Dal primo capitolo.
"Se invece faccio goal.. Beh, passerai tre settimane delle vacanze estive nella casa al mare dei miei zii.. con me"
Sgranai gli occhi, e riuscii a trattenermi dal tirargli una sberla.
"Cosa?! Ma mi stai prendendo in giro?!"
"Assolutamente no. Allora, ci stai?"
Certo che no. Non avevo di certo tempo da perdere! E non avrei di certo retto tre settimane in compagnia di quel porco.
Però.. Aveva anche i suoi lati positivi. Insomma, non mi avrebbe più importunata.
"Si, ci sto."
"Bene, allora inizia a preparare la valigia" mi sorrise per poi tornare in campo.

*MOMENTANEAMENTE SOSPESA ,PER CONTROLLARE E CORREGGERE I CAPITOLI, RIPRENDERA' DOPO NATALE*
Hope era una ragazza forte, aveva passato momenti davvero terribili, come la morte dei suoi genitori. Da quando era piccola, lei si doveva comportare da persona matura. Lei diceva che i suoi genitori si erano suicidati ,perche’ non la sopportavano piu’, ma non era vero. Loro le avevano nascosto un segreto molto grosso. Suo padre era entrato in un brutto giro di droga, un giorno pero’ non aveva i soldi necessari per pagare i suoi debiti e allora uccisero lui e la moglie.
Lei scappo’ via da quella casa, con uno zaino mezzo rotto, non lasciando tracce, ma solo una lettera.
Ma i poliziotti che lavoravano a questo caso da quasi un anno , non sapevano una cosa, prima o poi
Styles si doveva vendicare ancora di una componente della famiglia, la loro adorata e innocente figliuola. Ma se Lui non fosse d’accordo di ucciderla subito , ma bensi’ di procurarle dolore fino alla morte?
Ma se il giorno del ‘rapimento’ Styles si accorge che di Hope, non c’e’ traccia ,ma c’e’ solo un manichino sotto il letto ,come reagirebbe?
Styles trovera’ Hope o Lei sara’ piu’ furba?

"Diana sbrigati,se i tuoi genitori tornano mentre stai facendo le valigie,salterà tutto"- sussurrava Harry in preda all'ansia,tanto quanto eccitato mentre dava ogni tanto uno sguardo fuori dalla finestra della mia camera.
"Harry,come pretendi che mi sbrighi se questa maledetta valigia non si chiude,merda!"-imprecai saltando sulla valigia.
*****
Lui era in macchina,mi guardava sorridendo. Ricambiai il sorriso e mi avviai verso la macchina. Entrai,mise in moto e ci dirigemmo verso l'aeroporto.

Un ciondolo, una foto di un bambino,un amore a prima vista.
"-Promettimi che mi amerai per sempre.-
-Promettimi che sarai per sempre mia. –
-Promettimi che sarò l’unico a poterti toccare e a sentirti in questo modo.- "
Ma cosa si può fare però quando il destino è già scritto?
Lù e Harry.

Questa storia parla di due ragazzi che si incontrano grazie al lavoro della mamma di lei. I due ragazzi sono completamente diversi: lui è un ragazzo che spesso si mette nei guai, mentre lei è una ragazza molto tranquilla.
Tratto dal ptimo capitolo:
… «Tieni, ti è caduto prima.» mi disse con voce soave, porgendomi l'oggetto in discussione. Lo presi dalle sue mani e « Grazie.» risposi timidamente. Mi sorrise. « Nulla, io sono Harry, comunque, Harry Styles.» Contraccambiai il sorriso, titubante, e poggiai il peso da un piede all'altro «Clary.» mormorai a voce bassa, sentendo un calore piacevole propagarsi su per le guance. « E Clary, dimmi, hai anche un cognome?» ridacchiò Harry facendo comparire, agli angoli della bocca, delle deliziose fossette. Dopo un attimo di smarrimento, borbottai sconnessamente un «Si, è Parker. Clary Parker.» che lo fece ridacchiare ancora di più.

Penso sia una FF carina tutto sta nel leggerla:)
TRATTO DAL 2 CAPITOLO
-Quindi tu..-
-Si..non arrivare adesso tu e con la tua pietà!Sono anni che sto così e non è mai importato a nessuno!-

''Ohi...bellezza!Chi cavolo ti credi di essere ah?Tu non sei nessuno ,quindi smettila d-''
''Sta zitto!Mi hai solamente rovinato la vita!''
''Oh...sarei io quello che ti ha rovinato la vita?Ma va là...che sei tu quella che mi ha rovinato la vita!''
''Perchè?Perchè succede tutto a me!Perchè?''
''E io che ne so!''
''Io ti odioo!''
''Se solo quel giorno avessi usato un preservativoo!''
''Q-qiundi t-tu n-non volevi nos-''
''NO! Io non volevo niente! Ne te! Ne questa cazzo di vita! Ne que-''
''Bastaaa!! Esci! Va via! Non ti voglio piu vedere!''
''Okay! Adesso me ne vado ... ma te la farò pagare! Ti odioo!''
Urla,urla e urla non c'e la facevo piu...VOLEVO SCAPPARE,SCAPPARE LONTANO DA TUTTO E TUTTI...ED E' QUELLO CHE FARO'...

"Perchè io so che ci sono persone che dicono che queste cose non esistono, e che ci sono persone che quando compiono diciassette anni dimenticano com'è averne sedici.
So che un giorno queste diventeranno delle storie e le immagini diventeranno vecchie fotografie, e noi diventeremo il padre o la madre di qualcuno, ma qui, adesso, questi momenti non sono storie, QUESTO STA SUCCEDENDO, io sono qui, e sto guardando lui… ed è bellissimo.
Ora lo vedo: il momento in cui sai di non essere una storia triste, SEI VIVO, e ti alzi in piedi, e vedi la luce dei palazzi, e tutto quello che ti fa stare a bocca aperta. E senti quella canzone, su quella strada, insieme alle persone a cui vuoi più bene al mondo, e in questo momento, te lo giuro, NOI SIAMO INFINITO!"

TRATTO DAL CAPITOLO 2
-Louis non mi presenti il tuo amico?- Domandai tenendo lo sguardo rivolto al ragazzo nuovo.
-Si certo! Lui è Marc-Harry! Si uhm si chiama Harry- sbottò il moro, lo guardai sorpresa per il suo improvviso cambiamento di tono e guardando come guardava allarmato Harry.
-E' mio cucino e viene da Holmes Chapel- spiegò nuovamente Louis con un sorrisetto stampato in facci. Tornai a guardare Harry allungandogli la mano.
-Piacere io mi chiamo Cath- Harry guardò la mia mano per qualche secondo poi si riscosse stringendomela timidamente -Piacere Harry.-

- Bella, il test è… Tu sei… - Una lacrima segnò il mio viso. Non ci potevo credere a 17 anni ero incita e questo non era il problema più grande. Il problema più grande era dirlo al padre: come si dice ad una star internazionale con cui si è andati a letto una volta ad una festa da un po’ brilli, che il figlio è il suo??

-E ora?Che succederà?- Gli chiesi, ancora stretta tra le sue braccia.
-Andremo avanti, senza dimenticarci ciò che abbiamo provato.- Rispose, stringendo ancora di più la presa, come per non farmi andare via.
-Quindi questo è un addio?- Non rispose, ma avevo comunque capito che la sua risposta era un si.
-Ti amo. - Dissi, staccandomi da lui quanto bastasse per lasciargli un piccolo bacio sulle labbra.
-Ti amo anche io, Kimberly.-

Non appena misi piede in quella casa tutto quello che riuscì a notare fu il disordine che regnava nel salotto e in gran parte anche in cucina e l'affermazione mi venne spontanea.
"Bel modo di accogliermi eh!"
Ma lui non sembrò far caso alla mia piccola provocazione sembrava invece molto preoccupato fin quando non parlò
"Vedi Ariel, non ho voluto dirtelo prima per paura che non accettassi di venire a vivere con me, ma io ho un figlio.."
*****
I riccioli gli ricadevano sulla fronte coprendogli in parte gli occhi verdi e cristallini, le labbra rosee leggermente gonfie a causa dei pugni ricevuti, le mani strette a pugno lungo i fianchi a tal punto da far vedere le nocche bianche, era bellissimo. Bellissimo e illegale.

Questo grazie a te, amore mio.
Adesso potrò pure fare di tutto, ma tu non ci sarai più qui con me...
Quindi lasciami, lasciami andare, perché senza di te, io sarei sempre e comunque morta.
ATTENZIONE: QUESTA STORIA È STATA SOSPESA A CAUSA DI ALCUNI PROBLEMI.
NON CREDO CONTINUERO' AD AGGIORNARLA...MI DISPIACE.

Harry, il classico cattivo ragazzo bello e dannato. Julia, una ragazza che non sa che questo ragazzo le cambierà radicalmente l'esistenza. Come fuoco e pioggia due anime apparentemente incompatibili si scontrano, ma sono destinate a distruggersi al loro primo bacio.
BASATO SU UNA STORIA VERA.
< Ti dispiace? >, e senza aspettare la risposta del ragazzo con un sorriso beffardo prese per i fianchi Julia e la portò al centro della sala.
< Ma che vuoi? >, sbottò Julia infastidita.
< Taci >, disse facendola ballare con forza.
Julia lo fulminò con gli sguardo e sospirò come darsi coraggio.
< E dai, non fare quella faccia, ora ci divertiamo >, e sorrise facendola rabbrividire.
< No >, e si liberò dalla presa del ragazzo. < Sono stanca, Harry. Sono stanca di non poter fare ciò che voglio, stanca di dover sopportare i tuoi cambiamenti d’ umore, stanca di non poter baciare un ragazzo perché tu spunti dal nulla e decidi per me, io sono stanca di te. >, e con le lacrime agli occhi lo lasciò lì, solo. In balia dei suoi sentimenti, del suo ego, del suo orgoglio.

Sempre impegnato. Soliti sbagli.
Non aveva tempo per la sua ragazza.
La amava con tutto il suo cuore, ma non riusciva a dedicarle del tempo, quel minimo che la poteva far sentire considerata.
A lei non importava la fama del suo ragazzo, lei lo amava e basta.
Non aveva mai amato nessuno con i suoi stessi sentimenti, con la sua stessa sensibilità.
Lui era speciale. Lui era Harry Styles. Lei era Scarlett Wonder.
Lei amava cantare, lui faceva parte di una band, famosa in tutto il globo.
Scarlett diceva sempre che amava l'Harry Styles non famoso, non le importavano i soldi, le proprietà e tutte le altre cose che le ragazze precedenti a lei, volevano.
Lei lo amava davvero, ogni giorno glielo dimostrava.
Anche lui ricambiava in ogni piccola cosa, ma era impegnato, si sentivano di rado, tra tour, concerti dall'altra parte del mondo e interviste, lei sentiva la mancanza di lui, e lui sentiva la mancanza di lei.
'Non so come potrà andare a finire, Harry'.
Lo diceva un sacco di volte, lei, ma lo amava troppo, per lasciarlo andare, così.
La conversazione finiva sempre con un 'Ti amo troppo, Scarlett' pronunciato da lui.