finalmente me ne vado.

Sesto anno. Draco Malfoy affronta il compito assegnatogli da Voldemort.
Harry Potter lo raggiunge in bagno trovandolo disperato. Fin qui è tutto come mamma Rowling ha deciso.
Hermione è però sulla porta ad osservare il terribile duello.
Alcune parti sono riportate fedelmente dal libro perchè volevo introdurmi nella storia il più delicatamente possibile, almeno... ho provato :)

[Long-fic]
Quel giorno invece, le appariva strano, spossato, quasi scocciato. Tutto quel silenzio non era da lui, che di solito esprimeva le sue opinioni con battute alquanto imbarazzanti.
Quell'aria di prepotenza che gli leggeva negli occhi non la faceva stare tranquilla; vedeva uno sguardo diverso, maligno. Eleva rabbrividì al solo pensiero e cercò di convincersi del contrario, intrecciando convulsamente le sottili dita nel vano tentativo di calmarsi.
"Tutto bene?" Le iridi azzurre di lui, così angeliche nei giorni precedenti, erano ora fonte di preoccupazione per l'umana che si limitò a fare un cenno con la testa in segno d'assenso.
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Sono passati ormai diversi mesi dalla partenza di Stefan ed Elena ha deciso di lasciarsi il passato alle spalle.
Quando però Damon, l'affascianante vampiro dagli occhi color ghiaccio, inizia a comportarsi in modo strano e si trova nei guai, la ragazza decide di aiutarlo. Le cose non saranno però semplici e mentre nuovi sentimenti si fanno spazio nel suo cuore, Elena capisce che può permettersi il lusso d'amare ancora una volta.