Sophie le Orfleur è una vampira giovane, figlia illegittima del reggente dell’Italia, uno degli immortali più antichi che esistano. Circondata dal lusso, ma non da persone.Orfana di madre,se Sophie è ancora viva è solo grazie a un dono che il padre ha intenzione di usare per la sua supremazia sul territorio, ma la Regina non può tollerare l’idea che si debba unire al suo primogenito : Christian Le Orfleur. Vuole ucciderla e dunque Sophie è costretta a fuggire, inoltrandosi nel territorio degli umani. Qui viene catturata e portata in un branco di Lupi mannari, uno dei più numerosi, e viene donata come giocattolino personale a Nathaniel Von Rholan, il figlio del capobranco. Lo stesso capobranco che Sophie uccise dieci anni prima su ordine del padre e lo stesso che Nate aveva giurato di vendicare.
Violenza, combattimenti, bugie, incomprensioni. Non ci sono eroi in questa storia, solo due anime perse, spezzate, che si ritrovano ad amarsi, senza sapere cos’è l’amore, senza esserne capaci. Facendosi del male,perchè è l’unico modo in cui riescono a sentirsi vicini.
Un amore malato, travolgente, sbagliato. Ma Reale.
ATTENZIONE: contiene scene erotiche e violenza.

“Vedo che ti sei ripresa completamente” disse Thor sorridendomi bonario
“Si Altezza. E vi ringrazio infinitamente per la vostra gentilezza.” Loki mi guardò storto,
“Non sei stata cosi gentile con me” mi sillabò mentre dava le spalle al fratello
“Non l’hai meritato, se non erro” sillabai a mia volta, facendogli una linguaccia dispettosa
Cosa succederebbe ad Asgard se i suoi principi si vedessero improvvisamente piombare tra capo e collo, un guerriero proveniente da un mondo a loro sconosciuto?

KLAROLINE
Anno 2140, conclusione della Terza Guerra Mondiale.
Invasione russa a Londra. E un gas futuristico, Giove, in grado di piegare la coscienza umana.
Il panettiere era Russia. Il negozio di trucchi. Il supermercato, Russia. La banca, Russia. Il mio quartiere, Russia. E sull’interno di ogni polsino dei miei vestiti, sotto le suole delle scarpe, vicino all’etichetta dei jeans, Russia. Trovai un minuscolo tatuaggio sul palmo della mano: Russia.
Dirvi che non riuscivo a crederci sarebbe dire poco.
Una ragazza inglese dal futuro distrutto.
Rifornimento viveri, impiegata A-7003: la mia identità che andava persa.
Un soldato dell'esercito invasore.
Mosse mezzo passo verso di me. « Finga, allora » disse, mentre voltavo il viso. I bottoni splendenti dell’uniforme come tanti proiettili neri. Sentii delle unghie graffiare una lavagna; pensai d’insultarlo. « Nessuno le riserverà gentilezze che non merita. Non provi a ribellarsi. Il mio è un consiglio sincero. Mi capisce? ».
Una capitale dilaniata.
Londra diroccata era un cuore infranto; nessuno osò però cancellare la parola Russia dalle pareti di Buckingham Palace. Io cercavo di non guardarla, ma il palmo della mia mano bruciava. Mi chiesi se potessi ancora considerarlo come mio.

Rumbelle, what if, post "Skin Deep".
"L'amore ha ucciso molto più di qualsiasi guerra" e questo Rumple lo sa bene, non fa che ripeterselo da anni, soprattutto dopo l'arrivo di Belle al Castello Oscuro. Non fa altro che ripeterselo finché le parole non perdono del tutto significato.
Una volta oltrepassato il limite vorrebbe tornare sui suoi passi, fingere che nulla sia accaduto ma non può poiché tutte le azioni portano con sé delle conseguenze, delle conseguenze del tutto inaspettate.
RumbelleBaby

S''interruppe bruscamente, trasferendo tutta la sua attenzione sull'uomo della scalinata. Lo vide scendere le scale con studiata lentezza ed un'innata eleganza nei movimenti, appoggiandosi ad un bastone finemente lavorato. Vestito né meglio né peggio degli altri, ma con un portamento insolito per un uomo così giovane. Non doveva avere più di trent'anni. I suoi occhi emanavano un'eccitazione febbrile. Lo seguì con lo sguardo, mentre un brivido le percorreva, gelido, la spina dorsale. Qualcosa in quello sguardo le trasmetteva una strana inquietudine.
[...]
Il sedicente dio la guardò, come si guarda una preda braccata, un animale ferito incapace di difendersi.
«Se non vuoi inginocchiarti dinanzi al tuo Re, lascia almeno che ti spieghi cosa significa esser inferiori, sottomessi, succubi. Ti dimostrerò che non puoi fare altro che arrenderti al mio volere. Sono il tuo dio e come tale posso disporre di te come meglio mi aggrada. Hai osato sfidarmi? Ora ne pagherai le conseguenze.»

Avrei potuto anche intitolarlo "Le avventure da genitori di Belle e Rumple tra pannolini, urla e sorrisi", tanto per rendere meglio l'idea sul contento di questa raccolta.
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#12 cap: “Hai visto quanto muschio, Rose?” chiese Belle. [...] “E pensa che ogni albero col muschio può essere la dimora di un tipo molto speciale di fate.” Rose girò di scatto la testa per guardare il padre.[...] "Quando passano gli umani, si nascondono. Vengono fuori soltanto se una bella e buona fanciulla, in particolar modo amante degli animali, sta vagando per la foresta. Se il suo cuore è puro, la proteggeranno da ogni male. [...] Si dice che tessano sul fuso e sull'arcolaio. E inoltre hanno il potere di trasformare le foglie in oro.” “In oro?!” esclamò la figlia.” “Sì. È per questo che, in autunno, le chiome di alcuni alberi risplendono nelle ore del tramonto.”

Questa storia nasce con l'idea di essere una trilogia piuttosto lunga e complessa e questo dovrebbe essere quindi il primo "libro". Ovviamente se mi tirerete troppi pomodori dietro mi fermerò... promesso! La storia includerà molti personaggi e si ispirerà prevalentemente alla mitologia nordica, ma ci sarà qualcosa anche preso dall'Universo Marvel, prevalentemente dai film, visto che dei fumetti non so molto avendoli letti poco. La storia inizia infatti partendo dalla fine di The Avengers, con Loki imprigionato nelle segrete di Asgard per i crimini commessi sulla Terra, da qui però la trama prenderà una strada tutta sua e non terrà conto degli eventi di Thor 2.
Visto che mi piacerebbe che il tutto sia comprensibile anche a chi non conosce molto il mondo di Thor e la mitologia norrena, almeno all'inizio cercherò di essere piuttosto esaustiva, per cui non prendetevela se troverete qualche descrizione di troppo o magari che risulta scontata per chi conosce questo fandom, ma è per far sì che la mia storia non risulti astrusa a chi non conosce l'argomento! Avverto che i contenuti saranno molto forti, sia in termini di violenza che di riferimenti sessuali.

E se il sortilegio di Regina non fosse mai stato scagliato? E se Emma fosse cresciuta come la principessa che sarebbe dovuta essere? Beh in questa storia la nostra eroina è stanca di tutte le sue responsabilità, fragile e distrutta per la morte dell'uomo che ama, e desiderosa di scappare lontano dalla sua migliore amica Elsa, ad Arendelle. E sarà proprio quest'ultimo desiderio che la porterà ad incontrare un pirata in grado di darle il passaggio che cerca, e di farle ritrovare finalmente la gioia di vivere.

Dopo la morte di sua madre, Caroline sembra non riuscire a trovare la forza di andare avanti. Quando comunica a Stefan che ha intenzione di spegnere la sua umanità, il ragazzo capisce che hanno bisogno d'aiuto. Sono disposti a tutto pur di aiutarla, persino a richiamare un certo vampiro originale che aveva giurato di non mettere più piede a Mystic Falls...
[...]
Dal prologo:
«Oh, no...» sussurrò tra sé, mentre anche Elena sembrava ci stesse arrivando. Stefan attese che anche la ragazza realizzasse, incapace di pronunciare il nome ad alta voce.
Non le ci volle molto.
«Klaus»
In un tacito assenso, Stefan optò per l’ennesimo bicchiere di Bourbon.

Ogni viaggio é una vita.
Una vita a se stante, sempre diversa dalle altre, mai uguale a quella che l'ha preceduta.
Questo viaggio ci ha portati qui, nella Grande Mela, popolata da giovani pieni di speranza, speranza in una rinascita dopo la Grande Guerra.
Solo perché il boom economico che ha seguito quella grande tragedia è visto come una vittoria giusta. Ma può mai essere giusta una vittoria dopo la guerra?
Dopo che centinaia di persone sono state uccise senza pietà?
Dopo che io stesso ho ucciso molte di quelle persone, lacerando la loro gola e squartandole fino a farle dissanguare, morendo di un dolore assurdo, inumano?
Sento ancora l'eco delle loro urla nelle orecchie.
Avvertimenti: Ripper!Stefan, Stelena, Bamon, Klaroline.

Missing moments rigorosamente Rumbelle.
“Ti propongo un accordo. Scegli un libro, uno qualunque. Dopo torna qui e leggi per me la parte che preferisci. Se avrai fatto la scelta giusta, domani avrai la giornata libera, a tuo particolare uso.”

Dopo aver cercato di uccidere il suo Creatore, la vampira Christine ha trascorso gli ultimi centocinquant'anni costantemente in fuga. Resasi conto dell'inutile tentativo di sfuggirgli, tuttavia, capisce che l'unico modo per non venire giustiziata per il suo crimine è quello di rinunciare alla sua indipendenza e abbracciare infine lo stile di vita del clan al quale appartiene, ritornando proprio da colui da cui ha cercato in tutti i modi di scappare. Sorprendentemente, però, inizia a sviluppare un'inspiegabile attrazione proprio nei confronti di Thomas, il suo Creatore, che pure non ha mai smesso di amarla e che lei ha sempre odiato...
Christine si ritroverà così a fare i conti con un sentimento indesiderato e a dividere il suo appartamento con un licantropo, che Thomas le ha messo alle costole per timore che possa scappare un'altra volta, cercando insieme di adattarsi alla sua nuova esistenza e a sopravvivere ai svariati attacchi di altri non-morti che, per chissà quale motivo, all'improvviso sembrano volerla morta.
[Una storia di vampiri.]

Era in un vicolo cieco,e non sapeva come ci fosse finita,aveva corso senza meta,in preda alla paura e aveva perso tutti i punti di riferimento...Improvvisamente li sentì,passi che riecheggiavano sull'asfalto bagnato e lucido,resi ancora più sinistri dal silenzio irreale che aleggiava intorno.
L'avrebbero presa.

Klaroline, of course, vagamente ispirata alla favola "La Bella e la Bestia".
"...aveva sedici anni, una modesta collezione di libri letti e riletti fino alla nausea e nessuna rosea previsione per il futuro. Non in quel paesino di periferia, almeno. Stringeva tra le mani, saldamente, un pugno di sogni che custodiva con tenacia, riparandoli dagli sguardi indiscreti del mondo circostante. Voleva conoscere la passione, la bramosia, il brivido del rischio, la vertigine, l'avventura. Voleva vivere la vita delle protagoniste dei romanzi che tanto amava, distante anni luce dalla sua.
Quei desideri proibiti erano tutto quello che possedeva, l'unico baluardo contro il tedio della sua esistenza a Mystic Falls; si rifugiava nei propri sogni per raccogliere la forza necessaria ad affrontare il susseguirsi delle sue giornate sempre uguali.
Non sapeva, Caroline, nell'ingenua inesperienza della sua giovane età, che bisogna stare attenti a ciò che si desidera, perchè, in un giorno non troppo lontano, quei sogni tanto difesi con le unghie e con i denti, si sarebbero potuti avverare per davvero."